Scarica La prima guerra mondiale: una prima guerra moderna e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! 1914-1918. Una guerra moderna I generali fanno la guerra a tavolino. e hanno una concezione di essa ottocentesca. I soldati in trincea invece vivono in una situazione claustrofobica, non vedono il nemico. Inutilità totale degli attacchi durante la guerra di trincea, logoramento e posizione. Battaglie che durano mesi. Manifesti di propaganda per incentivare gli uomini ad arruolarsi nell'esercito nazionale; strutturati nella stessa maniera - uomo che punta il dito verso chi legge il manifesto per attirare l'attenzione e far sentire il cittadino coinvolto nella guerra. Il caso italiano Inizialmente l'Italia sceglie la neutralità. Entrerà in guerra il 24 maggio 1915. 4 novembre fine della guerra - due date fondamentali che ancora oggi danno il nome a piazze e strade. Italia divisa in due: Salandra firma un patto segreto a Londra, decretando che dal mese successivo l'Italia sarebbe entrata in guerra a fianco dell'Intesa, voltando le spalle ai suoi alleati originari. Obiettivi dell'Italia erano Trento e Trieste, quest'ultima fondamentale per l'Austria per il suo porto. D'Annunzio il 5 maggio 1915, 55 anni dopo la partenza dei mille di Garibaldi, a Quarto; tiene un discorso in cui incita alla guerra, comparandola alla partenza dei Mille, per Trento e Trieste - ultima guerra del Risorgimento. Quindi l'interventismo, seppur rappresentando la minoranza dell'opinione pubblica del paese, si dimostra più capace di conquistare le masse. Nazionalismi esasperati e fallimento degli internazionalismi Fronte interno e mobilitazione di massa Intellettuali e propaganda. Donne e infanzia nella dimensione bellica. Violenza: pratiche e linguaggi. Brutalizzazione della politica. "Guerra crociata" e "nemico interno". Società in lutto, milite ignoto e politiche del lutto. Officina della guerra: da guerra immaginata a guerra reale. Soldati in trincea: traumi fisici e mentali. neutralisti, non vogliono la guerra (giolittiani, socialisti, cattolici). Giolitti non convinto della guerra, che sarebbe stato un disastro. Auspicava qualche territorio senza combattere. Sono la maggioranza del paese. interventisti, necessario entrare in guerra (Salandra, Sonnino), sindacalisti, rivoluzionari. Interventisti per motivi differenti. In alcuni casi la guerra è necessaria, naturale, momento in cui si dimostra la forza di un paese. (futuristi - guerra sola igiene del mondo). La guerra può essere medicina per curare il paese. - interventisti nazionalisti. Altri non ritengono la guerra bella, la ritengono una necessità o un occasione per completare l'unificazione intrapresa dai padri e dai nonni durante il Risorgimento - interventismo democratico (Wilson).