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La riforma costituzionale cilena durante la presidenza Bachelet, Guide, Progetti e Ricerche di Storia Delle Dottrine Politiche

La presente ricerca ha l’obiettivo di analizzare gli eventi politici e sociali che hanno determinato la vittoria della candidata socialista Michelle Bachelet alle presidenziali del 2013 e delle conseguenti riforme di stampo economico e sociale. .

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2018/2019

Caricato il 08/01/2019

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Scarica La riforma costituzionale cilena durante la presidenza Bachelet e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Storia Delle Dottrine Politiche solo su Docsity! Federico Neri Matr. 746220 Scienze Internazionali Anno Accademico 2016/2017 Il Cile: cambiamento e riforme politiche L’ America latina nel nuovo scenario globale Professoressa Tiziana Bertaccini CAPITOLO 1 1.1) Le istituzioni politiche cilene: nozioni e regole elettorali. Il Cile è uno stato unitario,mentre punto di vista delle divisioni territoriali, è diviso in regioni, province e comuni. Dal 2007 le regioni sono quindici, ciascuna guidata dall'Intendente regional nominato dal presidente della repubblica, e dal consiglio regionale. In ogni regione vi è la Secretaría regional ministerial, che è un organo decentrato di ciascun ministero. Le provincie sono cinquantaquattro e sono guidate da un gobernador provincial, anch'esso di nomina presidenziale. I trecentoquarantasei comuni del Cile sono guidati da un sindaco (alcade) e da un consiglio comunale1. La sovranità è individuata nella nazione, dove viene esercitata per mezzodelle elezioni dei rappresentanti tramite il suffragio o per particolari decisioni plebiscitarie. Il sistema politico cileno è rappresentato dalla repubblica democratica, dove viene esercitata la divisione dei poteri tral’esecutivo, il legislativo e giudiziario2. Il potere esecutivo, formato da governo e amministrazione pubblica è attribuito al presidente della repubblica che è anche capo del governo. Il presidente designa i ministri di stato, i dirigenti delle provincie e gli intendenti, ossia i governatori delle regioni del Cile. I sindaci dei comuni sono direttamente eletti dall’ elettorato insieme ai consiglieri municipali che hanno il compito di guidare l’ amministrazione comunale. 1 Oficina de informacìon diplomatica, in «Chile», febbraio 2017, http://www.exteriores.gob.es/Documents/FichasPais/CHILE_FICHA%20PAIS.pdf 2 Universidad de Chile, in «Organismos de Estado», http://www.uchile.cl/portal/presentacion/la-u-y-chile/enlaces-de-interes/8240/organismos-de-estado 3 Il potere legislativo è attribuito sia al presidente della repubblica, per i decreti presidenziali del governo, e al congresso nazionale avente carattere bicamerale per l’approvazione delle leggi. Il congresso nazionale è costituito da: Senato: composto da trentotto membri eletti per votazione popolare e in carica 8 anni con possibilità di rielezione nella propria circoscrizione, in ognuna delle quali si eleggono due senatori. Ogni quattro anni si rinnova la metà dei seggi in occasione delle elezioni parlamentari. Camera dei deputati: composta da centoventi membri eletti tramite votazione popolare per un periodo di quattro anni e con possibilità di rielezione immediata nelle rispettive circoscrizioni in occasione delle elezioni parlamentari dove si eleggono la totalità dei membri della camera. Per le elezioni del parlamento è previsto il sistema binominale che permette alle coalizioni più grandi, la maggior parte dei seggi3. Il potere giudiziario è detenuto da tribunali autonomi e indipendenti, la corte suprema rappresenta l’ istituzione più importante, inoltre esiste anche il pubblico ministero, autonomo e gerarchizzato. Il Tribunale costituzionale è un’ istituzione autonoma e indipendente e ha il compito di verificare la costituzionalità delle leggi approvate in parlamento e i decreti approvati dal governo. Il Tribunale supremo elettorale, ha il compito di verificare la regolarità dello svolgimento delle elezioni, a livello nazionale e locale. 3 ALDUNATE LIZANA, EDUARDO (2009): Constitución Política de la República De Chile, Doctrina y Jurisprudencia. Tomo I (Santiago, Editorial Thomson Reuters). 4 La Contraloría general de la república, ha il compito di verificare la legalità dei conti pubblici, della gestione finanziaria e degli atti compiuti dalla Pubblica Amministrazione, comprese le attività dei fondi pubblici. È guidata dal contralor general, nominato dal presidente della Repubblica, che dura in carica otto anni. La forma di governo è la repubblica presidenziale, dove la figura del capo di stato e di governo viene personificata dal presidente della repubblica che corrisponde alla massima autorità politica, ruolo attualmente ricoperto, per la seconda voltanon consecutiva, da Michelle Bachelet4. Per poter ricoprire tale carica, è necessario possedere la cittadinanza cilena, aver compiuto trentacinque anni d’età e non avere processi attivi a carico. L’elezione presidenziale viene indetta ogni quattro anni con il sistema di elezione popolare diretta e comprende il secondo turno o il ballottaggio.Se nessun candidato riesce a ottenere la maggioranza assoluta dei voti espressi, trenta giorni dopo la prima votazione, si procede a un ballottaggio, in cui si è chiamati a scegliere tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze individuati delle precedente tornata elettorale. In tale modalità son stati eletti: Ricardo Lagos, che ha affrontato Joaquin Lavin nel secondo turno del 2000, Michelle Bachelet contro Sebastián Piñera nel 2006, Sebastián Piñera contro Eduardo Frei al secondo turno nel 2010 e di nuovo Michelle Bachelet contro Evelyn Matthei nel secondo turno del 20135. Secondo la Costituzione della Repubblica del Cile, il presidente è eletto a scrutinio diretto con maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, ossia il 50% + 1.L'elezione si svolge in collaborazione con i parlamentari novanta giorni prima che il presidente termini le sue funzioni d’ufficio. 4 HUIDOBRO SALAS, RAMÓN (2010): Tratado De Derecho Administrativo, Derecho y Administración Comunal (Santiago, Editorial Legal Publishing). 5 Biblioteca del Congreso Nacional de Chile, in «Elecciones presidenciales», http://www.bcn.cl/leyfacil/recurso/elecciones-presidenciales 5 Dopo la conquista della vittoria al secondo turno, la Bachelet, ha subito sottolineato, nel suo discorso inaugurale, le fondamentali esigenze dei cittadini, dichiarando la volontà di intraprendere misure volte a slacciarsi con i precedenti paradigmi politici. Il forte credito delle voci dei cittadini dato dalla Bachelet, ha contribuito a creare una robusta base di consensi per i partiti che compongono la Nueva Mayoria. Infatti negli anni del governo Piñera, si registrò un punto di svolta nella partecipazione politicamente attiva della cittadinanza per la vita politica con casi di un significativo aumento della partecipazione, registrando un “risveglio” democratico senza precedenti dal ritorno della democrazia. Questa “nuova” via politica, iniziò nel 2011, come mostra il rapporto LAPOP del 20129, vennero finalmente inclusi temi di interesse pubblico come la rivendicazione indigena, la protezione dell’ ambiente e l’approvvigionamento energetico, l’ autonomia regionale e l’istruzione. Infatti la vera sfida della coalizione capeggiata dalla Bachelet fu quello di riuscire a incanalare queste richieste e renderle parte integrante del progetto di governo, attraverso tre strategie politiche. La prima strategia consisteva nell’ accentrare la competizione elettorale attorno alla popolare figura della Bachelet, con l’ obiettivo di poter raddoppiare i voti in alcuni distretti e ottenere la necessaria maggioranza alla Camera dei deputati e al senato10. La seconda strategia era quella di integrare nella figura dei candidati i leader dei movimenti sociali che si opponevano al governo di Piñera; in tale maniera si sono uniti i leader del movimento studentesco tra cui l’ attivista CamilaVallejos, figura di riferimento durante le proteste, laVallejos è deputata del Congresso Nazionale del Militante del Partito Comunista cileno, ed è stata la seconda donna a ricoprire la carica di presidente della Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile. 9 Luna, J.; Toro, S.; Salas, V. y Jaramillo-Brun, N. (2012). Cultura política de la democracia en Chile y En las Américas, 2012: hacia la igualdad de oportunidades. Informe del Barómetro de las Américas, LAPOP. Santiago: Pontificia Universidad Católica de Chile y Universidad Católica de Temuco. 10 Sergio, T. y Mardones, R. (2014). Chile frente al cambio de ciclo. Participación y preferencias electorales en la selecciones chilenas de 2013. NuevaSociedad249 pp.16-27. 8 Nel 2011 è salita alla ribalta delle cronache internazionali imponendosi come leader indiscussa del movimento studentesco nelle manifestazioni di protesta contro la presidenza di Sebastián Piñera. Il terzo punto era il coinvolgimento dei partiti della coalizione a effettuare un programma dei riforme aggressivo e mantenere la coesione e il rispetto dei punti della campagna elettorale. L’ insieme di queste strategie hanno permesso una vittoria di larga misura della candidata socialista, infatti mentre la Bachelet otteneva il 62.15% delle preferenze nel secondo turno contro Evelyn Matthei, al Congresso furono raggiunti importanti numeri con sesantasette deputati su centoventi e al Senato ventuno senatori su trentotto. In vista di questo trionfo il governo dichiarò che il popolo cileno era unito sostenere il governo ma analizzando i dati essi mostrano che il 75% degli elettori non hanno votato per la Bachelet. Infatti la maggioranza degli elettori cileni a causa del voto volontario, hanno preferito ricorrere all’ astensione elettorale come forma di protesta, motivando allarmanti livelli di sfiducia nei confronti della politica e dei suoi rappresentanti. Figura 1. La partecipazione elettorale in Cile (1989-2013) CAPITOLO 2 9 2.1) Il tempo delle riforme: la strategia della Nueva Mayoria Il primo anno di governo della Nueva Mayorìa venne pianificato su tre pilastri della grande riforma. Il primo è stato la creazione di una nuova legge fiscale che permetta il finanziamento e la stabilità per la realizzazione delle opere sociali. Il secondo, considerato il più ambizioso, è stato il disegno di un pacchetto di riforme che ristrutturi il settore didattico. Il terzo legato al cambiamento del sistema elettorale che godeva di una bassa legittimazione politica e sociale. Un importante aspetto nella realizzazione del processo delle riforme, riguardava il numero di politici di pensiero conservatore che essendo numericamente in minoranza non riuscirono a porre il veto alle trasformazioni progressiste volute dalla nuova maggioranza. Grazie a questo aspetto e a un ampio consenso dei cittadini nei primi mesi (nonostante nel corso del 2014 i livelli di approvazione del governo scesero rapidamente11) il governo riuscì a muoversi rapidamente nell’avanzamento delle proposte, approfittando anche della frammentazione dell’ opposizione “ Alianza por Chile”. A differenza dei governi precedenti, che non possedevano i quorum necessari per portare avanti tali riforme, la maggioranza ottenuta dalla Bachelet portava importanti vantaggi in sede di negoziati e consentiva una minor prudenza nella presentazione delle riforme, il tutto unito all’ urgenza del cambiamento invocata dai cittadini. Questi aspetti sono rintracciabili nella discussione delle tre riforme: quella fiscale, dell’ istruzione e della riforma elettorale. 2.1)La riforma tributaria, ovvero “Reperire le risorse per le altre riforme”. 11All'inizio della sua amministrazione (marzo 2014), il presidente Bachelet ha avuto l'approvazione del 54% e il 20% di disapprovazione. Nel mese di aprile 2015, l'approvazione presidenziale sotto il 31% e la disapprovazione triplicato al 64%. Sondaggio: Gestione del governo nel mese di aprile 2015. http://www.adimark.cl/es/estudios/dinamica.asp?id=402 10 eliminare la selezione, l’organizzazione e i servizi di finanziamento (el copago) negli ambienti scolastici. La principale difficoltà di questa sfida, è stata nel trovare un’ intesa con gli attori appartenenti alla propria coalizione di governo, tali problemi sono sottolineati dalle dichiarazioni del ministro Eyzaguirre sulla mancanza d’unita e di leadership da parte della maggioranza al governo18. Il dibattito si intensificò anche a causa dell’ opposizione, che denunciava la Nueva Mayorìa di voler smantellare un sistema educativo nonostante, pochi anni prima, lo abbia sostenuto e rafforzato attraverso la concertación (la coalizione precedente alla Nueva Mayorià). I leader dell’ UDI, sostennero che gran parte del sistema educativo era stato creato dalla concertación, aggiungendo che non è auspicabile costruire delle riforme sulla base di maggioranze di circostanza19. Il 22 maggio 2014, entra in vigore il disegno di legge che “regola l'ammissione degli studenti, elimina il finanziamento e proibisce la partecipazione agli utili nelle istituzioni educative che ricevono contributi dallo Stato20”. Il disegno di legge ha acceso una forte discussione nella commissione, ed è stato sottoposto a una serie di modifiche, che ha prodotto una serie di critiche che son servite a unificare la maggioranza. Il 26 gennaio del 2015, la camera dei deputati ha approvato la fase finale del processo con il voto unanime della coalizione di governo. Tale approvazione non ha comunque diminuito la critiche dell’ opposizione che ha etichettato la riforma come un “esperimento sociale21”. 18 La Tercera (2014). “Críticas de Pérez Yoma a ministro Eyzaguirre tensionan al oficialismo”, 10 novembre 2014, http://diario.latercera.com/2014/11/10/01/contenido/pais/31-177249-9-criticas-de-perez-yoma-a-ministro- eyzaguirre-tensionan-al-oficialismo.shtml 19 Vega M, “Diputado Van Rysselberghe critica frenesí legislativo del Gobierno”, 29 gennaio 2015, http://www.24horas.cl/politica/diputado-van-rysselberghe-critica-frenesi-legislativo-del-gobierno- 1569767 20Cámara de Diputados de Chile (2014). Boletín 9366-04. 21Redacción Emol, “Trasochomeses de tramitación, Congresodespacha la reformaeducacional”, enEmol. Disponible http://www.emol.com/noticias/nacional/2015/01/26/700984/votacionproyecto- lucro.html 13 Nonostante il trionfo del primo pacchetto di riforme, rimane la necessità di cambiare l’orientamento scolastico: come il passaggio dai governi locali a quello centrale e lo sviluppo dei nuovi meccanismi di finanziamento nel settore dell’ istruzione superiore. Tali questioni rimangono e nonostante le vivaci discussioni non è ancora stata espressa una strategia chiara per affrontarle. La principale riforma politica: la caduta del sistema binominale “Binomio Chao”. Questo è stato lo slogan adottato per pubblicizzare l’approvazione della nuova formula elettorale. Tale riforma è intrisa di una forte connotazione simbolica, perché dopo venticinque anni si son venute a creare le condizioni favorevoli per l’eliminazione di una delle leggi derivanti dall’ esperienza dittatoriale. Il disegno di legge che sostituisce il sistema binominale è entrato alla camera dei deputati il 6 maggio 2014. Durante la discussione vennero analizzati i punti deboli del sistema binominale tra cui i presunti vantaggi concessi ai partiti di destradal sistema e gli ostacoli che incontravano le minoranze nel far sentire la loro voce attraverso una legge così disuguale. Il messaggio presidenziale ha sollevato sei obiettivi: 1) Ridurre le disuguaglianze di voto. 2) Permettere la rappresentazione di tutte le correnti politiche del paese. 3) Aumentare la competitività politica. 4) Facilitare l’espressione della maggioranza e la rappresentazione delle minoranze. 5) Il congresso è tenuto a riflettere la diversità sociale. 6) Evitare di escludere parti terze dall’ attività politica22. Per raggiungere tali obiettivi al congresso, il governo ha suggerito delle misure, tra cui la riorganizzazione dei distretti, aumentando il numero di circoscrizioni elettorali; aumentare i legislatori e le azioni a favore dell’ aumento delle quote rosa. Riguardante la riorganizzazione in termini geografici, il progetto di legge ha unito cinquantasei dei sessanta distretti progettati dal sistema binominale mentre le zone più 22Non spiega ciascuna delle caratteristiche singolarmente, soprattutto a causa della scarsa differenziazione tra alcuni punti, in particolare la 2, la 4 e la 5 che son identici nella loro essenza. 24horas, Marìa José Vega, 27 aprile, http://www.24horas.cl/politica/asi-funcionara- el-nuevo-sistema-electoral-tras-el-fin-del-binominal--1561350 14 periferiche ( zona 1, 2, 69, 60) non son state modificate, con un‘ incorporazione del paese in ventotto distretti e cinquanta circoscrizioni elettorali. Tale fusione ha lo scopo di sviluppare i distretti che originariamente variavano in tre grandi sedi a grandezza variabile per portarle a otto con zone maggiormente popolate. Un analisi ha mostrato che la nuova geografia favorisce il centro metropolitano e le zone di estremità ma meno le provincie ubicate al centro nord e sud oltre a una perdita di potere reale nelle zone più povere. Fig. 2 La riforma del sistema elettorale In maniera analoga, si è voluto aumentare il numero dei deputati da centoventi a centocinquantacinque e dei senatori da trentotto a cinquanta; tale aumento è stato voluto per non diminuire la rappresentanza di alcuni territori scarsamente popolati. 15
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