Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La rivoluzione americana e la rivoluzione francese, Appunti di Storia

Una sintesi utile alla comprensione e allo studio delle due rivoluzioni più importanti del 700

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 21/01/2023

daniele-ricci-16
daniele-ricci-16 🇮🇹

4

(3)

11 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La rivoluzione americana e la rivoluzione francese e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! La rivoluzione americana Fin dai tempi della regina Elisabetta I, l’Inghilterra aveva adottato una politica coloniale rivolta all’America settentrionale. Nel tempo nacquero alcune compagnie che sfruttavano alcuni territori americani e tali colonizzatori iniziarono a stabilirsi proprio in quelle terre, dedicandosi alla coltivazione del tabacco e sfruttando il lavoro degli schiavi neri. Allo stesso tempo molti altri inglesi furono spinti ad abbandonare l’Inghilterra per motivi religiosi: per sfuggire alle persecuzioni dei puritani (protestanti), i cosiddetti “padri pellegrini” a bordo della nave Mayflower si recarono in America settentrionale per fondare la colonia della Nuova Inghilterra. Essi erano uniti da ideali di libertà politico-religiosa, quella libertà che in patria non erano riusciti a trovare. Nello stesso periodo altri inglesi, sempre per motivi politico-religiosi, abbandonarono la loro patria e in America fondarono la compagnia del Massachusetts. Verso la metà del ‘700 si erano ormai costituite tredici colonie. Inoltre durante la guerra dei Sette anni, causata dal fatto che Inghilterra e Francia si contendevano alcuni possedimenti in America settentrionale, i coloni inglesi riportarono importanti vittorie contro la Francia che si rivelarono determinanti per la conclusione della guerra a favore dell’Inghilterra (con la pace di Parigi del 1763). I coloni così poterono sperimentare la loro forza e la loro capacità di poter essere autonomi. Lo sviluppo economico e l’autonomia raggiunta dalle tredici colonie, ben presto cominciò a infastidire l’Inghilterra, gettando le basi per un conflitto. L’Inghilterra riconosceva una certa autonomia alle colonie, ma allo stesso tempo cercava di assoggettarle da un punto di vista economico: infatti le obbligava a vendere solo le merci prodotte in Inghilterra e impediva il sorgere delle industrie. Inoltre, dopo la guerra dei Sette anni, l’Inghilterra cercò di riassestare l’economia anche imponendo pesanti tasse ai coloni. Ma l’apice di questa situazione tesa si raggiunse quando venne promulgata la legge sul bollo (Stamp act) che imponeva l’utilizzo di carta bollata per qualsiasi documento giudiziario e commerciale. I coloni allora reagirono non tanto per l’ulteriore carico fiscale, ma perché veniva violata la loro autonomia. Inizialmente l’Inghilterra abolì tale legge, grazie al reclamo di alcuni delegati delle tredici colonie, ma in seguito il suo atteggiamento si inasprì, nonostante l’intervento di B. Franklin, abile diplomatico recatosi a Londra per sostenere le tesi dei coloni. Così l’Inghilterra decise di mantenere la tassa sul tè e ne inviò numerosi carichi nei porti americani. La reazione dei coloni fu immediata: nel porto di Boston il carico di tre navi venne gettato in mare come segno di protesta, fatto questo che diede ufficialmente inizio alla rivoluzione americana (1773). Poco tempo dopo i rappresentanti delle tredici colonie si riunirono a Philadelphia e votarono una Dichiarazione dei diritti che invitava i coloni a difendere la libertà e a ribellarsi ai soprusi del governo inglese. L’inizio dello scontro armato si ebbe quando l’Inghilterra decise di procedere con un blocco commerciale alle tredici colonie, le quali affidarono il comando a G. Washington. Intanto con un nuovo congresso tenutosi a Philadelphia nel 1776 si votò la Dichiarazione d’indipendenza delle colonie dalla madrepatria. In questo documento, pienamente ispirato agli ideali dell’Illuminismo, si affermava la libertà e l’indipendenza delle tredici colonie, dal punto di vista politico, economico, militare. L’esito del conflitto si svolse, in un primo momento, a favore dell’Inghilterra, data la migliore organizzazione dell’esercito, ma in seguito la situazione cambiò, a causa dell’intervento, in aiuto ai coloni, da parte di Francia, Olanda e Spagna. L’Inghilterra dovette dunque arrendersi e con la pace di Versailles (1783) venne riconosciuta l’indipendenza delle tredici colonie, oltre al fatto che Spagna e Francia poterono recuperare alcuni possedimenti in America settentrionale. Le tredici colonie si diedero il nome di Stati Uniti d’America e stabilirono una Costituzione che prevedeva un potere di tipo federale (ogni stato manteneva in parte la sua autonomia). Inoltre il potere veniva suddiviso secondo il modello di Montesquieu (potere legislativo alla Camera dei rappresentanti, potere esecutivo al capo dello stato, potere giudiziario alla Corte suprema). Primo presidente degli Stati Uniti fu G. Washington, che si stabilì in una città nuova che prese il suo nome. Le più grandi difficoltà che incontrò furono dovute al contrasto tra i suoi due principali collaboratori: Jefferson, difensore dell’autonomia dei singoli stati, ed Hamilton, favorevole a un maggiore potere del governo federale. Tale contrasto ebbe come conseguenza la nascita di due partiti che sono tutt’oggi alla base della politica degli Stati Uniti. Rivoluzione francese la francia pre rivoluzionaria era retta da una monarchia assoluta, e la società era divisa in tre ordini , nobiltà clero e terzo stato, nel terzo stato vi erano la maggior parte dei cittadini, che erano gli unici a pagare le imposte statale dato che gli altri due stati erano esenti dalle tasse e godevano di molti benefici. Dopo il 1770 per via di una crisi europea la pressione aumentò, infatti il governo per diminuire le tasse sul terzo stato cercò di attuare una riforma fiscale, fortemente respinta dalla nobiltà e dal clero. Luigi 16 convocò gli stati generali per risolvere la situazione, il re chiese a stato di compilare “gli elenchi di lagnanze” con le richieste dei sudditi. il terzo stato rivendicava l’abolizione dei diritti feudali e l’uguaglianza davanti alla legge. le votazioni erano organizzate per ordine, quindi il terzo stato chiese il raddoppio dei membri e il voto per testa e non per stato, il re concesse il raddoppio ma non il voto per testa. il terzo stato reagì dichiarando caduti gli stati generali e costituendo un assemblea nazionale incaricata di scrivere una costituzione nella sala della pallacorda, il re finse di appoggiare la cosa e incarico al clero e alla nobiltà il compito di partecipare alle riunioni, nel frattempo fece accerchiare parigi di soldati, i parigini spaventati da un imminente attacco presero la bastiglia per via dei rifornimenti contenuti all’interno, così inizio la rivoluzione francese. nell’estate dell'89 i contadini attaccarono le proprieta dei signori per rubare i documenti che dichiaravano i diritti aristocratici. l’assemblea il 4 agosto 1789 dichiaro caduto l’antico regime, approvando anche la prima dichiarazione dei diritti dell’uomo. il 6 ottobre il re fu costretto a spostarsi a parigi e pure l’assemblea costituente, il 3 settembre venne approvata la costituzione, la francia divenne una monarchia costituzionale. i rivoluzionari confiscarono beni alla chiesa e introdusse la costituzione civile del clero che dichiarava il clero francese indipendente dal papa, questo venne condannato dal papa suddividendo il clero francese in refrattari e costituzionali. l’assemblea era divisa in due, sostenitori della monarchia costituzionale e sost della repubblica, che si dividevano in moderati e radicali(giacobini robespierre) favorevoli alla democrazia diretta, vi erano anche i girondini repubblicani ma moderati. foglianti erano i sostenitori della monarchia. nel 91 il re tentò di fuggire in belgio, per organizzare una controrivoluzione, i rivoluzionari lo scoprirono e lo riportarono a parigi, gli altri stati europei nel frattempo cercarono di impedire la diffuzione degli ideali rivoluzionari, i rivoluz entrarono in guerra con l’austria e la prussia
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved