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la repubblica di Weimar e il terzo Reich, Sintesi del corso di Storia

l'ascesa del terzo Reich, dal riarmo fino al patto d'acciaio, guerra civile spagnola

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 22/02/2021

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Scarica la repubblica di Weimar e il terzo Reich e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! LA REPUBBLICA DI WEIMAR E IL TERZO REICH Dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale in Germania crolla l’impero e nasce una repubblica guidata dal partito social-democratico, la cui costituzione prevedeva suffragio universale maschile e femminile, centralità del parlamento e valorizzazione dei partiti. La repubblica dovette affrontare un attacco delle sinistre rappresentato dall’insurrezione nel 1919 della lega di Spartaco (di ispirazione comunista), sedata col sangue. Ci furono poi attacchi anche dalle destre nazionaliste che diffusero il mito della pugnalata alle spalle attribuendo la responsabilità della pace umiliante alla repubblica. Ci furono diversi omicidi politici e colpi di stato (putsch). L’ economia entra in crisi a causa dei danni della guerra da ripagare, inoltre nel 1923, francesi e belgi occupano il bacino minerario della Ruhr, l’inflazione diventa inarrestabile. Hitler prepara il putsch di Monaco che però fallisce e determina la sua incarcerazione. La limitazione delle spese e l’aumento delle tasse non funzionano e nasce il piano americano Dawes, che consiste in prestiti a lunga scadenza fatti dagli USA per permettere la ripresa economica e ripagare i debiti. Questi prestiti consentono la ripresa ma ci sarà un’ulteriore dilazione delle riparazioni di guerra che continuano a creare difficoltà. Il problema del debito estero sarà una delle argomentazioni più forti usati dalle destre contro la repubblica. 1925: con gli accordi di Locarno vengono confermate le frontiere definite a Versailles tra Fra, Bel e Ger. La Ruhr torna sotto controllo tedesco. Nel 1926 la Germania entra nella società delle nazioni. Alle elezioni del 1925 viene eletto un militare, il maresciallo Hindenburg. Esso era eletto a suffragio universale e aveva potere di sospendere alcune libertà e diritti civili, poteva inoltre nominare il governo senza la maggioranza parlamentare. Le forze ostili alla repubblica erano burocrati, esercito, nostalgici dell’impero, destra reazionaria che vuole una rivincita. Emerge il partito nazionalsocialista dei lavoratori di Hitler che, dopo essere uscito dal carcere, aveva riorganizzato il partito e adottato una tecnica legalitaria. Praticava comunque l’azione violenta contro le opposizioni e organizzava manifestazioni di massa (Goebbels) per ottenere consenso. Crea le SS guidate da Himmler (controllavano le opposizioni e le SA) e le SA, un’organizzazione paramilitare. Alla base dell’ideologia nazista (espressa in Mein Kampf) ci sono: antisemitismo, antiliberalismo, anticomunismo, nazionalismo. I nemici della Germania sono gli ebrei, i comunisti e le potenze straniere che l’hanno umiliata e divisa. Il consenso cresce anche grazie alle promesse di ripresa economica che soddisfano le esigenze delle classi popolari e della borghesia, industria e finanza. Hitler indica nemici e capri espiatori, promette il ritorno della grande Germania. Con il disastroso crollo del 1929 si diffonde il sospetto del complotto ebraico ai danni dell’economia tedesca. La strada conservatrice si rafforza. Tappe dell’ascesa di Hitler: 30 gennaio 1933 diventa cancelliere, 27 febbraio 1933 incendio del parlamento (vengono accusati i comunisti), marzo 1933 nuove elezioni (rafforzamento dei nazisti), 23 marzo 1933 delega al governo di pieni poteri per quattro anni, luglio 1933 (banditi i partiti e i sindacati, righi di libri, campagna antisemita e vengono represse le opposizioni= nazificazione), 30 giugno 1934 notte dei lunghi coltelli (viene eliminata l’opposizione interna), agosto 1934 Hitler diventa presidente oltre che cancelliere. Nasce il terzo Reich. Hitler creò una nuova carica, quella del Fuhrer, ovvero capo supremo della Germania, che riuniva nelle sue mani sia i poteri del presidente che del cancelliere della repubblica di Weimar. La sua missione era di risollevare la Germania e restituirle il rango di potenza europea. Secondo i fondamenti dell’ideologia totalitaria il singolo e i suoi diritti erano subordinati alle ragioni della comunità di appartenenza. Gli individui esistevano solo in quanto parte di una comunità di popolo, ovvero un insieme di persone unite dalla comune appartenenza a un’etnia originaria, quella ariana. Lo stato è rappresentazione della comunità è ha il compito di perseguire i fini storici della nazione tedesca, i singoli potevano essere sacrificati in nome dell’interesse collettivo. Gli organi stata furono convertiti al controllo della società. I ragazzi dai 10 anni in su venivano obbligatoriamente inclusi nell’organizzazione della gioventù hitleriana che forgiava giovani combattenti tramite indottrinamento ideologico e addestramento all’uso delle armi. I lavoratori facevano parte del Fronte del lavoro e anche gli intellettuali furono sottoposti a disciplinamento ferreo. Per quanto riguarda l’eliminazione del dissenso, risultò fondamentale l’impiego dei corpi di polizia, in particolare la Gestapo, polizia segreta di stato che controllava e spiava i cittadini. I comunisti si ridussero a qualche gruppo clandestino, socialisti e democratici andarono incontro all’esilio. Il regime nazista assicuro posti di lavoro alla classe operaia grazie anche alla militarizzazione dell’industria tedesca e i ceti medi furono rassicurati dalla restaurazione dell’ordine. Nel 1933 Hitler stipulò un concordato con la Santa Sede e un accordo analogo con le chiese protestanti: in cambio del silenzio su quanto avveniva, le diverse confessioni potevano esercitare il loro magistero entro certi limiti, chi rifiutò, ad esempio i testimoni di Geova, andarono incontro a persecuzioni. Nel 1933 la Germani usci dalla Società delle nazioni e venne avviata una politica estera espansionistica aggressiva, che fu giustificata con la necessità di ricerca di spazio vitale (Lebensraum). Nel 1935 fu reintrodotta le leva obbligatoria, ricostruzione della flotta e dell’aviazione, annessione della Saar. Alla conferenza di Stresa venne condannato il riarmo tedesco. Nel 1936 avviene la militarizzazione della Renania. Secondo l’ideologia nazista gli ariani erano una razza superiore, mentre al fondo della scala razziale c’erano gli ebrei, che venivano inoltre accusati di ibridarsi e contaminare la purezza delle razze superiori. L’antisemitismo si trasformo in una politica di Stato e agli atti di ostilità quotidiani come il boicottaggio, si aggiunsero una serie di discriminazioni che poi assunsero forma legale. Con le leggi di Norimberga del settembre 1935, gli ebrei divennero semplici sudditi. Durante la notte dei cristalli tra l’8 e il 9 novembre 1938, utilizzando come pretesto la morte di un diplomatico tedesco, le autorità alimentarono un pogrom, una sollevazione popolare che causò la morte di decine di ebrei e l’arresto di circa 30.000, che furono deportati nei campi di concentramento (il primo a Dachau, gestiti dalle SS, i detenuti venivano qualificati come subumani). Nel 1936 fu realizzato l’asse Roma-Berlino, che definiva una comune politica estera per i due paesi. Nello stesso anno venne firmato anche il patto Anticomintern (contro il comunismo internazionale) con il Giappone, a cui aderì anche l’Italia nel 1937, nel 1940 diventerà alleanza tra i tre paesi. Tappe delle conquiste di Hitler : il primo obbiettivo era riunire tutte le popolazioni di stirpe tedesca, marzo 1938 annessione Austria (i paesi europei non reagiscono, il ministro inglese Chamberlain pratica la politica dell’appeasement, cioè dell’accomodamento motivata da impreparazione militare, opinione pubblica pacifista per il ricordo della prima guerra, dubbi sul sostegno dei dominions in caso di guerra; la Francia con il ministro Daladier non vuole la guerra, ci sono frange filofasciste). Rivendicazione dei Sudeti, minoranza tedesca nella repubblica cecoslovacca (settembre 1938 conferenza di Monaco, fatta senza i cecoslovacchi). Nel 1939 c’è lo smembramento della Cecoslovacchia, per metà occupata e metà collaborazionista. Nel marzo del 1939 ci sono rivendicazioni sulla Polonia legate al corridoio di Danzica, rifiuto polacco. ITALIA: aprile 1939 invasione dell’Albania per espandersi verso i Balcani e rafforzare il ruolo italiano nel mediterraneo.
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