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La Grande Guerra - Alessandro Barbero, Sbobinature di Storia Contemporanea

Sbobinatura della videoconferenza del professore Alessandro Barbero sull'inizio della Grande Guerra.

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

In vendita dal 16/01/2022

lorenzo-cardines
lorenzo-cardines 🇮🇹

4.4

(53)

77 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Grande Guerra - Alessandro Barbero e più Sbobinature in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Prima Guerra Mondiale — Alessandro Barbero Il 28 giugno 1914 a Sarajevo, in Bosnia, un gruppo di terroristi serbi uccide l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero austriaco. Il terrorismo provoca reazioni viscerali nell'opinione pubblica e nei governi. L'Impero austro-ungarico era una delle grandi potenze mondiali, governato dall’imperatore Francesco Giuseppe. L'attentato è gravissimo e ha complicità all’estero. La Bosnia è un luogo in cui c’era una mescolanza etnica, etnie ostili, e da qualche anno è stata occupata dall’ Austria-Ungheria. Di questo è contenta la popolazione croata, la popolazione bosniaca musulmana. Ma c’è anche una parte di popolazione serba che non vuole appartenere all’Austria. Gli austriaci sono convinti che il terrorismo è appoggiato e sostenuto in Serbia, che l’attentato è stato organizzato con la complicità del governo e dell’esercito serbo. In Austria c’è un’ondata di indignazione di massa, sono decisi a punire la Serbia. Tuttavia, la Serbia ha come alleata la Russia dello zar Nicola II. Ma anche l’Austria ha un amico potente che sta per diventare una grande potenza mondiale, la Germania del kaiser Guglielmo, con il più forte esercito del mondo. L’alleanza tra Austria e Germania impegna ad aiutarsi se uno dei due viene aggredito. La Triplice alleanza: Austria- Ungheria, Germania e Italia. Tuttavia l’Italia deciderà di restame fuori per il momento. Il vecchio imperatore Francesco Giuseppe scrive al kaiser Guglielmo. Il kaiser risponde che se la Russia dovesse intromettersi risponderà anche la Germania, ma aggiunge che i russi a suo giudizio non interverranno. Ma la Russia ha un’alleanza con la Francia. L’Europa del 1914 sta vivendo una fase di grande prosperità economica, ma hanno anche grosse spese militari, sono tutti armati perché hanno paura gli uni degli altri. Gli anni che precedono il 14 sono di corsa agli armamenti, in cui ogni paese, preoccupato per la propria sicurezza, rafforza il suo esercito. Nell'aprile del 1914 si viene a sapere che la Russia e l’Inghilterra stanno negoziando un accordo navale. Il 23 luglio l’ultimatum austriaco viene consegnato al governo serbo. Il governo serbo non ha fatto nulla per evitare il proliferare del terrorismo, ufficiali e militari serbi sono coinvolti nell’attentato di Sarajevo, per questo gli austriaci vogliono che il governo serbo pubblichi una dichiarazione in cui si dissocia da ogni forma di ostilità all'Austria, chiudere i giornali e sciogliere le associazioni che seminano odio contro l’Austria, licenziare funzionari pubblici e ufficiali coinvolti con ostilità contro l’Austria e aprire indagini sul territorio serbo a cui parteciperanno inquirenti austriaci. L’ultimatum viene accolto male. Per i russi la responsabilità è di Vienna, degli austriaci. L'Inghilterra, in quel momento, è un paese isolazionista. Tuttavia, qualche alto funzionario del ministero degli esteri a Londra, in quei giomi, inizia a pensare che conviene stare con i francesi e i russi perché questa lotta non è per il possesso della Serbia, ma per una Germania che aspira a una dittatura politica in Europa e le potenze che vogliono restare libere. Il 25 luglio arriva la risposta serba all’ultimatum, accettano quasi tutte le condizioni. La Serbia però rivolge un appello allo zar, per essere sicura che li sosterrà se saranno aggrediti. In quel giorno lo zar, simbolicamente, fa promuovere gli allievi ufficiali a ufficiali. Il 26 luglio l’ Austria respinge la risposta serba, a questo punto è ormai sicura la guerra tra Austria e Serbia. Per fare la guerra i paesi, come prima cosa, devono decretare la mobilitazione. I paesi sono pieni di uomini che negli anni scorsi hanno fatto il servizio militare e che possono sempre essere richiamati se scoppia la guerra. Mobilitazione significa che, se la guerra dovesse scoppiare, l’esercito va gonfiato richiamando milioni di uomini, il tutto secondo piani minuziosamente preparati. Ci sono paesi, come la Russia, che sono molto lenti nella mobilitazione. Il primo paese che inizia a parlare di mobilitazione è proprio la Russia. In Europa, invece, la Germania è sicura di poter mobilitare in fretta. Il 28 luglio il kaiser legge la risposta serba all’ultimatum austriaco e ne è soddisfatto. Quel giorno stesso, tuttavia, l’Austria dichiara guerra alla Serbia. Il 29 luglio la Russia inizia i preparativi di mobilitazione. Il 29 luglio i tedeschi sono furibondi con i russi che non hanno capito che mobilitando provocano la guerra. In Germania c’è una spaccatura tra politici e militari: i militari pensano di dover attaccare subito, ma dal punto di vista dei politici è fondamentale far vedere che la responsabilità della guerra non è della Germania. Ci tengono per l’opinione pubblica tedesca: se il popolo pensa di essere stato aggredito non ci saranno problemi. Infatti la Germania ritarda la mobilitazione e la popolazione tedesca sarà convinta che la Germania è innocente ed è stata aggredita. C'è però un ulteriore problema che rende molto difficile ai tedeschi tener fuori l'Inghilterra dalla guerra: Il Belgio. Il Belgio è un piccolo paese neutrale che gode di una garanzia firmata da tutte le grandi potenze. Il Belgio è un collegamento fondamentale con l'Europa per l'Inghilterra. Ma il Belgio importa anche ai tedeschi, per via dei piani. Lo stato maggiore tedesco ha un piano perfetto per fare la guerra alla Francia e alla Russia e vincerla in poche settimane. I russi sono lenti, mandano così il loro esercito (11.000 treni) contro la Francia per invaderla. Ma per invadere la Francia bisogna passare dal Belgio. È il piano Schlieffen, perfezionato per anni. Il kaiser e il cancelliere tedesco Bethmann- Hollweg scrivono al governo inglese garantendo che la Germania non ha aspirazioni territoriali in Francia e che, se in guerra dovessero essere costretti a invadere il Belgio, a fine guerra lo sgombreranno. Il ministro degli esteri inglese, Grey, chiama l'ambasciatore tedesco dicendogli che se la guerra scoppia non possono restarne fuori. Il 30 luglio la Russia ordina la mobilitazione generale. La Germania manda un ultimatum alla Russia. Il primo agosto la Germania dichiara guerra alla Russia e ordina la mobilitazione generale. Nel pomeriggio arriva a Berlino un telegramma dall’ambasciatore a Londra. Il principe Lichnowsky deve incontrare Grey per un accordo: se i tedeschi si impegnano a
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