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La nascita e la fine della Repubblica di Weimar e l'ascesa del nazismo in Germania, Appunti di Storia

La nascita della Repubblica di Weimar in Germania dopo la prima guerra mondiale, la sua fragilità e la crisi economica e politica che portò all'ascesa del nazismo e alla fine della repubblica. Si parla anche del programma di Stresemann e del trattato di Locarno. Il documento si concentra principalmente sulla situazione politica ed economica della Germania tra il 1918 e il 1933.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 20/07/2022

rossella.dipantaleo
rossella.dipantaleo 🇮🇹

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Scarica La nascita e la fine della Repubblica di Weimar e l'ascesa del nazismo in Germania e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Il nazismo Nascita della repubblica di Weimar Dopo che la Germania perde la prima guerra mondiale, l’imperatore Guglielmo II abdica e viene proclamata la repubblica. Inoltre si formano consigli di operai e soldati sul modello sovietico. La repubblica era nata da un’alleanza tra socialdemocratici e conservatori, anche se era un accordo fragile; era nato dall’esigenza di affrontare l’emergenza sociale ed economica dopo il conflitto mondiale. Nel 1918 nasce la Lega di Spartaco, di ispirazione comunista e che andava contro la repubblica. I suoi dirigenti incitavano i proletariati alla rivoluzione e si svolsero delle manifestazioni che protesta, che però vennero represse dalle bande militari di reduci di guerra (Freikorps). Gli spartachisti vennero arrestati e uccisi e i rappresentanti rapiti e assassinati. Il 19 gennaio 1919 i socialdemocratici ottennero la maggioranza per le elezioni dell’Assemblea costituente e questi dovettero collaborare con i partiti cattolici di centro e con i liberali. La Costituzione fu redatta a Weimar e per questo il nuovo Stato è detto “Repubblica di Weimar”. Era un sistema fragile e incerto e aveva una forma democratica, federale e un sistema istituzionale presidenziale (due figure centrali: il Capo dello Stato e il Primo ministro). Il socialdemocratico Ebert era il Capo di Stato e diede a Scheidemann il compito di formare il governo, nato da una coalizione tra Spd, Zentrum e Ddp. Con la pace di Versailles emersero diverse idee politiche e i vari governi che si succedettero erano deboli e non erano in grado di rispondere alla grave crisi del post-guerra. Dopo un colpo di Stato nel marzo del 1920 e le elezioni dello stesso anno, in cui i partiti di destra avanzavano, la Germania dichiarò di non poter pagare i danni della guerra a Francia e Gran Bretagna. Quindi i francesi in risposta occuparono i territori della Renania, causando quindi una tensione tra tedeschi e francesi. Quello che aggravò la situazione fu un grave processo inflazionistico, in cui ci fu un crollo precipitoso del marco. I movimenti estremisti iniziarono a proliferare, dato che il governo non era in grado di risollevare i problemi politici ed economici. Entra in scena Hitler, un reduce di guerra austriaco, che nel 1920 diventa il leader del Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (Nsdap). Non aveva un programma preciso, ma iniziò a raccogliere molti consensi, prendendo spunta dal fascismo italiano. Tentò un’insurrezione a Monaco, ma fallì e venne arrestato. In prigione scrisse “Main Kampf”, testo base dell’ideologia nazista Hitler entra in scena Il governo tedesco passa nelle mani di Stresemann che fonda il suo programma su quattro punti:  Riallacciare degli accordi con la Francia e rivedere il trattato di Versailles  usare il potere contro gli estremisti  emettere un nuovo marco  ridurre la spesa pubblica per aumentare il potere d’acquisto del marco Riuscì ad attuare il suo programma, migliorando la situazione, ma si accorse che la Germania non era in grado di pagare i danni della guerra, se la sua economia non si fosse ripresa. Si decise quindi che i danni si sarebbero dovuti pagare annualmente e in base alla ripresa economica. Ci fu una conseguente ricrescita economica fino al 1929, grazie anche agli aiuti di Usa e Gran Bretagna. La Germania si impegnò a non invadere la Renania, a patto che questa doveva essere liberata anche dai francesi. Nel 1925 ci fu il trattato di Locarno, in cui la Germania viene annessa alla Società delle Nazioni e poi si allentarono le tensioni con Francia. La Germania si stava stabilizzando economicamente e politicamente. La fine della Repubblica di Weimar Tutti i successi di Stresemann furono azzerati dal crollo della borsa di Wall Street. Ci fu un successivo fallimento delle aziende e un aumento delle disoccupazioni. Le popolazioni quindi iniziarono a sostenere i movimenti estremisti, così che poi si assistì all’ascesa di Hitler tra il 1929 e 1933. Egli eccitava gli animi, forniva delle spiegazioni alle difficoltà tedesche, individuava nemici interni e esterni, ma soprattutto prometteva un futuro glorioso alla Germania. A causa dei numerosi consensi nei confronti degli estremisti, la repubblica di Weimar non riusciva a governare. Ci furono delle elezioni nel 1928, in cui ottennero la meglio i moderati, con la formazione di un governo con a capo Müller (socialdemocratico) con il Zentrum, Spd, Ddp e i popolari. A causa della morte di Stresemann ci fu una grave instabilità economica e politica, che si tentò di risolverla con un programma di Brüning, che però non superò il parlamento. Quindi si tennero delle nuove elezioni del settembre del 1930, che causarono la crescita del consenso verso i comunisti. In qualche modo, comunisti e socialdemocratici non si unirono su un fronte antinazista e quindi i nazisti ottennero la meglio, ottenendo il consenso delle aree più conservatrici e delle classi più deboli, ormai stanchi del governo. Il nazismo al potere Il partito nazista era coadiuvato da un raggruppamento paramilitare, le Sturmabteilungen (SA), composte da reduci di guerra e disoccupati. Il comando era affidato a Ernst Röhm. Il paese divenne preda delle violenze delle SA, quindi i nazisti sembravano avere in mano l’opinione pubblica, dato che sembravano gli unici in grado di garantire l’ordine pubblico. . L’11 ottobre del 1931 si tenne un incontro a cui partecipò anche Hitler e costituì l’alleanza tra la grande industria e l’estrema destra nazista. Nel 1932 la crisi economica aumentò notevolmente, insieme a scioperi, manifestazioni. Si tennero allora le elezioni presidenziali, in cui Hitler ottenne un grande successo (13 milioni di consensi). I nazisti divennero il primo partito tedesco con 13.700.000 voti, il 37% dei consensi e 230 seggi in Parlamento. Venne affidato il compito di guidare il governo a Franz von Papen, esponente del Zentrum. Era un governo debole e per questo vennero indette nuove elezioni; i nazisti ottennero meno voti, ma comunque avevano il 33,1% del consenso. Il 30 gennaio 1933 von Hindenburg incarica Hitler di formare un nuovo governo con la coalizione di destra e i moderati. I nazisti avevano solo due ministeri, gli altri erano nelle mani dei conservatori. Hitler si mostrò abile ad ottenere poteri eccezionali e a togliere potere alle forze politiche di governo e di opposizioni. Infatti ci furono delle elezioni nel 1933 e la propaganda elettorale fu impedita ad ogni partito, fuorché a quello nazista. Prima delle elezioni ci fu l’incendio del Reichstag, sede del Parlamento, in cui Hitler incolpò i comunisti, che vennero perseguitati. Questo consentì ad Hitler di limitare le libertà politiche e di estendere il controllo poliziesco. Il partito nazista prende il 43,9% dei voti. Hitler dichiara decaduti i deputati socialisti e comunisti e si fa affidare pieni poteri.
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