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La letteratura francese del medioevo, Sintesi del corso di Filologia romanza

L'evoluzione della letteratura francese nel medioevo, nata dall'incontro tra la lingua sorta dalle rovine del latino e la Chiesa preservatrice delle lettere latine. Si parla della nascita della poesia liturgica, della lingua parlata che evolve e della fondazione delle università nel XIII secolo. Si descrivono i generi letterari come la chanson de geste e la poesia lirica dei trovatori, la cortesia e l'amor cortese. utile per comprendere l'evoluzione della letteratura francese nel medioevo.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 14/07/2022

claud01
claud01 🇮🇹

4.4

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Scarica La letteratura francese del medioevo e più Sintesi del corso in PDF di Filologia romanza solo su Docsity! LA LETTERATURA FRANCESE DEL MEDIOEVO Epoca delle invasioni germaniche e crollo dell’impero d’Occidente  la chiesa è l’unica istituzione che sopravvive = continuità della cultura latina. La letteratura francese nasce dall’incontro tra lingua sorta dalle rovine del latino e Chiesa preservatrice delle lettere latine. La chiesa salva la latinità ma tende a vedere nel mondo laico un male che la spinge verso le lettere profane (Sant’Agostino ammetteva lo studio di autori pagani solo propedeutico ai testi sacri  nascita della poesia liturgica come il canto gregoriano). La lingua parlata si evolve tanto che gli illetterati non comprendono più il latino scritto. 813  Concilio di Tours 842  Giuramenti di Strasburgo (tedesco e lingua romanza  diventerà lingua francese) Il catalano Raimondo Lullo nel suo trattato ‘Doctrina Pueril’ (XIII secolo) invita ad inssegnare ai bambini a leggere e scrivere nella loro lingua materna. Latino  monopolio della scrittura, ma l’oralità ha spesso il ruolo principale (scrittura : aide memoire) Anche la letteratura  cantata, anche seguendo una cantillazione. XIII secolo  vengono fondate le università e il loro modo di funzionare predilige l’oralità: la lezione è una lettura ad alta voce fino al XIX secolo. Lo scritto era prestigioso (autorità per eccellenza: la Bibbia). Chierico  uomo di chiesa che sa leggere e capir ei testi, in lui sono unite attività intellettuale e sforzo spirituale  monopolio della scrittura e del latino. Nel medioevo molti scrittori e copisti sono chierici. A lui si oppone il laico illetterato. Giullare  da jaculator, gioco che indica la caratteristica animatrice del giullare: l’uomo della performance e dell’oralità (condannato dalla chiesa). Ha svolto una funzione fondamentale nella diffusione e elaborazione di canzoni di gesta e della poesia lirica Dal IX secolo  la predicazione religiosa deve essere fatta nella lingua del popolo  parafrasi di un commento di San Gerolamo su ‘Il libro di Giona’ redatto in parte in latino e in parte in francese. La sequenza di Sant’Eulalia, la Vie de Saint Leger e il racconto della passione di Cristo, integrato nella liturgia di Pasqua. Sviluppo del teatro religioso. L’alba bilingue di Fleury  latino ma ogni strofa è seguita da un ritornello in lingua romanza. Boeci in lingua d’oc  frammento di una parafrasi del ‘de consolatione philosophie’ di Boezio (V secolo). Boezio è napoleonico piuttosto che cristiano e non ha rapporti con la liturgia. La vie de Saint Alexis in francese  un poema lungo in francese (625 versi) con versificazione elaborata. La chanson de geste  fine IX secolo. Compaiono due generi diversi fra loro: chanson de geste in lingua d’oil (Chanson de Roland del 1098) e poesia lirica dei trovatori in lingua d’oc (il primo trovatore fu Guglielmo IX, duca d’Aquitania e conte di Poitiers) Canzoni di gesta  poemi epici/ poemi narrativi cantati che trattano imprese del passato. Il termine gesta indica azioni compiute, imprese. Sono composti da lasse (strofe di lunghezza irregolare) in cui tutti i versi hanno la stessa assonanza. Metro: decasillabo a cesura minore 4-6 (accostamento di due membri, il primo di 4 sillabe, il secondo di 6). Lassa  dal latino ‘laxare’ che indica ciò che si lascia, e escremento. In letteratura e un pezzo- paragrafo che forma un insieme che va cantato o recitato senza interruzione, tutto d’un fiato. Contenuto delle gesta  soggetti guerreschi, dell’epoca carolingia al tempo di Carlo Magno o il figlio Ludovico il Pio. Si raggruppano in 3 cicli: - Gesta del re (nucleo in Chanson de Roland); - Gesta dei baroni ribelli (il Danese Uggieri); - Gesta di Garin de Monglane (Guglielmo d’Orange). La Chanson de Roland racconta che durante il ritorno da una vittoriosa spedizione in Spagna, la retroguardia dell’esercito di Carlo Magno, guidata dal nipote Rolando, viene attaccata dai saraceni a Roncisvalle. Tutti muoiono ma vengono vendicati. Scritta da Turoldo. 7 manoscritto, metro: decasillabo o a volte l’alessandrino. Lunghezza del testo  varia da manoscritto a manoscritto. Scritta intorno al 1100 ma la battaglia di Roncisvalle risale al 778. Eginardo nomina Rolando ma per ultimo e la lotta fu contro i baschi non saraceni. Seconda interpretazione  Carlo Magno in seguito al voltafaccia dell’imperatore a Saragozza, lo cattura, ma i figli lo liberano presso Roncisvalle con l’aiuto dei baschi. Racconti popolari raccolti nelle canzoni di gesta  stimolare il senso di grandezza e unità nazionale francese. Pio Rajna afferma che le canzoni di gesta celebrano l’aristocrazia guerriera. Epopea germanica  si deve accettare l’origine germanica delle chansons. Diffusione delle canzoni di gesta grazie ai giullari  nelle canzoni che noi conosciamo come scritti e ci sono tratti dell’oralità (invito a fare silenzio, appello al pubblico etc.) Si avvicinano sempre di più al romanzo  fine XIII inizio XIV secolo  copie ibride modellate sulla lassa (La belle Helene de Constantinople). Nasce anche un ciclo della crociata. Prime poesie liriche in lingua romanza (d’oc)  raffinate. Il primo poeta fu Guglielmo IX d’Aquitania e i suoi successori si moltiplicano in tutte le corti del sud della Francia. Cortesia e amor cortese  il massimo teorico fu Andrea Cappellano autore di Tractatus de Amore del 1184. Cortesia: concezione di vita e di amore, esige nobiltà di cuore, altruismo, buona educazione, abilità nella guerra e mente agile per la poesia. Chi non è cortese è villano. Il romanzo arturiano ha successo fino alla seconda metà del XIII secolo poi cede alla prosa. Ultimo romanzo di Chretien  conte du Graal, incompiuto e con continuazioni: una parte prosegue le avventure di Galvano, una è incompiuta e la terza con Perceval che succede a suo zio re Pescatore e regna nel castello del Graal. Nella versione di Gerbert  religiosità: il Graal è il calice dove Cristo ha bevuto nell’ultima cena e dove è stato raccolto il suo sangue. Nascita della prosa  due forme 1. Romanzo; 2. Cronaca; i primi romanzi in prosa  riguardano il Graal. 1220: trilogia sul Graal (Roman de l’estoire dou Graal, l’attenzione passa da Perceval a Lancillotto che si disonora per amore di Ginevra. Doppio spirito del ciclo  amoroso e cortese nel Lancelot e poi cupo nella Mort Artu. È possibile che ci siano più autori. - Haut livre du graal  continuazione in prosa del conte du Graal di Chretien. Associazione prosa-religione  i romanzi in prosa nascono nel momento in cui la narrazione sul graal assume un tono religioso. Gli amori cortesi sono condannati come peccato. La prosa in latino esprime il sacro  linguaggio della bibba/di Dio. È un linguaggio diretto in quanto la parola di Dio non si può sottomettere alla metrica e un libro che rappresenta Dio deve essere in prosa. Nel medioevo la storia è scritta maggiormente in latino  passaggio al volgare Grandes Croniques de France (storia dei re di Francia redatta a Saint-Denis). La tradizione di mettere per iscritto la storia sono elementi dell’epoca carolingia  Carlo Magno fa scrivere annali del suo regno per celebrare la sua gloria. XII secolo  storia più recente in francese e cronache che celebrano personaggi XIII secolo  la prosa diventa la forma della storia in francese Primi cronisti francesi  memorialisti: non erano veri e propri scrittori di professione ma raccontano avvenimenti in cui sono stati personalmente coinvolti o dove erano testimoni (4 crociata/ Filippo di Navarra) XII secolo e XIII secolo  poche opere teatrali in francese, ma tutta la letteratura è teatro. Poesia  messa in scena caricaturale dell’io e del riso Teatro  1. Jeu d’Adam è la prima piece interamente in francese (metà del XII secolo) e mette in scena il peccato originale, la creazione dell’uomo. (opera ancora dipendente dal latino). Lo spettatore prima ascolta il prologo in latino e poi la rappresentazione è in francese; 2. Jeu de Saint Nicolas (Bodel)  dramma religioso, legame spezzato con la liturgia e il latino; non c’è latino. Argomenti profanici (taverna, dadi, bevute e soldi). Così anche il Courtois d’Arras. 3. Jeu de Robin et de Marion (1820)  primi esempi di teatro profano, messa in scena di una pastorella. Dit  poesia recitata (opposta al canto) di ispirazione morale, religiosa, satirica. Nasce attorno alla metà del XII secolo come sermoni che denunciano i vizi di ognuno ma passa poi a esporre l’esperienza personale del poeta  da qui nascerà ciò che oggi chiamiamo poesia lirica o personale. - Congés di Jean Bodel (1202)  malato di lebbra che si congeda dai suoi amici dipingendosi con umorismo nero e in modo grottesco e tratti terribili. Principale esponente  Rutebeuf (1250-1280)  i suoi dits sono una caricatura dell’io e del mondo. Parla della sua vita attraverso corruzione, gioco, malattia, vino, miseria. Fabliaux  contes a rire en vers (XII – XIV secolo). I soggetti si prestano ad una morale seria. Nell’intreccio è presente l’inganno che fa ridere del personaggio, che è spesso un imbroglione ingannato. Storie di mariti traditi, preti lascivi e seduttori: è scandaloso parlare di amore considerando solo la parte del corpo direttamente interessata. Roman de Renart  fabliaux e racconti di animali hanno in comune la morale e il far ridere. Nel Roman de Renart  favole di animali convergono. Non è un’opera lineare e omogenea ma è formata da parti indipendenti; la parte più antica detta ‘branche II’ è scritta intorno al 1175 da Pierre de Saint Cloud: sono raccontate le avventure di Renart con il gallo Chantecler, il corvo e il gatto. Le bestie sono paragonate a umani di basso rango sociale che sono spesso nella posizione del nobile o del signore mostrando la loro brutalità. La volpe ha spesso la condanna  il male simboleggiato dal pelo rosso. ALLEGORIA  XIII secolo, con il Roman de la Rose raggiunge il suo apice. 2 definizioni di allegoria una antichità  1. Metafora prolungata (Aristotele); 2. Tropo nel quale a partire da una cosa se ne comprende un'altra/ si vuole intendere altro da ciò che si dice (Sant’Agostino/Eraclito). Le divinità del paganesimo erano spesso personificazioni di realtà concrete o nozioni astratte. Claudiano (IV secolo), ultimo poeta pagano, mostra la psycomachia di guerra interiore tra vizi e virtù. ‘Psycomachia’ è il titolo dell’opera di Prudenzio che sarà la prima di una lunga tradizione di allegoria medievale. XIII secolo  il poema allegorico si diffonde in francese  tono moralizzante. 1215  songe d’enfer di Raoul de Houdenc è il primo poema che presenta il tema allegorico come sogno del narratore. ‘Tourneoiment de l’antichrist’  non è solo psicomachia ma presenta tratti di origine arturiana, dibattito sul buono e cattivo amore e tratto autobiografico. Roman de la Rose  poema di 22.000 versi iniziato da Guillame de Lorris nel 1230 e finito da Jean de Meun nel 1270. Racconta sotto forma di sogno allegorico la conquista del narratore della rosa della fanciulla amata. Il narratore vede nella fonte dove Narciso è annegato, riflesso un cespuglio di rose e in particolare un bocciolo lo attira. È innamorato della rosa e prigioniero di amore. Invidia, preoccupata, rinchiude l’alleato del narratore in un castello. Meun, continua  dopo riflessioni filosofiche e digressioni l’intervento di Natura permette di far vincere Amore e il narratore deflora la Rosa. Meun nomica il suo ordecessore De Lorris e lo identifica con il narratore e dice di scrivere 40 anni dopo di lui (40 anni hanno anche valore simbolico per gli ebrei); si sospetta che Meun lo abbia inventato. De Lorris è conforme agli ideali dell’amor cortese  Meun fa obbedire i suoi personaggi alla Natura e ne soddisfa gli istinti sessuali. Egli rappresenra il sesso della donna con la rosa, la fedeltà è un inganno e sottomette Amore (onnipotente in De Lorris) a Ragione e Natura. Il Roman de la Rosa avrà un enorme successo e le posizioni di Meun daranno inizio alla ‘querelle du Roman de la Rose’ nel XV secolo. Allegoria medievale  valore ermeneutico: esprime realtà troppo scottanti per essere direttamente espresse. LA FINE DEL MEDIOEVO  la poesia è stato il genere letterario più prestigioso. Poesia è tutto ciò che viene scritto in verso e il vero uomo di lettere è il poeta (1°: Brunetto Latini). La poesia combina l’estetica del dit + estetica lirica. Guillaume de Machaut nel suo ‘Voir Dit’ racconta come avendo ricevuto una lettera da un’ammiratrice giovane abbia intrapreso con lei una corrispondenza sentimentale e poetica. Poesia lirica  ha abbandonato la canso che univa storia e invocazione amorosa, con ritornello. Rondeau  non viene più collegato alla danza in cerchio e i poeti ne sfruttano i tratti. (Guillaume de Machaut lo utilizza molto) Virelai  le strofe sono divise in due parti, la seconda delle quali riproduce le rime del ritornello che oltre al preludio è ripetuto dopo ogni strofa. Le forme che non hanno ritornello hanno sucesso  ballata, chant royal. Separazione dalla musica  Guillaume de Machaut è l’ultimo poeta musicista. GUILLAUME DE MACHAUT  nato nel 1300, al servizio di Giovanni di Lussemburgo (re di Boemia). Si lega al re di Navarra e Jean du Berry e il fratello di Carlo V. importanza del mecenatismo. ‘la prise d’Alexandrie’  dà importanza e attenzione al tempo e alle date. Des Champs e Froissart  intenti a scrivere una poesia del quotidiano e banalità quotidiane. Discussione cane-cavallo per sapere chi soffre di più nei viaggi del padrone. Christine Pizan  italiana e vedova con figli, vive dei suoi scritti dove difende la condizione femminile. Critica i Roman de la Rose per l’antifemminismo. Scrive sulla sua vita dove a seguito della vedovanza diventa un uomo. Charles d’Orleans  figlio di Luigi d’Orleans e Valentina Visconti, sposa Maria de Cleves. Vive ritirato nel castello a scrivere poesie  agli inizi di ispirazione cortese con ballate e rondaux. Si focalizza sull’io e l’invecchiamento. Le date, il tempo meteorologico e le stagioni segnano il tempo che scorre, l’invecchiamento. Villon  orfano e senza soldi, completa gli studi grazie al cappellano Villon. Ferisce a morte un prete e commette furti e scappa da Parigi. Mentre si trova in prigione scrive ‘Testament’, conosciuta insieme a ‘Lais’  contemporaneo al furto al college de Navarre’ (1456): in seguito a una delusione amorosa vuole partire e fa testamento ma lascia in eredità oggetti che non possiede. I destinatari sono presentato in modo ironico. A un certo punto la narrazione si interrompe e lui cade
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