Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Rivoluzione Inglese e Cromwell, Schemi e mappe concettuali di Storia

La situazione politica e religiosa dell'Inghilterra durante il regno di Giacomo I Stuart e Carlo I Stuart, fino alla Prima Rivoluzione Inglese e alla presa del potere di Cromwell. Si parla di opposizioni politiche e religiose, di persecuzioni, di guerra civile e di schieramenti. Si descrive anche l'ascesa di Cromwell e la sconfitta di Carlo I.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 05/10/2023

ale-stu-06
ale-stu-06 🇮🇹

5

(1)

36 documenti

1 / 1

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Rivoluzione Inglese e Cromwell e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Rivoluzione Inglese e Cromwell L'INGHILTERRA DI GIACOMO I STUART Dopo la morte senza eredi di Elisabetta I, con la quale si estinse la dinastia Tudor, la Corona inglese passò a Giacomo I Stuart L'ASSOLUTISMO DI GIACOMO Giacomo I unificò le due Corone di Scozia e Inghilterra Il re mise in atto il suo progetto di accentramento monarchico attraverso una politica che prevedeva: • la riaffermazione dell'autorità della Chiesa anglicana; • la non convocazione del Parlamento; • l'istituzione di tribunali regi • l'imposizione di una forte tassazione, • la creazione di una nuova aristocrazia, il mancato appoggio alle compagnie commerciali determinò, inoltre, un parziale calo delle esportazioni, Per questi motivi l'azione politica di Giacomo I incontrò l'opposizione decisa del Parlamento, LA POLITICA RELIGIOSA Un'altra fortissima opposizione, di natura religiosa e politica insieme, veniva a Giacomo sia dai cattolici sia dai puritani. I primi furono protagonisti, nel 1605, di un fallito piano sovversivo passato alla storia come la «congiura delle polveri», il cui obiettivo era di far esplodere il Parlamento uccidendo il re. I puritani, invece, erano avversi sia all'autoritarismo regio sia alla gerarchia episcopale della Chiesa anglicana schierata con la Corona. I dissidenti puritani furono sottoposti a persecuzione e molti di essi si videro costretti a emigrare: tra questi vi furono i padri pelle- grini, LA PRIMA RIVOLUZIONE INGLESE E LA PRESA DEL POTERE DI CROMWELL La Prima rivoluzione inglese, svoltasi tra il 1625 e il 1658 e culminata nella guerra civile iniziata nel 1642, fu la prima delle grandi rivoluzioni moderne. L'INIZIO DELLO SCONTRO: CARLO I E IL PARLAMENTO Il contrasto maturato fra il Parlamento e la Corona si fece ancora più aspro quando, nel 1625, morto il sovrano, salì sul trono suo figlio Carlo I Stuart Quando però, nel 1628, Carlo I si trovò nell'assoluta necessità di denaro, per finanziare il sostegno militare prestato agli ugonotti assediati alla Rochelle, dovette piegarsi a convocarlo. Il Parlamento, sfidando la Corona, dichiarò che non avrebbe approvato alcuna nuova contribuzione se prima non fossero state osservate le «libertà» sancite dalla Magna charta. IL PETITION OF RIGHTS La Camera dei Comuni presentò quindi al sovrano, nel 1628, il Petition of Rights («Petizione dei diritti»), Con questo documento si ricordavano al re, anche se «molto umilmente», i diritti del costituzionalismo inglese e si apriva lo scontro tra parlamentarismo e assolutismo. La Petizione era ispirata alle concezioni politiche dei puritani, che chiedevano una comunità fondata sul consenso di tutti LA POLITICA DISPOTICA DI CARLO I Dopo aver ottenuto i «sussidi», Carlo I accettò la Petizione, che tuttavia rimase inoperante; sciolto di nuovo il Parlamento (1629), infatti, il re tornò a un governo personale, che si protrasse per undici anni, durante i quali regnò dispoticamente: represse l'opposizione politica e religiosa Per consolidare la propria autorità, il re cercò l'appoggio della Chiesa anglicana che tentò di rafforzare a scapito dei puritani e dei presbiteriani, in nome di un'uniformità religiosa tipica della concezione assolutistica del potere. Di fronte alla resistenza della nobiltà e del clero presbiteriano di Scozia ad accettare le riforme anglicane, Carlo I si risolse a convocare le due Camere affinché finanziassero una guerra contro gli scozzesi. LA GUERRA CIVILE Dall'ottobre del 1641 la situazione si complicò ulteriormente con lo scoppio in Irlanda di una rivolta cattolica contro la dominazione inglese, Il Parlamento, nel timore che il re avesse fomentato la rivolta per poter armare l'esercito e rivolgerlo contro la stessa assemblea, chiese di scegliere il comando militare delle forze armate, compito che tradizionalmente spettava al sovrano. Nello stesso tempo presentò la cosiddetta «Grande rimostranza» (1641), nella quale erano riassunti i motivi di contrasto con la Corona: • abolizione delle tasse arbitrarie; • abrogazione degli organi speciali dell'assolutismo istituiti da Carlo I • diritto del Parlamento ad approvare la nomina dei consiglieri del re; approvazione di un atto che impedisse lo scioglimento del Parlamento senza il consenso dei suoi membri. Carlo I,approfittando del clima generale d'incertezza e delle divisioni interne al fronte parlamentare, nel gennaio del 1642 irruppe nel Parlamento con un gruppo di uomini armati, intenzionato ad arrestare i capi dell'opposizione. L'azione falli, Iniziava in questo modo la guerra civile. GLI SCHIERAMENTI Il conflitto tra re e Parlamento spaccò in due la società inglese. Con il re si schierarono l'alta nobiltry delle regioni settentrionali e orientali dell'Inghilterra (soprattutto allevatori). Con il Parlamento, invece, si schierarono la gentry e gli yeomen dell'Inghilterra occidentale, Le molteplici corren-ti, unite nella comune lotta all'assolutismo e nel rifiuto dell'episcopalismo anglicano, si dividevano per le loro tendenze moderate o radicali: • i moderati, tra cui la gentry e i mercanti più ricchi, erano inclini a conservare l'istituto monarchico ed, essendo in maggioranza presbiteriani, erano favorevoli a una Chiesa di Stato; • i radicali, rappresentati dalla borghesia terriera e imprenditoriale e dagli artigiani, propugnavano l'abbattimento della monarchia e l'istituzione di un regime repubblicano; chiedevano una Chiesa decentrata e organizzata dal basso, e per questo motivo si dichiararono «indipendenti». L'ASCESA DI CROMWELL A capo delle forze militari del Parlamento fu posto un gentiluomo di campagna, appartenente alla gentry, il puritano Oliver Cromwell (1599-1658), che rivelò eccezionali capacità di condottiero, creando dal nulla un esercito detto «di nuovo modello», il New Model Army. Si trattava di truppe efficienti e disciplinate, profondamente convinte della loro missione morale. LA SCONFITTA DI CARLO I Il New Model Army riuscì a battere la possente cavalleria regia in ripetute occasioni, fino all'importante vittoria militare di Naseby, nel giugno del 1645. La maggior parte del Parlamento si mostrò favorevole a trovare una conciliazione con il re, I DIBATTITI DI PUTNEY Tra i soldati si erano diffuse le idee democratiche sostenute dai levellers, a cui si era aggiunto il movimento dei diggers («zappatori»), sostenitori dell'abolizione della proprietà privata. LA CONDANNA A MORTE DI CARLO I Nel gennaio del 1648, Carlo I fu definitivamente sconfitto dalle truppe di Cromwell nella battaglia di Preston, arrestato e ricondotto a Londra per essere processato. Cromwell irruppe nella Camera dei Comuni e fece arrestare i deputati contrari al procedimento contro il re. Rimasero così poco più di 50 membri, che andarono a costituire il Rump Parliament («troncone di Parla-mento»). Fu poi convocata un'alta corte di giustizia che, all'inizio del 1649, condannò a morte il sovrano e lo fece decapitare LA REPUBBLICA DI CROMWELL Dopo la soppressione della Camera dei Lord, nel maggio del 1649 fu abolita la monarchia e proclamato il Commonwealth, vale a dire la Repubblica unita di Inghilterra, Scozia e Irlanda. Il potere fu assunto da Cromwell. Nel frattempo, però, il figlio di Carlo I, Carlo II, era stato riconosciuto come sovrano da scozzesi e irlandesi. il governo di Cromwell condusse due campagne militari contro l'Irlanda (1649-50), segnate da massacri indiscriminati della popolazione civile L'ESPANSIONE COLONIALE In campo internazionale, Cromwell puntò sull'espansione commerciale inglese L'Olanda rappresentava il principale ostacolo a questo progetto, detenendo pressoché il monopolio dei traffici con l'India, l'Indocina, l'Africa e le Americhe. Per togliere agli olandesi questo lucroso primato, Cromwell proclamò, nel 1651, il Navigation Act («Atto di navigazione»), in base al quale nessuna merce inglese o destinata all'Inghilterra poteva essere affidata per il trasporto a navi straniere. L'atto, che istituiva il monopolio di Londra sul commercio con le colonie inglesi d'oltremare, stabiliva una politica protezionistica o mercantilistica Colpiti nei loro interessi fondamentali, gli olandesi reagirono dando inizio a una dura guerra (1652-54), conclusasi con la sconfitta dell'Olanda che dovette riconoscere l'Atto di navigazione e la supremazia marittima britannica su tutte le rotte oceaniche. Sempre nel 1654, l'alleanza stretta con il Portogallo permise alle navi inglesi il libero uso del porto di Lisbona Si apriva così l'era dell'imperialismo inglese. LA DITTATURA DI CROMWELL In politica interna, dopo aver messo a tacere le pretese democratiche dei levellers e dei diggers, nel 1651 Cromwell sciolse il Parlamento e lo sostituì con una camera di rappresentanza Nel 1653 Cromwell sciolse definitivamente l'assemblea nello stesso anno, assunse il titolo di lord protettore di Inghilterra, Scozia e Irlanda. Il governo instaurato da Cromwell assunse quindi i connotati di una dittatura militare, la cui politica assolutistica fu diretta alla soppressione dei privilegi LA NASCHA DEL COSTITUZIONALISMO MODERNO: LA GLORIOSA RIVOLUZIONE E IL BILL OF RIGHTS Alla morte di Cromwell, nel 1658, fu designato a succedergli il figlio Richard, che tuttavia non seppe tenere il potere e sedare i disordini scoppiati nel frattempo tra le diverse forze politiche e sociali del Paese. LA RESTAURAZIONE STUART Dopo le dimissioni di Richard (1659), le forze parlamentari, favorite dall'appoggio della borghesia che temeva l'azione dei levellers, restaurarono la monarchia nella persona di Carlo II Stuart (al potere dal 1660 al 1685), educato alla corte di Luigi XIV. Carlo II, prima di rientrare in Inghilterra, sottoscrisse la Dichiarazione di Breda (aprile 1660), con la quale si impegnava a governare in collaborazione con il Parlamento, concedere un'amnistia generale e tollerare la libertà di coscienza. Salito al trono, promulgò l'editto di indennità e perdono NUOVE TENSIONI Lo stile di governo di Carlo II, però, mostrò presto e apertamente tratti assolutistici, oltre a un dichiarato atteggiamento filocattolico. Temendo un ritorno alla restaurazione papista, il Parlamento nel 1673 votò il Test Act, con il quale si escludevano dalle cariche pubbliche civili o militari tutti i non anglicani nel 1679, il Parlamento promulgò l'Habeas Corpus Act, che sanci definitivamente il principio dell'inviolabilità della persona già tratteggiato nella Magna charta. DALLA MINACCIA ASSOLUTISTICA ALLA «GLORIOSA RIVOLUZIONE» La minaccia di restaurazione assolutistica e papista si fece più concreta quando Giacomo II riannodò i rapporti con Roma e con Luigi XIV e tentò di abolire completamente il Test Act (1687).
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved