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La Metamorfosi: libro di Franz Kafka, Appunti di Letteratura Tedesca

Riassunto del libro ''la metamorfosi'' di Franz Kafka

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 08/12/2019

ilaria-marchewka
ilaria-marchewka 🇮🇹

3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Metamorfosi: libro di Franz Kafka e più Appunti in PDF di Letteratura Tedesca solo su Docsity! La metamorfosi (Die Verwandlung) La metamorfosi è un racconto lungo di Franz Kafka, scritto nel 1912 ma pubblicato nel 1915. Si tratta di uno dei testi più noti e famosi in cui si descrivono le vicende di un uomo, Gregor Samsa, che si risveglia una mattina trasformato ‘’in un enorme insetto immondo.’’ La causa di tale mutazione non viene mai rivelata. Tutto il seguito del racconto narra dei tentativi compiuti dal giovane Gregor per cercar di regolare - per quanto possibile - la propria vita a questa sua nuova particolarissima condizione, soprattutto nei riguardi dei genitori e la sorella e con il suo capo di lavoro. Generalmente La metamorfosi è interpretata come una allegoria della alienazione dell’uomo moderno all’interno della famiglia e della società, che si traduce nell’isolamento del “diverso” e nell’incomunicabilità con i propri simili. Il racconto è anche un ottimo esempio della poetica e della visione del mondo di Kafka, in cui il destino dell’esistenza individuale è in mano a forze oscure e inconoscibili, che operano in maniera assurda e imperscrutabile sulla vita degli uomini (come si vede anche nel romanzo Il processo).. ________________________________________________________________________________________________ Personaggi  Gregor Samsa  Grete Samsa  Signora Samsa  Signor Samsa  Il procuratore (solo nella prima parte)  Le domestiche  I tre signori (solo nella terza parte) ________________________________________________________________________________________________ Temi  Alienazione e spersonalizzazione dell'individuo cui è imposto un ruolo non suo;  Il rapporto problematico padre-figlio;  Il senso di angoscia;  Il senso dell'ambiguità;  Lo spiazzamento;  La continua ricerca dell'allegoria e della metafora usate in tutta la loro enigmaticità e ambivalenza;  Il rifiuto della mostruosità fisica;  L'egoismo e l'ingratitudine come moventi fondamentali del comportamento umano: così, quando Gregor lavora e sostiene la famiglia viene trattato con rispetto, ma quando diventa un peso, questa stessa famiglia non tarda a disprezzarlo e ad accogliere la sua morte con sollievo. Allegoria e interpretazione Attraverso la condizione ripugnante del protagonista e la sostanziale incapacità dei parenti di instaurare con lui un rapporto umano, l'autore vuole rappresentare l'emarginazione alla quale il "diverso" viene tragicamente condannato nella società. L'insetto non simboleggerebbe altro che questo "diverso". La metafora dell'insetto rappresenta la dipendenza di Kafka dalla famiglia e la negazione della sua libertà artistico-espressiva nella letteratura. Già in una lettera alla sorella Elli, Kafka aveva definito la famiglia come un "contesto veramente animale", che soffoca la libera espressione dell'individuo con l'egoismo oppressivo di un amore "assurdo e bestiale". Nonostante la famiglia di Gregor tenti, almeno inizialmente, di mantenere un contatto con lo sventurato, si percepisce quasi subito il ribrezzo che suscita in loro la vista della condizione ributtante nella quale egli versa. Nemmeno lo stretto grado di parentela e il ricordo di un passato normale e felice, riescono a salvare Gregor dalla condanna alla quale sembra, fin dalle prime battute, destinato. Dapprima, scoperta la nuova condizione dell'uomo, i familiari provano raccapriccio; poi paura di avere contatti diretti con esso, tant'è che il poveretto decide di nascondersi, quando gli viene portato il cibo, per non suscitare spavento; poi insofferenza (che si manifesta nel lancio di mele, da parte del padre, a Gregor, che viene gravemente ferito), e infine rassegnazione. Gregor è diventato un peso, i familiari stessi si augurano che muoia. La madre, il padre e la sorella ne sono comprensibilmente affranti, tuttavia sanno che quella è l'unica via d'uscita da una situazione divenuta oramai insostenibile. Commento Le pagine della Metamorfosi di Kafka si presentano come una lunga, articolata metafora che si sviluppa in due direzioni differenti ma strettamente correlate tra loro. Da un lato, il racconto è una denuncia dell’oppressione delle regole sociali sull’individuo, che viene schiacciato e spersonalizzato dalle imposizioni esterne. Dall’altro lato, La metamorfosi è un apologo sull’impossibilità di comunicazione tra esseri umani, in particolar modo negli ambienti familiari 2, simboleggiati dai luoghi chiusi ed asfittici in cui si svolge tutta la vicenda. Gregor Samsa, in cui possiamo vedere un “doppio” del suo autore, è schiacciato dalle regole della vita borghese. Il suo lavoro di commesso viaggiatore, ripetitivo e faticoso, è tuttavia la fonte di sostentamento dell’intera famiglia, circostanza che lo obbliga ad uno scrupoloso rispetto di obblighi, orari e doveri d’ufficio. Non a caso, quando appena sveglio capisce d’essersi tramutato in un ributtante scarafaggio, il primo pensiero di Gregor è al ritardo accumulato già di prima mattina; quando il procuratore gli intima di aprire la porta della stanza minacciandolo di licenziamento, Samsa non bada alla reazione che potrà suscitare il suo nuovo aspetto bestiale, ma cerca in ogni modo di giustificare il proprio operato e il proprio comportamento. La metamorfosi in insetto è insomma la forma concreta dell’alienazione di Gregor, incastrato in meccanismi che lo privano della sua identità. Al tempo stesso, anche il contesto familiare dei Samsa è alla base dell’allegoria costruita da Kafka: Gregor è il pilastro su cui si regge il loro benessere, esemplificato dalle lezioni al Conservatorio di Grete. I rapporti di affetto e amore si capovolgono ben presto quando Gregor non può più assicurare alcuna forma di sostentamento a causa della sua mutazione; in poco tempo, egli diventa un peso insostenibile e, dopo una serie di incidenti non voluti da Gregor, anche l’amata sorella lo vede come un fastidio di cui disfarsi. In questa situazione emergono facilmente tutte le tensioni latenti, come il difficile rapporto tra il figlio e il padre, fino all’episodio del ferimento di Gregor a colpi di mela, o alla circostanza, che prelude alla morte del protagonista, in cui il giovane ascolta i discorsi dei familiari su tutti i problemi che egli ha causato alla famiglia. Tutto ciò - che ha pure precisi riscontri biografici nell’esistenza di Kafka, figlio di una famiglia di commercianti ma portato alla carriera letteraria - può farci interpretare La metamorfosi come l’allegoria dell’impossibile conciliazione tra le aspirazioni individuali e le costrizioni della vita borghese. La “diversità” di Gregor si carica così di significati e letture che, in parte, restano volutamente ambigui ed enigmatici, com’è tipico della narrativa kafkiana. Le cause della metamorfosi non sono spiegate né indagate ed essa è accettata da Gregor come un dato di fatto; gli altri membri della famiglia, ne sono disgustati, ma nemmeno loro si interrogano sulle cause della mutazione. L’effetto di straniamento che ne consegue circonda tutta la vicenda di un’aura di “realismo magico”: in un contesto apparentemente reale e quotidiano (l’esistenza di una normale famiglia borghese di inizio secolo) viene calato un elemento magico o sovrannaturale (la “metamorfosi”), senza darne spiegazioni razionali. La metamorfosi diventa così per Kafka la chiave di lettura dei mali dell’uomo contemporaneo.
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