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La Repubblica di Weimar, Appunti di Storia

Riassunto (utilizzato per superare a pieni voti verifiche scritte ed orali) basato su un libro di testo adottato dal Liceo Scientifico e su lezioni frontali; il documento tratta i seguenti argomenti: eventi che hanno portato alla formazione della Repubblica di Weimar e della relativa Costituzione; provvedimenti adottati dalla stessa Repubblica per riparare i danni di guerra; operato di Stresemann; nascita del nazismo e cause della caduta della Repubblica.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 01/03/2021

Tanjiro8
Tanjiro8 🇮🇹

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Repubblica di Weimar e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA REPUBBLICA DI WEIMAR IN GERMANIA LA NASCITA DELLA REPUBBLICA La Germania uscì dalla guerra come potenza maggiormente travagliata; la situazione era inoltre aggravata dal timore di una possibile diffusione della rivoluzione bolscevica. Tale timore nasceva dal fatto che l’estrema sinistra aveva preso molto potere e dalla nascita di numerose organizzazioni di soldati ed operai, che avevano come modello i soviet russi e che erano guidati dalla LEGA DI SPARTACO, fondata nel 1917 da Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, fuoriusciti dal partito socialdemocratico. Nel Gennaio 1919 gli spartachisti insorsero a Berlino, ma la rivolta fu repressa nel sangue dal governo, e Liebknecht e Luxemburg vennero catturati e uccisi; in questo contesto, il governo fu aiutato dai Freikorps (“corpi franchi”), ossia formazioni paramilitari di destra. In questo modo, dunque, il governo socialdemocratico offrì agli estremisti di destra la possibilità di presentare le loro azioni come risposta alla pericolosa sinistra: la Repubblica tedesca fu quindi sin da subito travagliata da ATTI DI VIOLENZA di OPPOSTA MATRICE IDEOLOGICA. L’1 Gennaio 1919, inoltre, nacque anche il PARTITO COMUNISTA DI GERMANIA, sottomesso al Komintern e avente come obbiettivo lo scoppio della rivoluzione proletaria. Nel Gennaio del 1919 si tennero le elezioni per l’Assemblea costituente, durante le quali il partito Socialdemocratico ottenne circa il 40% dei voti, che non gli permettevano di governare in tranquillità: la Germania non riuscì così ad ottenere la stabilità politica. I vari governi che si succedettero, non furono mai incisivi ed erano fondati sui socialdemocratici, sulla borghesia liberale e sul ZENTRUM, cioè il Partito Cattolico del Centro. LA COSTITUZIONE DI WEIMAR L’11 Agosto 1919, poi, fu emanata la COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR, città della Germania centrale dove si era insediata l’Assemblea costituente. Essa, attribuiva un ruolo fondamentale e democratico al parlamento, costituito da un REICHSTAG (corrispondente alla Camera bassa, che emanava le leggi ed era eletto a suffragio universale) e da un REICHSRAT (corrispondente alla Camera alta, che aveva diritto di veto sulle norme approvate dal Reichstag; in caso del veto del Reichsrat, una norma per essere approvata doveva essere riapprovata da almeno i due terzi del Reichstag). Il governo centrale, presieduto dal Cancelliere, aveva le competenze finanziarie, militari e relative alle comunicazioni. Di fondamentale importanza era poi il PRESIDENTE DEL REICH (Reichspresident), che era eletto dal popolo, rimaneva in carica 7 anni e aveva il compito di nominare il Cancelliere, scogliere le camere se necessario, comandare le forze armate e mantenere l’ordine pubblico. La Repubblica di Weimar fu però indebolita dalle tensioni sociali , scatenate dal malcontento popolare per le dure richieste del Trattato di Versailles: nacque così il rancore per i paesi vincitori della guerra ma anche per lo stesso governo, accusato di aver firmato il trattato. In questo contesto, la destra accusava il governo di aver “venduto il Paese ai suoi nemici”. Altra fonte di indebolimento erano le tensioni tra forze politiche, che chiedevano l’abolizione della Repubblica: la destra voleva tornare all’autoritarismo, mentre la sinistra sperava nella rivoluzione e nella dittatura del proletariato. Tali tensioni raggiunsero l’apice nel marzo 1920, quando la destra marciò su Berlino per attuare un colpo di Stato: la Repubblica fu comunque salvata da uno sciopero generale di operai; anche la sinistra poi insorse a Monaco, a Berlino e nella zona della Ruhr, ma anch’essa fallì, questa volta per l’intervento dell’esercito. La situazione rimase la solita fino al 1922 e si assistette anche ad assassinii politici: tra le vittime, vi sono Erzberger (era esponente della destra e fu ucciso perché firmatario dell’armistizio di Rethondes e sostenitore del trattato di Versailles) e Rathenau (ministro degli Esteri ebraico, ucciso poiché sosteneva che la Germania avrebbe dovuto cercare un compromesso con Francia e Regno Unito). RIPARAZIONI DI GUERRA ED INFLAZIONE I governi che guidarono la Germania tra il 1920 e il 1923 furono impegnati su due fronti:  Dovevano affrontare il problema delle RIPARAZIONI DI GUERRA  la Germania, infatti, doveva pagare in 42 anni ben 132 miliardi di marchi oro;  Dovevano affrontare il problema dell’INFLAZIONE, che causò la svalutazione del marco tedesco  la svalutazione era già iniziata durante il conflitto, quando la Germania aveva messo in circolazione una quantità di cartamoneta superiore rispetto alle riserve auree (violando la Gold standard). Inoltre, nel Gennaio 1923, la Francia occupò la regione metallifera della Ruhr, in risposta al fatto che la Germania non pagava le riparazioni di guerra. Berlino, così, rispose invitando i lavoratori della Ruhr ad attuare una resistenza passiva, dunque di spese pubbliche. Il Reichstag, però, bocciò tale programma, e Bruning decise così di sciogliere il parlamento e riaprire le elezioni, sperando di ottenere la maggioranza. Le nuove elezioni si tennero nel Settembre del 1930, e in questo contesto si riaffacciò sulla scena la Nsdap di Adolf Hitler, che sfruttò il malcontento promettendo uno Stato forte, il ritorno all’ordine e la restituzione alla Germania del titolo di grande potenza. Anche se alle elezioni il partito socialdemocratico ottenne la maggioranza e i comunisti ottennero più voti rispetto alle elezioni precedenti, furono sconvolgenti i risultati ottenuti dai nazisti, che divennero la seconda forza del parlamento con circa il 18% dei voti. Non si era dunque ancora conclusa la lotta tra classi. Hitler, adesso, iniziò a muoversi su un doppio binario: mentre si mostrava come rispettabile in parlamento, riempiva le strade di SA (ossia le squadre di assalto, che erano formazioni paramilitari ed erano guidate da Rohm) e di SS (che erano le squadre di difesa ed erano nate come guardie del corpo di Hitler), le squadre armate del nazismo, che si battevano contro i comunisti e mettevano in luce l’incapacità della Repubblica di risolvere la crisi. Si sviluppò dunque il clima di violenza e di disordine. I nazisti, inoltre, alimentarono l’intolleranza tramite l’individuazione di un nemico interno che affermavano essere la causa della crisi e che comprendeva comunisti, ebrei e stranieri. La sfiducia nei confronti della Repubblica era anche dovuta allo stesso Bruning (che era rimasto Cancelliere per mancanza di altri candidati), il quale non riuscì ad affrontare la crisi economica, infatti: ridusse i salari e gli stipendi ed aumentò le tasse ma, nonostante ciò, la produzione manifatturiera calò di oltre il 40%, il numero di disoccupati salì a 6 milioni e l’inflazione tornò al di sopra del 50% annuo. Questa situazione non fece altro che favorire i nazisti (avversari della Repubblica), che ottennero consensi tra gli industriali, tra il ceto medio e tra gli operai: la sinistra non poteva dunque contrapporsi al nazismo. Alle elezioni presidenziali dell’Aprile 1932 venne riconfermato Hindenburg, che ottenne il 53% dei voti, ma Hitler ottenne il 37% dei suffragi: la pressione si fece sempre più forte e Bruning si dimise. Alle dimissioni di Bruning, Hindenburg scelse come suo successore un altro cattolico, Franz von Papen, con il compito di preparare l’ingresso dei nazisti al governo; von Papen assunse la carica il 2 Giugno 1932 e sciolse subito il Reichstag, indicendo nuove elezioni, che si tennero il 31 Luglio 1932 e durante le quali i nazisti si rivelarono il primo partito del Paese, con 230 seggi (37,3%). Hitler, comunque, non aveva la maggioranza parlamentare, ma non era disposto a formare governi di coalizione: il suo obbiettivo era quello di imporre il proprio potere sulla Germania. Poiché von Papen non era appoggiato dal parlamento, furono necessarie, il 6 Novembre 1932, altre votazioni, che confermarono la maggioranza nazista (i nazisti ottennero circa 196 seggi, circa il 33%). In questo contesto, von Papen si dimise e il 4 Dicembre il suo posto fu preso da Kurt von Schleicher, che tuttavia non poté intraprendere l’opera di governo in quando non ottenne la maggioranza in parlamento. Così, il 30 Gennaio 1933 Hindenburg assegnò ad Hitler l’incarico di Cancelliere, e questa scelta porterà presto alla caduta della repubblica e alla dittatura. LE CAUSE DELLA CADUTA DI WEIMAR Tra le cause della caduta della Repubblica vi sono:  La dinamica militare della sconfitta subita durante la guerra, con il mito della “pugnalata alle spalle”: la sconfitta, infatti, non venne assegnata dal popolo agli errori militari, bensì alle forze politiche;  Le dure condizioni di pace ed il fatto che l’ala destra avesse attribuito al governo la colpa di averle firmate;  Le numerose tensioni di classe interne;  La crisi economica ed il crollo di Wall Street;  La presenza di un partito e di un leader: la Nsdap di Hitler.
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