Scarica La riforma protestante e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! La Riforma di Lutero La campagna delle indulgenze Il degrado morale della Chiesa oltre ai vari problemi burocratici, di corruzione, simonia ecc... viene reso evidente dalle INDULGENZE. La nascita di tale pratica risale al 13 secolo dalla dottrina del “tesoro della Chiesa” ovvero un patrimonio contenente quote di bene discendenti da Dio a Gesù, dalla vergine e dai santi, veniva predisposto dal Papa al fine di cancellare tutta o una parte della pena che l'anima avrebbe dovuto scontare in Purgatorio prima di ascendere in Paradiso. Originariamente si sarebbe dovuta ottenere tramite preghiere o atti di carità ma in realtà per poter acquisire la certificata e personalizzata “lettera d'indulgenza” per sé o per i parenti, era comunemente prevista una somma di denaro in modo che il clero potesse ripagare prestiti o reperire altri fondi. Nel 1514 papa Leone X organizzò una campagna di indulgenza per finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro a Roma. In Germania Alberto di Hohenzollern, esponente della nobiltà tedesca , pagò diecimila ducati al papa al fine di ottenere l'arcivescovato di Magonza e dalla vendita delle indulgenze stesse, ne avrebbe ricavato la somma necessaria da restituire al banchiere Augusta Jacob Fugger poiché fu egli stesso a prestargli il denaro. A sua volta egli affidò la propagazione delle indulgenze a Johann Tetzel il quale proclamò che per ottenere l'indulgenza a favore dei defunti fosse sufficiente fare un'offerta in denaro e inoltre organizzò un vero e proprio mercato delle indulgenze il quale suscitò sdegno. Vista la diffusione di questa vendita delle indulgenze un monaco agostiniano tedesco e anche professore di teologia all'Università di Wittenberg: Martin Lutero, incitò alla ribellione nei confronti di questa pratica. il 31 ottobre 1517 affisse alle porte della cattedrale di Wittenberg le 95 tesi, con le quali veniva contestata la vendita delle indulgenze(poiché secondo egli la salvezza si poteva ottenere solo tramite il pentimento e la fede) e diversi punti della dottrina cristiano- cattolica della chiesa romana. Il suo obiettivo non era uno scontro diretto col papa ma bensì un ampio confronto tra l'altro approvato da molti religiosi, fedeli ma anche dai principi tedeschi tra cui il duca di Sassonia Federico il Saggio i quali vietarono la campagna delle indulgenze per arginare le ricchezze a vantaggio di Roma. Nella teologia luterana non vi è spazio per il libero arbitrio, egli credeva che nessuna azione umana e neanche la mediazione del clero potesse modificarne la condizione spirituale degli uomini, tanto meno potevano modificare il destino dell'anima dopo la morte, tutto ciò che accade non dipende dalle preghiere ma da Dio e la sua misteriosa volontà. Teoria delle predestinazione: l’anima si salva se è stata scelta indipendentemente dalle azioni compiute. Solo la fede può garantire la salvezza: credere in Dio e obbedire alle Sacre Scritture, solo questo può salvare l’anima. Dall'opera “la libertà del cristiano” emergono le varie posizioni teologiche simbolo di scissione con la Chiesa cattolica e che avrebbero avuto ingenti ripercussioni sulla società del tempo. Alcuni di essi sono: » principio del sacerdozio universale. “/ cristiani tutti appartengono allo stato ecclesiastico (= sono membri della comunità ecclesiastica), né esiste fra loro differenza alcuna, se non quella dell'ufficio proprio a ciascuno" secondo egli ogni cristiano deve rapportarsi alle Sacre Scritture e accedere alla parola di Dio tramite il libero esame e senza i “mediatori del sacro” (sacerdoti), non a caso il pastore ha solo una funzione di guida verso i fedeli. » Ritorno al vangelo come unica fonte di rivelazione durante i sacramenti luterani. > Validità di due sacramenti : battesimo ed eucarestia in quanto istituiti da Cristo stesso. Rispetto l'eucarestia respingeva la transustanziazione ovvero la trasformazione della sostanza del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo e sosteneva la consustanziazione cioè la coesistenza del corpo e del sangue di Cristo con la sostanza del pane e del vino.
