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La Letteratura Spagnola del XX secolo, Appunti di Letteratura Spagnola

Un compendio della letteratura spagnola del XX secolo tratto dal manuale Historia De La Literatura Espanola: Literatura Actual : El Siglo XX di Santos Sanz Villanueva. Un punto di partenza imprescindibile per chi vuole studiare la letteratura spagnola di tale periodo.

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 03/07/2018

claustrotobia
claustrotobia 🇮🇹

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Scarica La Letteratura Spagnola del XX secolo e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! CAPITOLO 1: EL MARCO HISTORICO-LITERARIO 1.1939, FECHA DE LA RUPTURA Guerra civile punto di riferimento. Durante la guerra la cultura e la letteratura diventano militante e si pongono al servizio della causa. Arte diventa arma di combattimento; letteratura occasionale e strumentale destinata a fomentare animo dei soldati, a indottrinarli o a distrarli al fronte. Carattere funzionale e apologetico. Perciò letteratura 1936-1939 possiamo isolarla dagli anni anteriori e seguenti. Militanza e impegno in ambedue i bandi, parallelismi tematici ma di significato contrapposto. Tale produzione deve essere considerata creazione cirostanziale e il cui valore non va mai al di là del merito di un interessante documento storico. Nel 1939 inizio nuova tappa della storia del pensiero spagnolo. Strettissima relazione tra orientamento politico e vita intellettuale. Forme culturali caratteristiche del nuovo ordine sociopolitico, rottura con il passato immediato. Carattere artificiale di un processo senza solite radici, sfiducia verso l’intelligenza. Processo di recupero culturale nella posguerra. Conseguenze guerra tanto nel materiale (rovina economica, devastazione, fame), che nel politico (morte, repressione…) che nello spirituale (inni, esaltazione patriottica). Nella cultura si cercò di eliminare qualsiasi precedente perturbatore, forte censura… Non poche pubblicazioni culturali e letterarie, alugune apparse in date molto precoci. Abbiamo imprese vincolate con settori falangisti che volevano comunque un arrestarsi del clima di repressione e intolleranza culturale, creare presupposti di comprensione dell’avversario e di integrazione degli spagnoli (El Escorial, Cuadernos Hispanoamericanos), mentre altri volevano consolidare ortodossia che sentivano minacciata (Arbor, Cuadernos de Literatura Contemporanea). La maggior parte degli intellettuali e del mondo culturale si era iscritto alla causa repubblicana e pochissimo furono gli uomini di lettere che parteciparono alla ribellione. I ribelli nazionalisti si appropiarono del pensiero tradizionale conservatore, da BALMES a MENENDEZ PELAYO. A ciò si aggiunse attitudini di una chiesa assai moralista. Si scelse di aizzare 3 autori come modelli della nuova letteratura: novela> CAMILO JOSè CELA; poesia >JOSè GARCIA NIETO; dramma> VICTOR RUIZ IRIARTE. I tre avevano avuto vincoli con la falange e furono presentati come scrittori falangisti. Predomina in quest’epoca attitudine intellettuale segnata da intransignenza, esaltazione patriottica, rivendicazione di un nazionalismo trascendente. Negazione passato immediato, recupero periodo storico remoto. Creazione nuova cultura franchista. Tutta la letteratura repubblicana, progressista e di impegno sociale viene ammutolita. Scrittori che appartenevano alla storia della letteratura come Galdos ostacolata la diffusione dei loro libri, es. La Regenta, mentre prendono quota gli Episodios Nacionales. Oscurati Unamuno e Baroja. La nuova cultura non può però partire da zero, così si riscatta altra tradizione anteriore, enorme salto attraverso il tempo. Epoca di Carlo V, Felipe II e dell’impero. Eroismo, spiritualità cattolica, proiezione universale, centralismo, nazionalismo. Nella battaglia scoppiata nell’anteguerra tra sostenitori di Gongora e Garcilaso furono questi che trionfarono. Si affermò Garcilasismo molto superficiale, metri classici, strofe tradizionali. Impoverimento culturale del paese. Morirono in quegli anni, per cause naturali o per colpa della violenza, nomi come Machado, Unamuno, Valle-Inclan, Lorca, Miguel Hernandez. Divisione della letteratura: all’interno situazione di adanismo letterario, risultato della perdita di contatto con la propria tradizione, assente. All’interno regna la mediocrità, mentre la creazione letteraria dell’esilio possiede grande qualità media. 1 Le pubblicazioni periodiche nazionali non informano di ciò che succede fuori e non potranno a lungo pubblicare gli esiliati. Rottura della tradizione, i repubblicani, erano coscienti di essere gli unici depositari della tradizione. Impoverimento clamoroso delle lettere causa privazione della sua evoluzione naturale. La ricchezza di linee eterogenee che convivono nel periodo anteriore disappare. Viene inoltre proibita opera di numerosi intellettuali stranieri la cui simpatia per la Repubblica era nota. Gli scrittori di questa generazione si vedono privati dei punti di riferimento di altre culture, che arricchiscono e sono imprescindibili per qualunque uomo di lettere. La censura fu implacabile durante tutti gli anni quaranta e con frequenza fu mutevole e contraddittoria. Censura politica era stretta, quella ecclesiastica inasprì le possibilità di espressione libera. A questa si aggiunse l’autocensura che lo scrittore applica per non trasgredire le inconcrete barriere del proibito. Esilio interiore di quanti si videro obbligati ad adottare pseudonimi o a condurre vita intellettuale solitaria e marginale. Letteratura anni quaranta è nell’insieme di grande povertà. Nel teatro ricomrdiamo Tres sombreros de Copa non viene rappresentato, è difficile incontrare qualche pezzo interessante; nella poesia Aleixandre e Damaso Alonso. Nel romanzo 3-4 titoli e basta di buona qualità. Situazione di cambio segnalata nel 1945: passaggio da una concezione totalitaria dello Stato verso il recupero di alcune precedenti forme culturali assimilabili. Letteratura di netto impegno politico e di esaltazione bellica perde importanza quasi del tutto. Discreto e interessante processo evolutivo della letteratura dell’immediato posguerra. 1944> segnali di risorgimento, soprattutto grazie all’istituzione del premio Nadal vinto da Nada, uno degli episodi letterari più interessanti dell’epoca. 2 HACIA EL RESURGIMIENTO Verso la fine della decade dei ’40 trasformazioni socioeconomiche, si manifestano inoltre attitudini critiche contrarie al regime. Nessuna volontà politica di apertura, ma leggermente maggior modernizzazione. Normalizzazione turismo di massa internazionale scoprì l’esistenza di una morale e abitudini molto differenti. Da punto di vista economico inizio del futuro sviluppo industriale, diede vita a grandi trasformazioni sociali: movimenti migratori che spopolarono le campagne creando le periferie delle grandi città; emigrazione in Europa di un elevato numero di lavoratori. Fine isolamento e incorporazione a comunità internazionale: 1952> UNESCO 1955> ONU Barriere della censura continuano ad essere forti ma non impermeabili, e risulterà più difficile impedire il contatto con il resto del mondo. Scrittori recettivi di tutti questi fatti, arriveranno pubblicazioni e libri che permettono di diffondere le cose più significative della cultura occidentale. Certa liberalizzazione intellettuale e apertura politica internazionale; dialogo con l’esilio, prime connessioni con il pensiero europeo e crisi universitaria del 56. Opere segno di un cambiamento: nel teatro HISTORIA DE UNA ESCALERA DI BUERO VALLEJO, mentre in letteratura segnaliamo LAS ULTIMAS HORAS di JOSE SUAREZ CARREñO, LA COLMENA di CAMILO JOSE CELA e LA NOVIA di LUIS ROMERO. Durante gli anni ’50 convivono due gruppi generazionali di scrittori distinti: 1)quelli della prima promozione della postguerra, integrata dai creatori a cui ci siamo riferito nell’epigrafe anteriore a questo capitolo 2 Fine della guerra con resa incondizionale di uno dei contendenti comportò divisione della geografia narrativa in due grandi blocchi, quello dell’interno e dell’esilio. Non tutti i narratori dell’anteguerra andarono in esilio. Alcuni convertono la letteratura in semplice veicolo per esteriorizzare rancori o per fare propaganda. Azorin e Baroja. Entrambi tornano nella penisola dopo periodo provvisorio e breve esilio, ma nessuno dei due aggiunse titoli di prima importanza. Baroja rimane comunque punto di riferimento per i giovani che cominciano a scrivere negli anni 50, che vanno in pellegrinaggio alla sua casa madrilena. Tra autori più importanti della guerra ricordiamo RICARDO LEON, idee patriarcali, sentimento religioso e militare, autoritarismo e gerarchia sociale. CONCHA ESPINA, opere al servizio della difesa dei trionfatori della guerra, in diversi libri apologetici e mediocri. WENCESLAO FERNANDEZ FLOREZ, valorosa visione del mondo, disincantata e scettica, per mezzo di efficaci procedimenti umoristici. Durante la prima posguerra riterazione di nuclei tematici sia da parte di scrittori di generazioni precedenti sia da parte di scrittori più giovani appena affacciati alla vita pubblica. Due grandi motivi: la novela de la guerra e la novela de propaganda del ideario falangista. Guerra civile sarà tema affrontato svariate volte dagli scrittori. Diversi centinaia di titoli. In questo primo periodo però esaltazione politica che converte prime opere in passionali testimonianze ma in opere d’arte non certo memorabili. Lotta vista come nobilissima causa. Poco importano dolori e sacrifici. Morte vista come premio. Grande appassionamento politico, i personaggi o sono buoni o cattivi; il nemico visto come un essere sanguinario. AGUSTIN DE FOXà, CORTE A CHECA. Avventure di Josè Felix (nome del protagonista), numerosi incidenti, mescola di finzione e realtà documentale. Abbondante notazione di piccoli dettagli della vita quotidiana. Scene sciolte, di grande plasticità, autentico fluire della vita. Ricca e polimorfa ricostruzione ambientale. Le persone decenti sono ambientate e le checas (spie russe) esemplificano il degrado umano. CURIOSITA’: RAZA, 1942, sotto lo pseudonimo di JAIME DE ANDRADE SI celava FRANCISCO FRANCO. Bellicismo e apologia politica si sommano in diversi racconti. RAFAEL GARCIA SERRANO, EUGENIO O PROCLAMACION DE LA PRIMAVERA. Libro di evocazione di un settore della gioventù universitaria. Questo ragazzo Eugenio fa una vita all’insegna del rischio, dell’avventura e dell’esporsi alla vita e alla morte, si aggiunge alla rivoluzione e esalta continuamente la morte come destino desideroso per lui e suoi compagni. JOSE’ MARIA ALFARO, LEONCIO PANCORBO (1942), GONZALO TORRENTE BALLESTRER, JAVIER MARINO (1943): entrambe sono due romanzi che ci raccontano le incertezze di un giovane che, alla fine, incontra senso della vita nella difesa degli ideali incarnati dalla sollevazione militare. JAVIER MARIñO, figlio di famiglia benestante, viaggia prima della guerra a Parigi. Qui entra in contatto con diversi gruppi intellettuali e politici con cui si scontra per suo irritante aristocraticismo. Si relazione con Magdalena, giovane comunista. Disprezza le sue idee però poco a poco se ne innamora, finisce per sposari con lei. Doveva terminare cosi con i due che vanno in America, invece la corregge: Javier tornerà in Spagna e si unirà alle file falangiste. Vitalismo rigenerante all’interno dell’ortodossia falangista. 5 RAFAEL GARCIA SERRANO è il narratore più importante tra quanti militano nella primitiva falange. Maggior parte della sua produzione verte sulla guerra. Testimone non imparziale bensì impegnato con ciò che racconta e per questo in tutta la sua letteratura è fondamentale una soggettività autoconfessionale che condiziona il punto di vista del narratore. In prevalenza 3 opere fondamentali: EUGENIO O PROCLAMACION DE LA PRIMAVERA: già descritto, mancanza di autenticità reale. Protagonista più un prototipo che un essere in carne e ossa. PLAZA DEL CASTILLO narra ambiente di Pamplona nelle date vicine al levantamiento militare, in cui la città è in fermento anche a causa della concomitante celebrazione di SANFIRMINO. LA FIEL INFANTERIA descrizione encomiastica della gioventù che incarna dal punto di vista dell’autore i valori più genuini della razza. Notiamo come tema della guerra è tema prevalente, quasi esclusivo della sua produzione. 2. LA PRIMERA PROMOCION DE POSTGUERRA Fattore basilare della nuova narrativa della posguerra, sviluppo autarchico. Al margine della produzione straniera a causa della proibizione di quei narratori stranieri che rappresentavano ideali contrari al nuovo regime o che avevano dato appoggio alla repubblica. Esempio non si leggono Joyce, Faulkner e Proust. Idea di discontinuità o di rottura con il passato immediato che presiede la nuova politica culturale degli anni quaranta. Bisogna forgiare una tradizione a partire da zero. Nascita di una generazione nuova che dominerà la scena narrativa degli anni 40. Nuova generazione di prosisti a partire dal 1939, nati tra secondo decennio e primi anni anni della terza, testimoni parziali o partecipanti attivi nella lotta e sviluppano la totalità della loro opera dopo la guerra. Produzione diversificata: alcuni produzione degna di interesse al momento ma poi poco stimata andando avanti (Zunzunegui, Agustì); altri si impongono appena inizia il decennio (cela), altri riconosciuti da pubblico e criticia solo dopo (torrente), altri ancora scrivono titolo importante cui non seguiranno libri dello stesso valore (Lagoret) A)EL REALISMO TRADICIONAL. Visione borghese del mondo: JUAN ANTONIO DE ZUNZUNEGUI e IGNACIO AUGUSTI. JUAN ANTONIO DE ZUNZUNEGI grande capacità di narrare. Tutta la sua letteratura sorge da dettami interiori, campo tematico preferito borghesia. Da dei presupposti conservatori evoca mondo borghesia industriale, preoccupata da progresso materiale. La colpa del gretto materialismo che si impone è della borghesia che dopo aver creato un luogo importante nella storia, dopo aver conquistato il controllo economico, sociale e politico grazie alla sua laboriosità ha orda dimenticato i suoi doveri. Sono romanzi ricchi di humor e molto tristi. Egoismo sociale, smisurato affanno di lucro, inclinazione del denaro, ricerca del materiale, olvido de lo espiritual…visione amara della vita. I suoi racconti penentrano nella posguerra e a volte raggiungono simile valore testimoniale come quello che ottengono i romanzieri sociali (sebbene la sua ottica sia conservatrice), es. ESTA OSCURA DESBANDADA. Una delle tesimonianze più dure della società spagnola degli anni 40. Fu scrittore molto popolare e i suoi romanzi raggiunsero successi e numerose riedizioni. Radiografia morale del nostro secolo. IGNACIO AGUSTI, vincolato originariamente alla falange, è stata persona importante nella cultura della posguerra: direttore di El ESPANOL, fondatore di DESTINO (settimanale), creatore del premio NADAL. La sua opera fondamentale fu LA CENIZA FUE ARBOL, pentalogia contenente: MARIONA REBULL, EL VIUDO RIUS, DESIDERIO, 19 DE JULIO, GUERRA CIVIL, pubblicata nel corso di 30 anni. Tema: evoluzione di una famiglia catalana da su arricchimento economico (albero del titolo) a un incerto futuro ( la cenere). 6 Prova a raccontare la Spagna contemporanea dalle vicende di questa famiglia catalana, a traverso della quale possiamo conoscere le convulsioni e trasformazioni dell’epoca. I personaggi possiedono personalità individuale e densità psicologica, ma raggiungono dimensione collettiva. Tuttavia mai si perde la trama particolare. Laborioso lavorazione di tutti i libri. JOSE MARIA GIRONELLA è stato durante anni l’autore più popolare. Attorno a lui accese polemiche. Aggressioni contro di lui sia da sinistra sia da gente che come a lui aveva combattuto per i ribelli. Voluminosa saga sulla guerra civile in particolare trilogia formata da 1 LOS CIPRESES CREEN EN DIOS 2 UN MILLON DE MUERTOS 3 HA ESTALLADO LA PAZ, ampliata da romanzo posteriore CONDENADOS A VIVIR. Trilogia vuole formare ampio affresco storico del più grave conflitto dell Spagna contemporanea, toccando rispettivamente 1 convulsioni sociali epoca repubblicana 2 anni di lotta 3 periodo immediata posguerra; Elemento uificatore della serie è la figura di IGNACIO ALVEAR, 1 testimone della crisi di anteguerra 2 lottatore franchista attraverso grande geografia 3 rincorporato nella vita civile. Familiari amici formano via vai di personaggi che servono ai propositi di ricostruzione storica. Sfiora reportage periodistico basato in ampi ritagli emerografici. Troppi dati, informazioni, le conseguenze le pagano i protagonisti. CARMEN LAFORET, NADA 1945, titolo più rappresentativo di questo periodo. Miseria materiale e morale che riflette la famiglia che ospita la giovane Andrea. Linguaggio molto semplice. Grande valore testimoniale di Nada. Modo diretto di narrare, antitrionfalismo del racconto, abbondanti dettaglia di difficoltà materiali, caduta degli ideali. Opere successive LA ISLA Y LOS DEMONIOS e LA MUJER NUEVA, anche qui importanza all’intimità- LA INSOLACION inizio di una trilogia mai conclusa, dove un adolescente, MARTIN SOTO, vive nella lontananza del sogno, incoscienza e isolamento del mondo la realtà spagnola tra 1940-1942. RICARDO FERNANDEZ DE LA REGUERA, orbita esistenzialista. Opera principale CUERPO A TIERRA. Solo apparentemente si tratta di un romanzo della guerra civile, libro sopra qualsiasi guerra, sulla guerra in generale. Racconto si polarizza su uno dei combattenti, Antonio Guzman e sua drammatica storia. Salito illeso dai 3 anni di lotta muore stupidamente quando questa sta per finire. Tale sacrificio fa sorgere una domanda sopra il senso e giustificazione della guerra. Guerra che non è una maledizione biblica ma neppure qualcosa di nobile e desiberabile. ALEJANDRO NUNEZ ALONSO, di lui si ricorda sopratttutto LA GOTA DE MERCURIO, creazione di grandi affreschi storici sopra tempi remoti. Certo gigantismo nei temi. SEBASTIAN JUAN ARBò, I suoi romanzi tendono a rappresentare un mondo rurale di tinte tragiche e di drammatici conflitti. Durante anni 40 si estende inclinazione a incorporare alla materia novelesca un mondo di passioni, bassi istinti, difetti fisici, ombre psichiche…Popolari romanzi dell’epoca si muovono in questa linea, es. Pascual Duarte e in parte Nada. Modo bronco di presentare la realtà che era abituale nella letteratura bellicista e propagandista dell’immediata posguerra. Echi tremendisti in LOS HIJOS DE MAXIMO JUDAS di LUIS LANDINEZ, libro solitario di una enigmatica personalità.Ruralismo di intenzionalità critica. Dramma rurale del preguerra, genere praticato da un buon numero di autori, scenario campesino depresso nell’economico e nel sociale.: LOS HIJOS DE MAXIMO JUDAS è un tremendo dramma rurale che bagna di sangue vari membri di una famiglia campesina di imprecisa ubicazione spazio-temporale. Terribili crimini. 7 HOJA ROJA (1959), descrizione della solitudine e incomunicazione di un pensionato e rifiuto e denuncia della società che conduce a tale isolamento. LAS RATAS, attraverso la presentazione della quotidiana esistenza del cacciatore di topi e del bambino. Molto più che un acre denuncia sociale. DIARIO DE UN CAZADOR DIARIO DE UN EMIGRANTE, in entrambe protagonista è il bidello Lorenzo, appassionato della caccia e della vita naturale; nella prima di fronte alla tecinca moderna; nella seconda alla ricerca di fortuna in America. CINCO HORAS CON MARIO (1966) segna l’inizio della nuova tappa caratterizzata da massimo impegno dello scrittore. Attraverso l’ironia critica società vecchia e ipocrita, specie la classe media, e mostra attitudine di apertura nel campo politico e religioso, che incarna Mario. Matrimonio da cui è sparito l’amore, sostituito da qualsiasi classe di incomprensione. PARABOLA DEL NAUFRAGO (1969) parodia di taglio kafkiano dell’uomo moderno. EL PRINCIPE DESTRONADO (1973) protagonismo infantile e dal punto di vista del bambino presenta visione critica del mondo degli adulti. LA GUERRA DE NUESTROS ANTEPASADOS (1975) riflette sui condizionamenti socio culturali spagnolo. CARTAS DE AMOR DE UN SEXAGENARIO VOLUPTUOSO (1983) esplorazione epistolare della solitudine e del sentimento amoroso. Ultime opere riappaiono temi più cari e paesaggi, combina con grande fortuna verso vita rurale e senso critico. C) EL HUMOR Y LA FANTASIA Negli anni 40 si mescolano racconti di evasione, tremendismo, racconti naturalisti o costumbristi. Concezione realista e testimoniale della letteratura rende poco percorribili altre concezioni. Opera come GUADALUPE LIMON alquanto strana. Tra coloro che portarono generi diversi ricordiamo ALVARO CONQUEIRO, nei cui romanzi la realtà tangibile è deliberatamente assente, libertà aneddotica assoluto. DARIO FERNANDEZ FLOREZ, saga di Lola, linea mezzo erotica, che a partire dalla storia di una prostituta trattata con toni picareschi lascia critica a usi e situazioni di guerra. FRANCISCO GARCIA PAVON, registri umoristici, novelle ironice e costumbristi protagonista è guardia municipale manchega messo in mezzo a fatti curiosi e misteriosi. 3) LA NOVELA EN LOS AñOS CINCUENTA. a) El transito al medio siglo. Passaggio dagli anni 40 al decennio seguente, nascono forme novellesche differenti. Convivono in questi anni 50 due generazioni; la prima quella dei Cela, Delibes e Torrente; la seconda, una nuova generazione con una personale concezione della forma e uno specifico senso della letteratura, senza promuovere una rottura assoluto cogli scrittori precedenti. b) La generacion del medio siglo. Fanno parte di questo gruppo LUIS MARTIN SANTOS, IGNACIO ALDECOA, CARMEN MARTIN GAITE, JUAN FERNANDEZ SANTOS, ANA MARIA MATUTE, RAFAEL SANCHEZ FERLOSIO, JUAN GARCIA HORTELANO, JUAN GOYTISOLO, JUAN MARSE, LUIS GOYTISOLO. Trascrizione testimoniale della realtà sociale e storica. Narrativa realista, di taglio obiettivista e di proposito critico. Il romanzo ha carattere utilitario e deve porsi al servizio dell’uomo, migliorarne condizioni materiali e spirituali. Due movimenti connessi: narrativa neorealista e propriamente sociale. 10 Influssi: generazione maledetta americana, neorealismo italiano, objetivismo francese, realismo socialista sovietico. Nel 1954 sufficienti dimostrazioni di vitalità con EL FULGOR Y LA SANGRE DI ALDECOA, LOS BRAVOS DI FERNANDEZ SANTOS, JUEGOS DE MANOS DI JUAN GOYTISOLO E PEQUENO TEATRO DI ANA MARIA MATUTE. 1956 EL JARAMA DI FERLOSIO. 1958 CABEZA RAPADA DI FERNANDEZ SANTOS, LA RESACA DI JUAN GOYTISOLO, CENTRAL ELECTRICA DI LOPEZ PACHECO, ENTRE VISILLOS DI CARMEN MARTIN GAITE. LA COLMENA fu il libro che, tra gli autori della generazione precedente, produsse visione valoroso della realtà per la sua tecnica Objetivista. Della nuova generazione fu EL JARAMA, testimonianza oggettiva della realtà sociale della sua epoca. b.1) La tendencia neorealista. Idea dell’impegno dello scrittore, pensano che debba esserci netta denuncia sociale, narrativa oggettiva e testimoniale. Concezioni umanitarie più che politiche. Veicolo di questa tendenza fu la REVISTA ESPAñOLA. ANA MARIA MATUTE, poderoso istinto nel raccontare, straordinarie doti immaginative. Accentuato idealismo, propensione verso la soggettività la allontanano dai suoi compagni della stessa corrente. Prosa ricca di ricorsi. Nuclei centrali della sua narrativa: mondo dei bambini, cainismo, incomunicazione umana, il paradiso impossibile. LOS ABEL, complicata storia di sette fratelli, opposizione tra mondo possibile e altro degradato, passioni umane che si scontrano fino al sangue- TRILOGIA LOS MERCADERES (PRIMERA MEMORIA, LOS SOLDADOS LLORAN DE NOCHE, LA TRAMPA), argomento, intrecciato nei tre libri, si sviluppa a partire della guerra civile. La prima è la migliore forse della sua intera produzione. Storia di una bambina che ricorda primi giorni di guerra a Maiorca. La seconda ambiente che mai si concretizza anche se è suo libro che probabilmente ha piu riferimenti spazio-temporali. Il terzo tema dell’incomunicazione, affronta e risolve problema generazionale. IGNACIO ALDECOA, andamento indipendente, per cui non fece breccia ne nei circoli editoriali ne nelle case editirci. Due linee: romanzi, racconti brevi. Suoi romanzi 4 soli titoli che formavano parte di un progetto di tre trilogie: una sul lavoro in mare, una sul lavoro nelle miniere, una sul mondo delle guardie civili, gitani e toreri. Della prima scrisse solo GRAN SOL, e della terza scrisse EL FULGOR Y LA SANGRE e CON EL VIENTO SOLANO, che si riferiscono rispettivamente a la pesca in alto mare, all’esistenza quotidiana di una piccola guarnizione della guardia civile e alla vita dei gitani. Tenica oggettiva, non vuole dare alcun messaggio. Altra opera indipendente PARTE DE UNA HISTORIA Molto interessanti i suoi racconti, che hanno come tematiche i lavori, la classe media, i bassifondi, l’esodo rurale verso la città, i bambini, la solitudine dei vecchi e l’abulia della gente che sta bene. Inclinazione affettiva verso i lavoratori. JESUS FERNANDEZ SANTOS, romanziere e autore di racconti. LOS BRAVOS, romanzo di uno spazio chiuso, paesino della frontiera asturiano-leonense, qualsiasi trasformazione risulta impossibile. Caso di caciquismo, reazione individuale e nuova sottomissione della gente sotto dominio imposto. Apatia e ignranza collettiva. Semplicità linguisitica e tecnica oggettiva. EN LA HOGUERA, in un paesino vicino Madrid diverse storie personali permettono ricostruzione collettiva in cui non mancano tratti traculenti e testimonianze della vita lavorativa. Difficoltà a essere inserito tra i novelistas sociales perché in lui è forte esplorazione del mondo interiore, predilige tematica più intimista. 11 Arriverà a tipo di narrativa in cui componente testimoniale sparisce e fa uso di libera immaginazione. Idee ricorrenti: morte, fine fisica o morale. Preoccupazione per il mondo dell’infanzia, dalla cui ottica lo scrittore filtra la realà e recupera l’esperienza della guerra civile. Tale visione della guerra è il tema di CABEZA RAPADA. Linguaggio sobrio, attento ed espressivo. Influenze cinematografiche, il racconto contiene salti temporali. RAFAEL SANCHEZ FERLOSIO, opera veramente esigua, 2 soli romanzi. INDUSTRIAS Y ANDANZAS DE ALFANHUI (1951), racconto fantastico che crea la propria realtà; accesso all’esperienza di un bambino che viaggia attraverso vari luoghi castellani-extremensos. Moltitudine di fatti fantastici, meravigliose presenze, immaginazione. EL JARAMA (1956), tono completamente diverso. Undici giovani madrilegni escursione al Jarama. Li vicino merendero a cui accorrono clienti, di una generazione anteriore a quella dei madrilegni. Non ci sono azioni degne di nota, si parla, si discute… Narratore onnisciente, alternanza di dialogo e descrizione. 16 ore di azione. Velato ricordo della guerra, soprattutto in prossimità di un luogo, Paracuellos de Jarama, dove ci furono fatti sanguinosi. Un tragico incidente turba il giorno di riposo: ragazza del gruppo muore affogata. La morte avrà valore trascendente e simbolico. Permetterà la maturazione dei ragazzi e facilita l’interveno di gruppo di universitari, che potrebbe essere espediente per includere la propria classe sociale. Modi di vita rappresentano uno stato sociale. CARMEN MARTIN GAITE. La sua produzione possiede certa unità di fondo. Desiderio doloroso di raggiungere la autenticità. Risalta la preoccupazione per l’inserzione della persona nella collettività. ENTRE VISILLOS, (1958)testimonianza della limitata vita provinciale e mancanza di prospettiva vitale dei giovani, che sentono con angustia il minaccioso problema della solitudine. Importanza del linguaggio come mezzo di comunicazione che salva l’individuo. Negli ultimi suoi racconti grave crisi immaginativa, che ripete ciò che già ha esplorato a sufficienza. b.2.) La novela social Altro tipo di letteratura, chiaramente sociale con connotazioni politiche, in questa viene a trovarsi concrete soluzioni di partito. In questo tipo di racconti sparisce radicalmente l’immaginazione, che si caricano di dati della vita quotidiana dei personaggi. 2 grandi nuclei: mondo operaio e vita borghese. Ingiustizia nelle retribuzioni, durezza del lavoro, angustia dei lavori temporanei, condizioni inumane di vita. Scenario rurale e anche urbano dopo la drammatica emigrazione alle periferie delle città. Predominio assoluto del dialogo, struttura semplice. Configurazione dei personaggi. Protagonizzazione individuale tende a sparire, si estende il protagonista collettivo. Approfondimento psicologico sparisce, non interessano i conflitti interiori. Tipologia di personaggi: borghese intransigente, ozioso e egoista; operaio buono sfruttato e insoddisfatto; deliberato impoverimento del linguaggio; linguaggio in cui vengono eliminati tutti i termini infrequenti e la sintassi proprende per una frase semplice e breve. Alcune spudorata tesi politica, per cui gli starebbe meglio aggettivo di letteratura politica anziché sociale. JOSé MANUEL CABALLERO BONALD DOS DIAS DE SEPTIEMBRE (1962) descrive la vita di un paese vinicolo andaluso e la sediguaglianza tra chi ha e i lavoratori.Poche cose interessanti, ci descrive la vita rutinaria di questo popolo di viticoltori, chiara simpatia verso popolo e gli oppressi. Sue opere successive saranno molto più ricche di immaginazione. 12 LA MUCHACHA DE LAS BRAGAS DE ORO, un anticho scrittore fascista prepara le sue memorie e con questo motivo si vede obbligato a scoprire alguni contraddittori aspetti delle classi privilegiate degli anni 40. ISAAC MONTERO i suoi protagonista appartengono prevalentemente alle classi medie. Presenta analisi globale, di carattere morale, dei suoi contemporanei. A volte complesse strutture narrative, a volte aggiunge alle finzioni parti documentali, DOCUMENTOS SECRETOS ad esempio, si basa sulla presentazione di un oggetto di uso comune che è stato utilizzato per una finalità anormale, ciò si analizza con l’analisi di alcuni sintomatici comportamenti aberranti della poguerra. 3) ENTRE LO PERSONAL Y LO COLECTIVO Ci sono alcuni scrittori che senza praticare strettamente estetica testimoniale, un po’ la toccano e a questa aggiungono notazioni cosumbriste. Ricordiamo MANUEL ARCE, JOSè MARIA CASTILLO-NAVARRO, JORGE FERRER-VIDAL, MARIO LACRUZ. 4) LOS LIBROS DE VIAJE Il proposito testimoniale di questi anni rimanda in vigore questo tipo di libri, ricchi di descrizioni di genti e terre con proposito critico. VIAJE A LA ALCARRIA, di Camilo José Cela, modello sui cui agiscono scrittori degli anni 50\60m che si occupano meno del pittoresco e più dell’uomo e delle circostanze sociali e economiche. 5) EL RELATO CORTO Straordinario sviluppo nella posguerra, anche se spesso sono mancati editori e i critici quasi mai gli hanno prestato attenzione. Ricordiamo JORGE CAMPOS, ZAMORA VICENTE 6) AL MARGEN DEL REALISMO TRADICIONAL Il realismo di segno tradizionale e critico costituisce forma tradizionale e predominante durante la decade degli anni 50 e 60. Però c’è chi pratica tipo diferente di novela, definita «novela metafisica» o «novela intelectual». Ricordiamo CARLOS ROJAS, ANTONIO PRIETO di cui ricordiamo VUELVE ATRAS LAZARO, specie di lazzaro biblico ricompare nei tempi attuali in Spagna in cerca di identità nella terra e tra le sue genti, alla maniera del classico ritorno di Ulisse. No oggettivismo, no testimonialità, letteratura culta. RAMIRO PINILLA, storie piene di intensità, drammi umani che si svolgono in ambienti pieni di mistero, ricordano opere di FAULKNER. JORGE CELA TRULOCK, tecnica oggettivista del nouveau roman. Eclissato dal nome di suo fratello CAMILO JOSè. 7)REALISTAS DE LA PRIMERA PROMOCION DE POSTGUERRA. Narratori che si verranno a conoscere in ritardo rispetto alla gente della loro età. JOSè SUAREZ CARREñO, LUIS ROMERO, LA NORIA (premio Nadal 1952), scritto sotto l’impatto della Colmena, questa è però l’opera della città di BArcelona. In 24 ore sfila nutrito numero di persone rappresentanti della vita urbana, classi sociali diverse. Un po’ meccanico. JUAN ANTONIO GAYA NUNñO ANGEL MARIA DE LERA, realismo tradizionale , tematica sociale più o meno ampia sopra aspetti che vanno dalla mentalità contadina al dramma rurale. Guerra civile spesso sullo sfondo. DOLORES MEDIO 4. LA NOVELA DE LOS SESENTA (DE LA RENOVACION A LA EXPERIMENTACION) 15 Inizio anni 60 forme realiste, oggettive e di intenzionalità sociale. Durante questo decennio profondissimo rinnovamento della narrativa. 1)TIEMPO DE SILENCIO Disgraziata morte di Martin Santos in incidente poco dopo la pubblicazione di questo romanzo. Suo romanzo esercitò profondissimo influsso sulle abitudini letterarie della generacion del medio siglio. Linguaggio colto e barocco. Argomento centrale è semplice. Storia di Pedro, giovane medico ricercatore, che si scontra con ciò che lo circonda. Obbligato a partecipare a un aborto illegale che produce la sua morte, si salva da investigazione polizaiesca. Visita circoli letterari. Sedotto dalla figlia della pensione cui dorme,però questa viene accoltellata come vendetta per l’intervento di Pedro nell’aborto. Licenziato dal centro di ricerca dove lavora, ha confusione mentale, e decide di praticare medicina rurale. Concreta cornice spazio-temporale (Madrid finale anni 40). Storia protagonizzata da personaggi individuali che non diventano rappresentanti di determinate classi sociali. Concezione colta del romanzo. Intricata relazione tra collettivo e particolare, tra storico e sincronico. Uso dell’ironia, parodia e iperbole servono per stabilire distanziamento rispetto al tema, sia dell’autore sia del lettore. Con quest’opera si ritorna al NARRATORE ONNISCIENTE. Ricco apparato verbale, molti termini scientifici e cultismi. 2) La renovacion. 1966, diverse prove che i tempi sono cambiati: SENAS DE IDENTIDAD DE GOYTISOLO, ULTIMAS TARDES CON TERESA DE MARSé E CINCO HORAS CON MARIO DE DELIBES. Delibes> procedimenti espressivi più attuali MArsé> si liberava di obiettivismo mezzosecolare e introduceva humor nel racconto. Goytisolo> esempio di ricorsi sperimentali Ci fu nel complesso rapido e spettacolare trasformazione nella prosa narrativa negli anni 60. Riflesso perfetto ne fu JUAN BENET. non aveva grande immagine pubblica eppure a partire da VOLVERAS A REGION (1968) la sua scrittura comincierà ad essere assai apprezzata. Sua opera suppone un intento rinnovatore caratterizzato da visione ellittica e intellettuizata della realtà. Influsso Proust\Faulkner, rifiuto di narrativa che racconta storia a modo costumbrista e documentare. Rovina e distruzione fisica e morale. Storia che manca di linerarità, spesso rischia di convertirsi in letteratura criptica. Region spazio immaginario, visione allegorica della Spagna. Prosa molto ricercata, grande ricchezza lessicale e inusuale complessità sintattica. Spesso ripetizione e ridondanze. 3)La experimentacion. La generacion del 68. Scrittori nati tra 1936 1 1950, che pubblicano i loro primi libri tra 1968 e 1975. Concentrano loro sforzo su lo studio del linguaggio. Romanzo minoritario e intellettualista, a volte romanzo surrealista o onirico, al limite dell’automatismo di coscienza. Autorità dei grandi rinnovatori formali: Joyce, Gide, Beckett, Kafka. Mentre il personaggio aveva di solito tratti ben definiti, ora ha tratti sfumati, non ha attributi particolari, né è connotato fisicamente. Spazio si riduce e comprime, il tempo viene manipolato. Arriviamo a punto del romanzo ludico, JUEGO DE CARTAS di MAX AUB. Questa tendenza sperimentale non durò a lungo, prima del 1975 smis di essere interessante. Tra i più importanti ricordiamo FELIX DE AZUA, JAVIER MARIAS, MANUEL VAZQUEZ MONTALBAN, FRANCISCO UMBRAL. 16 5) LA NARRATIVA EN EL EXILIO Molte opere, centinaia. Edizioni irregolari, difficile organizzazione, la critica tende a considerare tale letteratura come un corpo a se stante rispetto alla letteratura dell’interno. Incidenza dell’esilo nell’opera romanzesca; i romannzieri dell’esilio inevitabilmente risultarono segnati da tale esperienza vitale. 3 grandi gruppi: 1) narratori nati prima della fine del secolo, che quindi avevano personalità letteraria peima dell’emigrazione; 2)nati tra inizio secolo e 1915, iniziano loro produzione fuori Spagna o all’inizio quando emigrarono. 3)figli degli esiliati, Sviluppato tutta la loro opera all’interno dell’orbita culturale dei paesi che li accolsero. Spesso la guerra civile molto presente, e maggiornanza parla del passato della Spagna e del presente dell’America. a)Narratori con opera precedente al 1939. Abbastanza prima della guerra, RAMON PEREZ DE AYALA aveva interrotto la sua creazione; altri narratori pubblicarono alcuni titoli fuori di Spagna, ma non rivestivano particolare importanza. RAMON J.SENDER, uno dei migliori narratori contemporanei in lingua castigliana. Predomina la denuncia sociale, difesa di ideali comunisti che poi rinnegherà con frequenza. Dopo la guerra grande dispersione tematica e formale, pratica diversi e numerosi generi, tocca argomenti storici più o meno immaginativi o documentali, storie allegorico-simboliche, storie all’interno del realismo magico, racconti autobiografici. REQUIEM POR UN CAMPESINO ESPANOL, MOSES MILLAN 1953, storia di un sacerdote che, volendo salvare giovane del popolo non riesce a evitarne la morte. Realismo, efficacia dei suoi simbolo. CRONICA DEL ALBA, composta da nove romanzi, è autobiografia fittizzia, Pepe (Josè) Garces è lui in realtà. Complessivamente opera ampissima e straordinariamente disuguale, aggravante che opere poco buone abbiano avuto successo. Complessivamente ha scritto mezza dozzina tra le migliori romanzi spagnoli contemporanei. FRANCISCO AYALA, suoi primi libri di grande valore, realismo tradizionale. Poi dopo la guerra lungo silenzio, evolve verso ottica più corrosiva e verso un accentuamento dei tratti ridicoli del comportamento umano. In particolare MUERTES DE PERRO (1958), EL FONDO DEL VASO (1962). Entrambi costituiscono una sola storia sviluppata in 2 libri, nel primo c’è la critica politica, nel secondo c’è critica sociale. MUERTES DE PERRO, denuncia di certi regimi dittatoriali con analisi delle ragioni del dittatore. EL FONDO DEL VASO centra la critica della sfera altoborghese. MAX AUB, dopo la guerra civile i libri di Aub differenti strade, da realismo convenzionale a straordinario sperimentalismo. Sua opera denominata “EL LABIRINTO MAGICO”, al cui interno distinguiamo “EL LABERINTO ESPANOL” per gli scritti sopra la guerra. Ricordiamo la serie dei CAMPOS, monumentale ritaglio della guerra civile e delle sue conseguenze, in particolare ricordiamo CAMPO DE ALMENDROS. Si riferiscono comunque al processo evolutivo della guerra e narrano l’inizio del conflitto, lo sviluppo della guerra nel 1936 e nel 1938, ultimi giorni nella Madrid Repubblicana- Denuncia la meschinità umana; la forza espressiva del racconto che allontana qualunque didatticismo mediante un’ironia pungente. 2)Novelistas posteriores a 1939. 17
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