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La Guerra Civile Spagnola, Appunti di Storia Contemporanea

- Retroscena della guerra civile - “Pronunziamento” - Sviluppo delle forze in campo - Termine della guerra civile

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 20/10/2021

marianna-gulizia
marianna-gulizia 🇮🇹

10 documenti

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Scarica La Guerra Civile Spagnola e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! La Guerra Civile spagnola Riepilogo argomenti trattati: - Retroscena della guerra civile “Pronunziamento” - Sviluppo delle forze in campo - Termine della guerra civile Premessa: Il colpo di Stato del 1923 aveva portato alla dittatura di Primo de Rivera; nel 1930, però, questa dittatura era crollata dietro la spinta delle forze popolari. Nel 1931 il re Alfonso era dovuto andare in esilio; nello stesso anno era nata la repubblica, ma la situazione spagnola era estremamente complessa. caratterizzata da arretratezza economica e culturale. La società era divisa tra le diverse forze politiche: - Da una parte, le forze reazionarie erano rappresentate dall’aristocrazia terriera, in stretto collegamento con una Chiesa molto arretrata; esse avevano in mano il potere economico e anche quello politico. - Dall’altra parte, la Spagna del ‘900 ospitava ancora la presenza di un fortissimo gruppo di anarchici. Tra il 1932 e il 1934 erano avvenuti falliti tentativi di colpi di stato militari e di rivoluzioni anarchiche. 1936-1939: la Spagna fu sconvolta da una sanguinosa guerra civile, fatta di antagonismi ideologici tra democrazia e fascismo, rivoluzione e conservatorismo. Una causa esterna potrebbe essere ricondotta alla crisi del ’29, mentre le ragioni interne/nazionali erano: - Grave instabilità economica e sociale dopo la fine della dittatura di Primo de Rivera e la caduta della monarchia; - Arretratezza del Paese, prevalentemente agricolo, con un ceto dominante ottuso e proletario influenzato dalle ideologie anarchico-socialiste; - Amnbiguità delle forze politiche, che si ritrovavano divise su tutto, ma erano accomunate da una concezione strumentale della democrazia, elemento che le portava a rispettare i verdetti elettorali solo quando favorivano la propria parte. Questo è il contesto spagnolo quando nel febbraio del 1936 vengono indette nuove elezioni, in cui si afferma il fronte popolare, che raggruppa il Partito Comunista spagnolo, il Partito repubblicano, il Partito Socialista, con l’appoggi esterno degli anarchici, che da sempre avevano fatto attività per il boicottaggio delle elezioni, mentre in questo caso si astengono dall’invitare a non votare. Le reazioni agli esiti di queste elezioni furono: - Le masse proletarie considerarono la vittoria come l’inizio di una rivoluzione; - Il popolo era in collera nei confronti dei grandi proprietari, conservatori e cattolici; - I gruppi di destra risposero con violenza squadrista d’ispirazione fascista, con le cosiddette “falange” Di fatto, l’accordo tra i partiti si sgretola subito. Il partito socialista sviluppa diverse correnti, che in parte potremmo identificare come una massimalista e l’altra riformatrice; la scissione comporterà lo sgretolarsi delle forze al governo. “Pronunziamento” (18 luglio 1936): l'incapacità del governo di tenere l’ordine pubblico, comporterà un cioè un colpo di stato militare, con l’uccisione di Josè Calvo Sotelo (esponente anarchico-conservatore) da parte di poliziotti repubblicani provenienti dal Marocco. L’operazione fu guidata da 5 generali, tra cui Francisco Franco. Quest’ultimo, inizialmente non era una figura di spicco, ma ben presto diventerà il capo della rivolta e acquisterà le caratteristiche del leader carismatico, diventando dittatore alla fine della guerra civile. I ribelli assunsero prima il controllo della Spagna occidentale, mentre un’altra parte delle forze armate e le masse popolari mantennero il controllo della capitale e del Nord-Est (zone più ricche ed industrializzate). Ci si aspettava che tute le forze armate rispondessero al “pronunciamento” e che quindi ben presto ci sarebbe stata la fine della repubblica, fra queste anche la marina. Di conseguenza, le truppe ribelli provenienti dal Marocco e dirette verso la Spagna, non avrebbero raggiunto la patria se non ci fosse stato l’intervento decisivo dell’Italia fascista e della Germania nazista, le quali hanno fomito aerei per aerotrasportare i soldati. Immediata fu la risposta popolare: la gente scende in piazza per protestare contro il governo e chiede le armi. La popolazione armata rappresenta una grande “fortuna”, proprio perché riesce a bloccare i piani degli insorti.
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