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La proto-industrializzazione: il primo passo verso l'industrializzazione, Appunti di Storia

Storia dell'industrializzazioneStoria Economica Moderna

La proto-industrializzazione, fase antecedente all'industrializzazione, vide la nascita di una nuova economia basata su produzioni artigianali e agricole. Lo storico f.f. Mendels fu tra i primi a teorizzare questo fenomeno. Con l'avvento delle enclosures, i contadini dovettero abbandonare l'agricoltura per filare lana e produrre tessuti per i mercanti. La produzione non era ancora meccanizzata, ma si basava su metodi artigianali. Questo portò allo sviluppo di una nuova manodopera industriale e alla creazione di nuove industrie in gran bretagna, la prima nazione ad industrializzarsi. Elementi caratteristici di questa fase furono la produzione metallurgica, l'estrazione mineraria e la nascita di macchine a vapore.

Cosa imparerai

  • Che teorico è considerato uno dei primi a teorizzare la proto-industrializzazione?
  • Come i contadini si sono adattati alla proto-industrializzazione?
  • Quali paesi hanno avuto un maggiore sviluppo durante la proto-industrializzazione?

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 02/02/2022

aclaudia1495
aclaudia1495 🇮🇹

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Scarica La proto-industrializzazione: il primo passo verso l'industrializzazione e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! PROTO – INDUSTRIALIZZAZIONE: Gli storici hanno indicato la fase antecedente all’industrializzazione con il termine proto industrializzazione. Uno dei primi teorici della proto-industrializzazione fu lo storico statunitense F. F. Mendels. Con l'avvento delle enclosures (ovvero la privatizzazione e la recinzione delle terre comuni) che prima erano terre comuni a cui ognuno poteva avere accesso per pascolare il proprio bestiame, i contadini non riuscirono più a vivere solo grazie all'agricoltura e cominciarono a filare la lana e a produrre tessuti per i mercanti, i quali pagavano i contadini, secondo il cosiddetto Verlagssystem. La produzione non era meccanizzata, dato che le macchine industriali non erano ancora state inventate, ma si basava sui tradizionali metodi artigianali. Si creò quindi un'industria rurale gestita dalle imprese familiari. La loro principale fonte di sostentamento rimaneva (ancora per poco) l'agricoltura. Col passare degli anni la crisi agricola si inacuì e la lavorazione tessile divenne perciò la principale fonte di reddito per queste imprese familiari. Con l'invenzione delle macchine industriali, i contadini si spostarono nelle città per lavorare nelle prime fabbriche. È questo l'embrionale impulso che portò alla rivoluzione industriale. In conclusione si assiste al passaggio da un’economia domestica ad un economia industriale. Elementi che hanno caratterizzato la protoindustrializzazioe: - Produzione metallurgica - Estrazione mineraria - Macchine a vapore Venne creata una nuova manodopera industriale qualificata e più di tutto una tradizione di lavoro non agricolo indispensabile affinchè la popolazione, fino ad allora prevalentemente contadina, potesse allontanarsi dalle campana per lavorare nelle nascenti fabbriche. Il fenomeno della protoindustrializzazione ebbe effetti anche sull’espansione demografica, in quanto si ebbero forti incrementi di tassi di natalità. Tutto ciò avvenne perché l’aumento dei guadagni derivanti dall’attività manifatturiera, incoraggiò i matrimonio precoci. GRAN BRETAGNA Fu la prima ad industrializzarsi. Era il paese più all’avanguardia. Sviluppo di nuove industrie quali quella vetraria, della ceramica. Sviluppi nel settore tessile. Fabbricazione della birra. Offrivano comunicazioni più facili, che permisero ai produttori di manufatti di raggiungere senza difficoltà i porti marittimi occidentali ed orientali. Le industrie inglesi provvedevano principalmente ai mercati di grosso volume e di basso costo e fornivano merci che ad esempio in Francia erano ancora prodotte dalle famiglie contadine. FRANCIA Aveva industrie tessili estese e altamente specializzate. Possedeva ricco patrimonio di risorse economiche naturali come ricchi depositi di minerali e di carbone. Ebbe uno sviluppo minore rispetto a quello dell’inghilterra in quanto presentava una politica basata sulla qualità e volumi minori.
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