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La rilevazione nel sistema informativo aziendale, Dispense di Economia Aziendale

Il concetto di struttura del sistema informativo aziendale, gli input e gli output del sistema, le fasi del processo informativo e le distinzioni tra dati e informazioni. Inoltre, viene spiegato il motivo per cui il bilancio è espresso in termini quantitativo-monetari. Il testo è utile per comprendere il funzionamento del sistema informativo aziendale e le sue implicazioni contabili.

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 05/06/2022

federica.renzii
federica.renzii 🇮🇹

8 documenti

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Scarica La rilevazione nel sistema informativo aziendale e più Dispense in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! LA RILEVAZIONE Capitolo 7 Domande 1. Quali sono gli input e gli output del sistema informativo aziendale? Pag 166-167-168 INPUT = dati, risorse umane, risorse (mezzi) tecniche, procedure Il concetto di struttura del sistema informativo aziendale indica l'insieme degli strumenti e delle risorse utilizzate dall'azienda per produrre informazioni, cioè le variabili di input del sistema. Si fa riferimento nello specifico: - ai dati grezzi, cioè la materia prima che alimenta il processo informativo che descrivono in forma originaria fenomeni interni ed esterni all'azienda (per esempio, con riguardo alla spedizione di prodotti al cliente X, sono dati: la quantità di prodotto, il tipo di prodotto, la data di spedizione, la ragione sociale del cliente, la partita IVA ecc.): -alle risorse umane, cioè le persone che partecipano al processo informativo alimentando il sistema con i dati (per esempio, l'impiegato del magazzino che carica nel sistema i dati - quantità di prodotto scaricato dal magazzino, data della spedizione, ragione sociale del cliente X ecc. - relativi alla spedizione dei prodotti al cliente X) e/o utilizzando le informazioni generate per prendere decisioni (per esempio, il responsabile della logistica che utilizza le informazioni sugli ordini in portafoglio da evadere e sulle giacenze di magazzino per programmare le spedizioni); -alle risorse tecniche, cioè gli strumenti utilizzati per raccogliere i dati, per trasformarli in informazioni, per veicolare le informazioni verso i destinatari (per esempio, computer, stampanti, calcolatrici, software, infrastruttura di rete ecc.); -alle procedure, cioè le regole scritte e non scritte che vengono seguite per svolgere il processo informativo e identificano i documenti utilizzati, i soggetti coinvolti, gli standard qualitativi da rispettare, i tempi di svolgimento delle operazioni ecc. OUTPUT = informazioni Con riguardo ai dati e alle informazioni che vengono utilizzati in azienda è necessario fare alcune distinzioni importanti: -dati/informazioni quantitative e qualitative: le prime sono grandezze espresse in termini numerici mentre le seconde sono espresse da parole e descrizioni. Nel primo caso si può ulteriormente distinguere tra grandezze fisico-tecniche, espresse, per esempio, in termini di numero di pezzi, numero di metri ecc. e a valore, cioè grandezze espresse in termini monetari come, per esempio, € 1.000; -dati/informazioni a consuntivo e a preventivo: le prime sono grandezze che vengono misurate in modo oggettivo dopo lo svolgimento di un'operazione e ne rappresentano il risultato (per esempio, il numero di prodotti che sono stati venduti nel mese di gennaio), le seconde invece vengono determinate prima dello svolgimento di una opera zione mediante un procedimento di stima e valutazione soggettivo.. 2. Quali sono le fasi del processo Informativo? Pag 166 PREMESSA Sistema informativo - Insieme ordinato di elementi che raccolgono, elaborano, scambiano e archiviano dati con lo scopo di produrre e distribuire le informazioni alle persone che ne hanno bisogno, nel momento e nel luogo adatto. - Insieme degli elementi e delle loro relazioni che determinano i procedimenti di produzione dell’informazione, partendo dai dati che descrivono, in origine, i fenomeni aziendali e ambientali: procedimenti finalizzati a soddisfare con efficacia ed efficienza le esigenze conoscitive interne ed esterne d’azienda. RISPOSTA ALLA DOMANDA prodotte, sia di efficienza nello svolgimento del processo informativo. In un contesto di questo tipo il focus si sposta dalle tecniche di misurazione e rilevazione alle metodologie più efficaci per supportare i processi decisionali (Marchi L., Mancini D., 2009). Le conseguenze principali sono: -la contabilità generale, in una logica a consuntivo, si integra nello spazio e nel tempo, grazie all'ausilio delle tecnologie informatiche, con altre procedure, consentendo la realizzazione delle sintesi periodiche di reddito e capitale per periodi infrannuali, il consolidamento in condizioni di efficienza e di efficacia dei dati provenienti da realtà dislocate geograficamente, la determinazione di risultati particolari mediante la contabilità analitica; -vengono potenziati, raffinati e integrati gli strumenti per le misurazioni a preventivo quali il budget, gli standard, gli strumenti di simulazione e previsione, gli strumenti di reporting ecc. Nel primo caso, dal punto di vista informatico si parla di software gestionali integrati o meglio di sistemi Enterprice Resource Planning (ERP); nel secondo caso di software di Business Intelligence (BI). Un ulteriore sviluppo, che si sta affermando recentemente, si basa sull'incontro fra la tecnologia informatica applicata al sistema informativo contabile, in particolare al bilancio. e quella Internet. Tale connubio risponde all'esigenza, in un contesto economico fondato sulla globalizzazione, di consentire la comunicazione dei dati economico finanziari senza barriere tecnologiche e di facilitare l'elaborazione e l'analisi di tali dati senza vincoli di linguaggio (con riguardo al linguaggio contabile si rinvia al Capitolo 8). In questo caso lo sviluppo è rappresentato da un linguaggio di programmazione specifico per i dati economico-finanziari denominato XBRL. 13. Come mai il bilancio è espresso in termini quantitativo-monetari? Pag 171-172 PREMESSA (APPUNTI PROF) Introduzione al bilancio: ci consente di interpretare ciò che è accaduto, in modo sintetico. È una sintesi di tutto ciò che è avvenuto. Tutto ciò che è accaduto viene suddiviso in: -stato patrimoniale: una fotografia che viene fatta e che è composta da due sezioni. ATTIVO: come il denaro è stato impiegato, quindi come è investito il denaro. Io ho l'elenco di tutti gli elementi che l’impresa dispone:elementi materiali ma anche diritti. Il che modo è stato impiegato il materiale che l’impresa ha. PASSIVO: (creditori): che identifica da dove viene il denaro che l’imprenditore ha a sua disposizione: debiti e denaro dell’imprenditore capitale netto: qual è la ricchezza che è stata investita dall’imprenditore o dai soci. L'investimento che è stato fatto dai soci e o dall’imprenditore. -conto economico : Ha lo scopo di dare informazioni di ciò che è accaduto alla ricchezza aziendale, quindi dal 1 gennaio al 31 dicembre. Va a mettere a confronto gli elementi positivi con quelli che sono stati i costi. Quindi riesco a capire se l'impresa è stata in grado di creare ricchezza oppure no. Nasce ogni anno e muore ogni anno. È come se ogni anno si alterasse. È un prospetto che prende in considerazione tutti quelli che sono gli elementi positivi ovvero i ricavi e quelli negativi, ovvero i costi. Quindi grazie a ciò vado a verificare se la gestione ha avuto un impatto positivo oppure no. DEFINIZIONE SLIDE: Il bilancio d’esercizio è uno strumento di interpretazione sintetica dei comportamenti aziendali che vengono racchiusi in valori e riportati in due prospetti fondamentali: - stato patrimoniale; Prospetto fonti/impieghi che fornisce una fotografia in un determinato momento delle risorse a disposizione dell’impresa per la gestione futura: - passivo, che identifica da dove viene il denaro che l’imprenditore ha a sua disposizione à debiti e denaro dell’imprenditore; - Attivo, che identifica come è investito il denaro : cassa, crediti, impianti, brevetti - conto economico: Prospetto che evidenzia le vicende della gestione aziendale in un dato periodo in termini di risorse consumate e risultati ottenuti: - sezione sinistra: valore delle risorse consumate nel corso dell'esercizio: costi ed eventuale perdita; - sezione di destra: valore dei risultati ottenuti à ricavi ed eventuale utile Ricavi > Costi = Utile Ricavi < Costi = Perdita Ciò che caratterizza gli studi economico-aziendali non è tanto l'oggetto di studio - l'azienda - quanto piuttosto la sua "traduzione" in termini quantitativo-monetari. In economia aziendale, l'azienda e la sua vita vengono misurati con un metro del tutto particolare: la moneta. IL PERCHÈ Tutto ciò si traduce nel leggere la realtà aziendale grazie a delle semplificazioni che ci consentono di rappresentare in forma sintetica quanto in concreto accade in ogni impresa. Il bilancio non è altro che uno dei risultati - certo uno dei principali - di questo processo di traduzione. Il bilancio? In sostanza, è uno strumento d'interpretazione sintetica dei comportamenti aziendali, un modello di lettura di ciò che accade nel corso della gestione. Esso, infatti, è la sintesi, di quelli che sono i fatti di gestione, fatti che, appunto, vengono racchiusi in valori e riportati in due prospetti fondamentali: -lo stato patrimoniale; -il conto economico. 14. Che cosa sono le attività? E le passività? Internet Le attività di un ente o impresa sono i beni posseduti e i diritti, come crediti con garanzia personale, reale, crediti verso lo stato o altri enti, titoli di comproprietà. -l'ammortamento diretto e indiretto, -le rimanenze di merci -i risconti attivi e passivi. L’ammortamento - Procedimento economico-contabile di ripartizione in più esercizi del costo dei beni a fecondità ripetuta in funzione della loro durata economica. - Per le immobilizzazioni materiali, cioè l’insieme di tutti i fattori produttivi a utilità pluriennale fisicamente tangibili, si applica il cosiddetto metodo indiretto, che fa uso del fondo ammortamento. - Per le immobilizzazioni immateriali, cioè l’insieme di tutti i fattori produttivi a utilità pluriennale non fisicamente tangibili, si applica il metodo diretto, che consiste nel portare direttamente in deduzione dal costo storico del bene pluriennale le quote d'ammortamento. Ammortamento diretto: procedimento diretto o in conto. Con questo procedimento la quota di ammortamento viene portata in diretta diminuzione del costo da ammortizzare. Questo procedimento viene normalmente seguito per l'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali (Brevetti, Spese di impianto, Avviamento, ecc..); Con l'ammortamento diretto l'ipoteca viene ripagata a chi ha erogato il prestito mediante rate periodiche. In questo modo il debito ipotecario si riduce e, di conseguenza, anche gli interessi da pagare. Ammortamento indiretto: procedimento indiretto o fuori conto. Con questo procedimento la quota di ammortamento non viene portata in diretta diminuzione del costo da ammortizzare, ma viene rilevata in un conto di rettifica dei costi pluriennali che prende il nome di Fondo ammortamento. Nel caso dell'ammortamento indiretto, l'importo non viene restituito direttamente a chi ha erogato il prestito ma versato in una soluzione di previdenza privata per la vecchiaia del 3° pilastro. In genere si tratta di una polizza assicurativa sulla vita che viene costituita in pegno a questo scopo. Un'altra importante scrittura di rettifica riguarda le rimanenze di merci. Com'è intuibile, infatti, non tutte le merci acquistate nel corso dell'anno vengono necessariamente "consumate" nello stesso periodo amministrativo. Una parte, invece, può benissimo restare in magazzino, a disposizione dell'esercizio successivo. È chiaro che, mentre le merci vendute rappresentano un costo di esercizio, quelle in rimanenza sono una risorsa a disposizione della gestione futura e, come tali, un costo anticipato Il risconto - Quota di costo di ricavo di competenza dell'esercizio successivo che però ha già avuto la sua manifestazione finanziaria. - Il principio contabile della competenza impone di depurare il risultato dell'esercizio in corso trasferendo all'esercizio successivo le quote di costi e ricavi di sua competenza. - Risconti attivi: costo già sostenuto ma da stornare in parte in quanto parzialmente di competenza dell'esercizio successivo. - Risconti passivi: ricavo già conseguito ma parzialmente o totalmente di competenza dell’esercizio successivo. 23. Che differenza c'è tra scrittura continuativa e di assestamento? Slide Dalle scritture continuative a quelle di assestamento -Limiti di una logica di rilevazione basata sulla manifestazione finanziaria. Nel corso delle scritture continuative un costo è un costo. Niente viene detto in relazione al consumo della risorsa acquistata che può avere esaurito la sua utilità o meno nel periodo amministrativo. - Un costo che viene rilevato nel 2011 non necessariamente corrisponde a un costo di esercizio del 2011. Per esempio, il valore racchiuso nel conto “impianti” sarà solo in parte consumato nel corso dell’anno e solo in parte di competenza dell’esercizio, cioè costo di esercizio. Per il resto è un costo che è stato sostenuto anticipatamente rispetto al suo utilizzo, cioè un costo anticipato o sospeso. Le scritture di assestamento Le sole scritture continuative non bastano per arrivare alla redazione del bilancio. Al termine dell’esercizio, per trasformare i valori di conto in valori di bilancio idonei a rappresentare il reddito d'esercizio e il patrimonio di funzionamento, si compongono le scritture di assestamento.
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