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La lotta per le investiture, Schemi e mappe concettuali di Storia

Riassunto dettagliato della lotta per le investiture

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 01/05/2022

Roberta.Frau
Roberta.Frau 🇮🇹

2 documenti

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Scarica La lotta per le investiture e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Con la fine dell’impero carolingio nell’Occidente europeo si aggrava lo stato di turbolenza causato dai Grandi feudatari che eleggevano i re e si alleavano e ribellavano a seconda di come gli conveniva. Nonostante il disordine politico si formano dei regni più o meno stabili: appena prima dell’anno 1000. Regno dei franchi occidentali: nucleo della futura Francia, dopo una serie di successioni la corona va ad Ugo Capeto - dinastia dei capetingi, che misero al trono per lungo tempo fino alla rivoluzione francese. Regno dei franchi orientali: da cui nascerà la Germania, si affermano vari Ducati regionali (Sassonia, Lorena, Baviera ecc…). Nel 919 si impose la Sassonia con il re Enrico I l’uccellatore Regno di Borgogna: verrà assorbito in seguito dalla Francia Regno d’ Italia: comprendeva l’area settentrionale della penisola e parte delle regioni centrali, erano escluse le terre amministrate dalla Chiesa, il meridione e le isole. Il regno era segnato (indebolito) Dalle rivalità e lotte tra i feudatari, era minacciato dalle mire del Papa a sud e a nord dai sovrani germanici. L’idea dell’impero faceva gola ai sovrani germanici, però per diventare imperatore era necessaria la consacrazione del Papa, ma bisognava anche assumere la corona d’Italia. L’unico che ci riuscì fu Ottone I di Sassonia, figlio di Enrico l’Uccellatore, Che dopo una serie di circostanze riuscì ad impossessarsi del regno d’Italia. Ci riuscì per merito di Adelaide, moglie del re d’Italia Lotario II, Che era stato ucciso dal suo consigliere (si proclama re). Adelaide era stata imprigionata, ma riuscita a fuggire si era recata in Germania, si era offerta in sposa ad ottone e gli aveva chiesto di cacciare il re usurpatore. Ottone scese in Italia sconfiggendo Berengario e si guadagnò la corona d’Italia (951). Poi nel 955 pose fine alle incursioni degli Ungari che razziavano le terre dell’Europa (battaglia di lechfeld) e fu eletto zk da Papa Giovanni XII. Ottone I una volta diventato imperatore regola i rapporti tra impero e Chiesa. In quel periodo la corruzione degli aristocratici e dei papi era molto forte, provocando l’intervento dell’imperatore: • Ottone conferma la validità delle donazioni fatte ai papi in precedenza. Togliendo il potere alle famiglie ( che eleggevano il papa) e attribuendolo a se stesso, li indebolisce. • Privilegium Othonis: L’imperatore sceglieva il Papa Per ridimensionare il potere dei feudatari, affidò ai vescovi (con L’investitura) i feudi e il potere amministrativo, giudiziario e militare che prima avevano i Conti. Questo ebbe due benefici: • Siccome i vescovi non si potevano sposare, una volta morti il feudo tornava al sovrano (in questo modo I feudi non erano più ereditari, da padre a figlio ecc…) • Appoggiandosi ai vescovi che erano uomini di sua fiducia, correva meno rischi di ribellioni e tradimento da parte di feudatari. Dopo ciò Ottone avviò una serie di campagne militari nella parte meridionale dell’Italia per cacciare i musulmani e i bizantini, per tutelare il Papa e espandere i suoi domini. Questa guerra non ebbe successo per quanto riguarda l’espansione territoriale però il re bizantino diede il moglie sua figlia al figlio di ottone. Il regno dell’ultimo Ottone (terzo) fu distrutto dalla ribellione dei feudatari tedeschi (che approfittarono della sua lontananza) e delle famiglie romane (che volevano riappropriarsi dell’elezione del Papa - Ottone morì nel 1002) XI secolo - rinnovamento economico, sociale e culturale che coinvolse anche la vita religiosa. Il regno degli ottoni aveva creato un’aristocrazia ecclesiastica che aveva grandi privilegi e ostentava molto lusso (tutto ciò era poco evangelico). Anche l’elezione del Papa da parte dell’imperatore aveva svilito la figura del Papa (che era un fantoccio alle mani dell’imperatore). Diffusa corruzione all’interno della Chiesa provocò un forte bisogno di rinnovamento e il ritorno ad una Chiesa povera, i cui rappresentanti fossero modello di vita (e non occasione di scandalo): • Simonia = concessione di carica ecclesiastiche in cambio di denaro era una piega molto diffusa. I vescovi erano scelti non per le qualità religiose ma per le capacità militari e la fedeltà all’imperatore. Erano uomini amanti del lusso per i piaceri e per essere eletti versavano grandi somme di denaro. • Nicolaismo = usanza diffusa nel clero per cui molti preti vivevano con le concubine. L’esigenza di cambiamento fu sentita prima dai monaci poi in seguito anche dalle alte gerarchie e dei papi. I primi a volere una riforma ecclesiastica furono i monaci (che volevano sottrarsi dall’ingerenza dei principi e dei vescovi e miravano a debellare la simonia e il nicolaismo). La riforma iniziò dall’abazia benedettina di Cluney. I monaci di Cluney non condannavano il possesso dei beni da parte della Chiesa (poiché essi appartenevano a classi sociali elevate) ma volevano accentuare la preghiera e la contemplazione per raggiungere la purezza morale. Questi monaci davano molta importanza alla liturgia e trascorrevano in chiesa quasi tutto il giorno. (Le loro chiese erano ricche di pitture e di sculture perché essi ritenevano che la casa di Dio dovesse essere bellissima per celebrare la sua magnificenza) Il monastero di Cluney riuscì a rendersi in breve tempo indipendente dai signori e dai vescovi- conti, poiché i monaci decisero di obbedire solo al Papa. Da Cluney provennero papi e cardinali animati da un forte spirito rinnovatore (Alessandro II e Gregorio VII) In questo periodo (XI secolo) si formarono nuovi ordini monastici: Camaldolesi (Arezzo, Italia) = Che nella loro regola monastica includevano anche l’assistenza ai viandanti e pellegrini Certosini (Francia sud-occidentale) = la loro regola prevedeva un rigido silenzio e lunghe ore di preghiera nella solitudine della cella Cistercensi (Borgogna) = in polemica con il lusso di Cluney, proposero un ideale di povertà, eremitismo e ascetismo. Ripresero l’importanza del lavoro manuale e diedero un grande contributo nel lavoro di bonifica e dissodamento. I cistercense si specializzarono nell’organizzazione di aziende agricole - GRANGE - Che essendo spesso lontane dall’abazia, venivano gestite dai conversi (che vivevano nella Grangia sotto la guida di un monaco) Dopo l’ambito monastico, la riforma si estese anche alle alte gerarchie (imperatori e papi) che non potevano più restare indifferenti di fronte a quella corruzione e moralità (riforma dall’alto). Il re tedesco Enrico III di Franconia scese in Italia per mettere fine agli scontri tra le famiglie romane che avevano eletto contemporaneamente tre papi (indegni), appellandosi al privilegium othonis depose i papi e nominò Papa Clemente II, dal quale fu poi consacrato imperatore. Enrico III combattè la simonia e depose alcuni vescovi accusati di immoralità. A Clemente II succedettero tre papi (detti ottimi papi): Damaso II, Leone IX, Vittore II. Leone non cerco di limitare l’intromissione imperiale sull’operato del Papa: fu il primo a teorizzare la libertas ecclesiae, cioè l’autonomia della Chiesa dall’impero. L’azione riformatrice del Papa fu interrotta dai normanni che nel sud Italia all’inizio dell’XI secolo sconfissero il Papa e lo imprigionarono (quando l’anno dopo fu liberato il Papa torno a Roma e morì). Leone IX alla fine del suo pontificato entrò in contrasto con il patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario che nel 1054 diede vita allo scisma d’oriente (per motivi teologici i bizantini tini non riconoscevano “il figlio“ nella trinità come il padre e lo spirito Santo e per motivi di natura politica il patriarca di Costantinopoli non riconosceva al Papa il diritto di supremazia sugli altri vescovi) Chiesa orientale = ortodossa / chiesa di Roma = cattolica Niccolò II (che succedette Leone IX) proseguì nella riforma, con il Decretum in Electione Papae decise che fossero i cardinali/vescovi ad eleggere il Papa (abolisce il privilegium ottonis) E poi condannò la simonia e il concubinato. Alessandro II proseguì nella lotta alla simonia e il concubinato, ma soprattutto si scagliò contro le investiture laiche (nomine dei vescovi da parte dell’imperatore). Duro scontro fra Papa Gregorio VII e Enrico IV Dalla parte del Papa: • I normanni dell’Italia meridionale • Matilde di Canossa (donna ricca che possedeva varie terre e molto denaro che usava per sostenere il Papa) Gregorio combatte con fermezza la simonia e il concubinato; impedì il matrimonio ai sacerdoti (oltre che ai vescovi e ai monaci). A causa di ciò ci fu un minore apprezzamento della donna da parte della Chiesa - il matrimonio diventa un “sacramento”. Gregorio emana il Dictatus Papae (1075) proclamando la superiorità della Chiesa sull’impero: • Il Papa è superiore ad ogni autorità terrena il suo potere universale. • Il Papa può deporre l’imperatore sciogliere i suoi sudditi dal giuramento di fedeltà. • Il Papa giudicava e condannava ma nessuno poteva condannarlo. • Nessuna autorità civile poteva nominare i vescovi.
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