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La Rivoluzione Francese: Origini e Primati della Borghesia, Appunti di Storia

Rivoluzione FranceseStoria della FranciaStoria Politica Moderna

La Francia prerivoluzionaria, caratterizzata da una struttura sociale piramidale con il clero al vertice, la nobiltà e il terzo stato al livello inferiore. La borghesia, rappresentata dal commercio e dall'industria, soffre per i diritti signorili che assorbono ricchezze necessarie per la trasformazione capitalistica. Il documento traccia la cronologia degli eventi che portarono alla Rivoluzione, dalla resistenza al tentativo di riforme di Turgot, alla convocazione degli Stati Generali, alla creazione dell'Assemblea Nazionale Costituente.

Cosa imparerai

  • Quali eventi portarono alla convocazione degli Stati Generali?
  • Che classe sociale era la principale motrice della Rivoluzione francese?
  • Perché la borghesia soffriva sotto il peso dei diritti signorili?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 16/03/2022

asia-iav
asia-iav 🇮🇹

8 documenti

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Scarica La Rivoluzione Francese: Origini e Primati della Borghesia e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA RIVOLUZIONE FRANCESE INTRODUZIONE Alla vigilia dell’89 la Francia è un paese essenzialmente agricolo, settore produttivo cui è dedito l’85% dei suoi 26 milioni di abitanti. Il settore industriale manifatturiero occupa uno spazio marginale rispetto al livello di industrializzazione raggiunto dall’Inghilterra. Tuttavia l’assetto della proprietà fondiaria è tale per cui esiste un nucleo consistente di piccoli e medi proprietari terrieri (il 20% aristocrazia 10% clero, 30% borghesia agraria). Questi mostrano sempre più evidenti segni di insofferenza per la persistenza dei diritti signorili che assorbono una parte significativa della ricchezza prodotta. Tali consuetudini di origine feudale sono i seguenti: le corvées, ovvero prestazioni di lavoro gratuito del contadino verso il signore, le decime, tasse originariamente dovute al clero, le banalità, ossia l’obbligo di servirsi del mulino, del forno, del torchio del signore, i laudemi, tasse sui trasferimenti di proprietà. Il clero e la nobiltà beneficiano dunque di una rendita parassitaria La Francia prerivoluzionaria è caratterizzata da una struttura sociale di tipo piramidale al vertice della quhale sta il clero, seguito dalla nobiltà e, al livello più basso, dal terzo stato. Questo rappresenta ben il 98% della popolazione francese, comprendendo al suo interno la borghesia mercantile-imprenditoriale e quella intellettuale delle professioni; commercianti e artigiani; i primi nuclei di proletariato industriale (Parigi), i piccoli e medi proprietari terrieri, infine i braccianti salariati. Per la piccola e media borghesia la sopravvivenza dei diritti signorili significa privarsi della possibilità di investire risorse necessarie alla trasformazione in senso capitalistico dell’agricoltura. Nei “Cahiers de dòléance” si auspica infatti la rimozione di tutti gli ostacoli alla creazione di un libero mercato: la lotta ai monopoli, alle corporazioni, ai dazi doganali, alla anacronistica sopravvivenza dei diritti signorili. CRONOLOGIA DEGLI EVENTI Il biennio 1774-1776 è caratterizzato dal tentativo del ministro delle finanze Turgot, riformista illuminato, di dare parziali risposte a questi problemi, ma la strenua opposizione dell’aristocrazia e del clero all’idea di accettare una sia pur minima forma di imposizione fiscale, impedisce il successo di questo disegno riformatore. La crisi economica, aggravata dal deficit di bilancio, richiede drastici interventi fiscali che devono gravare solo ed esclusivamente sul terzo stato. La crisi offre all’aristocrazia l’opportunità di riaffermare la sua egemonia nei confronti del sovrano. La convocazione degli STATI GENERALI, vecchia assemblea rappresentativa dei tre ordini della società francese, viene paradossalmente richiesta dall’aristocrazia e dal terzo stato, ciascuno animato da opposti propositi. Tale assemblea, dalla funzione puramente consultiva, non era più stata convocata dal 1614. TASSAZIONE PROGRESSIVA, ossia tutti i cittadini devono pagare le tasse e devono farlo in maniera proporzionale al loro reddito, quindi chi è più ricco deve pagare più tasse. - I rivoluzionari confiscano i beni del clero. L’ammontare di questi beni viene trasformato in ASSEGNATI, cioè titoli che lo stato emette per finanziare le proprie spese. Gli assegnati vengono messi in vendita e vengono acquistati dalla borghesia mercantile. Il clero viene obbligato a giurare fedeltà alla nuova Francia rivoluzionaria, si crea una frattura tra clero costituzionale (che accetta il nuovo assetto politico) e clero refrattario (che non accetta le conquiste della Francia rivoluzionaria). Con la Rivoluzione francese, per la prima volta nella storia, si sperimentano delle pratiche di democrazia partecipativa dal basso. Nasce la COMUNE RIVOLUZIONARIA. Nascono i CLUB, ossia centri di iniziativa e propaganda politica, per cui persone che avevano le stesse idee politiche, si riunivano per parlare di politica e per organizzare manifestazioni di piazza. Nascono le categorie politiche di destra, centro e sinistra. Il re fugge, varca il confine del Belgio fino a Varennes sperando in un intervento militare di Austria e Prussia contro la Francia rivoluzionaria. I rivoluzionari lo fermano e lo riportano a Parigi. Il re viene accusato di alto tradimento; l’Austria e la Prussia attaccano la Francia rivoluzionaria (1792). I giovani francesi si arruolano per difendere l’integrità della Francia e le conquiste della rivoluzione. Il 20 settembre 1792 l’esercito rivoluzionario riporta una vittoria a Valmy. La Francia decide quindi di eleggere una nuova assemblea costituente chiamata Convenzione, che le darà una nuova costituzione e la trasformerà in una Repubblica. Il 22 settembre 1792 viene proclamata la REPUBBLICA. Il re viene condannato a morte e nel gennaio 1793 verrà ghigliottinato.
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