Scarica La Rivoluzione Industriale nel XVIII secolo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! RIV INDUSTRIALE Il 1700 è il secolo delle rivoluzioni: industriale, americana e francese. La rivoluzione industriale non è solo un cambiamento a livello produttivo ma anche sociale. Abbiamo che la classe borghese aumenta la sua importanza dato che gestisce la produzione. Dona l’aumento dei commerci da parte dell’Inghilterra e grazie al loro vasto impero commerciale dato dalle colonie, fa si che Londra inizia a diventare il centro dell’economia mondiale. In Inghilterra nasce la banca e la borsa. In campo agricolo c’è un grande aumento della produzione e questi prodotti eccedenti venivano venduti. Vengono migliorate le strade. Adam smith: lo stato deve creare un contenuto favorevole per l’attività economica assicurando la giustizia, la sicurezza e i servizi essenziali. Fondatore del liberismo economico: lo stato non deve intervenire nella produzione e nel commercio, deve essere libero e si deve regolare da solo. Parlava della libera concorrenza, del mercato libero. Teoria del liberismo economico sta alla base della concezione capitalista. Legge offerta e domanda: l’economia attraverso questa legge riesce ad autobilanciarsi, doveva esserci un libero beccato in cui ogni imprenditore che vendeva il suo prodotto avrebbe avuto modo di crearsi un prezzo da solo. A secondo della domanda che faceva il popolo, l’imprenditore avrebbe basato la quantità del prodotto venduto e il prezzo, per creare l’offerta. Attraverso la concorrenza Cambiamenti Vengono inventate nuove macchine. Diventa importante il settore tessile perché abbiamo innovazioni nelle macchine, è più significativo. Nella metà del 500 viene inventata la spoletta volante nel telaio: una spola che serviva per tessere la lana. Successivamente è stato inventato un sistema che permetteva di spostare il filato in modo meccanico. Questa spoletta comporta un aumento della produzione, è più veloce, i tessuti potevano avere una maggiore ampiezza. Nel giro di pochi anni la filatura viene meccanizzata ma con l’invenzione della macchina a vapore viene inventato il telaio diventa a vapore, non veniva più usato l’uomo. Si scopre il carbone come fonte energetica. L’industria tessile cresce tanto perché affluivano vasto carichi di cotone grezzo. Dalle colonie attraverso i commerci ben organizzati affluivano il cotone a poco prezzo. Con questa materia prima potevano produrre velocemente prodotti. Iniziano a produrre cotone e tessuti molto competitivi tra loro. Industria siderurgica: lavorazione del ferro. In questi periodo, verso la fine del 700 c’è una crescita perché il carbon fossile arriva a grandi temperature e grazie a questa fonte energetica si poteva lavorare meglio il ferro. Si produce un nuovo materiale ferroso: la ghisa nasce da una lega del ferro e del carbonio, particolari caratteristiche: conduttore di calore i fatto prima dei termosifoni in alluminio i termosifoni erano tutti in ghisa in quanto manteneva il calore. La rivoluzione industriale scoppia proprio in Inghilterra perché era uno degli stati più tranquilli, aveva maggiore solidità politica, c’era una buona economia interna e aveva dei presupposti molto buoni verso l’estero. Progresso in campo tecnologico. L’organizzazione della fabbrica è nuova. Prima c’era il lavoro a domicilio. Le fabbriche devono essere molto grandi per mantenere tutti i macchinari, dovevano essere vicino a fonti d’acqua o di carbone. Gli operai dovevano andare loro verso i luoghi di lavoro. Nasce la figura dell’operaio, non è più il contadino che faceva