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La Rivoluzione Industriale in Europa: L'Inghilterra e il Ruolo dei Paesi Bassi, Appunti di Storia

Del ruolo dell'Inghilterra nella Rivoluzione Industriale europea, con una particolare attenzione per la presenza di materie prime e la nascita delle prime fabbriche in Paesi come i Paesi Bassi, la Svizzera e la Francia settentrionale. Eric Hobsbawm descrive come l'Inghilterra, con la sua economia forte e la presenza di colonie in America, Africa e Asia, creasse le condizioni per lo sviluppo industriale. Il testo anche discute del ruolo di figure come Bentham e Vittorio Emanuele I in Italia e la nascita dei moti del 1848.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 25/03/2022

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Scarica La Rivoluzione Industriale in Europa: L'Inghilterra e il Ruolo dei Paesi Bassi e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! La rivoluzione industriale Importante fenomeno avvenuto intorno alla ine del ‘700 e inizi dell’800. Prima di continuare chiariamo il concetto di capitalismo: è un sistema economico e sociale che contempla il capitale in mano ai privati, cioè i privati detengono i mezzi e le forze produttive. I mezzi e le forze produttive sono le strutture (come una fabbrica) che permettono una determinata produzione di beni , che poi saranno venduti. Ad oggi con la globalizzazione , questo sistema capitalistico è cambiato , diventando un sistema mondiale. Nonostante ciò risponde alle medesime logiche, oggi per esempio prevalgono le multinazionali , un unico polio rispetto a quei tempi. Si dice che il sistema capitalistico si sia originato intorno alla ine del ‘400, ‘500 e ‘600. Si sono sviluppate una serie di condizioni che hanno permesso lo sviluppo di questo fenomeno, queste condizioni sono : un forte sviluppo del commercio sia marittimo che via terra (es. la scoperta dell’America) e lo sviluppo di commerci portava sempre più all’accumulazione del capitale, lo stesso vale per lo sviluppo dell’agricoltura. A questo punto si poteva investire il capitale per la produzione (per incrementare il mercato) e da lì si ricavava sempre più il denaro. Questo fenomeno si aermerà completamente con la rivoluzione industriale ,dove la produzione da essere prevalentemente agricola e artigianale si trasforma in produzione sostanzialmente di fabbrica. Non dobbiamo dimenticare che lo sviluppo di determinate condizioni, ha reso possibile l’aermarsi sempre maggiore del capitalismo. Un’altra condizione è lo sviluppo della classe borghese , la quale è la stessa che poi chiedeva una rappresentanza politica e che è motore di quelle rivoluzioni avvenute nei grandi stati europei (in Inghilterra la monarchia costituzionale, la rivoluzione francese ecc.). Andando sempre più avanti non andava bene la vecchia organizzazione feudale , basata sulla gerarchia. Occorreva una nuova società, uno stato moderno che rispondesse alle esigenze della nuova produzione. Tutto questo esplode proprio in Inghilterra, perché? Inizierei da una citazione di Eric Hobsbawm ,che ha scritto il secolo breve, lui aerma che se un uomo intorno al 1750 fosse andato in Inghilterra, avrebbe trovato un paese profondamente ricco, un paese politicamente stabile , nel 1788 con la rivoluzione inglese si era aermata la monarchia costituzionale , il parlamento era forte, avrebbe trovato anche un paese dove erano sviluppate le libertà. Lui trovava un commercio fortemente sviluppato, una banca centrale che era nata proprio alla ine della rivoluzione inglese, che inanziava le attività. Lo sviluppo della rivoluzione industriale in Inghilterra Uno dei motivi per cui l’Inghilterra diventa il paese in cui si sviluppa la rivoluzione industriale, è perchè c’è lo sviluppo di una mentalità imprenditoriale, pragmatica, operosa del fare. Ciò riprende il calvinismo, quella religione che vedeva come condizione della salvezza, una vita basata sull’ operosità, sul lavoro, e sull’intraprendenza. Elementi che sono stati importanti per lo sviluppo capitalistico. Un’Inghilterra che è sempre stata protagonista nelle guerre e nei mercati nazionali, che deteneva molti territori dalle colonie dalle quali prendere le materie prime per la produzione, e per gli scambi commerciali per i mercati. Questo è un elemento fondamentale. L’altro elemento è il fatto che dal punto di vista agricolo, Elisabetta aveva cercato di mutare le condizioni agricole del paese cambiando i terreni per i vini, quindi lo sviluppo della lana grezza, altro materiale importante per lo sviluppo manifatturiero una di quelle fabbriche all’avanguardia in inghilterra le prime che sorgeranno e faranno parte di questa rivoluzione industriale estrazione di minerali come il ferro importanti per lo sviluppo industriale. Nonostante questo rimane un paese appartenente ai piccoli contadini, mentre adesso si aacciano questi grandi proprietari terrieri che acquistano o afittano delle terre nelle quali costruiscono queste specie di rime, aziende agricole nelle quali lavorano i braccianti i contadini, impegnati nel lavoro e nella produzione di prodotti importanti che iniscono sul mercato dove i mercanti vendono questi prodotti. Migliorano le tecniche agricole e ciò consente un miglioramento della produzione agricola, un miglioramento dei prodotti consente di mangiare meglio e ciò signiica crescere dal punto di vista demograico . si registra dal 1740 la popolazione inglese era intorno ai 6 milioni di abitanti nel 1830 arriverà ai 14 milioni. Chi mangia meglio, ci si sposa anche prima e questo porta a fare più igli. E’ tutta una serie di concatenazioni che vanno a migliorare un paese. Abbiamo parlato delle condizioni politiche, di un parlamento forte dove vigono liberamente le idee. Un parlamento che difende i diritti di questa nuova classe borghese in ascesa, un potere monarchico limitato dalla costituzione, quindi sicuramente tutte condizioni importanti. Un’altra condizione fondamentale per lo sviluppo capitalistico è sicuramente quello tecnologico. Dal punto di vista temporale, è un inizio, uno sviluppo produttivo forte che esige, richiede un miglioramento della tecnologia e delle tecniche e quindi questa esigenza diventa spirituale, mentale che si trasforma in attività pratica e in sviluppo scientiico, che permette il raggiungimento di nuove scoperte tecnologiche. L'inghilterra aveva uno sviluppo della scienza post forse dovuto anche allo sviluppo ilosoico del paese, che si basa soprattutto sulla scienza, come sosteneva Bacone. E’ stato quest'ultimo che ha stimolato lo sviluppo delle nuove tecnologie. Partiamo da tecniche importanti come la nascita del telaio idraulico da parte di un certo Arkwright o il telaio meccanico di Cartwright mentre nel 1769, Watt inventa invece la macchina a vapore che si basa su questa nuova energia, ovvero il vapore, la forza propulsiva che porta ai macchinari di una fabbrica a funzionare. Si basa sul tessile, sulla manifattura e riprendano le materie prime da altri continenti come l’America, e questa materia prima deve essere lavorata velocemente per produrre materiali tessili. La macchina a vapore diventa uno strumento fondamentale, un motore a Arretratezza e sviluppo dell’Europa continentale Questo nuovo sistema ha portato a dei cambiamenti dal punto di vista economico, sociale e poi politico. La rivoluzione industriale divenne un fenomeni importante perché segnerà tutti i fenomeni successivi. Possiamo analizzare la nostra società, attraverso la rivoluzione industriale che ha avuto luogo in inghilterra, diventando il paese propulsore e industriale, rispetto al resto dell'Europa che ha cominciato la sua rivoluzione industriale intorno gli anni trenta dell'ottocento per una serie di condizioni : l’Europa continentale era ancora aggrappata ad una vecchia organizzazione sociale basata sui ceti legati all'ancien régime quindi un'organizzazione economica ancora antica, fondata sulla produzione agricola e su un minima sviluppo artigianale. Quindi la popolazione era piuttosto arretrata e non c’era un grande sviluppo tecnologico e scientiico, dato che gli stati erano suddivisi da delle barriere doganali che non permettevano la libera circolazione delle merci e inoltre anche un basso uso dei trasporti della tecnologia dei trasporti, portava ad una bassa circolazione delle merci che diventa un elemento basilare. Nonostante questo , l’Europa dovette arontare un paio di carestie una nel 1816-17 e un’altra nel 1846-1847. La seconda carestia era legata al consumo della patata quindi ad un cattivo raccolto di quest’ultima, perciò molta popolazione europea fu falcidiata e in Irlanda su 9 milioni di abitanti ci fu un milione di morti e molti scappano dall’Irlanda andando negli Stati uniti. Anche quest’ultimi fecero partire la loro rivoluzione indusriale.Il progresso tecnologic o non era ancora sviluppato, possiamo pensare che macchine come mietitrici, trebbiatrici, altamente tecnologiche si erano sviluppate in Inghilterra ma non ancora nella parte continentale dell'europa. Per quanto riguarda il progresso scientiico vediamo personalità come Carneau che si occupava della termodinamica, Faraday, dei campi magnetici e Leibniz si occupò della chimica organica che inventò i primi concimi artiiciali mentre un certo Stevenson inventò la locomotiva su richiesta. Gli chiesero di inventare qualcosa che facesse accelerare il trasporto di carbone dalle miniere ai luoghi d’imbarco. Quest’ultima era formata da rotaie, viaggiava velocemente e trasporta il carbone. Egli era un ingegnere fonderà una sua industria dove costruirà locomotive. Egli è stato importantissimo per lo sviluppo industriale, la sua invenzione è stata rilevante tanto che ha permesso alla rete ferroviaria di raggiungere gli 11.000 chilometri tra il 1830-1850. Quindi la locomotiva rappresenta un mito di progresso per quegli anni. Però un altro elemento che non permette uno sviluppo avanzato del sistema capitalistico industriale nel resto dell’europa è stato la mancanza di capitali, perché molti imprenditori non se la sentivano di rischiare in quanto il mercato era ancora basso la popolazione seppur era aumentata da 180 milioni a 270 milioni, soprattutto perché si moriva più tardi, non se la passava benissimo. Quindi i prodotti realizzati a livello industriale non potevano essere smaltiti e quindi questo portava molti imprenditori a non voler investire. Non vi era un grande sviluppo delle banche. Quindi non giravano molto capitali. Ma ci fu una parte dell’europa, che riuscì per prima a cogliere l'occasione di uno sviluppo industriale andava dai paesi bassi, il Belgio, la Svizzera e parte della Francia settentrionale, L’alsazia, la lorena, l'arenaria in Germania, ricchissime di giacimenti minerali. La presenza di materie prime importanti e la vicinanza con l’inghilterra che permette importanti scambi commerciali e la presenza di iumi, consentirono la nascita delle prime fabbriche che utilizzavano l'energia dell'acqua e poi successivamente le macchine a vapore, che furono le condizioni principali che permisero a questa parte dell’europa di potersi sviluppare e avviare così questo processo industriale molto più velocemente, le macchine vapore da essere intorno a 1000 ino alla metà dell'ottocento, diventarono 1400. Mentre lo sviluppo agricolo fu fondamentale per lo sviluppo in inghilterra del sistema capitalistico, in Francia, vi erano ancora i piccoli proprietari terrieri che ancorano i contadini nel lavoro sulle terre quindi non permetteva loro di entrare nelle fabbriche. Ci fu un grande sviluppo delle fabbriche manifatturiere, ma ci troviamo ancora a livelli arretrati,la stessa situazione presente nell’europa centrale in austria, germania. Vi era un importante sviluppo della rete ferroviaria, un investimento sull’istruzione, più colta però la troviamo ancora arretrata, tenendo conto che questi paesi erano caratterizzati da quelle monarchie e sistemi politici che combattevano contro la francia rivoluzionaria verso la ine del 700, e inizio del 800. Di lì a poco ci sarà il congresso di Vienna che porterà alla restaurazione, liberarsi dall'ancien regime non era semplice. Quindi questi elementi insieme non permettevano lo sviluppo industriale. Abbiamo visto come lo sviluppo del sistema di fabbrica e l'organizzazione capitalistica della società aveva portato grandi cambiamenti dal punto di vista sociale perché ribaltava la società feudale, basata sui ceti, e aermava un nuovo tipo di società basata invece su dierenze di classe, che si aermavano in base alla nuova organizzazione produttiva, costituita dalla borghesia che investiva capitali per avviare il ciclo produttivo e acquistavano poi la forza lavoro necessaria per avviare il ciclo produttivo. Quindi c’era da una parte la borghesia, la classe imprenditoriale, dall'altra parte la grande classe operaia, il proletariato di massa, uomini e donne che lasciavano i loro mezzi produttivi tradizionali ed entravano nelle fabbriche orendo le loro capacità mentali e soprattutto isiche, per il lavoro nelle fabbriche. Si creava questa contrapposizione che di lì a poco avrebbe portato all’organizzazione sociale della società europea e mondiale nei secoli successivi. Quindi c’erano grandi città in cui si andavano ammassando un grande numero di operai, creandosi grandi quartieri di operai dove vivevano casi di estrema povertà e precarietà. Le condizioni sanitarie erano pessime e si sviluppano varie problematiche come la criminalità, la prostituzione, e l'alcolismo, legati ai fattori precedenti. Liberismo Il liberismo economico è una corrente, dottrina economica che si basa sulla libera iniziativa, sulla libertà. Il capitalismo consisteva nel fatto che i mezzi e le forze produttive fossero in mano ai privati. Secondo il liberismo economico questa visione è ancora più radicale cioè tutti i mezzi produttivi devono essere in mano ai privati, lo Stato e l’intrusione di esso nell’economia deve essere ridotta al minimo, quasi inesistente. Allo Stato devono semplicemente andare determinate competenze che riguardano i servizi essenziali come l’istruzione anche se in alcuni paesi in cui il liberismo è molto forte, l’istruzione tende ad andare nelle mani dei privati. In italia e in alcuni paesi europei l’istruzione rimane in mano allo stato. Anche la sanità doveva essere in mano allo stato che doveva garantire i diritti fondamentali. Negli stati uniti l’ideologia liberista si è maggiormente diusa. molti sono ospedali privati che si basano sul sistema assicurativo secondo il quale pagando l’assicurazione si ottiene tutta l’assistenza sanitaria. Però l’assicurazione era molto costosa. Quindi in realtà la sanità e l’istruzione erano di basso livello. Lo Stato si riduce al minimo, tutto è in mano ai privati. Si pagano meno tasse ma si paga tutto perché tutto diventa privato. Il liberismo economico è per la libertà di scambio tra i singoli stati. (APPUNTI) Il protezionismo non è concepito dal liberismo. (A) I isiocratici erano una corrente che si opponeva al mercantilismo e che riteneva la produzione come momento fondamentale per formare ricchezza. L’industria aveva il compito di trasformazione e provvedere poi alla diusione della ricchezza. Coniarono il motto Laissez Faire perché credevano in un potere naturale già esistente nelle cose per cui producendo prodotti agricoli perché loro si concentrano sull’agricoltura, poi tutto il resto e quindi la trasformazione industriale e successivamente lo scambio sarebbe stato tutto naturale. Lasciar fare che il libero scambio avvenisse regolarmente. (A) Bentham era un ilosofo giurista ed economista, avverso al giusnaturalismo e convinto sostenitore della codiicazione in tutti i campi. Secondo lui ognuno doveva puntare al suo utile e raggiungendolo si produce piacere e queste devono essere gli obiettivi dell’azione di ogni cittadino. La legislazione aveva come ine quello di massimizzare la felicità. Concetto tanto caro agli illuministi ritorna anche in questo autore. (A) Lasciare il libero gioco al mercato, tra la domanda dei consumatori e l’oerta. Su questa base si crea una libera concorrenza e un equilibrio dei mercati naturale. La società liberista è basata completamente sull’utile perché il ine dei privati è quello di raggiungere l’utile e lo fanno attraverso gli scambi. Ogni cittadino non paga le tasse ma paga qualsiasi cosa, tutto. I privati impongono il prezzo.(A). Il liberismo ha preso riferimento da diversi stati. Oggi, è dificile trovare liberisti estremi. Si può vedere laddove gli interventi statali sono continui, invece nel allargò verso l’ovest giungendo ino al Reno e acquisendo alcuni territori fondamentali dal punto di vista economico. Il Belgio, l’Olanda e il Lussemburgo si unirono nei Paesi Bassi. Il Sacro Romano Impero si sfaldò deinitivamente, questo già dal 1806 con Napoleone ma si creò un nuovo impero austro-ungarico che modiicò il suo potere all’interno dell’Italia acquisendo il lombardo-veneto (la Lombardia era una delle regioni più sviluppate e progredite dal punto di vista economico), si crearono il Granducato di Toscana e il Granducato di Parma dove vi erano dei conti austriaci quindi erano controllati dall’Austria. Lo Stato della Chiesa comprendeva Roma, il Lazio e le Marche e poi c’era il regno delle due Sicilie che andava dall’Abruzzo in giù regnato dai Borbone spagnoli che avevano un’alleanza militare con l’Austria. L’unico regno che era autonomo era il Regno di Sardegna che dopo il Congresso di Vienna aveva acquisito parti del Piemonte, possedimenti dei Savoia, e anche la Liguria. Il regno di Sardegna era in mano ai Savoia con Vittorio Emanuele I di Savoia. Col Congresso di Vienna si giunse anche alla formazione di due alleanze: la Santa Alleanza formata da Austria, Russia e Prussia legate da principi religiosi. L’Inghilterra non partecipò perché si sentiva lontana da questi principi che erano cattolici e oltretutto, non vedeva utile quest’alleanza. Grazie al ministro degli esteri inglese Castlereagh si giunse ad una quadruplice alleanza formata dagli stati vincitori: Russia, Prussia, Austria e Inghilterra. L’alleanza aveva il ine di tenere sotto controllo la Francia, evitare che in Francia ci fosse una rivoluzione e impedire alla Francia di diventare uno stato forte. In tutti gli stati si andò costituendo un equilibrio politico che vedeva le antiche dinastie unirsi e costruire un connubio con la Chiesa, legata all’ancien régime. In Inghilterra per esempio prevalgono i toris, i conservatori di destra, legati all’agricoltura, alla terra, alle proprietà terriere quindi la loro politica economica era basata sull’agricoltura e sui dazi doganali. L’industria era comunque in crescita in Inghilterra. Essi strinsero un’alleanza con la Chiesa anglicana. In Spagna Ferdinando VII eliminò la costituzione di Cadice del 1812, emersa dalle cortes nonché i parlamenti locali che diedero vita ad una costituzione molto liberale, democratica e molto in avanti. Ferdinando VII attuò delle repressioni nei confronti dei movimenti liberali. In Francia, Luigi XVIII emanò la Charte octroyée cioè Carta elargita, concessa: dall’alto ci fu una concessione di questa carta costituzionale che prevedeva alcune libertà come la libertà di stampa e di culto e prevedeva una camera dei pari nominata dal re e una camera dei deputati eletta da elettori che dovevano avere un’età superiore ai 30 anni e un censo elevato. Quindi ci fu un ritorno ai valori conservatori. Però, nonostante questo furono mantenute alcune riforme napoleoniche come l’istruzione gratuita ed obbligatoria, i diritti di proprietà dell’aristocrazia, clero e borghesia, l’organizzazione amministrativa e burocratica del regno. Questo fu un pilastro delle riforme napoleoniche messe in atto laddove Napoleone riuscì a penetrare. In Italia, in Piemonte quindi nel Regno di Sardegna, Vittorio Emanuele I si legò molto alla Chiesa e dette a quest’ultima il potere di controllare l’istruzione e poi cominciò una durissima repressione nei confronti di quei movimenti religiosi che non fossero cattolici come quello degli ebrei e dei valdesi I moti del 48 in Europa Il 1848 è stato un anno di grandi rivoluzioni in tutta Europa. Da un lato vi erano le vecchie rivolte del 20-21 e del 30 non ancora terminate a causa della borghesia che premeva per dare più diritti, e dall'altro, c’erano i movimenti operai che si svilupparono in quel periodo. Alla ine del Settecento e l'inizio dell Ottocento, si era già aermato il capitalismo. Tutte le istanze del movimento operaio erano rappresentate da questi moti i quali lavoravano per molto tempo (16-18 ore ). Fu un anno in cui insorsero rivoluzioni in tutta Europa: a Milano, Praga, Ungheria e Berlino. In quanto a questi moti, nacquero anche le insurrezioni indipendentiste al ine di raggiungere l’indipendenza del proprio paese, come l’Italia. Nel 1848 verrà pubblicato il libretto del partito comunista rappresentante le rivoluzioni proletarie di tutto il mondo. In Francia, Luigi Filippo d'Orleans, un sovrano piuttosto moderato,concesse alcune libertà rimanendo sempre legato all’antico regime. Anche qui nacque un'opposizione costituita dai bonapartisti che volevano il ritorno all'impero, il movimento repubblicano democratico che richiese maggiori libertà, i socialisti e liberali progressisti. In Francia nascono delle nuove tradizioni: vengono organizzati dei banchetti come mezzo di propaganda. Infatti, in occasione di un banchetto “ Campagna dei banchetti “ che si doveva tenere il 22 febbraio a Parigi, venne proibito dal re il quale fece ricorso alla guardia nazionale borghese (milizia) che nasceva in occasione della Rivoluzione francese nel 1789, per mantenere l’ordine e bloccare eventuali rivolte. Egli fece riferimento a questa guardia nazionale, e vista l'impopolarità del re si alleò con il popolo. Chiese aiuto all'esercito che intervenne e morirono 1150 tra gli insorti. Il 24 febbraio Orleans abdicò e fuggì all'hotel de ville. L’opposizione organizza un governo provvisorio il quale attuò varie (la giornata lavorativa fu ridotta a dieci ore e la pena di morte fu abolita) e dovette fondare la seconda repubblica. Per questo si doveva organizzare un'assemblea costituente per promulgare una nuova costituzione e andare verso la seconda repubblica . In questo governo appartenevano due socialisti: Louis Blanc e alessandro martin. Il primo provvedimento fu quello di aermare il diritto al lavoro per tutti. Si crearono quelle che furono chiamate gli ateliers nationales: le oficine nazionali. Queste presero spunto da Blanc, il quale aveva scritto un libro ‘’l'organizzazione del lavoro’’ nel 1839, parlando di queste oficine sociali. Pertanto, per far fronte all'ingiustizia che si compie ai danni dei lavoratori nelle fabbriche, lui propose le oficine sociali, ovvero delle cooperative in cui i lavoratori insieme potevano lavorare senza l’esistenza di un imprenditore, in piena libertà di produrre. Queste son oficine nazionali non seguono più l’idea di Blanc, perchè mettono i lavoratori disoccupati nei lavori socialmente utili come ad esempio manutenzione delle strade, creazioni di ponti, canali. Questi lavoratori però, svuotavano le casse dello stato. Si arriva ad aprile con la votazione dell'assemblea nazionale. La votazione avvenne a suragio universale maschile. In questa votazione, la parte democratica, radicale e socialista subiscono una sconitta e ha la meglio la compagine repubblicana che riesce a vincere. Insediatosi questi repubblicani, eliminarono gli ateliers nazionali e eliminano dal governo Louis Blanc. Questo determinò una rivolta popolare che portò il governo a dimettersi. Ben 50.000 persone scesero in piazza a Parigi per manifestare contro i repubblicani che decisero di afidare a Cavagnac tutti i poteri di guerra. Lui ha ampi poteri per utilizzare l’esercito e reprimere le rivolte popolari. Anche i repubblicani che facevano parte di quella fetta del paese che voleva il progresso, si ritrovò a reprimere una rivolta popolare nel sangue. Il 4 novembre nacque la costituzione, con la quale si proclamava la nascita della repubblica con un presidente che doveva rimanere in carica per quattro anni e l’assemblea nazionale. Si va ad elezioni presidenziali e la compagine repubblicana risulta divisa per il caos. Al contrario risulta unita l'area conservatrice e clericale, quella che vota come presidente luigi napoleone bonaparte ( iglio di uno dei fratelli di napoleone. il quale prende il potere). Da questo momento in poi, si dionde la compagine più conservatrice, dionde i suoi ideali conservatori, tant’è che nelle elezioni successive intorno al 50, dell'assemblea nazionale vince la parte moderata, conservatrice, clericale. Costoro riportano il clero nelle scuole elementari e medie anche nelle università. Vi sono milioni di persone disoccupate a cui viene tolto il diritto di voto. Anche questo movimento temeva luigi bonaparte perchè costui stava centrado a sé i poteri. Dopo 4 anni egli poteva essere eletto per la seconda volta, ma i gruppi conservatore, radicale e pubblico erano contrari a questa legge che non passò. Questo porto luigi bonaparte a sciogliere le camere e attuare un colpo di stato con le armi e l’esercito arrestò una marea di dissidenti politici e 10000 persone le deporta fuori dalla francia. Attraverso un plebiscito (fare ricorso al popolo per chiedere che venga votato qualcosa) egli chiese maggiori poteri per elargire una costituzione nella quale voleva raorzare i propri poteri e poi limitò i poteri legislativi dell'assemblea nazionale attribuendosi lui. Di lì a poco, luigi napoli bonaparte con un nuovo plebiscito pose ine della seconda repubblica e darà avvio al secondo impero nel 1852. In Austria, nell’impero asburgico c’era l’italia, l'ungheria ecc. in questo paese all'inizio di marzo nascevano delle rivolte da parte del popolo e degli studenti: c'erano movimenti socialisti, c’era chi chiedeva maggiore rappresentanza democratici e repubblicani e quindi tutti gli ideali politici in cui credeva. Difatti , già nel 1833 scoppiò la prima Insurrezione , proprio Democratica, della Giovine Italia in Piemonte dove reparti dell'esercito addirittura si sganciano, e si unirono ai moti democratici soltanto che questi moti furono furono repressi, e 27 arresti di cui 12 furono uccisi condannati a morte, 200 persone afiliate e quindi tutti alla Giovine Italia, fuggirono all'estero. Il moto del 34 prevedeva che un gruppo di uomini scendesse dal dalla Svizzera passando dal Piemonte ,giungesse ino a Genova per organizzare un'insurrezione a Genova . li avrebbe partecipato anche Giuseppe Garibaldi, un giovane marinaio di Nizza. Questo moto insurrezionale fu soppresso, e lo stesso Garibaldi dovette fuggire. Fu condannato a morte in contumacia, ma lui fuggì e si rifugiò in Sud America. la Giovine Italia subì un po' in tutta Europa delle sconitte , dei moti furono ripressi, lo stesso Mazzini dovette fuggire prima dalla Francia e si rifugiò in svizzera e poi in Inghilterra. Ebbe una crisi interiore più diciamo nella forza delle sue azioni, tanto era forte il suo ideale che valeva il uso sacriicio. Fondò anche la giovane Europa, che era un'associazione di carattere simbolico rappresentava un motore per i diversi popoli che aspiravano all'indipendenza. Nel 1844 ci fu un’importante insurrezione in Calabria promossa dai Fratelli Bandiera. Dei marinai della Marina austriaca aveva molti marinai Veneziani, e i Due Fratelli Bandiera tentavano di andare in Calabria di unirsi ai contadini nella loro lotta contro il potere Borbonico del Regno delle Due Sicilie. In questa lotta rimasero abbastanza isolati, davanti all'indierenza della restante parte del Popolo. Alla ine le truppe borboniche Ebbero la meglio.I Fratelli Bandiera furono uccisi. Mazzini non vede di buon occhio questa iniziativa dei Fratelli Bandiera, la riteneva ancora prematura. l'Italia era un paese dal punto di vista politico: nel Piemonte diciamo Carlo Alberto aveva emanato il codice penale creando un consiglio di stato che aveva soltanto un carattere consultivo andando in contro a certe esigenze di carattere liberale, rimanendo uno stato piuttosto conservatore e clericale. Per quanto concerne invece l'aspetto economico, l'Italia era un paese economicamente arretrato, basata sul latifondo con un'economia agricola arretrata non tecnologicamente avanzata, qualcosa di più avanzato si vedeva in Piemonte e in Lombardia. Era nata una rete ferroviaria tra la Lombardia, il Piemonte, la Toscana. Anche le prime banche, tra la toscana e il Piemonte, il commercio marittimo era piuttosto sviluppato. da un certo punto di vista commerciale l'Italia se la cavava piuttosto bene però diciamo che comunque non si poteva parlare di un paese capitalistico. Dal punto di vista delle Correnti politiche, in questo periodo si aacciavano dei movimenti piuttosto moderati, come per esempio quello liberale che abbracciava il pensiero cattolico e vedeva come massimi esponenti per esempio lo stesso Manzoni ,oppure il ilosofo rosmini, il quale voleva anche un cambiamento, una riforma della chiesa, non tanto dal punto di vista dogmatico e dei principi quanto dal punto di vista interno, della sua organizzazione. Comunque questo movimento auspicava all'Unione con il cattolicesimo e quindi un po' come le idee propagandate diciamo dalla ‘’venier’’ il giornale francese. quindi questa corrente politica era quella del neoguelismo che aveva come massimo esponente anche Gioberti, era un liberale che aveva scritto anche sul primato morale e civile degli italiani dove aveva esposto il suo pensiero legato che possiamo deinire neoguelismo cioè la formazione di uno stato federale formato da tanti piccoli stati, che fanno capo ad un'autorità che è quella papale. Ella diventa autorità sovrana e quindi allo stato italiano viene data una dignità morale, legata al fatto di essere uno stato rappresentato dal papa. Abbiamo visto questo stato federale che doveva far capo alle autorità politico religiosa che simbolicamente e moralmente si presentava come lo stato del papà e quindi importante anche a livello internazionale secondo i promotori di questa idea. Però Gregorio XVI che era il papà dell'epoca, non ne voleva assolutamente parlare di una commissione tra cattolicesimo e Liberalismo. Lui era avverso ad ogni forma di Liberalismo. Al Papa Gregorio XVI succede nel 1846 l’arcivescovo di Imola, Giovanni Maria Ferretti, con il nome di Pio nono, quindi non succede il segretario di stato subordinato e dipendente diretto di Gregorio piuttosto conservatore, ma al contrario un papa buono aperto al dialogo ben visto proprio da quei movimenti come quelli democratici, che vedevano in lui addirittura in grado di guidare lo Stato italiano. Quindi pio IX come prima iniziativa concesse l’amnistia ai detenuti politici, incarcerati per reati politici e questo provocò chiaramente esaltazione tra gli esponenti di questi movimenti liberali. Poi si dotò di una consulta di Stato formata da rappresentanti delle varie province e anche di una guardia civica quindi forme propriamente radicali, però importante anche perché in quel periodo si aacciano sempre più forti moti socialisti in tutta Europa. Quindi anche il granduca di Toscana, Leopoldo II, si dotò diciamo di una guardia civica e di una consulta di stato. Intanto Carlo Alberto concesse l'elezione diretta dei Consigli Comunali e dei Consigli provinciali poi allentò un po’ la limitazione della Libertà di Stampa e creò una Lega Nazionale doganale formata anche dalla Toscana, dallo Stato pontiicio insieme al Piemonte a cui non partecipò assolutamente i Ferdinando II di Borbone , quindi il Regno delle Due Sicilie, perché era molto molto legato l'Austria e quindi non voleva opporsi . Il 12 gennaio del 1848 a Palermo scoppia una rivolta del Popolo, una rivolta dei movimenti democratici e liberali che spingevano soprattutto per ottenere una Costituzione. E fu emanata eettivamente, poi alla ine Ferdinando II che era piuttosto conservatore, concesse una costituzione e di lì a poco anche Carlo Alberto, nel marzo del 1848, il granduca di Toscana e papa pio IX. Di fronte alle forti pressioni insurrezionali dei movimenti liberali e democratici, Carlo alberto concesse lo statuto albertino, che si rifaceva alla costituzione moderata francese del 1830. Ma lo statuto albertino nello speciico aermava la possibilità dell’elezione dell'assemblea legislativa, della camera dei deputati eletta con suragio ristretto e anche un senato a nomina regia sottoposto al governo e quindi al re. Poi, Arrivarono le notizie che da Vienna erano sorti i moti insurrezionali e questo che si diondeva in tutta italia. Il 17 marzo a Venezia nasceva un moto insurrezionale del popolo in genere, contro le autorità austriache, il cui governatore austriaco concedette la libertà a molti dissidenti politici anche allo stesso Manin. Pochi giorni più tardi nuove rivolte iniziate dagli operai dell’arsenale di Venezia, insieme anche ai marinai della marina austriaca, che la maggior parte erano Veneziani. Quindi Il 18 marzo,un giorno dopo di quello che era scoppiato a Venezia, Daniele Manin proclamerà la costituzione della repubblica veneziana, sempre quel giorno a Milano, sorsero le 5 giornate di milano dove il popolo intero cercò di rivoltarsi contro il nemico austriaco soprattutto i movimenti liberali e repubblicani cacciarono il nemico. Furono create barricate, il popolo resistette, furono trucidate ben 400 persone tra gli insorti ma alla ine l’esercito austriaco guidato da Radetzky, si rifugiò in quello che deinito il quadrilatero del territorio lombardo veneto formato da Peschiera, Verona Mantova e Legnago. Questo perché era timoroso dell'intervento del Piemonte. Ma proprio il 23 marzo in Piemonte, diciamo le pressioni da parte dei democratici e dei moti liberali diventano forti perché fu Carlo Alberto a prendere l’iniziativa dato che gli austriaci erano in crisi. Ciò che lo spinse ad agire fu sicuramente da un lato la pressione dei movimenti democratici e liberali, dall'altro invece la voglia, la volontà di annettersi anche Alberto, risposero anche Pio IX , il granduca di Toscana cioè Leopoldo II, e anche anche Ferdinando II, perché costoro erano fortemente pressati dai moti insurrezionali in tutta italia, in tutte le città e quindi temevano che il movimento Democratico prendesse in mano la situazione. Allora si alleano con Carlo Alberto e cercano di fronteggiare gli austriaci. Alberto non era un grande esperto militare, e un po’ questo aspetto, e un po’ il fatto che il suo vero motivo era quello di annettere il lombardo veneto, suscitò la difidenza da parte sia dei democratici da un lato e sia dei suoi rispettivi alleati, infatti nell'aprile dello stesso anno Il primo a silarsi dall'alleanza più proprio Pio IX perché si stava opponendo ad uno stato che era cattolico, l’austria mentre l'altro fu Leopoldo II di Toscana e l'ultimo Ferdinando II. Rimanevano ovviamente dei gruppi sparsi in tutta Italia, combattevano ed erano disposti a combattere: Giuseppe Montanelli, esponente Democratico importante proprio in Toscana che premeva. pensiamo che Garibaldi ritornò dal Sud America dove si era rifugiato e si alleò col Governo militare quello guidato dallo stesso Cattaneo in Lombardia a Milano, contro gli austriaci. Carlo Cattaneo, anch'egli liberale e Lombardo, era un direttore della rivista il Politecnico, si occupava di economia, di società, di questioni sociali ed egli aveva delle idee illuministiche, non si idava molto del misticismo romantico di Mazzini e dall’altro odiava il dominio austriaco per cui vedeva anche uno stato subordinato al Regno di Sardegna come il minor occhio la monarchia inglese (constitutionale perché attraverso la costituzione si potevano dare libertà alla borghesia. egli era un liberale moderato) Dal punto di vista economico vedeva di buon occhio il liberismo e la libera iniziativa privata. Quando d’ Azeglio entrò a contatto con Vittorio Emanuele II, Cavour prese in mano il governo, nel parlamento creò il connubio (unì l’ala progressista dei moderati a cui faceva capo lui stesso, con l’ala moderata dei democratici isolando i più conservatori. quindi i radicali a destra e isolando i democratici della sinistra estrema dall’altra parte) lui aumentò il liberoscambismo, il commercio con gli altri stati europei: Austria, Belgio, Francia. Attuò alcune opere importanti dal punto di vista delle infrastrutture: sviluppò la rete ferroviaria, creò il traforo del Frejus che lo collegava con gli altri paesi europei, creò la banca centrale del piemonte (riforme che servivano per rimodernare il piemonte rendendolo uno stato importante ) Mazzini nel frattempo si trovava a Londra per organizzare una itta rete di movimenti insurrezionali in tutti i paesi, e il suo obiettivo era quello di liberare l’italia dal dominio austriaco. Ma i suoi moti fallirono, soprattutto uno nel 1853 a Milano, quando un gruppo di operai e artigiani si rivoltò contro la polizia austriaca con delle armi improvvisate e fu repressa nel sangue. Allora Mazzini, Egli a Ginevra fonda il partito d’azione è un partito battagliero che fa della lotta armata il suo cavallo di battaglia. In questo periodo entrano in gioco: Ferrari del nord e Pisacane di Napoli. Entrambi volevano unire il moto insurrezionale indipendentista con il moto socialista divenendo così più forti. Inoltre Pisacane pensava che si dovesse iniziare dal regno delle due sicilie perchè avevano una politica economica molto calda. Egli ci provò con la spedizione di Sapri, in Liguria salì su un piroscafo di linea e lo dirottarono giungendo ino all'isola di Ponza dove c’era un penitenziario borbone che liberò tutti i detenuti politici che si allearono e sbarcarono a Sapri. Voleva espandersi all'interno e creare moti insurrezionali contro i borbone. I contadini quando videro questa massa di persone dal nord senza capire le loro richieste, avvertì l'esercito borbonico e represse nel sangue tutti i cospiratori. Un altro importante è Daniele Manin, colui che aveva fondato la Repubblica di venezia contro gli austriaci egli morì nel 1857. Insieme ad altri fondò la società nazionale a cui avrebbe fatto parte Giuseppe Garibaldi. Questa società dove cercare di unire tutte le idee diverse liberali, democratiche repubblicane, regioni del nord e sud, dovevano collaborare sotto la guida del regno sabaudo piemontese l’unico in grado di sconiggere gli austriaci. Questa idea fu appoggiata anche da garibaldi. Cavour, voleva fare del Piemonte uno stato medio nazionale che potesse aacciarsi nel panorama politico internazionale come fece la Prussia. Cominciò a partecipare alle guerre: la guerra di Crimea, una guerra che la Francia, l’Inghilterra e il piemonte combatterono contro la russia. Il Piemonte decise di parteciparvi con 18.000 uomini con il generale Lamarmora nel 1855. Nel 1856 a parigi avviene il congresso di parigi, vi partecipò anche cavour in piemonte e potè presentare i problemi del territorio italiano e disse che in italia, nel regno delle due sicilie e nello stato della chiesa, a causa del malgoverno di questi due stati stavano crescendo in una serie di moti insurrezionali repubblicani, socialisti, pericolosi per tutti i sovrani dell'intera europa. I sovrani dell’ancien régime temevano questi movimenti repubblicani e democratici europei. egli fece leva proprio su questo aspetto. Lui voleva soprattutto prendersi l’alleanza di un paese in particolare, ovvero la Francia. Napoleone III era impaurito dai moti che scoppiavano in italia perché potevano succedere anche in Francia. (il congresso di vienna era sorto proprio contro la francia rivoluzionaria. L'austria aveva tolto le repubbliche giacobine alla francia, quindi ce l’aveva con l'austria e voleva riprendere il controllo dei territori italiani) Nel 1858 un certo Felice Orsini, un repubblicano che lavorava a Roma, organizzò un attenta nei confronti di Napoleone III. Scese in italia, il convoglio imperiale fu attaccato da una serie di individui che lanciarono delle bombe e uccisero molti soldati ma non napoleone III il quale si vendicò arrestando questa gente e condannandoli a morte. Ordinò prima di andare al patibolo, scrisse una lettera dove si scusava e chiedeva a napoleone III di occuparsi della situazione italiana e incontrò Cavour a plombier. Erano andati per stendere un progetto per quella che sarebbe stata la futura italia: doveva dividere la stato in tre parti: Stato dell'altra italia: lombardo- veneto e l’emilia romagna e lui avrebbe dato nizza e la savoia, lo stato del papa e la toscana e uno stato del sud da togliere ai borboni e non si sapeva a chi sarebbe andato, togliendo dai borboni. Il massimo presidente doveva essere il papa. Al genio di Cavour non restava altro che far scoppiare la guerra. Con intelligenza fece muovere i cacciatori delle alpi guidato da garibaldi al conine con l’austria. Ovviamente attirò l'attenzione dell'austria che cadde nella trappola. se il piemonte non avesse rutra queste truppe e sarebbe scoppiata una guerra. Succede che l'austria cadde nella trappola muovendo guerra all’italia. A Magenta fu vinta la battaglia con l'alleanza franco-italica. Solferino e San martino vinta dalle truppe piemontesi allora gli austriaci erano allo sbando. Napoleone III pensa bene di ritirarsi dalla guerra irmando l'armistizia con l'Austria deludendo cavour. Egli si ritirava perchè aveva pressioni dal popolo francese. la Germania e l'Austria stavano preparando un'invasione in Francia. Allora si ritirò dove venne deciso armistizio di villafranca l’austria cede la lombardia alla francia. la francia girò la lombardia al piemonte in cambio il piemonte diede nizza e la savoia. Cavour si era dimesso dal governo il veneto era nelle mani dell'austria e l’ Italia rimase tale a quale a prima. Nel frattempo, nel ducato di Parma, toscana e modena il popolo cominciavano l'insurrezione cacciando via vecchi sovrani legati all'austria controllati direttamente dall'austria. Lasciarono il loro trono fuggendo via. Ci furono dei referendum dove si doveva votare l'annessione di queste terre al piemonte. quindi il ducato di modena, parma furono annesse al plebiscito sabaudo. Il regno sabaudo si era annesso la lombardia, il veneto e la toscana . Cavour tornò al governo. Due esponenti fondamentali Rosolino Pilo e Francesco Crispi furono importanti perché costoro ritenevano che questo fosse il posto giusto per far far emergere i moti insurrezionali per l’unità d’italia. Bisognava partire dal sud italia. Pilo doveva andare a far nascere i moti insurrezionali al sud, l’altro doveva organizzare la spedizione armata insieme a Garibaldi con il sostegno del Piemonte. A Palermo nascono i nuovi moti insurrezionali. Intanto, Crispi insieme agli altri organizza la spedizione dei 1000, mille uomini. Le camicie rosse i cosiddetti garibaldini provenienti da tutta italia soprattutto dal nord, bresciani genovesi collaborano per organizzare questa spedizione chiedendo a Garibaldi che fosse il capo. Egli che era un democratico repubblicano si era un po’ allontanato da Mazzini perché con i suoi metodi non portava a vittorie concrete mentre era entrato in quella società nazionale che invece chiedeva l'intervento del piemonte quindi egli collaborava anche per il piemonte. Allora 5-6 maggio 1860, dal porto di Quarto, due battelli a vapore che avevano il nome di Lombardia e di Piemonte, dopo una decina di giorni questi mille uomini arrivarono al porto di Marsala in sicilia. Questi ultimi entrarono a Calataimi, ebbero già il primo scontro con le truppe borboniche e vinsero. Poco dopo penetrarono e giunsero ino a Palermo dove ci furono giorni di scontri ma i borboni fuggirono via. Garibaldi potè proclamarsi dittatore di Palermo, che dichiarava decaduto il regno borbonico in Sicilia anche se non era liberata ed entrava sotto il controllo del Piemonte. I contadini vedevano inalmente la liberazione. Garibaldi tolse delle tasse ai contadini , però strinse alleanza con la borghesia moderata siciliana, ovvero i grandi latifondisti perché era importante il loro appoggio. I contadini quindi non capirono il motivo di quella situazione. Le truppe di garibaldi riuscirono a battere a milazzo i borboni, e liberò la sicilia che non era in mano ai borboni ma al piemonte. I contadini delusi cominciarono le loro rivolte anche contro Garibaldi che non poteva fare a meno del sostegno della borghesia e dei grandi latifondisti che vedevano di buon occhio l’intervento del piemonte, e dovette con il sangue e le armi reprimere queste rivolte. A Bronte il braccio destro di garibaldi uccise tantissimi contadini, Garibaldi insieme a molti altri uomini cominciò a risalire la Calabria. Qui le navi inglese erano appostate vicino alla Calabria per difendere i Borbone, ma lasciarono stare permettendo alle truppe garibaldine di risalire la Calabria e abbattere i Borbone che fuggirono via e la calabria era liberata. Gli inglesi non intervennero. Intanto Garibaldi arrivava alle porte di napoli e Francesco II, il re borbonico fuggì a gaeta. Dopo alcuni giorni, Garibaldi liberò Napoli e a questo punto scesero Mazzini, Cattaneo, e tutti i democratici e rivoltosi felici di ciò che stava succedendo. Intanto, il piemonte organizzava le truppe di emanuele II che scendevano dal nord per liberare i territori in mano allo stato pontiicio. A questo punto, capo del governo Adolphe Thiers . Costui sarà il capo del governo e chiedere alla guardia nazionale di restituire le armi metà marzo del 1871, la guardia nazionale parigina si opporrà, allora il comune decide di andare ad elezioni . Qui stravince la sinistra con i giacobini , repubblicani democratici Vi Erano anche movimenti socialisti (molti di destra fuggirono, non votando perché temevano i prussiani) . Comincia a parigi una nuova esperienza. Nasce la comune di parigi, la prima esperienza di società socialista. il popolo prende le decisioni su tutte le cose e si va sempre a votazione: democrazia diretta. Volta l'assemblea nazionale ma il popolo va sempre a votare e si sente in prima persona dell’andamento di una società. Inoltre il popolo acquisisce le prime aziende organizzando il lavoro e nascono delle cooperative quelle realtà economiche dove non c’è l'imprenditore che investe denaro ma ci sono i lavoratori che gestiscono l'azienda. QUindi è un primo esperimento di società socialista. Questo tipo di società non va bene ai conservatori ai moderati ma non va bene a Thiers e ai prussiani, e assiduo parigi. I cittadini parigini si rintanano nelle loro case,. Ci sono delle barricate dal 21 al 28 maggio c’è una guerra civile che porta 20000 morti. l'esperienza della comune di parigi inisce qui e torna il governo di Adolphe Thiers. Nella Battaglia di Sadowa, bismarck chiese l'intervento dell’italia che partecipò a questa guerra. Fu sofitta sia a custoza che a lissa dagli austriaci. Si mostrò piuttosto impreparato. Nonostante la sconitta quando la prussia vinse la guerra con l’austria, per riconoscenza la prussia cedette il veneto all’italia togliendola all’austrie lasciò il trentino all'austria le cosiddette terre ‘’noredenti’’ In Italia, non era facile prendere Roma anche perché era cattolica. ma cavour aveva una sua idea: ‘’libera chiesa in libero stato’’ la che poteva propagandare il proprio credo senza nessun problema bastava che conoscesse lo stato italiano. Eglo era contro ogni forma di liberalismo ed era contro il movimento del Risorgimento italiano. Ci furono dei tentativi, garibaldi si riorganizzò nel 63, napoleone III c’era ancora. Nel 64 ci fu la convenzione di settembre: un accordo tra la francia e l’italia e trovarono l'accordo per cui napoleone IIi doveva ritirare il contingente dal lazio per proteggere il papa, l’italia doveva promettere di non attaccare il papa. Per dare maggiore garanzia, e si aspettava una guerra con l'Austria, spostò la capitale da Torino a Firenze. L’italia potrà approittare della situazione quando la francia era impegnata nella guerra con la prussia. Quando napoleone III viene catturato nella battaglia sean l’italia ha la via libera Si può scendere a Roma, si fondano le mura delle città di roma, gli eserciti italiani penetrano nella città sconiggono gli eserciti del papa e roma venne occupata. Di lì a poco ci sarà un plebiscito, un referendum in cui il popolo va a votare e si vota per l'annessione di roma all’italia. Il 13 maggio del 1871 venne emanata la legge delle guarentigie. l'italia riconosceva al papa la possibilità di essere padrone nei suoi palazzi. SI sta formando la stato del vaticano a San pietro e quindi veniva riconosciuto come un capo di stato e la chiesa era uno stato vero e proprio che poteva essere autonomo . La capitale si sposterà a Roma il 3 febbraio 1871. Rimango fuori il venezia giulia e il trentino che fanno parte ancora del veneto e ciò si sistemerà con la 2 guerra mondiale. La breccia di porta pia e la conquista di Roma avviene il 20 settembre del 1871. DOMANDE - Le Guarentigie - L’unità d’Italia - come fa cavour a scatenare la guerra con l’austria (2 guerra d’indipendenza) -completamento dell’Unità d’Italia, con la conquista di Roma. -l’unità tedesca -il capitalismo - condizioni della rivoluzione industriale - cosa accadeva ai contadini e artigiani del tempo. (dierenze tra presente e passato) - il Congresso di Vienna DOMANDE CHE SECONDO ME, MI FA - Moti del 48 (Austria) - Mazzini
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