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La globalizzazione: un fenomeno iniziato alla fine del 1800, Appunti di Diritto

Laglobalizzazione come fenomeno iniziato alla fine del 1800, con la seconda rivoluzione industriale, che ha portato a un cambiamento dell'assetto del mondo e alla creazione di un unico mercato sotto tutti i punti di vista. Il processo di globalizzazione si è sviluppato in tre fasi e ha subito una battuta d'arresto con la Prima guerra mondiale. le conseguenze della globalizzazione sulla società e sull'economia, come l'omogeneizzazione del mondo e la facilitazione degli spostamenti e delle relazioni.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 05/07/2022

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Scarica La globalizzazione: un fenomeno iniziato alla fine del 1800 e più Appunti in PDF di Diritto solo su Docsity! Globalizzazione La globalizzazione è un fenomeno che ha portato il mondo ad essere un posto unico, cioè un unico mercato sotto tutti i punti di vista, sia mercato di capitali, che di beni e servizi, che di lavoro e studio perché sempre più persone vanno all’estero, e anche dei rapporti interpersonali. Ha condotto oggi il mondo ad essere piuttosto omogeneo, già solo se pensiamo a 30 anni fa si andava all’estero e si vedevano delle peculiarità della nazione dove ci si trovava, sia a livello di architettura, monumenti e paesaggi che a livelli di negozi che erano diversi. Oggi in qualsiasi città ci si trova si trovano le stesse insegne e gli stessi prodotti. Quindi c’è stata una grande omogeneizzazione del mondo e un forte ravvicinamento, per esempio i voli una volta costavano tantissimo, e dopo la liberalizzazione in Europa (in America è avvenuta prima) i voli costano molto meno, e ciò ha reso molto più facili gli spostamenti e le relazioni. La globalizzazione, in genere noi e la nostra società, tendiamo a vederla come un processo molto recente, perché gli effetti finali, ovvero di aver reso il mondo così omogeneo, ci sembrano un fenomeno recente degli ultimi 30 anni. In realtà il processo di globalizzazione mondiale è iniziato molto tempo prima. È un processo che è stato molto lungo, che si è formato in varie fasi (3) ed è iniziato intorno alla fine del 1800, nel momento in cui c’è stata la seconda rivoluzione industriale, che ha iniziato a cambiare l’assetto del mondo. È quella che ci ha portato a dover mutare il pensiero economico, che ha mutato completamento l’assetto dei mercati (catena di montaggio, beni durevoli) e quindi l’assetto quotidiano, lo stile di vita dell’uomo, di conseguenza, e la produzione in serie ha cominciato a instaurare sempre di più l’idea del consumismo, quindi l’idea di poter acquistare tanti beni. Il processo di globalizzazione si può suddividere in tre macro-fasi: 1. È iniziata a fine 800 con la seconda rivoluzione industriale ed è durata fino alla Prima guerra mondiale. Oltre ai beni durevoli, la produzione di massa e la produzione in serie, ha portato dei miglioramenti sia nel settore dei trasporti che nelle telecomunicazioni. In questo periodo si costruiscono le grandi reti ferroviarie che collegano posti molto distanti, arrivano le automobili, inizia la navigazione a vapore di lungo raggio come mezzo di trasporto, quindi la possibilità per persone e merci di spostarsi anche molto lontano. Arriva il telegrafo e quindi la possibilità di comunicare in diretta con persone anche lontane. Questi fattori hanno reso molto più conveniente comunicare e spostarsi, e hanno portato a un incremento notevole del commercio internazionale. Rivoluzione industriale significa anche lavoro e necessità di manodopera, che significa flussi migratori, quindi spostamenti di persone dai paesi più arretrati verso i paesi più industrializzati che avevo bisogno di lavoro. In questo periodo vediamo grandi migrazioni dall’Italia verso gli Stati Uniti a cercar fortuna, un paese nuovo, che si stava industrializzando, che aveva bisogno di lavoro e dove si poteva arrivare in situazione di assoluta povertà, iniziare un lavoro umile e salire la scala sociale, arricchirsi e migliorare il proprio standard di vita. Queste migrazioni venivano prevalentemente dal sud Europa (Italia, spagna, portogallo, Grecia), rese possibili grazie appunto ai nuovi mezzi di trasporto, soprattutto la nave. In più in questo periodo gli stati avevano anche un sacco di colonie. Dalla fine del medioevo gli stati europei hanno iniziato a colonizzare il mondo quindi l’America del nord, il Sudamerica, l’africa, l’asia, quindi c’era un grande mercato per ogni stato di patrimonio coloniale, che per loro era un grande punto di riferimento, quindi in questa fase del processo di internazionalizzazione, gli scambi internazionali avvenivano prevalentemente tra lo Stato madre e le colonie, che erano considerate un mercato su cui rivendere le proprie merci perché avevano degli accordi preferenziali per l’acquisto dei beni e un mercato di riferimento dal quale prendere le materie prime di cui le colonie erano ricche e gli stati cercavano di conquistarle. La prima fase a inizio 900 subisce subito una battuta d’arresto perché nel 1914 inizia la Prima guerra mondiale, quindi gli stati erano impegnati per continuare un processo di globalizzazione. Oltretutto succedeva che il gold standard, che in modo ufficiale era stato adottato proprio in quel periodo, comincia ad essere abbandonato perché gli stati tra le prese belliche delle due guerre e la crisi del 29 la convertibilità in oro della loro valuta non poteva più essere tenuta. Quindi tra le due guerre il processo di globalizzazione subisce un processo di stasi.
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