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La metamorfosi-Kafka, Appunti di Letteratura Tedesca

Breve biografia dell' autore, analisi del libro e alcuni passi

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 03/04/2023

alessandra-andrenacci
alessandra-andrenacci 🇮🇹

3.5

(4)

38 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La metamorfosi-Kafka e più Appunti in PDF di Letteratura Tedesca solo su Docsity! LA METAMORFOSI KAFKA- La vita Nasce nel 1883 a Praga (al tempo, parte dello stato austraico). Muore nel 1924 a causa di una tuberolosi. Nasce da una famiglia di commercianti ebrauca, la quale avrà una grande influenza sulla sua personalità e sulla sua produzione. In particolare il padre, il quale verrà sempre rappresentato come autoritario, se non tirannico. Le opere Tra le sue opere più importanti: Il processo, la Metamorfosi, il Castello, Lettera al padre. Visse sempre in isolamento: era di Praga, ma viveva in Germania. Era ebro, ma non frequentava la società ebraica, era un’ artista e in quanto tale aveva pochi amici, si sentiva anche un estraneo nella propria famiglia. Nelle sue opere descrive un mondo senza punti di riferimento, senza sicurezze. I protagonisti vivono questa situazione, sono realistici ma sperimentano elementi grotteschi e strani che derivano dal subconscio. Al centro vi è il tema dell'ansia e della mancanza di speranza del mondo moderno, dove non c’è più Dio. La nascita della metamorfosi Nasce nello stesso momento del racconto ‘’ das Urteil. ‘’ (1912) ed Amerika (1911-14), ma venne pubblicata solo 3 anni più tardi nel 1915. Prima nella rivista ‘’Die weissen Blattern’’ (Le pagine bianche, una rivista paicifista vicina al movimento del Dadaismo, presso Zurigo.) Poi dall’ editore Kurt Wolff, nel 1916, presso Lipsia in un'edizione integrale. Nel 1912 Kafka è alle prese col romanzo ‘’Amerika’’,ma un giorno dice anche in una lettera all'amico Max Brod di aver partorito questo raonto, con evidenti caratteristiche autobiografiche. Legame con ‘’Das Unheimliche’’ · Il racconto ha un legame profondo con le opere freudiane:‘’L’ interpretazione dei sogni’’ (1889) e il lavoro scientifico ‘’Das Unheimliche’’, ‘’Il perturbante’’ (1919). Unheimlich ->Un= prefisso di negazione+ heimlich=familiare, conosciuto Indica tutto ciò che -non è familiare, e che essendo estraneo, ci spaventa (qualcosa di rimosso che ritorna a livello cosciente per disturbarci) -segreto , perturbante (indica tutto ciò che viene rivelato, che si mostra, che non è più segreto In questo mostrarsi c’è anche la parola mostro, ed è proprio quello in cui il povero Gregor Samsa, il protagonista, si trasforma. Il concetto del ‘’perturbante’’ risale alla filosofia tedesca del romanticismo, in particolare a Schelling: con ciò indicava -qualcosa che è nascosto in casa (destino del protagonista stesso, finché non morirà) - qualcosa che doveva rimanere segreto, ma che ciò nonostante si è dimostrato. G. si trasforma quindi in qualcosa che ha un’ area straniante e familiare allo stesso tempo: talvolta non ispira alcuna paura (tanto che per la sorella viene ancora visto come il fratello di prima), in altre occasioni viene visto come qualcosa verso cui avere timore. La metamorfosi in insetto Il titolo stesso fa riferimento a - ‘’Le metamorfosi’’ di Ovidio-> all’ interno del quale ci sono personaggi trasformati in animali o piante. -fiabe dei fratelli Grimm-> dove animali si comportano come umani. In entrambe le opere però, gli animali presenti sono animali nobili, con cui ancora si può intrattenere un rapporto (attraverso gesti mimici e versi) Ciò non è possibile invece con un insetto. Con esso non si può comunicare :L’ insetto emette suoni e muove le zampette, ma in nessun modo non è possibile dare un significato al movimento delle zampette. La condizione in cui si trova il protagonista è quella di perfetta solitudine: si trasforma in un insetto inutile, se non dannoso. Diventa l’ antitesi del mondo capitalistico, in quanto improduttivo La trasformazione, inoltre, non è totale: - all’ esterno -> assume la forma di insetto - a livello emotivo-> rimane un essere umano. Anche dopo la metamorfosi, il suo inconscio riemerge, continua a pensare e provare gli stessi sentimento di quando era un essere umano vero e proprio In tutti i modi cerca di ristabilire la realtà: pensa, ad esempio, di dormire. «Buon Dio,» pensò, «che mestiere faticoso ho scelto! Dover prendere il treno tutti i santi giorni... Ho molte più preoccupazioni che se lavorassi in proprio a casa, e per di più ho da sobbarcarmi a questa tortura dei viaggi, all'affanno delle coincidenze, a pasti irregolari e cattivi, a contatti umani sempre diversi, mai stabili, mai cordiali. All'inferno tutto quanto!» · In questo contesto di alienazione riflette sulla propria esistenza: -da una parte, riconosce di aver scelto un mestiere difficile, e non volere più quella vita -dall’ altra, vorrebbe tornare alla vita precedente. Questa ambiguità di fondo porta a pensare che la trasformazione è in insetto è forse un esito della volontà inconscia del protagonista (e non di un destino a lui estraneo) · G. è intento a riscoprire il proprio corpo, con cui deve familiarizzare: l’ epistemologia che deve affrontare è totalmente nuova. Deve indagare una nuova realtà attraverso il nuovo corpo di insetto Non mi facessi scrupolo per i miei genitori, già da un pezzo mi sarei licenziato, sarei andato dal principale e gli avrei detto chiaro e tondo l'animo mio, roba da farlo cascar giù dallo scrittoio! Curioso poi quel modo di starsene seduto lassù e di parlare col dipendente dall'alto in basso; per giunta, dato che è duro d'orecchio, bisogna andargli vicinissimo. Be', non è ancora persa ogni speranza; una volta che abbia messo insieme abbastanza soldi da pagare il debito dei miei, mi ci vorranno altri cinque o sei anni, non aspetto neanche un giorno e do il gran taglio. Adesso però bisogna che mi alzi: il treno parte alle cinque.» · G si trova in una posizione di soggezione all’ interno del mondo capitalistico. In realtà, avrebbe già dato le dimissioni se non fosse per la sua famiglia, in cui i suoi genitori non lavorano e si trova a dover sostenere da solo le lezioni di violino della sorella. · Presenta una situazione tipica di INCOMUNICAZIONE (simile a quella tra gondoliere e A.). Il capo si trova infatti in una situazione molto rialzata, e questa gerarchia è simbolicamente data dal fatto che deve gridare per farsi sentire. · La famiglia ha anche un debito: G. lavora molto per saldarlo. Schuld=’’debito’’, ma anche ‘’peccato’’. Nei testi K colui che si sente colpevole moralmente, è soggetto alla vendetta del destino Erano le sei e mezzo: le sfere continuavano a girare tranquille, erano anzi già oltre, si avvicinavano ai tre quarti. Che la soneria non avesse funzionato? · Dal p. di vista epistemologico, trasformato in insetto, incomincia a perdere la nozione del tempo. Ha anche difficoltà nella percezione sensoriale . Es war eine Kreatur des Chefs, ohne Rückgrat und Verstand. · Nel d. indiretto libero -> -Gregor parla di se stesso utlizzando ‘Es’,pronome neutro (e non er) -Tale frase fa intendere che la trasformazione è stata prodotta dallo sfruttamento capitalistico. E’ proprio questa trasformazione poi a permettergli di sottrarsi ad essa. LA FAMIGLIA Ad entrare in scena è la famiglia: l’ appartamento è costruito come una sorta di teatro: la camera di G è il palco, su cui si affacciano i componenti. . »Gregor«, rief es - es war die Mutter - , »es ist dreiviertel sieben. Wolltest du nicht wegfahren?« Die sanfte Stimme! · La prima a bussare è la mamma. Utilizza il pronome di persona ‘’ES’’- Stimme=voce, e non suono. G tenta di risponderle, ma, trasformato in scarafaggio, ha perso anche la sua voce: non riesce più a parlare come un umano . Anche qui vi è un’ ambiguità nella comunicazione: non sappiamo se la mamma ha realmente capito ciò che ha detto. · Ad accorgersi della situazione è poi il papà: è una figura che trasmette paura. Bussa con il pugno sulla porta-> L’ atto di bussare esprime grande violenza (Nella lettura, tutti i gesti che compie sono violenti-> anche il padre di K. era una figura tirannica) · Ogni componente ha un timbro della voce diverso. Tra tutti, è la sorella a trattare G. come un essere umano, ad accudirlo e a portargli da mangiare. IL PROCURATORE Ad arrivare è il procuratore: secondo nella gerarchia capitalistica. (il dirigente regna sull’ operaio) «Signor Samsa,» tuonò il procuratore con accento vibrato, «che sta succedendo? Lei si barrica in carnera, risponde a monosillabi, mette i suoi genitori in un'ansia grave quanto ingiustificata, e trascura - sia detto fra parentesi - in grado veramente inaudito i suoi doveri d'ufficio.Le parlo a nome dei suoi genitori e del nostro principale, ed esigo tassativamente una sua dichiarazione immediata ed inequivoca; Trasecolo, davvero trasecolo. Credevo di conoscerla come persona posata e ragionevole, ed ecco che invece sembra volersi mettere a far sfoggio di ghiribizzi. In realtà, il principale stamani mi accennava ad una possibile spiegazione della sua mancanza, facendo riferimento a un certo incasso recentemente affidatole; ma io gli ho dato quasi la mia parola d'onore che era una supposizione infondata. Adesso però, vedendo la sua inconcepibile testardaggine, mi passa davvero la voglia d'intercedere anche minimamente per lei; e la sua posizione non è delle più sicure. »Herr Samsa«, rief nun der Prokurist mit erhobener Stimme, »was ist denn los? Sie verbarrikadieren sich da in Ihrem Zimmer, antworten bloß mit ja und nein, machen Ihren Eltern schwere, unnötige Sorgen und versäumen - dies nur nebenbei erwähnt - Ihre geschäftliche Pflichten in einer eigentlich unerhörten Weise. Ich spreche hier im Namen Ihrer Eltern und Ihres Chefs und bitte Sie ganz ernsthaft um eine augenblickliche, deutliche Erklärung. Ich staune, ich staune. Ich glaubte Sie als einen ruhigen, vernünftigen Menschen zu kennen, und nun scheinen Sie plötzlich anfangen zu wollen, mit sonderbaren Launen zu paradieren. Der Chef deutete mir zwar heute früh eine möglich Erklärung für Ihre Versäumnisse an - sie betraf das Ihnen seit kurzem anvertraute Inkasso - , 6 aber ich legte wahrhaftig fast mein Ehrenwort dafür ein, daß diese Erklärung nicht zutreffen könne. Nun aber sehe ich hier Ihren unbegreiflichen Starrsinn und verliere ganz und gar jede Lust, mich auch nur im geringsten für Sie einzusetzen · Fa insinuazioni molto pesanti, -in riferimento agli obblighi che G ha nei confronti del datore di lavoro -sospettando che G. non sia venuto poiché ha rubato dei soldi (ad egli era stata affidata la cassa). · Dice anche di aver ‘’quasi’’ dato la sua parola garantendosi a G.-> tipico nello stile kafkiano, si hanno affermazioni, constatazioni in cui piccoli avverbi o interiezioni mettono in dubbio ciò che si dice. ‚‘aber da Sie mich hier nutzlos meine Zeit versäumen lassen‘‘ · Questa frase fa riferimento al mondo capitalistico, per cui il tempo è denaro: se non si sfrutta tutto il tempo per trarre profitto, è considerato perso. G si sottrae a questa equazione capitalistica: per lui il tempo si sfalda «Sono riusciti a capire una parola?» chiese il procuratore ai genitori; «che stia prendendosi gioco di noi?» «Per carità,» gridò la madre già in lagrime, «forse è ammalato gravemente, e noi lo tormentiamo. Grete! Grete !» chiamò poi a gran voce. «Mamma,» rispose la sorella dall'altro lato: si scambiavano discorsi attraverso la stanza di Gregor. «Corri immediatamente dal medico, Gregor è malato, Dal medico, presto. Hai sentito come parla?» «Era una voce di bestia,» disse il procuratore, in tono stranamente smorzato rispetto alle strida della madre. «Anna! Anna!» gridò il padre attraverso l'anticamera, in direzione della cucina, «va' subito a chiamare un fabbro!» E già le due ragazze correvano nell'anticamera facendo frusciare le gonne (come aveva potuto la sorella vestirsi così presto?) e spalancavano la porta d'ingresso, che poi non si sentì sbattere: evidentemente l'avevano lasciata aperta, come avviene nelle case colpite da qualche grave sciagura. · I movimenti e i gesti che i personaggi compiono sono esagerati, patetici: gridano, alzano le braccia, corrono, sgranano gli occhi… Fanno riferimento ad un’ altra arte moderna, quella cinematograficha: nelle prime rappresentazioni i film erano muti, e tutto ciò che veniva comunicato veniva comunicato con gesti, che per tale motivo dovevano essere esagerati. Il padre tenta di respingere G. nella sua stanza con un bastone ed un giornale: già tratta G. come un animale. . Kein Bitten Gregors half, kein Bitten wurde auch verstanden, er mochte den Kopf noch so demütig drehen, der Vater stampfte nur stärker mit den Füßen. · Nonostante gli implori di G., egli non ha alcun successo. Vi è un quesito su come G, in quanto animale, possa chiedere compassione: egli lo fa attraverso il suo capo volgendo il capo. · L’ avverbio ‘’Demutig’’ ha doppio significato -in senso letterale= docilmente, in modo non aggressivo -in senso figurato = umilmente, in un atteggiamnto di sottomissione. Vi è quindi la conferma dello stato di vittima di G -nella società capitalistica -nella famiglia Da cui riesce a sottrarsi solamente trasformandosi in insetto Inesorabile, il babbo incalzava lanciando fischi da selvaggio, e Gregor, ancora inesperto dell'arte di retrocedere, si muoveva lentamente. Se solo avesse potuto voltarsi, la sua camera era lì a due passi; ma temeva che la lunga giravolta facesse perdere pazienza al babbo, nella cui mano il bastone minacciava incessantemente di calargli un colpo sulla testa o sulla schiena. Alla fine però non ebbe altra scelta, tanto più che, come notò sgomento, nell'indietreggiare non riusciva a serbare la direzione giusta; sicché, tra continui, atterriti sguardi in tralice al padre, cominciò il più velocemente possibile, ma in realtà assai adagio, a girare su se stesso. Forse la sua buona volontà apparve chiara al babbo, perché questi non solo gli lasciò compiere il movimento iniziato, ma a tratti gli venne in aiuto da lontano con la punta del bastone. Se solo avesse smesso di fischiare in quel modo insopportabile! Gregor ci perdeva la testa. Il padre non sapendo come interagire verbalmente con G. insetto si mette a emettere suoni, a sibilare: la metamorfosi, seppur incentrata su G., si estende a tutti gli altri componenti. Non aveva ancora imparato a indietreggiare e in ogni momento G. correva il pericolo di un colpo mortale. Il riferimento al pericolo di morte si tratta di un riferimento al mito di Edipo in modo rovesciato: -Nel mito-> una profezia vuole che il destino di Edipo sia quello di uccidere il padre e sposar la madre. Nonostante le precauzioni dl personaggio, la profezia si avvera. -Nel romanzo-> è il padre ad uccidere G.: nei passi successivi lo colpirà con un bombardamento di mele, ma anche con un bastone, dandogli il colpo definitivo. SITUAZIONE ECONOMICA DELLA FAMIGLIA-> METAMORFOSI POSITIVA Tutti si erano abituati a quello stato di cose, sia i familiari che lui: loro accettavano il denaro con gratitudine, lui lo dava con piacere; ma quel calore profondo di un tempo non si ripeteva più. Soltanto la sorella gli aveva conservato il suo affetto, ed egli accarezzava un segreto disegno: poiché era, a differenza di lui, amante di musica e suonava con passione il violino, l'anno prossimo l'avrebbe iscritta al conservatorio, incurante delle grosse spese che ciò comportava e che in qualche modo sarebbe riuscito a pareggiare. (…)malgrado tanti infortuni, era residuata dai vecchi tempi una sommetta, certamente non cospicua, ma arrotondata dagli interessi non riscossi durante tutti quegli anni; inoltre, i soldi che mensilmente Gregor portava a casa - tenendo per sè solo qualche fiorino - non erano stati spesi interamente, e accumulandosi avevano finito per formare un capitaletto. · Il testo fa riferimento alla situazione economia della famiglia, dove l’ unico a lavorare era G. Il padre era anziano, ormai troppo ingrassato. Anche lui aveva avuto una vita di stenti e senza successo (vittima del sistema capitalistico) La mamma soffriva di asma, ed era anche lei anziana. La sorella, pur avendo 17 anni, per G. era ancora troppo giovane per lavorare. Tuttavia conduceva una vita agiata. · Le somme che G. aveva accumulato andavano a costituire un piccolo capitale, ma sostenere le spese ordinarie e ripagare il debito di famiglia era necessario lavorare. Ecco che la metamorfosi di G. provoca una metamorfosi in chiave positiva: tutti i componenti che in precedenza erano disoccupati, ora diventano operosi ed incominciano a lavorare. G, trasformato in insetto, è incapace di farlo e per tale motivo perde l'importanza che aveva nella famiglia. Ogni; volta che il discorso cadeva su questa necessità quotidiana di denaro, Gregor si allontanava dall'uscio e, lasciatosi andare sul sofà di cuoio lì accanto, si sentiva avvampare di vergogna e di tristezza · Ogni volta che si parlava di denaro, G cercava di sottrarsi al discorso, accaldato dalla -vergogna-> sentimento ambiguo. Non è chiaro se si vergogni di se stesso, o della sua famiglia che inventa scuse per il fatto che lui manchi a lavoro -tristezza DISUMANIZZAZIONE (SPOGLIO DELLA CAMERA) Trotzdem sich Gregor immer wieder sagte, daß ja nichts Außergewöhnliches geschehe, sondern nur ein paar Möbel umgestellt würden, wirkte doch, wie er sich bald eingestehen mußte, dieses Hin- und Hergehen der Frauen, ihre kleinen Zurufe, das Kratzen der Möbel auf dem Boden, wie ein großer, von allen Seiten genährter Trubel auf ihn, und er mußte sich, so fest er Kopf und Beine an sich zog und den Leib bis an den Boden drückte, unweigerlich sagen, daß er das Ganze nicht lange aushalten werde. Benché Gregor continuasse a ripetersi che non stava succedendo niente di speciale, all'infuori dello spostamento di qualche mobile, tuttavia fu ben presto costretto ad ammettere che quell'andirivieni delle due donne, i loro sommessi richiami, lo strisciare dei mobili sul pavimento, agivano su di lui come un grande, molteplice scompiglio; e per quanto ritraesse il capo e le zampe, e appiattisse il corpo contro il suolo, era ben certo che non avrebbe resistito a lungo. Gli stavano svuotando la stanza, gli stavano pigliando tutto ciò a cui era affezionato; avevano già portato fuori il comò, ove era riposta la sega da traforo con gli altri arnesi, e ora svitavano la scrivania fissata nel pavimento, quella su cui aveva scritto i suoi compiti di allievo dell'accademia di commercio, di studente medio, persino di scolaretto delle elementari... · Le donne decidono di spogliare la stanza di G.deidono di spogliare la stanza di G. dai mobili: questo segna un ulteriore passaggio verso la disumanizzazione di G., di cui il testo riporta reazioni a livello sentimentale e mentale. · G. tenta di ignorare ciò che sta accadendo ,tuttavia ciò che sta accadendo suscita in lui una grande agitazione. Le donne infatti lo stavano deprivando di tutto ciò che gli era caro e che gli ricordava la sua esistenza precedente, di essere umano studente e lavoratore (in particolare la scrivania, mobIle su cui esercita le tecniche culturali che lo caratterizzano ma di cui ora è privato, in quanto animale) · (Da segnalare l’ uso grammaticale di ‘Trotzdem’-> uso tipico del tedesco della zona meridionale tedescofona-> di Baviera, Austria e Cecoslovacchia, dove prevale questa varietà linguistica. Mentre in tedesco standard si utilizzerebbe ‘’Obwohl’’. Questa deviazione è presente anche per ‘’Dem Kasten’’-> in tedeso standard ‘’armadio’’=Schrank).) Dem Kasten-> parola della variante meridionale, che in Ted si dice ‘’Schrank ‘’ per Armadio’’ No, veramente non gli restava più tempo di verificare le buone intenzioni di quelle due donne, e del resto non si ricordava quasi nemmeno che esistessero: stanche morte, non aprivan più bocca, si udiva solo il loro greve scalpiccio. · A livello mentale si ha una sorta di cancellazione della memoria: sembrava quai aver dimenticato l’ esistenza delle donne. · L’ animale sperimenta una nuova epistemologia, dove indaga il mondo non tanto attraverso la vista, ma attraverso tatto e udito · IL BOMBARDAMENTO (….)Andava brancoloni, facendo appello ad ogni energia per sottrarsi all'inseguimento, e non riusciva quasi a tener gli occhi aperti, ed era così frastornato da non prospettarsi altra salvezza che quel correre avanti e indietro, da aver quasi dimenticato che poteva cercar scampo sulle pareti (sebbene fossero ingombre di mobili riccamente intagliati, pieni di punte e di spigoli), quando una cosa leggermente lanciata gli cadde vicino e ruzzolò via: era una mela. Subito ne arrivò una seconda; Gregor, atterrito, si fermò: non gli serviva a nulla correre, il babbo aveva deciso di bombardarlo. Si era riempito le tasche di mele, prendendole dalla coppa che stava sulla credenza, e gliele scagliava ad una ad una, senza mirare preciso, almeno per ora. Le mele, piccole e rosse, rotolavano sul pavimento, come cariche d'elettricità, cozzando tra loro. Una, gettata con poca forza, gli sfiorò la schiena senza fargli male; ma un'altra, seguendola immediatamente, gli si conficcò nel dorso · Questo passo è decisivo: rappresenta un'anticipazione alla morte di G. a causa di un atto molto violento da parte del padre. Quest’ ultimo, dopo averlo inseguito per tutta casa, decide di ‘’bombardarlo’’ attraverso delle mele. (bombardamento-> gesto tipico di guerra). 2) La musica riesce a superare anche il confine tra esere umano e naturale? ‘. La sorella cominciò a suonare; il babbo e la mamma, ciascuno dal suo posto, seguivano intenti il moto delle mani. Gregor, attratto dalla musica, s'era fatto un po' avanti, e con la testa si trovava già nel tinello.(…) Gregor venne avanti un altro poco, tenendo il capo rasente al suolo, sforzandosi d'incontrare quegli occhi. Dunque, era proprio una bestia, se la musica a tal punto lo affascinava? Gli pareva di veder disegnarsi davanti a lui la via verso un cibo desiderato quanto sconosciuto. Era deciso a spingersi fino alla sorella, a tirarla per la veste finché capisse che doveva andare col violino nella sua stanza, giacché nessuno in casa avrebbe saputo ripagarla della sua musica come voleva ripagarla lui. Dalla sua stanza non l'avrebbe più lasciata uscire, almeno finché fosse rimasto in vita; stavolta gli sarebbe stato utile il suo aspetto orripilante: appostato nello stesso tempo a tutte le entrate della camera, avrebbe sbuffato di collera contro gl'intrusi. · La ragazza inizia a suonare, e G. per ascoltarla, si sporge dalla porta: non aveva più timore di spaventare gli altri. · In un d. indiretto libero afferma ‘’era proprio una bestia, se la musica a tal punto lo affascinava?’’ (Frase simile a ‘’Es war kein Traum’’).G. si chiede se, essendo un insetto, possa essere commosso dalla musica. Tuttavia, egli è un insetto solo fisicamente: psicologicamente è ancora un essere umano, sensibile alle arti e in particolare al fatto che la musica sia suonata dalla sorella, persona che lui ama molto. · Vive una sorta di sogno del sogno : immagina di invitare la sorella ad entrare nella sua stanza e suonare solo per lui. Avrebbe voluto utilizzare il proprio corpo per difenderla dagli ospiti e dagli attacchi altrui. E lei doveva restare spontaneamente, non per forza: doveva sedersi accanto a lui sul divano e tendergli l'orecchio, ed egli le avrebbe confidato la sua ferma intenzione di farla entrare al conservatorio, intenzione che, se non fosse sopravvenuta questa disgrazia, pensava di annunciare pubblicamente in occasione dello scorso Natale - ma era già dunque passato Natale? - senza curarsi delle possibili obiezioni. La confidenza avrebbe fatto scoppiar la sorella in un pianto di commozione, e Gregor, sollevandosi fino alla sua ascella, le avrebbe baciato il collo, che, da quando andava al negozio, essa portava libero da nastri e collettini. · Avrebbe voluto che la sorella fosse rimasta di sua spontanea volontà. · Pensa anche al passato recente, in particolare al Natale. Si ha la conferma della perdita della nozione del tempo: in d. ind. Libero si chiede se Natale fosse già passato o meno . · Questo amore molto grande nei confronti della sorella non trova più conferma nei confronti della sorella stessa: sarà lei, la più amata da tutta la famiglia, a tradirlo. «Signor Samsa!» gridò verso il babbo il signore di mezzo, e senz'altre parole puntò il dito indice in direzione di Gregor che arrancava lentamente. Il violino ammutolì, il signore di mezzo rivolse un sorriso ai suoi amici scuotendo il capo, quindi guardò ancora Gregor. Anziché scacciare quest'ultimo, al babbo parve più urgente tranquillizzare anzitutto i tre signori, sebbene essi non si mostrassero affatto agitati (Gregor, anzi, sembrava divertirli più del violino): si precipitò verso di loro a braccia spalancate, cercando di sospingerli nella loro camera e al tempo stesso d'intercettare col proprio corpo la vista di Gregor. Uno degli ospiti, alla vista di G., si spaventa. Pur di tranquillizzarli, il padre (con un gesto molto articolato già presente nel testo- attravero bastone e giornale ) tenta di respingerli nella loro camera a braccia aperte. LA RIUNIONE FAMILIARE (..)«Cari genitori,» disse la sorella, e picchiò la mano sulla tavola a guisa di preludio, «così non si va avanti. Voi forse non ve ne rendete conto, ma io sì. Non pronuncerò il nome di mio fratello di fronte a questa bestiaccia, e perc iò vi dico semplicemente: dobbiamo far di tutto per liberarcene. Abbiamo tentato il tentabile per sopportarlo, per assisterlo; credo quindi che nessuno abbia il diritto di rivolgerci il benché minimo biasimo.» «Ha ragione mille volte,» disse il babbo, quasi parlando tra sè. La mamma, che non riusciva a riprender fiato abbastanza, cominciò a tossire sordamente coprendosi con la mano la bocca, negli occhi un'espressione smarrita. La sorella le corse accanto e le resse la fronte il padre, cui le parole della ragazza sembravano aver chiarito le idee, si era drizzato a sedere ed ora giocava col berretto della livrea in mezzo ai piatti rimasti sulla tavola dopo il pranzo dei pigionanti; ad intervalli gettava uno sguardo a Gregor tuttora immobile. «Dobbiamo cercare di liberarcene,» ripetè la sorella, parlando ora solo al babbo, poiché la tosse della mamma le impediva di sentire, «o finirete per rimetterci la vita tutt'e due, ve lo dico io. Quando si è costretti a un lavoro duro come il nostro, non si può esser sottoposti, stando a casa, a questo eterno tormento. Neanch'io ci resisto più.» E scoppiò a piangere tanto dirottamente, che le sue lagrime gocciolavano sul viso della mamma, ed ella, con gesto meccanico, le asciugava via via. »Liebe Eltern«, sagte die Schwester und schlug zur Einleitung mit der Hand auf den Tisch, »so geht es nicht weiter. Wenn ihr das vielleicht nicht einsehet, ich sehe es ein. Ich will vor diesem Untier nicht den Namen meines Bruders aussprechen, und sage daher bloß: wir müssen versuchen, es loszuwerden. Wir haben das Menschenmögliche versucht, es zu pflegen und zu dulden, ich glaube, es kann uns niemand den geringsten Vorwurf machen.« »Sie hat tausendmal Recht«, sagte der Vater für sich. Die Mutter, die noch immer nicht genug Atem finden konnte, fing in die vorgehaltene Hand mit einem irrsinnigen Ausdruck der Augen dumpf zu husten an. Die Schwester eilte zur Mutter und hielt ihr die Stirn. Der Vater schien durch die Worte der Schwester auf bestimmtere Gedanken gebracht zu sein, hatte sich aufrecht gesetzt, spielte mit seiner Dienermütze zwischen den Tellern, die noch vom Nachtmahl der Zimmerherren her auf dem Tische lagen, und sah bisweilen auf den stillen Gregor hin. »Wir müssen es loszuwerden suchen«, sagte die Schwester nun ausschließlich zum Vater, denn die Mutter hörte in ihrem Husten nichts, »es bringt euch noch beide um, ich sehe es kommen. Wenn man schon so schwer arbeiten muß, wie wir alle, kann man nicht noch zu Hause diese ewige Quälerei ertragen. Ich kann es auch nicht mehr.« Und sie brach so heftig in Weinen aus, daß ihre Tränen auf das Gesicht der Mutter niederflossen, von dem sie sie mit mechanischen Handbewegungen wischte. · Si svolge una riunione familiare. In una famiglia borghese di stampo familiare ci si dovrebbe immaginare che a dirigere questa riunione sia il padre, tuttavia a prendere in mano la situazione è la sorella. Proprio la più amata da G, colei che aveva più comprensione per il fratello trasformato, che lo accudiva, che tentava di portargli il cibo, cambia completamente atteggiamento. · Batte la mano sul tavolo per simboleggiare la propri autorità: è un gesto di presa di potere, di violenza (da parte di un personaggio che il lettore non si sarebbe mai aspettato. ) · Utilizza il sostantivo ‘’Untier’’=mostro, per il fratello · · -utilizza il pronome ‘’es’’ (riferito ad un animale) e ‘’er’’ allo stesso tempo-> creando un’ incoerenza di fondo che caratterizza il testo ( lascia sempre il dubbio riguardo a ciò che sia realmente successo: non si è mai certi si tratti di una trasformazione in animale, di un sogno… e il testo non dà una risposta definitiva) · La conferma definitiva dell’ ES’’ avviene successivamente: »Weg muß es«, rief die Schwester, »das ist das einzige Mittel, Vater. Vi è anche un’ inversione nella struttura-> ‘’Weg’’= via, ha una posizione dominante, un maggiore peso semantico, su di esso cade l’ accento acustico · «Deve andarsene,» gridò la sorella, «non c'è altra via, babbo. E tu devi soltanto sforzarti di non credere che questo sia Gregor. La nostra sfortuna è stata proprio di averlo creduto per tanto tempo. Com'è possibile che sia Gregor? Se lo fosse, si sarebbe accorto da un pezzo come sia assurdo pensare che degli esseri umani possano convivere con una bestia simile; se ne sarebbe andato da sè, e noi non avremmo più avuto un fratello, ma avremmo potuto vivere ancora onorando la sua memoria. Questa bestia invece sta qui a perseguitarci, spaventa i nostri ospiti, aspira evidentemente a impadronirsi di tutta la casa e a farci dormire in strada. La sorella grida appunto di gettarlo via. Rivolta al padre, dice solo di smettere di pensare a questo essere nei termini di figlio. Chiede anche come possa essere Gregor: se fosse veramente lui, avrebbe capito che la convivenza con 1 mostro simile era impossibile. Tale mostro, infine, avrebbe potuto occupare tutta la casa spingendo la famiglia ad andarsene · , »er fängt schon wieder an!« -> ambiguità nel linguaggio della sorella. Ha appena sancito la trasformazione definitiva di Gregor in animale, ma ciò nonostante usa di nuovo il pronome di persona maschile nei confronti del fratello. · Guarda, babbo,» strillò ad un tratto, «eccolo che ricomincia!» E, in un sussulto d'orrore che a Gregor parve incomprensibile, abbandonò la mamma, dando addirittura uno scossone alla sua poltrona - quasi preferisse sacrificare lei piuttosto che rimanere vicino a Gregor - e si rifugiò dietro il babbo, che, turbato a quella vista, a sua volta si alzò in piedi sollevando a mezzo le braccia, come per proteggerla. La famiglia si riunisce come in un gruppo scultoreo a protezione contro il mostro LA MORTE «E adesso?» si chiese Gregor, guardandosi attorno nel buio. Ben presto scoprì che non riusciva più assolutamente a muoversi: non ne fu stupito, anzi gli parve incredibile di essersi potuto muovere finora su quelle esili gambette. Tutto sommato, si sentiva discretamente. Certo, ogni parte del corpo gli dolorava, ma era come una sofferenza che s'indebolisse man mano e alla fine scomparisse del tutto. Non si accorgeva neppure della mela marcia che gli stava conficcata nella schiena, nè dell'infiammazione circostante, tutta coperta di morbida polvere. Con amore commosso ripensò ai suoi familiari. Della necessità della propria scomparsa era convinto, se possibile, ancor più fermamente della sorella. Rimase in quello stato di vacua e tranquilla riflessione finché l'orologio del campanile suonò le tre del mattino; vide ancora dalla finestra cominciare a sbiancarsi ogni cosa, poi, senza esserne cosciente, chinò definitivamente il capo e dalle narici esalò fievole l'estremo respiro. · G. si trova nella sua stanza al buio, impossibilitato nel movimento. Soffriva per l’ infezione, ma piano piano il dolore sembrava scomparire. Si ha una sorta di scomparsa di ogni sentire umano, ad eccezione però dell’ affetto: in una situazione di estrema degenerazione, di preludio alla morte, prova ancora un sentimento di amore verso la propria famiglia (che aveva invece deciso di abbandonarlo a se stesso) Tuttavia sentivano il bisogno di cambiare casa per dimenticar completamente ciò che era successo. Tochter fast gleichzeitig ein, wie sie in der letzten Zeit trotz aller Plage, die ihre Wangen bleich gemacht hatte, zu einem schönen und üppigen Mädchen aufgeblüht war. · I signori Samsa si accorgono che la loro figlia è anche diventata una bella ragazza, e quindi, nella logica borghese, avrebbe potuto trovare facilmente marito. · Da notare l’ utilizzo della parola ‘’aufgebluht’’ da bluhen=sbocciare Con questo verbo si indica una metafora botanica -che fa riferimento alla metamorfosi delle piante -che anche Goethe aveva inserito nei suoi testi -che indica l’ avvenire di una metamorfosi inversa, quella della famiglia: essi si erano trasformati da quando G. era stato impossibilitato a lavorare · K. è stato probabilmente insoddisfatto col suo finale poiché è un finale positivo, e una famiglia che ha prima sfruttato poi ucciso il figlio non si meriterebbe tale esito. Tuttavia probabilmente la scelta del finale è parodistica, ha il fine di essere una satira feroce: -la famiglia è presentata in una situazione contrastante rispetto a ciò che è successo prima -in chiave ironica, si tenta di costruire una coerenza con il testo precedente IL GENERE- UNA POSSIBILE CLASSIFICAZIONE La Metamorfosi appartiene al genere letterario del fantastico. Tuttavia ci si chiede: a quale genere del fantastico appartiene? Una possibile classificazione del genere fantastico è stata elaborata da Tzvetan Todorov: critico di origini bulgare, naturalizzato francese, morto recentemente(2017). Simon Spiegel, sulla scia di Todorov scrive un saggio: Theoretisch phantastisch. Eine Einführung in Tzvetan Todorovs Theorie der phantastischen Literatur Todorov) (Introduzione alla letteratura del fantastico Spiegel ritiene esistano 3 tipi di letteratura fantastica: 1) il meraviglioso . E’ una categoria anche estetica ->in ambito ted. occupa una posizione importante nel 700 all'interno della discussione del concetto della ‘’mimesi =imitazione della natura’’. Ci si chiede se tutto debba essere riprodotto come lo vediamo nella realtà o se la fantasia possa rielaborare la realtà riproducendo il meraviglioso, così da provocare un effetto ‘’inatteso’’ e ‘’sorprendente’’ 2)il perturbante 3) il fantastico in generale Queste categorie si riferiscono ad elementi all’ interno di testi letterari che - sono inspiegabili, sovrannaturali - di cui non si capisce l’ origine -di cui neppure il testo fornisce una spiegazione. (Questo status ontologico per far parte del genere del fantastico ha bisogno di non essere spiegato fino alla fine del racconto.) Per quanto riguarda il romanzo, la ‘’metamorfosi’’ è un evento -inatteso -perturbante -inspiegato fino alla fine del racconto: il lettore non saprà mai qual è la causa della trasformazione; non saprà mai se l’ evento narrato è solo un sogno o se è realtà (sempre all’ interno della finzione letteraria) (Questo evento è un elemento di incertezza, che provoca nel lettore una esitazione: non saprà mai se classificare la narrazione come reale, possibile, completamente fantastica, inspiegabile o perturbante) Todorov e Spiegel però si chiedono a quale dei 3 generi del fantastico la Metamorfosi possa appartenere. Todorov evidenzia una problematica: - Nel genere fantastico tradizionale si ha una base realistica= un riferimento ad mondo reale. Ad esso poi si contrappone l'elemento fantastico,meraviglioso. Secondo il critico, nel racconto mancherebbe questo riferimento alla realtà Perciò propone una nuovo genere di letteratura fantastica, di cui ‘’La metamorfosi’’ potrebbe far parte: -quello NEOFANTASTICO= genere letterario caratterizzato da elementi meravigliosi, sorprendenti, perturbanti, ma mancante di una base realistica. Tuttavia ‘’La metamorfosi’’è mancante di una base realistica solo se considerata come la narrazione di un sogno. Se invece viene considerata come un evento accaduto realmente, i riferimenti alla realtà sono molti: quelli alla famiglia borghese tradizionale, al mondo del lavoro di stampo capitalistico… (La stessa metamorfosi potrebbe essere considerata come un tentativo di evasione all’ oppressione esercitata da questi due mondi). Inoltre la realtà in cui G. Samsa vive viene descritta in maniera molto precisa. E anche i riferimenti autobiografici alla vita di K. sono numerosi. Per tale motivo, non si può essere d’ accordo fino in fondo con la riflessione che Spiegel fa su Todorov. La domanda (a che genere fantastico appartenga la metamorfosi) rimane una questione aperta, come lo stesso romanzo rimane aperto
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