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La riforma protestante, Schemi e mappe concettuali di Storia

Mappa concettuale Lutero e la Riforma Protestante

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 21/11/2022

jenny-folgheraiter
jenny-folgheraiter 🇮🇹

2 documenti

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Scarica La riforma protestante e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! PREMESSE E PRIME CONVOCAZIONI Clemente VII contrario (paura ritorno conciliarismo) Paolo III (1534-49) favorevole allargò il collegio cardinalizio con nuove figure (Morone, Contarini, Carafa) 1537-38 convocazioni a Mantova e Vicenza nulla di fatto per conflitto tra Francesco I e Carlo V 1541 fallimento dei colloqui di Ratisbona 1542 convocazione a Trento, poi rinviata al 1543 sempre per via delle ostilità in atto 1545 (dopo la pace di Crepy) si apre finalmente il Concilio PRIMA FASE (1545-1548) PAOLO III - sessioni 1-10 1545-47 a Trento 8 sessioni 1-3 = regolamenti e ordine di discussione argomenti 4 = fissati i canoni della Sacra Scrittura, accettata come ufficiale la versione della Vulgata, respinto il libero esame delle Scritture ribadendo il compito dell'interpretazione alla Chiesa. Non si apre alle traduzioni. Almeno in cattedrale un predicatore fisso. 5 = dottrina sul peccato originale. Per il Concilio questa ferita non è così insanabile 6 = tema della giustificazione. Il Concilio ha una posizione antiluterana e antipelagiana. Rimangono all'uomo margini di libertà per l'osservanza dei comandamenti. La grazia favorisce il risanamento dell'uomo che deve fare la sua parte. Dovere di residenza per mantenere benefici ecclesiali e obbligo di residenza per i vescovi nelle loro diocesi. 7 = i sacramenti sono 7 e valgono "ex opere operato". Necessità della mediazione ecclesiale per la salvezza. 8 = TRASFERIMENTO DEL CONCILIO A BOLOGNA per via della peste e delle ingerenze imperiali 1547-48 a Bologna 2 sessioni I LAVORI SI INTERRUPPERO A CAUSA DEI CONTRASTI DA PAOLO III E CARLO V SECONDA FASE (1551-1552) GIULIO III - sessioni 11-16 Su richiesta di Carlo V si presentarono 13 rappresentanti dei protestanti. Fecero richieste assurde. Non si approdò a nulla. 13 = presenza reale di Cristo nell'eucarestia e dottrina della transustanziazione (presenza vera, reale, sostanziale). IL CONCILIO DI NUOVO SOSPESO A CAUSA DELLE GUERRE TRA TRUPPE IMPERIALI E PRINCIPI PROTESTANTI A Giulio III succedette PAOLO IV (Carafa) che tentò di effettuare una riforma con altri metodi potenziò il Sant'Uffizio e pubblicò (1559) l'indice dei libri proibiti. Nel 59 Paolo IV muore TERZA FASE (1562-63) PIO IV - sessioni 17-25 Sostenuto dal nipote Carlo Borromeo 22 = Messa come SACRIFICIO. Ripresentazione (memoriale) dell'unico sacrificio di Gesù sulla croce (Luterani Messa = ricordo) tra la 22 e la 23 passano 10 mesi: forte tensioni. Tensioni con l'imperatore Ferdinando I d'Asburgo, tensioni per l'arrivo di 14 prelati francesi (conciliarismo e gallicanesimo). Tensioni per la residenza dei Vescovi: non si poteva fare una deroga? Crisi di fiducia tra legati papali e curia romana: viene nominato MORONE che riesce a rimettere in carreggiata l'assemblea 23 = affermato il carattere ontologico del servizio sacerdotale (non solo funzionale). Riaffermata la gerarchia ecclesiastica (diaconi- presbiteri - vescovi). Divieto cumulo benefici e obbligo di residenza Istituzione dei seminari pastorali Ministero ecclesiale di natura pastorale (anche per i vescovi, non principesco) Istituzione sinodi diocesani e visite pastorali 24 = sul matrimonio. Indissolubile. Vuole risolvere problema dei matrimoni clandestini (ci vogliono 2 testimoni, un prete, annotazione su un registro). Deve esserci il libero consenso degli sposi. Istituzione dei registri: nascita, morte ecc. Riaffermato il celibato ecclesiastico 25 = riaffermata la dottrina cattolica sul Purgatorio, sul culto dei santi, delle reliquie e delle immagini sacre. Approvata la pratica delle indulgenze Il Concilio affidò al pontefice e alla curia la revisione del breviario, del messale, del catechismo e dell'indice dei libri proibiti. Nel 1564 Pio IV approvò tutti i decreti conciliari e incaricò una commissione a vigilare sulla corretta interpretazione e attuazione degli stessi. IL CONCILIO DI TRENTO (1545-1563) - 25 sessioni
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