La Metamorfosi, Franz Kafka, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

Scarica La Metamorfosi, Franz Kafka e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! SCHEDA LIBRO TITOLO: La Metamorfosi AUTORE: Franz Kafka ⤷ nato a Praga nel 1883, Kafka si laureò in legge, diversi anni dopo iniziò a lavorare alle assicurazioni generali, ma proprio in quell'anno, Kafka incominciò a scrivere. Morì di tubercolosi, nel 1924 a Vienna. GENERE: racconto PUBBLICAZIONE: 1992 (prima pubblicazione 1915) TEMPO: la vicenda si svolge nel primo Novecento, in autunno-inverno, per la durata di alcuni mesi. Il tempo scorre linearmente dalla metamorfosi di Gregorio alla sua morte, con un breve salto nel passato per ricostruire la situazione precedente alla metamorfosi; il passato compare a tratti, molto brevemente, nei ricordi di Gregor. Sono inesistenti i riferimenti cronologici precisi. LUOGHI: la vicenda è ambientata quasi totalmente in casa Samsa, a Praga in particolar modo nella stanza in cui è confinato Gregor con tre brevi “escursioni” nelle altre stanze. Le descrizioni degli interni sono poche e brevi. Solo dopo la morte di Gregorio, nell’ultima parte del racconto, il narratore segue il padre, la madre e la sorella in una passeggiata fuori città. LINGUA E STILE: lo stile di Kafka è breve ed essenziale per lasciare spazio a riflessione ed immaginazione del lettore; egli elimina la similitudine per raccontare la propria esperienza, adottando una metafora che colpisce il lettore. STRUTTURA DEL TESTO: il testo è composto principalmente da parti descrittive con molti dialoghi, soprattutto tra le persone che il personaggio incontra. NARRATORE: Kafka si esprime in modo realistico, raccontando in terza persona le vicende. Elimina qualsiasi tipo di similitudine, per raccontare la propria esperienza, adottando una metafora che colpisce il lettore (=> non è come uno scarafaggio, bensì è uno scarafaggio). L’ autore e il narratore coincidono. Il narratore, essendo esterno, limita fortemente il suo punto di vista dei personaggi, lasciando spazio, così, alle riflessioni del lettore, raccontando i fatti in modo imparziale. Gregor Samsa è l’alter ego (=sostituto) di Kafka, che attraverso il suo personaggio vuole raccontare le proprie avventure ed emozioni. La struttura del racconto è cronologica, ma grazie ai pensieri del protagonista riguardo al passato (= flashback) si possono riconoscere i retroscena economici e sociali della famiglia Samsa. Egli filtra la narrazione attraverso ciò che il protagonista percepisce e pensa, non “sa” ciò che pensano gli altri personaggi, non “vede” ciò che avviene al di fuori del campo d’osservazione di Gregor. Dopo la morte del protagonista, il punto di vista cambia, il narratore si distanzia dai personaggi e assume la tradizionale posizione “esterna onnisciente”. FABULA/INTRECCIO: il racconto segue quasi sempre l’ordine logico e cronologico: si può quindi dire che fabula e intreccio coincidono in gran parte. Nel corso del romanzo si trovano pause descrittive e/o riflessive, assieme anche ad alcune flashback e flashforward. Quest'ultime sono fatte principalmente dal protagonista, che, nell'ultima parte del romanzo, riesce ormai a capire quale futuro lo aspetti. RITMO NARRATIVO: la velocità della prima parte della narrazione è caratterizzata dalla ricca descrizione del ‘nuovo’ corpo di Gregor e di come lui si stia sforzando nel rimettersi in rapporto con la vita umana. La seconda parte, invece, è caratterizzata da un’accelerazione della narrazione data dal fatto che l’attenzione si sposta agli eventi accaduti prima della metamorfosi. Presentazione del Protagonista: Gregor, rinunciando una vita autonoma, si dedica al lavoro con scrupolo ossessivo per mantenere la famiglia. Dopo la metamorfosi, i suoi sentimenti rimangono umani, in contrasto con il suo aspetto mostruoso: amore per la sorella, devozione per i genitori, dedizione al lavoro, tranne in qualche momento di rabbia; la sua preoccupazione rimane tale, ovvero la felicità della famiglia: quando capisce di essere di troppo, accetta serenamente la morte. TRAMA: Gregor Samsa, è un commesso viaggiatore che grazie al suo lavoro mantiene la propria famiglia. Vive nella casa dei suoi genitori, dove risiede anche la sorella. E’ lui che provvede ai bisogni economici di tutti, per questo il suo lavoro è fondamentale. Ogni mattina si sveglia prestissimo per prendere il treno e iniziare la sua giornata di lavoro. Ma quel mattino, in cui inizia la narrazione, gli è impossibile alzarsi dal letto, perché si è trasformato in uno scarafaggio, questo lo scopre con l’arrivo del procuratore, che aprendo l’uscio della porta della sua stanza mostrano le proporzioni dello scarafaggio gigantesco e vedendo l’espressione spaventata sia dei familiari sia del procuratore, nota con grande rammarico che la visione, appena sveglio, delle zampette al posto delle sue mani era vera. Gregor sa di essere se stesso perché ha mantenuto la coscienza di sé, ma contemporaneamente non è più se stesso, perché anche la voce, oltre al corpo, ha assunto le sembianze di un insetto. Il procuratore sopraffatto dall’orrore scappa dalla casa precipitandosi giù per le scale. La madre, vedendo in che cosa il figlio si è trasformato, sviene, mentre il padre lo scaccia indietro colpendolo con un giornale. La porta della stanza viene chiusa e, Gregor, esausto, si addormenta. Al suo risveglio nota che preferisce gli avanzi dei cibi in decomposizione rispetto al latte e al pezzo di pane che la sorella gli ha fatto trovare di fronte alla porta. Per evitare di impaurire la sorella decide di stabilirsi sotto al divano, Gregor passa le sue giornate ascoltando i discorsi dei familiari che sono sempre più cupi a causa dei problemi economici che lo stato di Gregor ha aggravato. Più il tempo passa e più Gregor pare trovarsi a proprio agio dentro al suo nuovo corpo, inizia difatti a scalare le pareti e correre sul soffitto; scoperto il nuovo passatempo del fratello, Grete decide di rimuovere alcuni dei mobili così da lasciargli più spazio. Solitamente era solo la sorella che si avventurava nella sua stanza, ma due settimane dopo la trasformazione anche la madre volle entrare per aiutare Grete a portare via i mobili; durante lo spostamento Gregor si arrampicò su un quadro per far capire alla sorella che quello non voleva lasciarlo, ma lo vide anche la madre che si spaventò e svenne. Grete, allora, andò nell'altra stanza a prendere delle medicine e Gregor la seguì pensando di darle una mano, ma spaventò anche la ragazza che, involontariamente, lo colpì con delle boccette di vetro: Gregor rimase a terra ferito. Dopo un po' di tempo tornò a casa il padre che, venuto a sapere ciò che era successo e vedendo il ragazzo a terra, rincorrendolo e tirandogli contro delle mele, lo colpì alla schiena provocandogli una ferita molto grave. Gregor si ritirò nella sua stanza e svenne dal dolore. I giorni passano e la situazione per Gregor si fa sempre più difficile. I genitori nel frattempo hanno sub-affittato l’appartamento. Una sera Grete decide di suonare il violino per i nuovi inquilini. Gregor esce dalla stanza, perché la porta era rimasta aperta, e appena uno dei tre si accorse di lui, minacciò la famiglia che se ne sarebbe andato, invitando gli altri due a fare lo stesso. familiari decisero, quindi, di liberarsi di lui. Avvilito tornò nella sua stanza, dove morì lentamente per la ferita provocata mesi prima dal padre. Gregor dopo aver sentito la discussione della sua famiglia sul suo futuro, capisce di essere un peso inutile e di non avere più alcuna speranza di essere protetto e aiutato dai suoi. La sua famiglia, dopo aver scoperto la carcassa, si sbarazza di Gregor e comincia una nuova vita. Si trasferiscono, quindi, in un appartamento più piccolo e iniziano a sperare di poter maritare la figlia.