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n NERO
9) GANCO IN vi
SI PERDE OGNI
\DENTITA'
La morte dell re
Nella s
travestito d
sue paure impro
bamenti istintiv
la sua deliziosa
modo? È forse l’eroe della n
castrato che si nasconde sotto la
che l'esperienza personale ha munito è
donna? È l'autore Balzac, che professa idee «
Peo la saggezza univenale? La paccioga
minciare da cit, stessa del corpo
È stato senza dubbio sempre così
fiche del racconto non si fa mai carico una persone, ma cn
mediatore, 3ciemeno Garota Sic pai pi io a
mirare la «performance» (cioè la p dro
e punto d'arrivo dell ideologia capitalistica, ad attribuire la
massima importanza alla «persona» dell'autore. L'autore re-
gna ancora nei manuali di storia letteraria, nelle biografie di
scrittori, nelle interviste dei settimanali e nella coscienza stes-
sa degli uomini di lettere, tesi ad unire, con i loro diari intimi,
la persona e l’opera; l'immagine della letteratura diffusa nella
cultura corrente è tirannicamente incentrata sull'autore, sulla
sua persona, storia, gusti, passioni; nella maggior parte dei ca-
si la critica consiste ancora nel dire che l’opera di Baudelaire
è il fallimento dell’uomo Baudelaire, quella di Van Gogh
uo vizio: si cerca sempre la
spiegazione dell'opera sul versante di chi l'ha prodotta, come
se, attraverso l'allegoria più o meno trasparente della finzio-
a sola e mede-
ceo è
; primo fra tutti, ha
Utta la sua ampiezza la necessità di sostituire il
linguaggio in se stesso a chi sino ad allora sembrava esserne il
proprietario; per lui come per noj i
l'autore; scrivere significa,
Aallazazietà, che non va assolutamente ©
tivi te del romanzo realista —, ta
n SCe,D
vrnda
Ulfe dl IEttore I TOOTO cre gli spetta). Va-
léry, impaniato in una psicologia dell'Io, edulcora notevol-
mente la teoria di Mallarmé ma, riferendosi per amore del
classicismo alle lezioni della retorica, mette incessantemente
in dubbio e in ridicolo l'Autore, accentua la natura linguistica
e per cosî dire «casuale » della sua attività, e rivendica in tutta
la sua opera în prosa la condizione essenzialmente verbale del-
la letteratura, di fronte alla quale ogni ricorso all’interiorità
dello scrittore gli sembra pura superstizione. Spini Ci
nonostante il carattere apparentemente psicologico di quelle
che si sogliono definire le sue analisi, si affida palesemente il
compito di mescolare e inesorabilmente, affinan-
dolo sino all'estremo, : fa-
‘cendo del narratore non colui che ha vis
sorio
scÈz-r
du
quanti anni
del romanzo -
e il romanzo term
scrivere, ma non pu a quando fi.
nalmente la scrittura diventa possibile), Proust ha dato alla
scritrura moderna la sua epopea: con un ribaltamento radica.
le, invece dì mettere la propria vita nel romanzo, come troppo
spesso è stato detto, ha futto della sua vitastessa un'opera di
cui il libro è in un certo senso il modello
nodo che a noi ri.
sulti ben evidente come non sia-Cha
is a imitare Monte.
squiou) ma Montesquivu, nella sua realtà aneddottica e stori.
ca, a costituire soltanto un frammento secondario, derivatà,
di Charlus. Il Surrealismo, ne, per restare In questa prei :
storia della modernità, non poteva certo attribuire al linguag.
gio un posto di prima grandezza, in quanto linguaggio è si-
stema, mentre quel movimento si proponeva, romanticamen.
te, una sovversione diretta dei codici - comunque illusoria
dal momento che un codice non può essere distrutto, ma sol.
tanto «giocato » -; raccomandando costantemente di delude-
re bruscamente il senso atteso (la famosa saccade surrea) lista)
affidando alla mano il compito di scrivere il pit rapidamente
possibile quel che la mente stessa ignora (la scrittura automa.
, accettando il principio e l'esprienza di una scrittura a
pit mani, il Surrealismo ha però contribuito a dissacrare l'im.
magine dell'Autore. Infine, al di fuori della letteratura in sen-
so stretto (per la verirà, sono distinzioni che sempre più
no cadendo in disuso), calli dista
le n prez o rivelando come
Ger el ocedimento vuoto,
c inziona perfettamente senza che si renda necessario col.
marlo con la persona degli interlocutori; dal
guistico, | punto di vista lin-
usaunS o: n inguaggio cono-
x rt tt *PEISOTTTP, € tale soggetto, vuoto
al di fuori dell'enunciazione stessa che lo Coin è sutfi
ciente a fara tenere» il linguaggio, cioè ad esaurirlo.
Li PAS a II