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La Rivoluzione Francese e le rivolte in Europa nel XVIII secolo, Appunti di Storia

La crisi della società e del sistema politico francese nel XVIII secolo, che portò alla Rivoluzione Francese e alla nascita della monarchia costituzionale. Vengono inoltre descritte le rivolte in Europa, come quelle in Belgio, Ungheria, Corsica, Ginevra e Province Unite. Viene anche descritta la situazione in Polonia e il processo di spartizione del territorio. Il documento si concentra sui cambiamenti politici e sociali che hanno avuto luogo in Europa nel XVIII secolo.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 17/03/2022

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Scarica La Rivoluzione Francese e le rivolte in Europa nel XVIII secolo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Nell’ultimo quarto del Settecento la spinta riformista che aveva attraversato l’Europa si esaurì. Belgio e Ungheria: Le riforme di Giuseppe II andarono contro gli interessi della nobiltà ungherese e della società civile, infatti il suo assolutismo finì per essere percepito come dispotismo. In Belgio venne contestato il potere imperiale e furono così proclamati gli Stati Uniti del Belgio. Leopoldo II cercò un compromesso annullando le riforme di Giuseppe II. L’unità dei belgi entrò in crisi, alla fine i conservatori riuscirono a sconfiggere i democratici. In Ungheria scoppiò una duplice rivolta, quella dei contadini che volevano abolire le curve e quella dell’abilità che voleva restaurare i poteri politici per la Dieta. Leopoldo II cercò di ristabilire l’ordine di convocando la Dieta. Corsica: si era rivoltata contro la dominazione di Genova, che pensò si liberarsi di quella repubblica vendendo l’isola alla Francia Ginevra: sollevazione della popolazione contro il monopolio politico delle famiglie Patrizia, soffocata dall’intervento militare di Berna e della Francia. Province unite: l’opposizione fra patrioti repubblicani e sostenitori della dinastia degli Orange precipitò. Gran Bretagna: apparvero forme di contestazione contro il sistema elettorale, accusato di Evento simbolo che trasforma la nazione che incarnava da Carlo Magno i valori cristiani di un’Europa estremamente Cristiana in un paese giacobino, ateo e illuminista in un’estate. Cambia tutto, nomi mesi e anni, calendario, un cambiamento totale che porterà alla ricostituzione di un impero napoleonico che a partire dalle idee rivoluzione riporterà a capo dello Stato francese un uomo forte e non un re. 1789-1815 (congresso Vienna) si passa da monarchia-repubblica-dittatura-monarchia. mantenere in vita un’oligarchia parlamentare. Polonia: la grande dieta promulgò una nuova costituzione che venne anche approvata dal re e non aveva nulla di rivoluzionario. Si trattava però di un atto di sfida nei confronti di Caterina seconda, che non avrebbe accettato e che è un paese considerato un vassallo mutasse la propria costituzione.l’esercito russo è quello prussiano invasero la Polonia, il re fece un nuovo trattato di spartizione, che divise fra Russia e Prussia più della metà del territorio rimasto alla Polonia. I polacchi non accettarono le decisioni loro imposte e insorsero contro gli occupanti russi e prussiani.ci fu una guerra di liberazione, con risultato la fine della Polonia La seconda metà del 700 la crisi della società e del sistema politico francese si aggravò. La monarchia francese da oltre tre un millennio era la macchina più stabile e più forti in Europa: Potere politico e spirituale convivevano pacificamente • Era chiara la legge che regolava la successione e non accadeva mai un vuoto di potere • La gerarchia sociale era basata su un tessuto aristocratico capace di mantenere l’ordine • Lo Stato possedeva centralità assoluta • Lo Stato francese evidente due fragilità, che però riuscivano a mantenersi in equilibrio vicendevolmente. Fragilità sociale 1. Fragilità politica 2. La popolazione era arretrata, ancora ancorata ad una concezione medievale del potere, ed era divisa in tre rigide classi sociali: Re 1. Clero e nobili (primo e secondo stato): esenti da imposte, sottratti al diritto penale 2. Tutti i cittadini non nobili (terzo stato): ceto alto borghese, ceto medio, lavoratori della terra 3. Il primo e il secondo Stato erano ricchissimi e privilegiati, soprattutto poiché possedevano il controllo Iniziò quindi il processo di rivoluzione che porterà la Francia a diventare una monarchia costituzionale. I deputati dell’assemblea compirono due atti fondamentali: Abolizione della feudalità • Approvazione della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino • Il 26 agosto viene approvata la dichiarazione dei diritti dell’uomo del cittadino che sancisce: uguaglianza dei cittadini: • riconoscimento dei diritti fondamentali • separazione dei poteri • trasferimento della sovranità al popolo • Nell’autunno 1789 il re era controllato dall’assemblea nazionale.tra il 1790 e il 1792 si svilupparono diversi partiti a seguito di un dibattito politico, quali i giacobini, i cordiglieri e i foglianti. Per quanto riguarda l’ordinamento costituzionale della nuova Francia, l’assemblea costituente optò per una sola assemblea con potere legislativo, mentre il re sarebbe rimasto il potere di veto. Il diritto di voto rimase ristretto, mentre il sistema elettorale prevedeva il voto in 2 gradi. La Francia venne riorganizzata in 83 dipartimenti. L’assemblea costituente prese importanti provvedimenti: emissione degli assegnati (titoli di credito emessi dallo Stato) • Vendita dei beni ecclesiastici • Provvedimenti volti a liberalizzare il commercio e la produzione • Creazione di uno Stato civile • Riforma del diritto penale • Costituzione civile del clero (subordinava i sacerdoti allo Stato) • Nel 1791 il re tentò di scappare verso la frontiera orientale, ma viene riconosciuto e riportato a Parigi con un successivo giuramento di fedeltà alla nuova costituzione. Il fatto che il re provi a scappare portò a sciogliere i legami che tenevano insieme le tre anime rivoluzione: Controrivoluzionari • Monarchici • Giacobini • Così due anni dopo la presa della bastiglia la cittadinanza passiva (parte povera popolazione, artigiani ecc… no borghesia/aristocrazia/clero) iniziò a partecipare alla rivoluzione. I cittadini passivi erano rappresentati dai sanculotti, interlocutori giacobini. 3 personaggi politici più in vista che guidarono questa parte di rivoluzione Robespierre, giacobino • Marat, sanculotto • Danton, giacobino • Nell’aprile 1792 scoppiò una guerra contro l’Austria, che puntava a porre fine alla rivoluzione ristabilendo la piena autorità del re e soprattutto aveva timore che i comportamenti ribelli divagassero anche nei propri territori. Nell’agosto dello stesso anno una mobilitazione popolare depose e imprigionò Luigi XVI, convocando poi una nuova assemblea formata da repubblicani e monarchici, la Convenzione. A Parigi stava prendendo forma la repubblica, nella sala delle assemblee si sistemarono repubblicani (dei quali i maggiori influenti erano i giacobini) e monarchici, che votarono. Grazie ai giacobini l’assemblea votò la sospensione della monarchia e si creò una nuova costituzione repubblicana. I due partiti erano però divisi sulla sorte da destinare al re, il parere di giacobini prevalse e Luigi XVI fu sottoposto a processo e condannato a morte per mezzo della ghigliottina. Nel 1792 l’esercito francese subì ripetute sconfitte e solo grazie alcuni volontari riuscire a fermare l’avanzata nemica a Valmy, arrivando invadere il Belgio: questo spinse la Convenzione a dichiarare guerra Olanda, Gran Bretagna, Prussia e Austria, che insieme costituirono la prima alleanza antirivoluzionaria. Nel marzo del 1793 i contadini della Vandea, contrariato della leva indetta dal governo rivoluzionario, insorsero dando vita a una tenace guerriglia. Con morte re inizia periodo terrore (se si poteva uccidere il re si poteva uccidere chiunque). Il nuovo governo francese sotto la guida di Robespierre ghigliottinò più di 40000 nemici della rivoluzione (tra cui Maria Antonietta). Sono individuabili due diverse anime del terrore: prospettiva difensiva: la rivoluzione sfocia nel terrore per preservare la rivoluzione stessa e le • sue conquiste dall’interno, ma soprattutto dagli eserciti stranieri. prospettiva offensiva: rigenera una società corrotta, rifiuto di lusso e potere, imposizione della • virtù con la forza, visione positiva della società Le assemblee rivoluzionarie intervennero anche nelle abitudini quotidiane, si adottò il sistema metrico decimale, che sostituì la molteplicità di unità di misura dell’antico regime, si promosse l’uniformità della lingua nazionale nelle diverse province, si modificò anche il calendario e il metodo di conteggio di minuti, ore e giorni. Le settimane erano composte da 10 giorni, nove di lavoro e un ultimo di riposo; tutto ciò andava in La Vandea era una regione che si affacciava sull’Atlantico dove si svolse la rivoluzione. Iniziò una vera a propria guerra civile tra controrivoluzionari e rivoluzionari che portò alla disgregazione dell’unità nazionale.
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