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la repubblica di weimar, Appunti di Letteratura Tedesca

riassunto dettagliato della repubblica di weimar

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 13/03/2018

anna-scognamiglio-1
anna-scognamiglio-1 🇮🇹

4.5

(12)

15 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica la repubblica di weimar e più Appunti in PDF di Letteratura Tedesca solo su Docsity! LA REPUBBLICA DI WEIMAR Dopo la fine della Prima guerra mondiale nella Germania, cuore dell’Europa, c’è miseria, rabbia e frustrazione. Sulle ceneri dell’impero nasce un forte desiderio di rivincita e rinnovamento, ed è in questo periodo che nasce la Repubblica di Weimar (in tedesco Weimarer Republik). Dal 1916 in poi, l'Impero tedesco era stato governato dai militari, guidati dall'Oberste Heeresleitung (OHL, Comando Supremo dell'Esercito) tramite il Capo di Stato Maggiore Paul von Hindenburg. Quando divenne evidente che la prima guerra mondiale era persa, l'OHL richiese che venisse instaurato un governo civile. Nel 1918 la costituzione del 1848 venne emendata per rendere il Reich una democrazia parlamentare: diversamente da quanto previsto dalla costituzione del 1871, il Cancelliere avrebbe risposto al Parlamento, e non più all'Imperatore. A quel tempo la rappresentanza politica della classe operaia era divisa; una fazione si era separata dai Socialdemocratici, si chiamava "Social Democratici Indipendenti" e spingeva verso un sistema socialista. I restanti "Social Democratici Maggioritari", che appoggiavano un sistema parlamentare, chiesero all'Imperatore Guglielmo II di abdicare. Il 9 novembre 1918 la Repubblica venne proclamata da Philipp Scheidemann, affacciatosi a una finestra del palazzo del Reichstag di Berlino. Due ore dopo una "Repubblica Socialista" venne proclamata, a poche centinaia di metri, da un balcone del Castello di Berlino da Karl Liebknecht. Lo stesso giorno il principe Maximilian von Baden, trasferì i propri poteri a Friedrich Ebert, il capo dei Social Democratici Maggioritari. Questo atto non soddisfò le masse, sicché il giorno dopo, venne eletto un governo rivoluzionario chiamato "Consiglio dei Commissari del Popolo", composto da membri della MSPD, guidati da Ebert e della USPD, guidati da Hugo Haase. Ma la repubblica di Ebert e Scheidemann nasce nel sangue, minacciata dall’anarchia e dal caos, incapace di ripristinare l’ordine pubblico, ossessionata dallo spettro del bolscevismo, punta subito le armi contro una parte di quelli che l’avevano voluta, contro la classe operaia berlinese in rivolta e contro gli Spartachisti. Per assicurarsi che il suo governo fosse in grado di mantenere il controllo sulla nazione, Ebert fece un patto con l'OHL, ora guidato dal generale Wilhelm Groener. Il Patto Ebert-Groener essenzialmente stabiliva che il governo non avrebbe cercato di riformare l'esercito fino a quando l'esercito giurava di difendere il governo. Ordinò poi, alle truppe di entrare in città, e diede il via alla drastica repressione nota come il Natale di sangue. Ciò indusse la USPD a lasciare quindi il Consiglio dei Deputati del Popolo. E nel dicembre, venne formata da un certo numero di gruppi di sinistra, inclusa l'ala sinistra della USPD e i gruppi Spartachisti il partito comunista tedesco. In gennaio ci furono ulteriori tentativi di stabilire uno stato socialista da parte dei lavoratori nelle strade di Berlino, ma questi tentativi vennero soffocati nel sangue dalle unità paramilitari dei Freikorps, truppe composte da ex-soldati e volontari solitamente di estrema destra. Gli scontri culminarono con la morte di Rosa Luxemburg e di Karl Liebknecht. Con l'affermazione di Ebert, gli assassini non vennero processati davanti a una corte civile, ma davanti a una militare, il che portò alla comminazione di pene molto lievi, che non portarono precisamente a una maggiore accettazione di Ebert da parte della sinistra. Le elezioni dell'Assemblea Nazionale avvennero il 19 gennaio 1919. In questa occasione i nuovi partiti della sinistra, inclusi la USPD e la KPD, furono a malapena in grado di organizzarsi, permettendo la costituzione di una solida maggioranza delle forze moderate. Per evitare le continue lotte a Berlino, l'Assemblea Nazionale si riunì nella città di Weimar, motivo per cui il nascente stato veniva in seguito soprannominato Repubblica di Weimar. La Costituzione di Weimar creò una repubblica con un sistema semi-presidenziale, nel quale il Reichstag era eletto da una rappresentanza proporzionale. La Costituzione viene approvata dopo sei mesi di lavori, il 31 luglio del 1919. Prevede una repubblica federale (il territorio viene suddiviso in 17 Lander = regioni); un Reichstag eletto a suffragio universale maschile e femminile, la possibilità di promuovere referendum e leggi di iniziativa popolare; un presidente del Reich eletto direttamente ogni 7 anni, cui spetta il potere esecutivo, la nomina del cancelliere, la guida dell'esercito. Nel frattempo, la delegazione di pace tedesca in Francia firmava il Trattato di Versailles, accettando pesanti riduzioni dell'esercito tedesco, pesanti pagamenti per le riparazioni, e la cosiddetta clausola della "Germania come unica responsabile dello scoppio della guerra". Il 6 giugno 1920 si tennero le elezioni della Repubblica: esse confermarono Ebert alla guida del governo e, nonostante un calo di consensi, la supremazia dei socialdemocratici. Nel 1920 si ebbero alcune sollevazioni comuniste nella Ruhr, quando 50 000 persone formarono un'Armata Rossa e presero il controllo della regione. L'esercito regolare e i Freikorps misero fine alla sollevazione senza ricevere ordini dal governo. Per il 1923 la Repubblica non poteva più permettersi di tener fede ai pagamenti delle riparazioni di guerra stabilite a Versailles e il nuovo governo divenne insolvente. Come risposta, nel gennaio del 1923, le truppe francesi e belghe occuparono la Ruhr, la regione a quell'epoca più importante dal punto di vista industriale, prendendo il controllo delle industrie minerarie e manifatturiere. Vennero di nuovo indetti alcuni scioperi e venne incoraggiata la resistenza passiva (forma di opposizione politica che si attua rifiutando ogni forma di collaborazione con il potere ma senza compiere atti di violenza). Gli scioperi durarono per otto mesi, causando grave sofferenza all'economia e determinando la necessità di importazioni. Per pagare gli enormi costi della guerra, il governo tedesco comincia a fare ciò che fanno tutti i governi, quando non sanno più come affrontare una montagna di spese incontrollabili: stampava più banconote, con le conseguenze facilmente prevedibili. Questa inflazione, comincia rapidamente ad aggravarsi. Il denaro perde di valore a vista d'occhio. Prima si paga pane, latte e patate con alcune migliaia di marchi, poi si passa ai milioni, per infine arrivare a miliardi e addirittura a migliaia di miliardi di marchi. Il 1º dicembre venne introdotta una nuova valuta, il Rentenmark. I pagamenti delle riparazioni vennero ripresi e la Ruhr restituita alla Germania.
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