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La riforma protestante, Sintesi del corso di Storia Moderna

La nascita e lo sviluppo della riforma protestante, un movimento europeo che coinvolse anche paesi di forte tradizione cattolica come la Francia, la Spagna e l'Italia. Il testo analizza le cause che portarono alla nascita del movimento, le tesi di Martin Lutero, la diffusione della dottrina luterana e la rottura tra Erasmo e Lutero. Inoltre, viene descritto il contesto storico e religioso dell'epoca e il ruolo della politica nella diffusione della riforma.

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

In vendita dal 19/11/2023

Maryn2023
Maryn2023 🇮🇹

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Scarica La riforma protestante e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! La riforma protestante La riforma protestante fu un movimento europeo che coinvolse persino paesi di forte tradizione cattolica come la Francia, la Spagna e l'Italia. I promotori di questo movimento furono in maggioranza uomini di chiesa, Martin Lutero ad esempio era un Monaco agostiniano e alcuni dei più importanti seguaci italiani del movimento protestante erano che chierici. La riforma nasce dunque dentro la chiesa. Essa fu un moto di reazione alla corruzione del clero, agli abusi ecclesiastici, alla vendita delle indulgenze. Ma la storiografia più recente la inserisce in un contesto più ampio di crisi religiosa caratterizzata dalla mancanza di chiarezza teologica e dalla confusione riguardo ai dogmi della fede. Anche l'umanesimo attraverso il ritorno alle fonti aveva inferto un duro colpo all'autorità Pontificia così si avvertiva il bisogno di una lettura autentica delle sacre scritture. Si avvertiva il bisogno di una reformatio, che risolvesse la crisi dell'identità religiosa. Ma questo rinnovamento non sarebbe stato possibile senza l'intreccio fra religione e politica in particolare tra il movimento luterano e i principati territoriali della Germania. Martin Lutero nasce nel 1483 in turingia, i genitori vivevano in condizioni di relativa agiatezza, dopo la formazione scolastica lutero frequenta la facoltà delle arti e veste in seguito l'abito monacale nell'ordine degli agostiniani. Gli anni di formazione sono contrassegnati dagli studi di teologia dal viaggio al Roma dove il Monaco entra in contatto con i pasti e la corruzione della Corte Pontificia e soprattutto da una ricerca sui problemi della fede. Il problema su cui riflette l'utero e la giustizia di Dio, egli afferma la distanza tra la volontà e la condizione umana macchiata dal peccato originale. Quindi ne deriva l'inutilità di tutte le azioni buone compiute dall'uomo ma l’uomo è giusto nella fede di Dio e nella speranza di potersi salvare mediante l’annullamento della sua volontà. Lutero si oppone alla vendita delle indulgenze. Un protagonista è Alberto di Brandeburgo, che possiede tre vescovadi ed è un cumulo di benefici. La sede apostolica si fa pagare questi benefici e suggerisce ad Alberto un modo per estinguere il suo debito e guadagnare del denaro: vendere le indulgenze. Il ricavato sarebbe andato per metà al papa e per metà ad Alberto. Altro protagonista è il predicatore Johann Tetzel che spiega le modalità per l’acquisto delle indulgenze: si compra una lettera di indulgenza e si confessa un peccato ricevendo l’assoluzione anche senza pentimento. Così nel 1517 Lutero pubblica le 95 tesi di Wittenberg e questo evento è generalmente considerato la genesi del movimento protestante. Nel 1517 Lutero non è ancora fuori dalla Chiesa cattolica, il suo progetto è piuttosto quello di una profonda riforma del modo di vivere la religione e il rapporto con Dio. Ma la miscela delle 95 tesi è comunque esplosiva. Tra la fine del 1517 e il 1518 le tesi sono stampate in molte città della Germania, della Svizzera e di altre parti di Europa. Le opere pubblicate da Lutero fra il 1519 e l'anno successivo precisano ulteriormente il suo pensiero e contengono i cardini della riforma luterana, in primo luogo la fine della mediazione ecclesiastica: non c’è più bisogno della mediazione fra Dio e uomo. L’altro cardine è la nuova dottrina dei sacramenti: vengono eliminati i sacramenti che presuppongono la mediazione ecclesiastica come la Cresima, l’Estrema unzione, il Matrimonio. Quella di Lutero è una religione interiore. Il primo intervento Della Chiesa nei confronti di Lutero è del giugno 1520, Papa Leone decimo condanna 41 proposizioni del Monaco agostiniano, minacciandone la scomunica se entro 60 giorni non ritratta. A quest'epoca quindi Lutero è ancora formalmente dentro la chiesa. L’anno successivo viene scomunicato. Intanto la dottrina luterana si diffonde in vaste aree della Germania, tutti i ceti sociali ne sono coinvolti grazie alla semplicità del messaggio luterano. Il potere della Chiesa da solo non basta per lottare contro la riforma, allora si crea un'alleanza tra potere secolare e potere ecclesiastico per la repressione del riformatore ma non si ottiene il fine desiderato. Nel frattempo Lutero viene messo sotto la protezione del principe Federico il Saggio e viene condotto al sicuro nel castello di Wartburg (1521/1522). Questo è un periodo importantissimo per l'attività del riformatore, soprattutto per la traduzione del Nuovo Testamento. La Bibbia in tedesco già esisteva prima che Lutero si accingesse alla sua opera, la novità sta nell'efficacia espressiva e linguistica della traduzione luterana. Due alternative alla crisi del Cinquecento: Erasmo e Lutero. Nel 1524 Erasmo Da Rotterdam pubblica l’opera De Libero Arbitrio. L’anno successivo Lutero replica con l’opera De Servo Arbitrio. Avviene così la rottura tra i due più importanti spiriti religiosi dell’epoca. Caratteristiche di Erasmo sono la battaglia umanistica e una vertiginosa mobilità, egli infatti si muove continuamente in tutta Europa. È l'intellettuale più ammirato fino all’ esplosione della riforma luterana. Il suo pensiero è un’originale fusione fra umanesimo e cristianesimo. I percorsi di Erasmo e di Lutero hanno dei tratti in comune. La comparsa dei primi testi di Lutero è considerata da Erasmo con interesse e con la speranza di una loro profonda incidenza sulla riforma della Chiesa; quindi fino a un certo punto i due percorsi sembrano convergenti verso un obiettivo comune. La rottura avviene nel 1525. L’opera di Erasmo esalta la pacificazione cristiana attraverso la tolleranza, il dubbio sistematico come metodo intellettuale, il primato della volontà dell’uomo che permette di fare il bene ed evitare il male. Il pensiero di Lutero, al contrario, si fonda sull’ assoluta certezza delle Sacre Scritture, la certezza nella salvezza dell’uomo attraverso la fede, l’assoluta impotenza della volontà umana. Altro punto di contrasto tra i due è che, per Erasmo, la riforma deve essere tutta interna alle istituzioni ecclesiastiche, quindi il movimento erasmiano non si può trasformare (come accade per i luterani) in una confessione religiosa. Ci sono quindi due vie alternative alla crisi religiosa del Cinquecento. Il movimento Erasmiano contribuì allo sviluppo di una Riforma cattolica. Nel primo decennio del 500 la Germania è in fermento dal punto di vista non solo religioso, ma anche sociale e politico. Dopo la diffusione della riforma luterana in Germania esplode un insieme di conflitti che hanno un punto in comune, L'intreccio forte tra il rinnovamento dello spirito religioso e il programma di riforma politica. Questi conflitti hanno determinato il rafforzamento dei principati territoriali. La nobiltà germanica è gerarchizzata. La grande nobiltà ha emarginato la piccola nobiltà dei cavalieri; allora i leader dei cavalieri, influenzati dalle idee luterane, sognano la formazione di una Germania imperiale libera dal potere del Papa. Così i cavalieri si coalizzano contro l'arcivescovo di Treviri, ma i principi protestanti si schierano con lui e sconfiggono i cavalieri, che sono definitivamente vinti come forza politica. Fin dai primi anni Venti, alcuni seguaci di Lutero più radicali hanno sottolineato un'altra direzione del movimento di riforma religiosa: il ritorno alle fonti della Chiesa primitiva, al modello della povertà ecclesiale, con l'abolizione delle diseguaglianze sociali e del privilegio. Così si sono formate delle comunità di fedeli, soprattutto operai e minatori, che parteciperanno alle rivolte che interessano la Germania tra il 1524 e il 1525. Alle origini di queste ribellioni c'è la situazione sociale nelle campagne tedesche. Possiamo parlare di “guerra dei contadini”. I soggetti sono contadini, abitanti delle città soggette ai principi territoriali, insomma l’uomo comune. I loro obiettivi sono: abbattere la divisione per ceti, formare una federazione di leghe ispirate al Vangelo e al bene comune. È evidente in queste rivendicazioni l’influenza della dottrina di Lutero. Egli viene chiamato in causa. Nel primo intervento media tra i signori e i contadini, dicendo a questi ultimi di non abusare del nome di cristiani ed esortando i signori a non abusare del loro potere giurisdizionale. Solo dopo le violenze e gli orrori della guerra, Lutero interviene contro i ribelli sostenendo che devono essere repressi. La repressione è violentissima, i contadini vengono sconfitti. Finisce così, nel 1525, la Riforma come movimento popolare. Trionfa la Riforma dei principi in Germania. Alla Riforma dei Principi in Germania corrisponde la Riforma Delle Comunità nei territori della Confederazione Svizzera, promossa soprattutto da Zwingli. I fondamenti della sua dottrina sono l'opposizione al sacerdozio, ai santi, alla messa come sacrificio, una religiosità puramente evangelica. Zwingli cerca sostegno alla sua riforma soprattutto nelle istituzioni politiche cittadine così stringe un'alleanza con le autorità locali per il successo della riforma. Un decreto municipale abolisce dalle chiese immagini e reliquie, l'anno dopo è abolita la messa in latino. Ben presto Zwingli si trova in condizioni simili a quelle di Lutero: la sua riforma è diffusa in molti cantoni svizzeri, ma deve fare i conti con i cantoni centrali fedeli al cattolicesimo. Ma dall'altro lato egli deve fare i conti con l'ala sinistra della riforma rappresentata dagli
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