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Prima Guerra Mondiale: Cause, Conflitto e Connessezze, Dispense di Storia

La prima guerra mondiale, le cause scatenanti, i conflitti tra stati e le conseguenze su scala mondiale. Vengono trattati i conflitti tra Francia e Germania, l'Italia e l'Austria, la debolezza dell'Impero Ottomano e la crescente volontà di Germania di spodestare l'Inghilterra. Vengono inoltre descritte le crisi marocchine, le guerre nei Balcani e l'attentato a Sarajevo. Il testo conclude con l'ingresso di Italia nella guerra, la sconfitta di Austria e la fine dei grandi imperi.

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 10/05/2022

MarcusIV
MarcusIV 🇮🇹

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Scarica Prima Guerra Mondiale: Cause, Conflitto e Connessezze e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! PRIMA GUERRA MONDIALE La prima guerra mondiale è un evento importantissimo della storia del primo 900. Alcuni storici considerano questo conflitto e la seconda guerra mondiale un unico evento chiamato seconda guerra dei trent'anni, mentre altri invece considerano le due guerre come eventi distinti, divisi dalla crisi di Wall Street. A precedere la guerra ci furono varie crisi internazionali, ma quella che l'ha fatta distinguere è stata la grande novità bellica che ha portato. Le armi erano avanzate, automatiche e con una grande potenza distruttiva. In questo conflitto, più che nei precedenti, i civili erano affiancati ai militari e il numero di vittime fu molto alto. LE CAUSE DEL CONFLITTO Tra le cause scatenanti la guerra troviamo sicuramente i conflitti tra i singoli stati. La Francia, dal 1870, provava un forte desiderio di rivalsa sulla Germania, dopo la sconfitta e la perdita di alcuni territori. L'Impero Ottomano, governato ora dai giovani Turchi, si era indebolito e divenne preda facile di Austria, che puntava a rafforzare il proprio potere nei Balcani dopo aver ottenuto l'amministrazione temporanea della Bosnia-Erzegovina, e Russia, che, a favore del proprio commercio, cercava sbocchi sul mediterraneo. Ciò implicava anche l'Italia, che avendo ottenuto la Libia, facente parte dell'impero Ottomano, aumentava i suoi dissapori con l'Austria. Proprio con quest'ultima poi, c'erano conflitti per le terre irredente della Dalmazia, della Venezia Giulia e dell'Istria. La Germania puntava a spodestare, a usurpare il trono di prima potenza mondiale all'Inghilterra e ci provò costruendo una grande flotta volta a colpire proprio il punto forte degli Inglesi per tutta l'età moderna, la loro egemonia sugli oceani. Infine, la politica Nazionalista aveva contagiato tutta l'Europa, e questo aumentava il desiderio di prevalenza sugli altri da parte di tutti. In più, la questione delle alleanze, Triplice Intesa e Alleanza, favorì l'espansione del conflitto su scala mondiale, che, altrimenti, si sarebbe risolto solo tra gli stati interessati. TAPPE DI AVVICINAMENTO Gli eventi che avvicinarono la guerra furono molteplici. Le due crisi Marocchine coinvolsero Francia e Germania. La Francia puntò il suo sguardo verso il Marocco. Nella prima crisi, la Germania difese l'indipendenza dello stato africano, nella seconda, invece, concesse il protettorato alla Francia in cambio di una parte del Congo Francese. La Francia aveva solo il compito di proteggere il Marocco, perciò si occupava, comunque, solo della politica estera dello stato, ma il governo locale era pienamente autonomo. Poi ci furono la guerra Italo-Turca e le guerre nei Balcani. La penisola Balcanica aveva un'importante posizione geopolitica e questo faceva gola a molti stati. La prima guerra fu vinta da Serbia, Montenegro, Bulgaria e Grecia che approfittarono della debolezza dell'impero Ottomano che perse quasi tutti i suoi territori europei. La seconda si generò tra Serbia e Bulgaria sulla gestione dei territori della Macedonia. A vincere fu la Serbia sostenuta dall'impero Ottomano, che ottenne parte della Tracia e Adrianopoli, mentre la Serbia prese il Montenegro. L'evento che sfociò poi nella guerra fu, però, l'attentato a Sarajevo, città che ospitava Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria. Gavrilo Princip, insieme ad altri due rivoluzionari nazionalisti, favoriva l'annessione della Bosnia alla Serbia e puntava all'uccisione di Francesco Ferdinando. Dopo una serie di eventi ci riuscì fortuitamente, prima di essere arrestato. L'Austria chiaramente non prese bene la cosa, e iniziò a sospettare del coinvolgimento della Serbia, che, a sua volta temeva l'attacco Austriaco e perciò si accordò in gran segreto con la Russia che l'avrebbe difesa in caso di attacco, pur di ottenere uno sbocco sul Mediterraneo. L'Austria mandò un ultimo avvertimento alla Serbia. Questa avrebbe dovuto sciogliere ogni movimento Nazionalista rivoluzionario e avrebbe dovuto consegnare entro 48 ore i colpevoli dell'attentato. A causa dell'alleanza con la Russia, la Serbia non rispettò l'ultimatum. Ormai la guerra sarebbe scoppiata. L'INIZIO DEL CONFLITTO Alla fine l'Austria dichiarò guerra alla Serbia, ma la Russia, come da accordo, intervenne. Così entrarono in gioco tutti i meccanismi delle alleanze. La Germania entrò in guerra contro la Francia e la Russia, difese per forza dall'Inghilterra. La Germania invade il Belgio per aggredire la Francia, il Giappone entra in guerra per ottenere potere sul Pacifico contro i tedeschi. Ormai la guerra ha coinvolto quasi tutto il mondo nel giro di pochi giorni. Si era convinti di un'assoluta velocità del conflitto a causa delle nuove armi, ma da guerra lampo si passò ad una guerra combattuta in trincea, a causa dell'aviazione. Il conflitto prese quindi una piega molto lenta e pochi stati riuscivano a prevalere sugli altri. ITALIA NEUTRALE La Triplice Alleanza aveva uno scopo difensivo. Perciò l'Italia, governata da Salandra, dato che Germania ed Austria non furono attaccate, decise di rimanere neutrale, anche se il paese era diviso tra neutralisti ed interventisti. NEUTRALISTI I neutralisti erano formati dai cattolici, che per motivi religiosi non potevano accettare una tale forma di violenza, mentre a livello più politico-economico temevano il forte aumento delle tasse, i socialisti rivoluzionari internazionalisti che sentivano la necessità di una guerra non tra stati, ma tra classi sociali e i liberali giolittiani che pensavano di trarre maggiore vantaggio dalla diplomazia, ottenere il Trentino in cambio della neutralità, per esempio. Inoltre l'Italia non aveva uomini né armi per affrontare la guerra. INTERVENTISTI Gli interventisti erano i liberali conservatori, tra cui Salandra, che tramite la guerra avrebbero voluto eguagliare l'Italia agli altri stati Europei, i nazionalisti, prima a favore dell'Intesa, poi dell'Alleanza, per l'unificazione totale dello stato. Tra questi vi erano i futuristi (come Gabriele d'Annunzio) che vedevano nella guerra un modo per ripulire il mondo dalla feccia e lasciare in vita solo i valorosi. Gli irredentisti volevano la guerra per il recupero dei territori irredenti. A sinistra spiccavano i sindacalisti rivoluzionari e i socialisti rivoluzionari nazionalisti di Benito Mussolini, convinti che la guerra avrebbe mosso il popolo contro il capitalismo. Mussolini fu cacciato dal suo partito per le sue posizioni e, quindi, fondò "Il popolo d'Italia" gettando le basi per il fascismo.
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