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Il Barocco: caratteristiche e contesto storico-culturale, Appunti di Italiano

Il contesto storico e culturale del periodo barocco, soffermandosi sulla situazione politica ed economica dell'Europa del XVII secolo, sul ruolo del papato e della Chiesa, sull'attività dei gesuiti e sulla rivoluzione filosofico-scientifica. Viene inoltre approfondito il concetto di barocco nell'arte e nella letteratura, con particolare attenzione alla figura di Giovan Battista Marino.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 27/10/2022

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Scarica Il Barocco: caratteristiche e contesto storico-culturale e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL BAROCCO Successivamente alla pace di Westfalia viene affermata la supremazia della Francia, governata dal sovrano Luigi XIV, preceduto da i due cardinali Richelieu e Mazzarino. In questo periodo Luigi organizza lo Stato in senso assolutistico e fortemente centralizzato. Abbiamo però anche il declino della potenza spagnola, che si accompagna alla crescita dei paesi emergenti come dei Paesi Bassi ma anche dell'Inghilterra, nella quale si pongono le premesse per una trasformazione parlamentare delle istituzioni politiche. Il quadro europeo era reso maggiormente complesso dalle questioni religiose: la riforma aveva spaccato l’Europa in due, il Nord prevalentemente protestante e il Sud cattolico. Anche se all’interno dei singoli Paesi non mancavano di certo gli scontri fra cattolici e protestanti o addirittura fra diverse corrente di protestanti. In questo periodo la situazione degli stati italiani era altrettanto controversa. Milano resta affidata a un governatore spagnolo, chiamato “viceré”, dopo la crisi della guerra del Monferrato. Anche il viceregina di Napoli è governato per tutto il secolo (17°) dagli Spagnoli che verranno cacciati solo dopo la rivolta popolare capeggiata da Masaniello. L’indebolimento delle vecchie repubbliche Marinare colpisce sia Genova sia Venezia, la quale, per conservare l'autonomia delle sue istituzioni repubblicane e va contro la Curia Papale. Il papato cerca di rafforzare le sue posizioni sul piano politico, ponendosi come unico legittimo difensore della fede cattolica, contro la diffusione del protestantesimo. LA SITUAZIONE ECONOMICA A parte geografiche, compiute nel secolo precedente, avevano portato l'occupazione e lo sfruttamento dei territori nuovi, dando così inizio al fenomeno del colonialismo. Lo scopo era quello dello sfruttamento economico, consentiva di importare a basso prezzo, e poi rivendere sui mercati europei metalli e pietre preziose.il traffico internazionale si sposta così sulle rotte dell'Atlantico favorendo i paesi nuovi emergenti, come Inghilterra e Paesi Bassi, a svantaggio dei parti italiani. Viene così consolidata la supremazia della borghesia intraprendente. Questa affermazione della borghesia precede quella libertà commerciale che, opponendosi al protezionismo, prende il nome di liberismo, e che sviluppandosi meglio nel secolo successivo, avrà il suo teorico nel filosofo Adam Smith. Ma fin dal seicento però si promuove la creazione di associazioni private, come le famose Compagnie delle Indie per gestire i mercati internazionali. Da questa crescita dei mercati, la penisola italiana resta di fatto esclusa. Le fonti del commercio di stanno esaurendo e con queste reddito finanziario che aveva consentito la fortuna delle casate dei banchieri fiorentini e genovesi. La decadenza delle città, coincide anche come un ritorno alle forme dell’economia medievale, di tipo parassitario,.il seicento la situazione si aggravava ulteriormente anche per via della battersi di altre calamità: guerre, epidemie (peste del seicento dei promessi sposi) e carestie che affliggono territori già devastati dal passaggio e dai saccheggi delle truppe dei paesi stranieri. LA QUESIONE RELIGIOSA: La Riforma aveva dato origine alle diverse confessioni protestanti. Al centro del Cattolicesimo rimaneva il Papato, sempre più intenzionato a difendere i suoi dogmi e di conseguenza combattere contro la riforma di Lutero. Per questo scopo è stato indetto il Concilio di Trento che si concluse con la rigida chiusura della Chiesa e la riaffermazione delle sue posizioni, come unica ereditaria del cristianesimo e interprete delle sacre scritture. La chiesa aveva anche il compito di organismo di potere e si assumeva il compito di dirigere le conoscenze. È da qui che nasce l'opposizione della chiesa verso la scienza, come l’opposizione alla teoria del sistema copernicano (sole al centro dell’universo e la terra che gli gira intorno), che porterà poi alla condanna di Galileo Galilei. Questa aperta opposizione della chiesa aveva anche portato sul rogo giordano Bruno, e dato lunghi anni di carcere a Tommaso Campanella, che riuscì a fuggire dalla morte solo fingendosi pazzo. I LUOCHI DELLA CULTURA: La corte del Seicento finisce sempre di più con l’identificarsi nell’apparato burocratico, E il cortigiano si trasforma gradualmente nel segretario del principe., consigliere della sua volontà esecutore.il letterato sviluppa perciò competenze da giurista, diplomatico, militare e amministratore. Il compito del letterato è quindi quello di creare e diffondere un’immagine positiva del principe, dando dimostrazione del potere e del prestigio della corte attraverso degli interventi nella città. Quindi solo pochissimi letterati possono ambire a una sistemazione stabile nelle corti. Acquista sempre maggior peso anche la produzione economiastica, attraverso la quale il poeta cerca di accaparrarsi la benevolenza del principe, in cambio a una rinuncia dell'indipendenza di pensiero. Questo periodo fu particolarmente attiva a Torino alla corte di Carlo Emanuele I di Savoia, che ospito letterati come Giovan battista Marino e Alessandro Tassoni. Un importante ruolo viene svolto anche dai gesuiti che riuscirono ad accaparrarsi sempre più poteri che esercitavano attraverso compiti diversi: partire dall'attività
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