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LA GUERRA DEL VIETNAM, Appunti di Storia Contemporanea

riassunto capitolo per capitolo

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 11/04/2018

marta-spinelli
marta-spinelli 🇮🇹

4.6

(11)

40 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica LA GUERRA DEL VIETNAM e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! VIETNAM Premessa Nella guerra franco-vietnamita (1946-54), le truppe francesi furono sconfitte dalle truppe nazionaliste e anticolonialiste del Vietminh (Unione per l’indipendenza del Vietnam, costituitasi nel 1941). Il tutto si risolse con la Conferenza di Ginevra dell’aprile 1954 e i successivi accordi di Ginevra siglati il 21 luglio 1954 i quali prevedevano la divisione del Vietnam in due parti: le zone a nord del 17° parallelo, rimanevano sotto il controllo della Repubblica democratica del Vietnam guidata da Ho Chi Minh, con capitale Hanoi, filocomunista; le zone a sud del 17° parallelo, erano sottoposte al controllo francese in attesa di successive elezioni per la riunificazione del Vietnam. Gli accordi prevedevano anche l’indipendenza di Laos e Cambogia. Il Vietnam nello scenario della Guerra Fredda Nel contesto della Guerra Fredda, nel 1954 il presidente Eisenhower parlò dell’Indocina come parte di un «effetto domino» teso ad indicare che la caduta di un regime comunista può portare alla caduta anche di altri regimi comunisti. Il regime del Vietnam del Nord, infatti, cominciò subito a ricevere cospicui aiuti dalla Cina e dall’URSS mettendo in atto, dopo il 1954, un piano di nazionalizzazione delle terre e un programma di riforme di stampo socialista. Queste iniziative ebbero effetti disastrosi sulla popolazione come l’esproprio violento e forzato delle terre e l’invio dei proprietari reticenti ai “campi di rieducazione”. Ho Chi Minh assunse la dirigenza del partito e la guida dello Stato. Il regime del Vietnam del Sud, invece, era destinatario di una serie di aiuti americani poiché gli USA vedevano la possibilità di trasformare il Vietnam del Sud in uno Stato-barriera contro il comunismo. Fu così che cercarono con la Francia di trovare un leader nazionalista, anticolonialista e anticomunista a cui affidare la guida del Paese vedendolo in Ngo-dinh-Diem. Intanto, gli USA avevano realizzato il SEATO (South-East Asia Treaty Organization) insieme con GB, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Filippine, Thailandia e Pakistan. Nonostante gli accordi di Ginevra avessero previsto una futura convocazione delle libere elezioni, gli USA decisero di non tenerle sempre nell’ambito del progetto di trasformazione del Vietnam del Sud in uno Stato-barriera. Cina e URSS non si opposero alla mancata convocazione delle libere elezioni. Il regime di Diem Il cattolico Diem, davanti all’ormai chiara divisione del Paese, decise di reprimere i viet minh (vietnamiti), ancora presenti al sud, ma anche tutti i movimenti anti-sistema. Ciò fomentò il dissenso tra la popolazione che iniziò ad accettare gli aiuti inviati dal Vietnam del Nord (attraverso il cosiddetto «sentiero di Ho Chi Minh»). Alla fine del 1960, inoltre, nacque anche il Fronte nazionale di Liberazione del Vietnam del Sud il quale riuniva tutti i vari oppositori al regime di Diem che si batteva, a parte per una serie di programmi di crescita del Paese, anche per la riunificazione del Vietnam. Esso si riteneva legittimo in quanto eredi dei viet minh vittoriosi sulla dominazione francese. La posizione USA L’amministrazione Kennedy, di fronte alle crescenti resistenze che incontrava il regime di Diem, aumentò gli aiuti e la presenza di consiglieri americani istituendo, inoltre, un comando militare americano a Saigon. Intanto, però, gli USA videro che tra il 1962 e il 1963 le resistenze al regime di Diem aumentarono e ciò indusse gli USA ad abbandonare Diem ed appoggiare un colpo di stato militare nel novembre 1963. Tutto ciò, però, non permise al regime del Sud di sopraffare i vietcong che beneficiavano di aiuti sovietici, cinesi e del sostegno diretto delle truppe nordvietnamite e dell’appoggio delle popolazioni contadine. DI fronte a ciò, con la risoluzione di Tonchino del 1964, gli USA decisero di bombardare con il napalm il Vietnam del Nord. Il presidente Johnson (succeduto a Kennedy nel nov. 1963) aveva chiesto al Congresso, infatti, una risoluzione che lo autorizzasse a “prendere tutti i passi necessari, incluso l’uso delle forze armate”. I bombardamenti aumentarono con l’operazione Rolling Thunder inviando ancora uomini e mezzi. Sebbene dovesse essere inizialmente una guerra veloce e non troppo costosa, essa si rivelò lunga, drammatica e difficoltosa. Alle difficoltà dell’esercito statunitense e sudvietnamita si aggiunse anche l’opposizione di gran parte dell’opinione pubblica americana. Offensiva del Tet Fra il 30 e il 31 gennaio 1968, in coincidenza con il capodanno buddista, i vietcong lanciarono una grande offensiva in tutto il sud chiamata offensiva del Tet. Quest’attacco si rivelò per i nordvietnamiti un grande insuccesso sul piano
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