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La Grande Accelerazione. Una storia ambientale dell'Antropocene dopo il 1945, Dispense di Geografia

Riassunto del Libro, tratta di cambiamento climatico e delle ricadute che l'uomo culturalmente e non ha avuto sul suo ecosistema

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 22/07/2023

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Scarica La Grande Accelerazione. Una storia ambientale dell'Antropocene dopo il 1945 e più Dispense in PDF di Geografia solo su Docsity! - 1 - LA GRANDE ACCELERAZIONE Una storia ambientale dell’Antropocene dopo il 1945 INTRODUZIONE La storia della Terra è stata suddivisa in ere, periodi ed epoche, in base alla storia ambientale del pianeta e soprattutto in base ai momenti di svolta dell’evoluzione della vita sulla Terra. Dove ci troviamo ora? • Nell’Era Cenozoica, nel periodo Quaternario e nell’epoca dell’Olocene (comprende gli ultimi 11700 anni) • Caratteristica di questo periodo → il clima è in una fase interglaciale che finora si è dimostrata gradevolmente rispetto alle precedenti All’interno di questo saggio è accolta l’ipotesi per cui l’Olocene sarebbe ormai concluso per dare spazio all’Antropocene. • A partire dal 2.000 l'idea dell'Antropocene è stata diffusa dallo studioso olandese Paul Crutzen o Crutzen → esperto di chimica dell'atmosfera e vincitore del premio Nobel nel 1995 per il suo studio sulla riduzione dello strato di ozono nella stratosfera o Le sue idee ▪ L’aumento di anidride carbonica era tanto pronunciato e così denso di conseguenze per il pianeta che è iniziata una nuova era → l’Antropocene • L’uomo si è imposto come un’influenza decisiva sull’economia globale ▪ L’Antropocene è iniziato nel ‘700 con l’inizio dell’utilizzo intensivo dei combustibili fossili (in Gran Bretagna) ▪ Crutzen da poco peso al fenomeno di incremento demografico incontrollato, anche se è da considerare • Dopo il 1950 c’è stata una vera e propria impennata, ma è iniziata a anch’essa nel ‘700 La progressiva crescita a partire dal 1945 è stata tanto rapida da prendere il nome di Grande accelerazione, ed è caratterizzata da questi fattori: • Accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera - 2 - • Incremento nel numero di veicoli a motore • Crescita demografica • Produzione mondiale di plastica • La quantità di azoto sintetizzato Questa accelerazione non può durare ancora a lungo, per scarsità di risorse come il petrolio o fiumi per le dighe, pesci da pescare e foreste da abbattere. La soluzione, come già sta avvenendo, è riuscire a sviluppare un sistema energetico meno dipendente dai combustibili fossili, in modo tale da ridurre il nostro impatto sul pianeta e sull’ambiente. Nonostante la fine certa della Grande Accelerazione, il fenomeno dell’Antropocene sembra destinato a proseguire. • Gli esseri umani continueranno ad esercitare la propria influenza sugli ambienti che abitano e sull’ecologia globale • La popolazione globale non è destinata a calare, così come il nostro utilizzo di energia e materie prime • La nostra capacità di alterare gli ecosistemi, grazie al progresso delle biotecnologie, non potrà che aumentare Quanto è stato fatto finora dall’uomo, principalmente tra il 1945 ed oggi, lascerà un segno del nostro passaggio sul pianeta, e ciò resterà indelebile nei millenni a venire. - 5 - • Trivellazioni nella foresta pluviale nell’Ecuador nordorientale o Grandi quantità di liquidi tossici scaricati nei torrenti e nei fiumi con forti conseguenze per le popolazioni indigene o I ricavi si sono mostrati molto allettanti per il governo dell’Ecuador tanto da indurlo a destinare due terzi del territorio amazzonico alla ricerca di giacimenti di petrolio e gas • Trivellazioni nella regione del delta del Niger o È densamente popolata e ospita diversi milioni di individui o La produzione di petrolio ha reso le condizioni di vita dei residenti più difficili o È una delle aree più povere della Nigeria, nonostante vi venga pompato petrolio per un valore commerciale di diversi miliardi di dollari Ecuador e Nigeria sono esempi di arre sacrificali, in cui il costo pagato per l’estrazione di energia ha comportato un pervasivo degrado ecologico. Popolazioni lontane ne hanno tratto vantaggio: • Petrolio a buon mercato, flusso continuo di guadagni per i funzionari statali, buoni profitti per le società coinvolte Il trasporto di carbone e petrolio Oleodotti e petroliere si sono rivelati facilmente esposti a incidenti. • Petroliere troppo grandi per fermarsi in tempo di fronte a un ostacolo o La Manica è stata teatro di due fuoriuscite da petroliere giganti • Le maggiori ripercussioni sull’ambiente dovute a fuoriuscite da oleodotti si sono avute in Russia o Il freddo ha messo a dura prova le conduttore e altre componenti dell’infrastruttura petrolifera • In termine di vite umane → il peggior incidente a un oleodotto si è verificato nel 1998 nel delta del Niger (oltre mille persone sono rimaste incenerite) Si può dire che, come mezzo per trasportare energia dal punto di estrazione al punto di consumo, petroliere e oleodotti si sono dimostrati più economici ma più rischiosi del trasporto di carbone, che avviene per lo più su vagoni ferroviari e chiatte. - 6 - Utilizzo dei combustibili fossili e inquinamento atmosferico L’utilizzo di carburanti fossili ed il conseguente inquinamento atmosferico, dovuto soprattutto alla combustione di carbone e petrolio, ha causato milioni di morti. • Una centrale media americana → rilascia ogni anno milioni di tonnellate di anidride carbonica e migliaia di tonnellate di anidride solforosa o Anidride carbonica → principale gas serra o Anidride solforosa → principale ingrediente delle piogge acide • Altri elementi nocivi che introduce nell’atmosfera sono piombo, mercurio e arsenico, oltre ovviamente a cenere e fuliggine L’inquinamento atmosferico nelle città ha una storia molto lunga • XII secolo → Mosè Maimonide si lamenta della qualità dell’aria del Il Cairo, in cui si bruciavano sterco e paglia • XIII secolo → a Londra vengono promulgate le prime ordinanze contro l’inquinamento dell’aria o L’utilizzo del carbone peggiora la situazione • 1952 → all’inizio di dicembre una massa d’aria fredda stazionò sul bacino del Tamigi, facendo scendere le temperature sotto lo zero o I londinesi aggiunsero molto carbone per scaldarsi o Per la quantità di fuliggine e anidride solforosa nemmeno a mezzogiorno si riusciva a vedere l’altro lato della strada o Alcuni abitanti caddero nel Tamigi e altri morirono per altri incidenti → tra il 5 e il 9 morirono circa 5000 persone o Nel mese di dicembre del 1952 morirono così tante persone che le imprese di pompe funebri restarono senza bare • 1956 – metà degli anni Sessanta → le leggi contro l’inquinamento atmosferico e il passaggio ad altri combustibili resero le nebbie killer di Londra un “ricorso del passato” Il petrolio brucia in modo più pulito del carbone, ma la sua combustione, come quella dei suoi derivati, rilascia piombo, monossido di carbonio, anidride solforosa, ossidi di azoto e composti organici volatici (COV). - 7 - • COV → producono, insieme alla luce del Sole, smog fotochimico • Contributo maggiore del petrolio all’inquinamento → dovuto ai tubi di scappamento Un altro esempio di inquinamento atmosferico nelle città è quello di Città del Messico • L’85% dell’inquinamento di questa città è dovuta ai mezzi di trasporto • 1985 → inquinamento ai massimi livelli (gli uccelli cadevano mentre volavano sopra la piazza) • Negli anni ’90 circa 10.000 decessi l’anno sono dovute all’inquinamento È ormai possibile affermare che carbone e petrolio si sono macchiati di omicidi di massa nelle città del mondo. • 1950 – 2015 → l’inquinamento atmosferico ha ucciso tra i 30 e i 40 milioni di persone Oltre agli affetti per la salute dell’uomo, i combustibili fossili hanno causato un diffuso processo di acidificazione • I boschi di montagna e gli ecosistemi di acqua dolce hanno mostrato gli effetti più gravi • La Polonia e i paesi limitrofi che usavano tantissimo carbone si cosparsero reciprocamente di piogge acide che a volte toccarono l’acidità dell’aceto • Gli scandinavi scoprirono il danno causato ai propri corsi d’acqua dovuto alla combustione del carbone da parte di inglesi e tedeschi L’acidificazione si è rivelato un processo abbastanza semplice da affrontale • Sistemi di cap and trade → consentivano a chi inquinava di scegliere con quale mezzo ridurre le emissioni e di acquistare o vendere permessi di emettere agenti inquinanti o Vennero istituiti in Europa e negli Stati Uniti o Dal 1990 ha portato alla riduzione delle emissioni di zolfo dal 40 al 70 per cento • Ci vuole tempo affinchè gli ecosistemi ristabiliscano l’equilibrio ma il recupero appare evidente già da tempo In generale, il mondo ricco, dopo il 1970, è riuscito a ridurre in modo salutare le emissioni di anidride solforosa e di altri agenti inquinanti legati all’utilizzo del carbone. Questi importanti cambiamenti nell’inquinamento atmosferico urbano si sono prodotti per via del passaggio a carburanti differenti, della deindustrializzazione e di nuove tecnologie economicamente realizzabili. - 10 - o In Giappone l’opinione pubblica ha preso le distanze dal nucleare e 14 mesi dopo il disastro tutti i 54 reattori del Paese erano inattivi, sebbene 2 furono poi riattivati o Per compensare la conseguente diminuzione di elettricità il Giappone ha incrementato della metà le importazioni di combustibili fossili, facendo salire in modo sostanziale la propria spesa energetica Il controverso progresso dell’energia idroelettrica In termini di produzione, l’energia idroelettrica è alla pari con quella nucleare, ma ha sicuramente causato molte meno tragedie e controversie. Vantaggi dell’energia idroelettrica • Fornisce energia in qualunque momento → non la fornisce solo in caso di siccità • I bacini possono essere utilizzati per diversi scopi → acqua per irrigazioni, luoghi ricreativi, itticoltura • Non rilascia gas serra durante la produzione di energia Svantaggi dell’energia idroelettrica • Le grosse dighe possono dar luogo a grossi incidenti o 1975 → durante un tifone, la diga del bacino di Banqiao (Cina) cedette, riversando un’onda che sommerse decine di migliaia di persone • I bacini possono deturpare il paesaggio circostante o Brasile → per aprire la diga di Itaipù fu inondato un parco nazionale • Alcuni bacini hanno cancellato tesori archeologici o Diga di Assuan in Egitto • Spostamento delle popolazioni → gli invasi richiedono molto spazio o L’energia idroelettrica genera poco inquinamento ma richiede la costruzione di bacini per i quali le popolazioni vengono sradicate dalle loro terre, come per le dighe sul Narmada - 11 - Metà delle grandi dighe costruite dopo il 1950 si trovano in Cina, dove si trova anche la più grande centrale idroelettrica, ovvero la diga delle Tre Gole sullo Yangtse. • Oltre un milione di persone ha dovuto trasferirsi per fare spazio al nuovo bacino • Questa diga illustra bene i compromessi ambientali che l’energia idroelettrica comporta o Senza di essa la Cina brucerebbe decine di milioni di tonnellate di carbone in più all’anno Nonostante tutti questi svantaggi, le crescenti preoccupazioni per il cambiamento climatico hanno fatto sì che l’energia idroelettrica continui a svilupparsi. L’(esitante) ascesa delle energie alternative La caduta dei prezzi dei combustibili fossili e l’ottimismo intorno all’energia nucleare scoraggiarono il lavoro sulle energie alternative fino agli anni ’70 • 1973 e 1979 → impennate del prezzo del petrolio o Crea, insieme alla disillusione del nucleare, un forte interesse per energia solare, eolica e geotermica o Le moderne turbine eoliche vengono inventate da degli ingegneri danesi nel 1979 Difetti di queste energie • Energia solare ed eolica non garantiscono un’emissione costante → cali di produzione o assenza totale o 2015 → rappresentavano meno del 4% del consumo mondiale di energia • Settore dei trasporti → energia poco utilizzabile, il petrolio ha troppi vantaggi Effetti indiretti dell’abbondanza di energia La disponibilità di energia è centrale per definire l’Antropocene. Mai nella storia dell’uomo vi è stata tanta disponibilità di energia a basso costo, e questo ha influenzato tutti i campi dell’agire umano • Trasporti / industria / agricoltura / attività mineraria / pesca / progettazione urbana / turismo L’impennata della deforestazione mondiale, iniziata nel 1960, è una delle grandi trasformazioni ambientali della storia moderna, resa possibile dal petrolio - 12 - • Ora un contadino può da solo gestire una quantità di terreno inimmaginabile per i suoi predecessori che avevano bisogno di enormi risorse umane per lavorare nei campi La bomba demografica • 1945 – oggi → la più significativa esplosione demografica della storia dell’uomo o Gli abitanti del pianeta sono triplicati o La crescita ha raggiunto l’apice intorno al 1970, attestandosi intorno al 2% annuo, poi il tasso scende, arrivando nel 2015 all’1,15 o Gli studiosi di demografia prevedono che il tasso di crescita diminuirà fino ad arrivare allo 0,34 % intorno al 2050, un tasso minore di quello del 1800 o Ci troviamo pertanto nella fase declinante dell’episodio più anomalo della storia demografica del genere umano. La ragione principale del calo di fertilità è l’urbanizzazione → la gente di città fa meno figli Per quale motivo si è verificata questa bomba demografica? • Il tasso di mortalità è diminuito di colpo • Il tasso di natalità è sì diminuito, ma in modo graduale • Le tecniche per il controllo della mortalità hanno temporaneamente superato quelle per il controllo delle nascite • ‘800 → introduzione di servizi igienici urbani e di acqua potabile pulita • Inizio ‘900 → vaccinazioni / antibiotici e creazione di una sanità pubblica I tentativi per frenare la crescita della popolazione Alcune voci nella storia hanno sollevato il problema del sovrappopolamento • Han Fei → saggio cinese, nel 550 a.C. in Cina • Tertulliano → autore latino, intorno al 200 d.C. • Thomas Malthus → nel 1798 pubblica un testo con fondamenti teorici sul sovrappopolamento Dopo la Seconda guerra mondiale un coro di voci si sollevò per lanciare l’allarme del sovrappopolamento intimavano di porre un limite alla crescita della popolazione - 15 - • L’aumento di carbonio causato dall’incremento demografico ha avuto un impatto differente nelle diverse parti del mondo o Una persona in GB porta a maggiori emissioni di carbonio di una in Afghanistan, ma anche un afghano che vive in città comporta più emissioni di uno che vive in un villaggio • Conta anche il momento in cui si è prodotta la crescita demografica o Dopo il 1980 → nei paesi ricchi, i programmi di efficienza energetica, l’abbandono di carbone ricco di carbonio, la deindustrializzazione hanno diminuito l’impatto di ogni individuo Non esiste un metodo affidabile per calcolare l’impatto nel tempo della crescita demografica sulle emissioni di carbonio Alcune volte la popolazione non c’entra affatto con i cambiamenti ambientali • Caccia alle balene → la caccia alle balene e quindi la conseguente minaccia all’estinzione di quella specie a poco a che fare con l’aumento della sovrappopolazione, ma più con una questione culturale • L’assottigliamento dello strato di ozono nella stratosfera, dovuto principalmente a prodotti chimici quali i clorofluorocarburi (CFC) o Si è prodotto in misura minima in aree ad alta crescita demografica • I disastri ambientali non hanno avuto alcun rapporto percepibile con l’aumento della popolazione o L’incidente industriale a Seveso che ha disperso diossina (1976) o L’incidente all’impianto chimico della Union Carbide a Bhopal (1984) o La catastrofe nucleare di Cernobyl (1986) Come per l’incremento demografico, i processi migratori hanno avuto impatti variabili sull’ambiente • La più grande migrazione dopo il 1945 è stata la fuga disordinata dalle campagne verso le città, che ha avuto gravi effetti ambientali • Grandi migrazioni, come quelle in Brasile e in Indonesia, hanno prodotto cambiamenti ambientali di grande importanza - 16 - • I cambiamenti hanno avuto un impatto soprattutto locale e regionale, anche se la deforestazione ha contribuito in modo apprezzabile all’incidenza di anidride carbonica nell’intera atmosfera • I cambiamenti ambientali provocati dalle migrazioni sono stati spesso profondi e hanno avuto conseguenze maggiori nei luoghi in cui si sono prodotti, rispetto all’accumulo di gas serra o ai cambiamenti climatici Le migrazioni hanno contribuito al riscaldamento globale a causa del trasferimento di individui in luoghi dove potevano condurre vite a maggiore intensità energetica. Possiamo concludere dicendo che l’aumento della popolazione ha giocato un ruolo nei cambiamenti ambientali (specialmente nel periodo della bomba demografica 1945-2015), ma non sempre e non dappertutto e non necessariamente in modo chiaro e ovviolo stesso vale per le migrazioni. - 17 - CAPITOLO 2 – CLIMA E DIVERSITÀ BIOLOGICA Il clima della Terra è estremamente complesso e coinvolge relazioni impercettibili e non del tutto comprese fra il Sole, l’atmosfera, gli oceani, la litosfera (la crosta terrestre), la pedosfera (i suoli) e la biosfera terrestre (le foreste soprattutto). • C’è ormai un accordo unanime tra gli scienziati sul fatto che l’uomo abbia cambiato la situazione del clima sulla Terra, in particolare alterando il ciclo del carbonio nel pianeta o Bruciando combustibili fossili ed emettendo anidride carbonica (CO2) Il clima e la Rivoluzione Industriale È la presenza dell’atmosfera della Terra a far sì che il pianeta non congeli per il freddo né bruci per il calore • Quasi 1/3 delle radiazioni solari viene respinto all’istante nello spazio • La Terra assorbe poco più di 2/3 delle radiazioni solari e la sua superficie, gli oceani e l’atmosfera le convertono in energia termica infrarossa (calore) irradiandola nuovamente in tutte le direzioni • Le diverse tipologie di gas serra assorbono la maggior parte di questa energia termica infrarossa o Gas serra emessi in natura → vapore acqueo, metano, anidride carbonica, diossido di azoto o Diversi gas serra sono stati creati dall’uomo → i più importanti sono i clorofluorocarburi (CFC) o Ciascuno di questi gas si trova nell’atmosfera in concentrazioni differenti e la loro concentrazione è mutata in modo sostanziale nelle ere geologiche La concentrazione dei gas atmosferici non è l’unico fattore che determina il clima • Irradiazione solare → essa stessa può variare e influenzare la quantità di radiazioni che raggiungono la terra o Oscillazioni dell’asse terrestre → queste oscillazioni sono note come cicli di Milankovic ▪ Si verificano nel corso di migliaia di anni e contribuiscono a determinare i periodi di glaciazione della Terra - 20 - ▪ Questa stazione metereologica fornì agli scienziati le prime misurazioni reali e attendibili delle concentrazioni di CO2 nell’atmosfera ed ebbero la conferma che le concentrazioni erano in crescita o Tra gli anni ’50 e ’70 gli scienziati poterono avvalersi dei primi satelliti per studiare la Terra e dei primi computer per sviluppare rudimentali modelli del funzionamento del clima terrestre o L’ esplorazione delle regioni polari ai tempi della guerra fredda portò all’estrazione di calotte di ghiaccio che consentirono agli scienziati di esaminare le bolle d’aria in esse intrappolate vecchie di centinaia di migliaia di anni, e di ricavare così informazioni sui climi del passato o Maggior cooperazione scientifica e sostegno da parte di istituzioni internazionali, → Organizzazione metereologica mondiale (OMM) e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) Negli anni ’70 un gran numero di eminenti scienziati aveva iniziato a prendere in considerazione l’eventualità che il cambiamento climatico antropogenico fosse possibile. E su quest’onda, molti progressi scientifici proseguirono per tutti gli anni ’70, spinti da continui miglioramenti sul piano tecnico e metodologico, da dati affidabili e da reti di ricerca più sofisticate L’incontro tra scienza e politica Gli anni ‘80 furono un decennio spartiacque → si rafforzò il consenso scientifico sul riscaldamento antropogenico e l’argomento entrò per la prima volta nell’agenda politica. L’assottigliamento dello strato dell’ozono e la scoperta nel 1986 di un “buco” nell’ozono sopra l’Antartico stimolò l’interesse dell’opinione pubblica e diede una forte accelerazione alle trattative politiche riguardo ai problemi climatici • 1988 → OMM e UNEP favorirono la formazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) o Corpo scientifico incaricato di raggiungere una posizione condivisa sul riscaldamento antropogenico o L’ Ipcc ha diffuso 5 rapporti di valutazione, l’ultimo nel 2014 ▪ Questi rapporti sono diventati sempre più assertivi nel porre in relazione i cambiamenti climatici con le attività umane e nel segnalare con allarme la necessità urgente di una reazione politica a livello globale - 21 - • 1997 → Protocollo di Kyoto o Accordo vincolante che imponeva ai paesi ricchi del mondo piccoli tagli alle emissioni di gas serra o Molte reticenze nel fare qualcosa al riguardo ▪ Stati Unici e Cina, i due maggiori inquinatori, hanno rifiutato di fare accordi sulle emissioni, attestandosi su posizioni egoistiche • Le varie amministrazioni americane poco hanno potuto fare data la grande forza del potere industriale che ha sempre tentato di minimizzare la portata dei fenomeni • La Cina è stata una delle maggiori sostenitrici del protocollo di Kyoto, ma solo perché la esentava da restrizioni sulle emissioni di carbonio ▪ India → ha continuato ad aumentare le emissioni di CO2 sostenendo che i paesi più poveri avevano il diritto di farlo per mantenere il loro sviluppo economico ▪ Russia → compreso il presidente Putin, ritiene che un aumento delle temperature porterà alla Russia più benefici che danni ▪ Australia → dopo un governo favorevole alle limitazioni di emissioni, si trova ora con un nuovo governo poco sensibile al problema. ▪ Canada → che non è riuscito a rispettare gli impegni presi a Kyoto e con un governo in carica contrario alle restrizioni sulle emissioni. ▪ I diversi paesi hanno mutato posizione in base al variare della situazione politica ed economica interna o Principali sostenitori del Protocollo di Kyoto → membri dell’Unione Europea e alcuni piccoli stati o Si tratta di un problema politico che sembra premiare la procrastinazione. • 2014 → Cina e USA hanno sorpreso tutti con una dichiarazione congiunta in cui si impegnano a limitare le emissioni, seguiti nel 2015 dai paesi di G-7 impegnati ad abbandonare i combustibili fossili entro la fine del secolo • 2015 → enciclica di Papa Francesco o Ha apertamente dichiarato la necessità di una soluzione politica al problema - 22 - o Ha definito il cambiamento climatico nei termini di una scottante questione morale → netta posizione del Vaticano a favore della stabilizzazione del clima I più ottimisti ritengono che sarà possibile raggiungere i risultati sperati grazie alle energie rinnovabili; Altri, meno ottimisti sulla riduzione delle emissioni, ripongono le loro speranze di evitare cambiamenti climatici nei programmi di geoingegneria • Intrappolare il carbonio nel sottosuolo in miniere di sale abbandonate • Disseminare gli oceani di limatura di ferro per stimolare la crescita di plancton capace di assorbire il carbonio • Diffondere nella stratosfera aerosol solforosi allo scopo di riflettere nello spazio la luce solare Diversità biologica L’utilizzo scientifico e popolare della dicitura “diversità biologica” e del termine “biodiversità” esplode negli anni ’80 • 1986 → durante una conferenza sull’argomento, il biologo americano E. O. Wilson ammoniva sulla rapida perdita di biodiversità causata dall’alterazione e distruzione dell’ambiente La biodiversità divenne un argomento di grande richiamo, ma non si comprendeva di cosa si trattasse di preciso (diversità delle specie / diversità genetica / diversità nella popolazione). Il processo di identificazione e catalogazione delle specie risale a decenni fa, ma, nonostante ciò, la maggior parte delle specie resta sconosciuta alla scienza. • Le foreste tropicali dall’America del Sud, dell’Africa e del Sud-est asiatico ospitano il maggior numero di specie al mondo • Le specie terrestri costituiscono solo una piccola parte della biodiversità globale o Il resto si trova negli oceani e nei mari, e in misura minore nelle acque dolci Le preoccupazioni riguardanti la diminuzione delle specie sono sempre state la ragione principale per tentare di stimarne il numero a livello globale. • Gli scienziati si interrogano sull’eventualità che l’uomo possa aver avviato la “sesta estinzione” o Sesta estinzione → un’estinzione di massa di intere specie o Tutti confermano che i ritmi attuali di estinzione di specie sono di parecchie volte superiori a quelli “naturali” - 25 - L’attività diplomatica ha accompagnato gli sforzi nazionali → importanti accordi e iniziative internazionali si sono concentrati sulla conservazione della biodiversità Dagli anni ’70, la preoccupazione per la biodiversità ha conquistato sempre più l’attenzione della politica, sia a livello nazionale che internazionale • Le riserve e i parchi nazionali sono stati i più comuni strumenti di tutela o Verso la fine del ‘900 → l’idea delle riserve è stata applicata anche agli oceani o Riserve marine → aree in cui ogni tipo di pesca è messo al bando al fine di rigenerare gli ecosistemi degradati • La tutela della biodiversità è diventata la norma a livello globale, in reazione al numero sempre maggiore di prove che ne dimostrano il declino È sorto un quesito etico Possiamo accontentarci di vivere in un mondo popolato da miliardi di esseri umani, mucche, polli e maiali ma pochissimi rinoceronti, tigri, orsi polari e balene? Il XXI secolo lascia presagire un’aggressione ancora più pesante sulla biodiversità a causa della crescita del benessere e l’aumento della popolazione. - 26 - CAPITOLO 3 – CITTÀ ED ECONOMIA Viviamo in un pianeta urbano. Già nel 2008 più del 50% degli abitanti del pianeta viveva in città. La più grande città del mondo, Tokyo, ha 37 milioni di abitanti. • Le città hanno bisogno di accedere a risorse naturali e a depositi di rifiuti fuori dal loro territorio • Trasformano la natura o Interferiscono con i cicli naturali dell’acqua ▪ Le strade asfaltate impediscono all’acqua di filtrare nella terra indirizzandola verso le fognature e i fiumi o Le città scaricano masse di agenti inquinanti nei corsi d’acqua circostanti o Impattano sulla qualità dell’aria ▪ L’aria viene inquinata e in minor misura ne provocano il riscaldamento o Modificano l’uso del terreno e le caratteristiche del suolo ▪ Le coltivazioni necessarie per nutrire le città sostituiscono foreste e prati ▪ Vengono scavate le miniere per soddisfare la richiesta di metalli e di combustibili fossili • Sono state anche centri di ingegno, creatività e ricchezza o Se ben progettate possono richiedere minori risorse pro o Contribuiscono ad abbassare il tasso di fecondità → le donne che vivono in città tendono ad avere meno figli ▪ Grazie al miglior accesso al controllo delle nascite e alle migliori opportunità economiche, educative, e sociali L’ascesa delle città Le città erano poco comuni all’inizio della Rivoluzione industriale e vi vivevano pochi degli abitanti del mondo • Le sole che raggiunsero grosse dimensioni prima dei tempi moderni furono i centri imperiali → Roma / Baghdad / Pechino / Istambul - 27 - • Dipendevano dalle eccedenze agricole o A causa delle limitate tecnologie a disposizione, trasportare merci verso le città era costoso o Le città situate lungo fiumi navigabili o sulla costa avevano un deciso vantaggio • Le città erano anche luoghi insalubri → condizioni non igieniche e sovraffollamento o Tasso di mortalità più elevato che nelle aree rurali o Epidemie frequenti Nel XIX secolo le città eliminarono i molti ostacoli che ne frenavano la crescita • Iniziarono a formarsi le prime megalopoli → Londra guidò la tendenza o Una crescita impressionante la ebbe New York • Man mano che gli europei costruivano i propri imperi creavano nuove città nelle colonie o Gli inglesi fondarono nell’Asia orientale città commerciali come Singapore e Hong Kong Ma fu la Rivoluzione industriale, più dell’imperialismo, a favorire la maggior parte dei processi di urbanizzazione • La modernizzazione agricola fece aumentare la produzione di cibo • Significativi cambiamenti nel settore dei trasporti → navi a vapore e ferrovie • L’industrializzazione aggravò anche i problemi di inquinamento, igiene, sanità e sovraffollamento all’interno delle città o Abitazioni scadenti per la working class o Inquinamento e pessime condizioni sanitarie o Angoscioso problema dello smaltimento dei rifiuti È solo a partire da metà ‘800 che si nota il miglioramento delle condizioni igieniche • Gran Bretagna → Edwin Chadwick e altri riformatori lottarono per stabilire una relazione empirica tra pulizia e malattie o L’influenza di questi pensatori spinse alla costruzione e al miglioramento dei sistemi fognari - 30 - • La crescita in termini assoluti dei veicoli su strada fece sì che lo smog fotochimico restasse un serio problema per l’inquinamento dell’aria • L’inquinamento dei gas di scarico delle auto aumentò nel dopoguerra per due motivi: o Tasso di motorizzazione → più persone possedevano auto o Suburbanizzazione → crescita delle periferie residenziali grazie alla motorizzazione di massa La ricchezza delle città comportò maggior richiesta di energia e di acqua. E per finire, un ultimo elemento figlio dell’economia postbellica fu un enorme quantità di rifiuti non smaltiti. Alla ricerca della città verde Nei primi anni 90 si iniziò a parlare di “impronta ecologica” (William Rees) per dare una espressione concettuale e quantitativa all’espansione globale delle città • Impronta ecologica → Ciascuna città acquisisce risorse da altre località o Esempio → si stima che ogni abitante della città di Vancouver richieda 1,9 ettari di terreno agricolo per l’approvvigionamento alimentare o Il concetto di impronta ecologica riuscì a trasmettere un’idea e un sentimento diffuso di ansia riguardo alle città ▪ Crescenti preoccupazioni per i cambiamenti climatici, il buco nell’ozono, e altre problematiche ambientali globali aumentavano i timori ▪ Esempi lodevoli di politiche verdi → città di Friburgo (Germani sudoccidentale) • Ha installato pannelli solari sia su edifici pubblici che residenziali ed ha messo a disposizione di terreni dove applicare le tecnologie solari ▪ Dopo il 1970 → molte città europee presero le distanze anche dalla pianificazione centrata sull’automobile, tipica del dopoguerra → decisero di incoraggiare altri mezzi di trasporto • La rete tranviaria cittadina, come a Zurigo • L’uso delle biciclette, come ad Amsterdam e Copenaghen - 31 - • Città di Curitiba in Brasile → città in via di sviluppo dove con una politica intelligente di trasporto pubblico su autobus si è ridotto enormemente il traffico privato e quindi l’inquinamento atmosferico • L’Avana, Cuba → alcune scelte urbanistiche più involontarie che deliberate fornirono un esempio di ecologizzazione di una città in via di sviluppo o Dopo il crollo dell’URSS Cuba si avventurò in un enorme esperimento di agricoltura o Furono sostituiti i trattori con i buoi e i fertilizzanti e i pesticidi artificiali con quelli organici o Gli abitanti della città iniziano a creare orti in ogni luogo (tetti, patio, giardini) o “L’agricoltura urbana” si è diffusa a livello globale, specialmente nelle città povere dove le persone non possono permettersi di acquistare i prodotti per il loro sostentamento Nonostante la progressiva presa di coscienza il processo di urbanizzazione non si è arrestato in quanto le città continueranno a crescere nel XXI Ecologia ed economia globale Nel periodo postbellico si assistette ad una rapida crescita economica, che fu senza precedenti nella storia mondiale. • L’apice della crescita economica tra il 1950 e il 1973 o Aumento del prezzo del petrolio e alto tasso d’inflazione rallentarono la crescita, ma senza fermarla P o Caratteristica di questo periodo → differenze sempre maggiori tra le parti più ricche del mondo e le regioni più povere o Combinazione di diversi fattori a favore della crescita economica ▪ Inizio della guerra fredda → le due superpotenze avevano enormi interessi a stimolare la ripresa e la crescita economica, pur utilizzando metodi diversi • USA → sistema capitalistico - 32 - o L’enorme forza finanziaria degli Stati Uniti permise loro di sostenere un massiccio programma di ricostruzione mondiale che aveva il duplice scopo di stabilizzare l’economia e di contenere il comunismo o Mandarono enormi ricchezze per la ricostruzione dell’Europa (Piano Marshall) e del Giappone, creando in questo modo rapporti per future alleanze e stabilizzazione dell’area o La forza del dollaro stabilizzò il sistema finanziario globale, almeno fino ai primi anni ’70 • Unione Sovietica → pianificazione centralizzata diretta dallo stato o Diede vita ad un’area di influenza nell’Europa dell’Est o Concentrò gli investimenti nell’industria pesante → concentrata in grandi imprese statali Ovunque la crescita economica globale risentì di un fattore fisico critico: l’energia. L’utilizzo di energia e la crescita economica sono andate di pari passo. Le variazioni regionali nella produzione e nell’utilizzo di energia furono molto significative. • I maggiori produttori trassero vantaggio soprattutto dalla propria fortuna geologica o Gran Bretagna → ricca di riserve di carbone o USA → ricchi di carbone, petrolio e gas naturale In linea generale si può dire che maggior ricchezza ha chiesto maggior energia per soddisfare i consumi, e maggior consumo di energia per la produzione ha portato a maggior ricchezza. • 1950 → il mondo ricco industrializzato consumava la stragrande maggioranza dell’energia prodotta sulla Terra (il 93%), nel 2005 la percentuale era diminuita al 60%, con lo sviluppo di altre regioni e popolazioni • Consumi di energia restarono sempre più alti nei paesi ricchi → USA e Canada in testa nella lista dei consumi energetici pro capite Alcuni fattori da considerare • Il consumo energetico non sempre è dipeso dal possesso di carburanti fossili → il Giappone possiede limitatissime risorse come carbone e petrolio - 35 - o Fine anni ‘70 → iniziò una transizione dall’economia statalizzata, centralizzata e autarchica a un sistema che incorporava elementi chiave del capitalismo o Anni ’90 → questo iniziò a produrre livelli di crescita formidabili La ripresa economica dell’Europa occidentale e del Giappone nel dopoguerra dimostrò quanta influenza avesse la cultura consumista americana • Nel dopoguerra, il potere culturale ed economico degli USA raggiunse livelli senza precedenti → americanizzazione è il termine utilizzato per indicare la riproduzione dello stile di vita americano, basato su alti consumi di energia e materie prime o Nonostante la complessità dell’americanizzazione è ragionevole dire che sia stato un processo fondamentale nello stimolare i desideri dei consumatori mondiali In Unione Sovietica l’enfasi costante sull’industria pesante e la spesa militare fecero da deterrente per l’economia dei consumi, rafforzando la pianificazione centralizzata, i militari e i grandi produttori dello stato invece dei singoli consumatori. • Anni ’70 → iniziò a mostrare seri problemi strutturali o Nel settore agricolo → le fattorie collettivizzate si rivelarono gravemente inefficienti o Gravi problemi sociali intralciarono l’economia, come l’alcolismo cronico • Anni ‘80 → l’URSS era in difficoltà, con una spesa militare in termini di Pil molto più pesante di quella supportata dall’Occidente → a metà decennio il crollo globale dei prezzi del petrolio privò lo stato dei suoi guadagni (negli anni ’60 erano stati scoperti grandi giacimenti) • 1985 → Michail Gorbačëv eletto segretario generale del Partito comunista e avviò un programma di riforme politiche, economiche e diplomatiche o Glasnost → scambio di informazioni più libero o Perestroika → mirava a riplasmare l’economia, stimolando i consumi ed introducendo il profitto tra gli obiettivi delle aziende statali o Sforzi economici vanificati dall’inerzia dell’apparato burocratico e dalla radicata corruzione • 1991 → crollo dell’Unione Sovietica - 36 - La Cina ebbe più fortuna e maggior successo per quanto riguarda l’industrializzazione. Dopo la frattura cino-sovietica di fine anni ’60 gli USA rincominciarono le relazioni diplomatiche. Ma fu solo dopo la morte di Mao nel 1976 che i cinesi rientrarono nell’economia globale. Le “Tigri asiatiche”, ovvero Corea del sud, Taiwan, Hong Kong, e Singapore, avevano mostrato alla Cina i vantaggi del capitalismo. • Anni ’70 e ’80 → sviluppo incentrato sull’esportazione o Capacità di attrarre investimenti stranieri, offrendo manodopera a basso costo e ben preparata e condizioni politiche stabili  Economie crebbero velocemente, soprattutto in settori come la metallurgia e l’elettronica Per quanto riguarda la Cina invece • Anni ’90 → la classe dirigente mise il paese in condizione di beneficiare delle esportazioni, sfruttando la smisurata popolazione come manodopera a basso costo per attirare imponenti investimenti stranieri • I tassi di crescita economica furono altissimi • Lo stato fu cruciale nella riuscita dell’iniziativa cinese → il Partito comunista cinese mostrò anche di essere in grado di mantenere un rigido controllo sulla politica del paese In Africa la situazione fu differente, soprattutto per l’arretratezza delle istituzioni e per la posizione geografica e altri fattori come questi due • Paesi in via di sviluppo scontavano una posizione strutturale debole nell’economia globale → si trovarono a esportare materie prime in cambio di merci finite dai paesi ricchi • Alto livello di debito estero • Corruzione delle istituzioni e dei funzionari pubblici • Sistema educativo molto arretrato → alto livello di analfabetismo • Instabilità politica → guerre civili • Gravi problemi sociali • Crisi sanitarie → AIDS / HIV / EBOLA In America Latina la crescita economica pro capite relativamente forte nel dopoguerra era basata principalmente sulla sempre maggiore domanda mondiale di minerali, petrolio, frumento, carne, caffè, zucchero e altre merci che erano presenti in gran quantità nel territorio. Un Iniziale successo lo - 37 - ebbe la politica di sostituzione delle importazioni → costruire le basi delle proprie manifatture nazionali proteggendosi dalla competizione con il mondo ricco • Diminuzione della crescita dopo il 1973 → inflazione e pesante debito pubblico oltre alle nette disparità economiche interne alle società sudamericane • Anni ’90 → la stagnazione economica ispirò molti paesi a seguire l’esempio del Cile e a sperimentare ancora una volta mercati più aperti e con meno interventi dello stato Sebbene vi siano variabili tra un luogo e l’altro e tra un decennio e l’altro, dopo il 1945 la caratteristica dominante dell’economia mondiale è stata la velocità della crescita. Energia a basso costo, innovazioni tecnologiche e integrazione dei mercati sono fattori che hanno contribuito a generare una crescita pro capite mai vista prima nella storia umana. Inoltre, come conseguenza ovvia, la crescita economica incessante ha fatto salire il livello dei consumi. Economia, ecologia e dissenso Nel dopoguerra emerse anche un’ondata di dissenso che criticava le conseguenze ecologiche e le ingiustizie provocate dall’economia globale. Per illustrare questo fenomeno è utile illustrare due posizioni critiche, tra le altre. • Economia ecologica → l’idea centrale è che l’economia globale è un sottosistema all’interno dell’ecosistema della Terra, che è finito e non può crescere ulteriormente o I concetti fondanti di questa teoria provengono dalle leggi della termodinamica o L’energia non può essere né creata né distrutta (Prima legge) o L’energia e la materia si deteriorano, da stati iniziali concentrati e di maggiore capacità bassa entropia) a stati più deboli e diffusi (alta entropia) (Seconda legge) o Anche se la quantità totale di energia è sempre la stessa, l’energia tende ad assumere forme meno utilizzabili ▪ Gli economisti ecologici ne hanno dedotto che qualunque sistema improntato ad una crescita infinita è impossibile, perché consumerà tutte le scorte di energia a bassa entropia rimanendo solo con quelle ad alta entropia • Sviluppo sostenibile → idea sviluppata al di fuori dei circoli accademici, un’idea politica che si è fatta strada nel pensiero mainstream o Combinava due forti idee - 40 - • Foresta di Xishuangbanna o La Cina di Mao aveva l’ambizione di produrre gomma nella prefettura autonoma di Xishuangbanna (provincia dello Yunnan), un angolo di foresta pluviale su fiume Mekong al confine con Birmania e Laos o Gomma → prodotto strategico, necessario per carri armati e velivoli o La foresta pluviale venne sostituita con alberi da gomma su un’area estesa quanto il Libano o Conseguenze ambientali ▪ Distruzione dell’habitat degli animali ▪ Emigrazione della popolazione locale ▪ Alterazione del clima regionale ▪ Agenti chimici in fiumi e laghi Le potenze coinvolte nella guerra fredda si intromisero anche in conflitti locali, sostenendo le guerriglie che preferivano con armi, addestramento, denaro e all’occasione anche truppe • La guerriglia comportò un’ampia componente di guerra ambientale o Si diedero alle fiamme foreste e campi, si macellarono capi di bestiame, si inondarono terreni agricoli • Queste guerre produssero molti rifugiati → cambiamenti ambientali dovuti alle La produzione di armi nucleari e l’ambiente Le grandi potenze del mondo dopo la Seconda guerra mondiale iniziarono a costruire armamenti nucleari e a testarli → USA – URSS (1949) / Gran Bretagna (1952) / Francia (1960) / Cina (1964) Tutte le potenze nucleari attrezzarono arcipelaghi atomici, reti di siti speciali dedicati alla ricerca nucleare, alla trasformazione dell’uranio, alla costruzione e sperimentazione di armi • Il sito di Hanford → fu il principale impianto di costruzione di bombe atomiche negli Stati Uniti o Il sito ha prodotto milioni di scorie nucleari e rilasciato nell’ambiente 25 mln di curie, molte dei quali nel fiume Columbia - 41 - o Green Run → la maggior fuga radioattiva della storia (dicembre 1949) ▪ Probabilmente si trattò di un esperimento in risposta all’esplosione della prima arma nucleare da parte dell’URSS ▪ I funzionari americani ritenevano che i sovietici stessero usando uranio verde, raffreddato fuori dal reattore per un periodo minimo di sedici giorni ▪ Per verificare quest’ipotesi hanno deciso di far fuoriuscire uranio verde dai fumaioli di Hanford ▪ La Green Run diffuse la radioattività a livelli che non si erano mai visti e mai verranno raggiunti (fino ad ora) cospargendo silenziosamente intere comunità con lo Iodio-131 Gli statisti hanno spesso mostrato un atteggiamento rilassato nei confronti dei rischi legati alla radioattività. Americani, inglesi e francesi hanno effettuato esperimenti con armi nucleari nel Pacifico • Durante i primi test → le popolazioni locali e anche i militari presenti furono a tutti gli effetti delle cavie che dimostrarono la vulnerabilità del corpo umano e del sistema genetico a malattie e mutazioni dovute alle radiazioni Gli impianti sovietici per la produzione di armi nucleari operarono con ancora maggiore noncuranza nei confronti dei rischi ambientali e della salute degli esseri umani. • L’arcipelago atomico sovietico comprendeva miniere di uranio città segrete, fabbriche di bombe, aree riservate per gli esperimenti. • Sito di Majak → nella Siberia occidentale, aperto nel 1948 o È il luogo in cui fu prodotto il primo plutonio sovietico o Per 50 anni è stato il luogo più inquinato della Terra ▪ Sono stati emessi almeno 130 milioni di curie (cifra ufficiale), anche se altre fonti parlano di miliardi di curie di radioattività, che hanno contaminato almeno mezzo milione di persone o Ci furono diversi incidenti → contaminazione radioattiva per oltre 20.000 km quadrati o Ai governanti dell’epoca sembrava che le esigenze di sicurezza nazionale del momento giustificassero la contaminazione letale di aree selezionate per millenni a venire Due paradossi figli della guerra fredda - 42 - • Alcuni siti di produzione di armi nucleari sono diventati di fatto delle riserve naturali • Gli esperimenti nucleari hanno portato ai primi accordi internazionali sull’ambiente Con il progressivo aumento delle prove che i test atomici nell’atmosfera colpivano tutti gli ecosistemi e gli abitanti della Terra con forti dosi di precipitazioni radioattive, alla fine degli anni ’50, iniziarono i dubbi sul fatto che fosse prudente continuare gli esperimenti • Fine del 1963 → URSS / USA / GB firmarono una parziale messa al bando degli esperimenti (almeno quelli nell’atmosfera) Da tener conto è sicuramente il fatto che durante la guerra fredda i programmi di armamento nucleare, i test e gli incidenti hanno probabilmente ucciso poche centinaia di migliaia di persone, anche per quanto riguarda in tumori successivi, ma, nonostante ciò, è necessario considerare anche che alcune scorie nucleari manterranno un tasso di radioattività letale per più di centomila anni, con le conseguenti ricadute sulla popolazione mondiale → c’è un obbligo di gestione di queste scorie radioattive →se il problema non sarà tenuto sotto controllo in modo costante e adeguato, i casi di leucemia e alcune forme di cancro negli esseri umani, e in particolare nei bambini, aumenteranno per un lungo periodo di tempo. Il Grande balzo in avanti della Cina e il Terzo-Fronte Nessuno ha manipolato la natura più di Mao Zedong • Il suo pensiero → la natura esiste solo per essere conquistata dal lavoro • Ottenne un potere incredibile in Cina → cieca fiducia nel proprio giudizio e non era facile fargli cambiare idea o Determinazione nel voler superare l’economia capitalistica nemica • 1958 → “Grande balzo in avanti” “C’è una nuova guerra: dovremo aprire il fuoco contro la natura” Mao Zedong, gennaio 1958 o Motivazioni ▪ C’era l’urgenza di industrializzare la Cina il più velocemente possibile e di costruire il comunismo prima dei “revisionisti” sovietici - 45 - Gli sforzi compiuti dalla Cina per controllare i problemi ambientali sono stati finora sopraffatti dall’intensa urbanizzazione e dall’industrializzazione dei decenni successivi al 1980 Paradossalmente, nonostante il pesantissimo tributo richiesto all’ambiente cinese, Mao, ritardando con i suoi programmi l’ascesa economica del paese, aveva anche ritardato l’impatto ambientale a livello nazionale e globale. Guerre combattute e guerra all’ambiente (Africa del Sud e Vietnam) Un’ondata di decolonizzazione (1947-75) cambiò il panorama politico mondiale e offrì alle potenze impegnate nella guerra fredda un’opportunità o, ai loro occhi, l’obbligo di competere per ottenere la fedeltà dei nuovi paesi. A volte le guerre combattute portarono gravi danni all’ambiente • Vietnam o Gli americani distrussero gran parte della vegetazione che poteva nascondere i loro nemici o Gran parte del Vietnam coperto da foresta tropicale, buon nascondiglio per la guerriglia o Gli americani utilizzarono defolianti, usando vari agenti chimici che distrussero alberi, cespugli ed erba, per evitare le tattiche della guerriglia ▪ L’agente Arancio → contiene diossina, un composto chimico dannoso e persistente o Gli americani utilizzarono anche mezzi meccanici per privare il nemico della protezione della foresta ▪ I Rome Plows → bulldozer giganti o Vennero abbattute circa il 23% delle aree boschive del Vietnam del 1973 o Pesante campagna di bombardamenti aerei o Anche i vietnamiti del nord e i Vietcong contribuirono, bruciando campi e villaggi quando serviva loro, ma non possedevano la potenza tecnologica degli americani e il loro impatto fu minore o Conseguenze sulla fauna ▪ I Vietcong uccisero i cani perché abbaiando li facevano scoprire, - 46 - ▪ Gli elefanti furono oggetto di attacchi aerei a bassa quota perché sospetti di complicità con il nemico ▪ Gli erbivori continuavano a nutrirsi di erba e foglie avvelenate di tossine Stessi danni all’ambiente furono causati dagli scontri in Africa meridionale dove anche la caccia subì un grande cambiamento dato che vennero usate armi da guerra per cacciare qualunque tipo di selvaggina. Dalla Cortina di ferro e Green Belt • Cortina di ferro → linea che separava le zone controllate dall’Urss da quelle nella sfera di influenza occidentale o Divenne gradualmente e in modo del tutto involontario una riserva naturale, un corridoio da nord a sud nel cuore dell’Europa, chiuso a qualsiasi attività umana e in cui flora e fauna selvatiche prosperarono o La polizia di frontiera fece da inconsapevole guardiaparco Quando nel 1989 cadde il muro di Berlino e la Cortina di ferro si dissolse lunghi tratti di quella che era stata una frontiera, non toccata dall’uomo da anni, vennero adibiti a parco nel progetto chiamato Green Belt europeo. È plausibile che la stessa cosa accada in Corea. La striscia demilitarizzata fra le due Coree in caso di pace potrebbe rimanere quello che è, cioè un santuario dove la fauna e la flora selvatiche si sono sviluppate tranquillamente senza alcun intervento umano. • Da più di 50 anni quelle terre un tempo coltivate sono diventate una riserva naturale accidentale, che potrebbe diventare un parco naturale, come richiesto dall’organizzazione DMZ forum La guerra fredda favorì indirettamente la nascita del moderno ambientalismo • Le preoccupazioni per le precipitazioni radioattive dei test nucleari dei primi anni ’60 si trasformarono in un movimento ambientalista più ampio • Anni ’70 → durante il periodo della distensione, sempre più persone esprimevano perplessità sugli armamenti nucleari e su uno sviluppo industriale incontrollato - 47 - Il movimento ambientalista L’espansione economica minacciava le condizioni ambientali in molti luoghi e questo ha portato a reagire coloro che temevano per la propria vita, per la salute e per il proprio nutrimento. • USA o Gli albori del movimento ambientalista di massa si possono fare coincidere con la pubblicazione del libro Primavera silenziosa di Rachel Carson (1962) ▪ Il canto degli uccelli, sosteneva la scrittrice, era rimasto impigliato in una rete di contaminazione chimica che avrebbe portato alla loro eliminazione ▪ Dietro l’immaginario del libro che evocava il canto perduto degli uccelli c’era un messaggio essenziale per il genere umano, e cioè che gli agenti chimici tipo il DDT stavano distruggendo le basi stesse della vita ▪ La chimica moderna sta conducendo l’umanità verso un infausto destino ▪ Il libro rese famosa la Carson e venne tradotto in decine di lingue, e rese tristemente famoso anche il DDT ▪ Prima dell’uscita del libro l’insetticida era considerato un dono divino nella battaglia contro i parassiti dei raccolti, dopo un simbolo della hybris ecologica umana È sicuramente una semplificazione legare gli inizi di un movimento di massa eterogeneo e globale a un singolo libro. Già mezzo secolo prima dell’uscita del libro di Carson si cominciò a creare parchi nazionali c’erano preoccupazioni diffuse circa gli esperimenti nucleari e le precipitazioni radioattive e i loro effetti sulla salute • 1960 → alcuni influenti americani erano sempre più a disagio nei confronti degli effetti collaterali della ricchezza e del consumismo • Uno di essi era l’economista John Kenneth Galbraith, nato in Canada, il cui best seller La società opulenta del 1958 sosteneva tra l’altro che la ricchezza aveva effetti negativi sulla natura L’ambientalismo di massa nei paesi ricchi emerse da questo contesto e in relazione ai nuovi movimenti sociali (pacifista, studentesco, femminista, hippie) di fine anni ’60 • Molti dei giovani coinvolti nelle dimostrazioni studentesche o pacifiste forniranno energia e leader al movimento ambientalista - 50 - In alcuni casi queste proteste si trasformarono in tragedie • Caso del raccoglitore di gomma Chico Mendes assassinato nel 1988 per avere manifestato contro l’allevamento di bestiame nella foresta amazzonica brasiliana • Caso del drammaturgo nigeriano Ken Saro-Wiwa che guidò il suo popolo, gli Ogoni, in una protesta di massa contro il degrado del delta del Niger a causa del petrolio o Il governo nigeriano lo arrestò con alcuni suoi compagni e lo giustiziò dopo un processo farsa, nonostante le proteste internazionali L’ambientalismo dei poveri si estese alle difficili condizioni dei poveri che vivono in paesi ricchi • Movimento per la giustizia ambientale → tenta di coniugare salute, ambiente e diritti Il concetto di giustizia ambientale si è esteso laddove i crimini ecologici sembrano colpire in maniera sproporzionata i poveri, le minoranze o le popolazioni indigene. Ambientalismo e socialismo L’ortodossia socialista considerava il degrado ambientale un problema del capitalismo; perciò, i teorici sovietici sostenevano che l’inquinamento non poteva esistere sotto il socialismo. Questa visione ebbe conseguenze pesanti per l’ambiente nei paesi socialisti. Dopo la Seconda guerra mondiale l’ortodossia sovietica sostenne che il controllo delle nascite era un concetto reazionario e così fu in Cina. Ad un certo punto in Cina, l’allarme per il sovraffollamento ebbe il sopravvento sull’ortodossia socialista e lo stato ricorse alla politica del figlio unico per famiglia lanciata nel 1979 Molti furono i problemi ambientali nei paesi socialisti, ma parlare apertamente di problemi ambientali non era consigliabile; i regimi socialisti ammettevano a malapena, e certo non pubblicizzavano, la gravità dei problemi ambientali. • Esisteva un ambientalismo clandestino • La legislazione in fatto di ambiente era ignorata nella pratica comune e le organizzazioni ambientaliste finanziate dallo stato avevano liste di membri gonfiate ad hoc e comitati direttivi asserviti • In alcuni casi → le autorità preferirono tollerare alcune organizzazioni ambientaliste, finché i gruppi erano ridotti e apolitici o L’Urss, alla fine degli anni ’50, tenne nascoste le informazioni sull’inquinamento del lago Bajkal, pur autorizzando espressioni di pubblico dissenso sugli scarichi inquinanti nella “perla della Siberia” - 51 - o I cambiamenti maggiori nell’Urss avvennero dopo l’arrivo di Gorbačëv e delle sue riforme politiche ▪ Consentirono alle popolazioni di esprimere apertamente le proprie preoccupazioni per l’ambiente ▪ Dopo Cernobyl (1986) → emersero centinaia di nuovi gruppi ambientalisti o Anni ’80 → vi furono anche importanti cambiamenti in Cina con la formazione di gruppi ambientalisti indipendenti, come il movimento degli Amici della Natura o All’inizio del XXI esistevano un migliaio di gruppi ▪ Alcune associazioni poterono affrontare argomenti tabù come la costruzione delle dighe L’ambientalismo istituzionale • Inizio anni ‘70 → significativo aumento delle attività governative in fatto di ambiente o USA → Creazione della Environmental Protection Agency o GB → creazione del Department of Environment o Messico → promulgò una legislazione dettagliata per il controllo dell’inquinamento All’azione in termini di politiche ambientali condotta a livello legislativo nazionale si aggiunse l’azione di organizzazioni internazionali • Conferenza sull’ambiente di Stoccolma (1972) o Dopo Stoccolma → numerosi accordi internazionali sull’ambiente ▪ sull’inquinamento degli oceani / la caccia alla balena / le specie in via di estinzione / i rifiuti tossici / le foreste / altri ▪ Alcuni di questi accordi erano deboli, altri non lo erano affatto • Protocollo di Montreal (1987) → pose le basi per una netta riduzione delle emissioni di CFC, gas responsabile della riduzione dello strato di ozono Il più rilevante fra gli organismi nati sotto l’egida dell’ONU fu l’Ipcc, all’inizio degli anni ’90, il Gruppo intergovernativo di esperti per il cambiamento climatico, i cui sforzi hanno portato alle più rilevanti - 52 - sinossi scientifiche in materia di cambiamenti climatici, sollevando peraltro polemiche da parte di chi non vuole ridurre l’uso dei combustibili fossili • XXI secolo → l’ambientalismo è passato in tutto il mondo dall’essere un movimento sociale a far parte legittima del sistema politico locale, nazionale ed internazionale o Rimane tuttavia un elemento minoritario L’ambientalismo di massa L’ambientalismo è diventato un elemento consolidato della cultura globale, accettato dal punto di vista politico, morale e sociale dalla maggioranza delle persone, seppure certamente non da tutti. Il discorso politico è pieno di retorica ambientalista, mentre l’ecologia stessa è diventata una specie di prodotto di consumo. Una serie di disastri ambientali ha rafforzato le posizioni ambientaliste, turbando i cittadini con immagini drammatiche • 1967 → la superpetroliera Torrey Canyon si incagliò al largo della Manica • 1979 → Incidente alla centrale nucleare di Three Mile Island (Pennsylvania) • 1984 → L’incidente alla centrale di Bhopal (India) che causò migliaia di vittime • 1986 → incidente nucleare di Cernobyl A partire dagli anni ’60, l’influenza della televisione e dei media elettronici contribuì non poco a questa diffusione di consapevolezza • Potevano trasmettere immagini di grande impatto emotivo • Immenso interesse popolare per i programmi dedicati alla natura Oltre alla televisione, Internet e il Web e i nuovi strumenti elettronici hanno contribuito alla diffusione capillare e rapida delle notizie. • È più facile per gli ambientalisti comunicare tra loro, raccogliere fondi, portare avanti ricerche • È più difficile per gli stati antiambientalisti limitare la disponibilità di informazioni In parallelo le multinazionali si presentano nel modo più “verde” possibile. La consapevolezza e la preoccupazione per l’ambiente si sono diffuse più o meno ovunque, come anche le istituzioni e le politiche ambientaliste - Malgrado gli innegabili successi del movimento ambientalista resta il fatto che l’economia globale continua ad espandersi con modalità che minacciano tutto ciò che sta a cuore agli ecologisti.
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