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La guerra civile e la fine della repubblica, Schemi e mappe concettuali di Storia Romana

La sintesi dello scontro tra Cesare e Pompeo e la fine della repubblica

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 21/12/2021

Francy._22
Francy._22 🇮🇹

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Scarica La guerra civile e la fine della repubblica e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Romana solo su Docsity! STORIA DI ROMA REPUBBLICANA (dal 264 a.C. fino al 31 a.C.) LO SCONTRO CON CARTA (LE GUERRE PUNICHE) DALLA REPUBBLICA AL PRINCIPATO À (fino al 31.a.C.) IL DISAGIO SOCIALE, I CONTRASTI POLITICI LE RIFORME AGRARIE DEI GRACCHI b LE GUERRE CIVILI E LA FINE DELLA REPUBBLICA La prima guerra civile La prima guerra civile ebbe per protagonisti Mario e l‘aristocratico Silla, distintosi nella guerra sociale combattuta dagli Italici per ottenere la cittadinanza. Nella popolazione di Roma si erano creati due partiti (o fazioni) che combattevano fra di loro per ottenere il potere: i popolari, che sostenevano gli interessi dei cavalieri e dei plebei, e gli ottimati, difensori dei privilegi dell’aristocrazia terriera. Mario era un esponente dei popolari, Silla degli ottimati. Nel 107 a.C. Mario fu nominato console e fu acclamato dal popolo romano come l’ uomo “nuovo” che aspettavano. Egli si preoccupò subito di riformare l’esercito, accogliendo anche i più poveri come soldati: in tal modo, Roma aveva un esercito di professionisti (vedi pag.202-203), che alla fine della loro carriera sarebbero diventati piccoli proprietari terrieri. Grazie a questa riforma, Mario potè vincere alcune battaglie importanti in Africa e fermare i popoli germanici (Cimbri e Teutoni) del Nord Europa che premevano sulla penisola italica. Per completare le vittorie militari, Mario fu rieletto console 5 anni consecutivi, e ottenne anche l'onore di entrare in trionfo dentro la città di Roma. Il Senato però, preoccupato per la democratizzazione della carriera militare e per il crescente potere di Mario, cercò l'aiuto di Silla, un giovane aristocratico molto ambizioso. Egli approfitta della guerra che gli alleati italici avevano iniziato contro Roma per costringerla a concedere la cittadinanza romana anche a loro: è la prima guerra sociale, che durò tre anni e si concluse nel 88 a.C. con la concessione della cittadinanza a tutti gli Italici. Si crea così un'unità politico-amministrativa in tutto il territorio da Rimini alla Sicilia. Nello stesso anno però scoppiò una crisi in Asia Minore, dove i Romani avevano già fondato colonie: il Senato voleva far guerra i ribelli, i popolari al contrario cercavano di risolvere per via diplomatica le tensioni, per salvare i loro interessi commerciali. Il Senato affidò inizialmente a Silla il comando dell'esercito, ma i popolari reagirono violentemente, così che il comando passò a M . | due rivali arrivarono allo scontro diretto e Mario fu costretto a rifugiarsi in Africa; Silla guidò l’esercito contro i ribelli asiatici e vinse. Ma, nell’82 a.C., alla scadenza del suo mandato, Silla si rifiutò di lasciare la carica di console e si proclamò dittatore, cominciando una serie di persecuzioni contro i propri avversari politici, facendo ricorso alle liste di proscrizione, ossia elenchi con i nomi dei “nemici dello Stato”: coloro che venivano proscritti perdevano ogni diritto civile, chiunque poteva ucciderli ed impadronirsi dei loro beni, chi dava loro rifugio era passibile di pena di morte. È N.B. Lo scontro fra Mario e Silla mise in evidenza un fattore che diventerà sempre più decisivo nella storia di Roma: l’esercito viene usato per affermare il proprio potere anche politico. La guerra civile fra i sostenitori di Mario e quelli di Silla favorì un clima instabile a Roma, di cui approfittarono alcune province, come la Spagna. Per ristabilire l'ordine nella marca spagnola, il Senato si affidò a un comandante giovane ma geniale, Gneo Pompeo, grazie al quale la Spagna tornò sotto il dominio di Roma e gli ultimi sostenitori di Mario furono sconfitti. La seconda guerra civile b La terza guerra civile b
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