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La Prima Guerra Mondiale: Innovazioni Militari e Impatto sulla Popolazione, Appunti di Italiano

Storia EconomicaStoria militareStoria della prima guerra mondiale

La prima guerra mondiale (1914-1918), caratterizzata da innovazioni militari come l'uso di nuove armi e mezzi di guerra. La guerra non scoppiò per caso, ma per l'attentato a sarajevo che causò la morte di francesco ferdinando. La guerra coinvolse tutta la popolazione, portando a una discreta rivalità economica tra le nazioni partecipanti. L'uso di trincee portò a pessime condizioni igieniche per i soldati, che subirono le conseguenze. La propaganda e la censura non riuscirono a nascondere lo stato dei prodotti alimentari e delle condizioni igieniche, provocando manifestazioni e rivelando la disorganizzazione della censura. La guerra fu un duro colpo per l'economia dei paesi partecipanti, distruggendo famiglie a causa della grande perdita di soldati e civili.

Cosa imparerai

  • Come la guerra coinvolse la popolazione civile?
  • Quali innovazioni militari furono introdotte durante la Prima Guerra Mondiale?
  • Quali furono i costi economici e umani della Prima Guerra Mondiale?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 11/04/2022

aurora-mariuccini
aurora-mariuccini 🇮🇹

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13 documenti

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Scarica La Prima Guerra Mondiale: Innovazioni Militari e Impatto sulla Popolazione e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Traccia B1 LA PRIMA GUERRA MONDIALE E L’ESPERIENZA DELLA MORTE DI MASSA La Prima Guerra mondiale, detta anche Grande Guerra (1914-1918) fu caratterizzata da innovazioni in ambito militare, come l’utilizzo di nuovi armi e di nuovi mezzi di guerra: si passò da circa 4 cannoni a 13 (per ogni 1000 soldati), lanciabombe, bombardamenti tattici via aereo (inclusi aerei da caccia), i sommergibili (che erano una novità enorme al tempo), il carro armato, le armi chimiche, i lanciafiamme e le armi da fuoco automatiche (come mitragliatrici, cannoni automatici e fucili mitragliatori). Come tutti sanno, questa guerra non scoppiò per caso, ma con l’attentato a Sarajevo (da parte della Serbia) nel quale fu ucciso l’erede al trono d’Austria, Francesco Ferdinando (28 luglio 1914). Certo è che questa sanguinosa guerra (che si trasformò ben presto da guerra lampo a guerra di trincea) non implicò la presenza e lo svolgimento delle mansioni da parte dei soli soldati, ma coinvolse tutta la popolazione: dai civili alle donne (che veninano impiegate per ottenere mano d’opera nelle fabbriche). Questo implicò anche una discreta rivalità economica tra le nazioni partecipanti (ad esempio Gran Bretagna e Germania). Una delle differenze sostanziali che distingue questa guerra dalle precedenti è l’implicazione delle trincee, come già detto. L’uso di queste opere di fortificazione (costituite da una fossa scavata nel terreno, nelle quali i soldati si difendono dal fuoco del nemico e da cui a loro volta sparano), portò i soldati a vivere in pessime condizioni igeniche, e inevitabilemente a subirne le conseguenze. L’impiego di trincee fu adottato perché si pensava, inizialmente, che sarebbe stata una guerra lampo, definizione che poi risulterà essere sbagliata. Nel 1917 gli Stati rafforzarono la propaganda e la censura, ma nonostante ciò, non riuscirono a nascondere lo stato dei prodotti alimentari e delle condizioni igeniche. Questo provocò inevitabili manifestazioni, e rivelò la disorganizzazione della censura (presente a quei tempi).  La propaganda instaurò una cultura di guerra che veniva usata principalmente per raffigurare il nemico attraverso la visione del popolo e dei soldati, quindi una valutazione ampiamente soggettiva. Fu un duro colpo per l’economia dei paesi partecipanti, soprattutto con la successiva stilazione dei vari trattati; ma non solo dal punto di vista politico-economico i paesi sprofondarono nel baratro: le famiglie erano distrutte a causa della grande perdita di soldati e civili. Chi per prigionia, chi sotto il fuoco nemico, sotto le bombe...651’000 uomini non fecero mai più rientro alle proprie case (di cui: 406’000 sotto i fuochi, 145’000 per malattia e 100’000 nei campi di prigionia). In tutto si indica all’incirca un totale di 3.400 civili uccisi in azioni militari dirette, di cui 2.293 periti in attacchi contro navi, 958 in bombardamenti aerei e 147 in bombardamenti navali. Eppure...non solo i soldati furono quelli che diedero la vita per amor di patria, ma anche gli stessi civili: dai 500’000 ad 1’000’000 i civili morti durante la Grande Guerra (si suppone che la maggior parte di essi sia deceduta ANCHE a causa dell’epidemia “spagnola”, che uccise mezzo miliardo di persone fino al 1919 in tutto il mondo). Se si sommano i nostri connazionali a quelli delle altre nazioni partecipanti alla Grande Guerra, quindi più o meno 74 milioni di soldato, il totale delle perdite si può stimare intorno ai 37 milioni, contando più di 16 milioni di morti e più di 20 milioni di feriti e mutilati, sia militari che civili, cifra che fa della "Grande Guerra" uno dei più sanguinosi conflitti della storia.
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