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Rivoluzione Russa, dalla repubblica di Weimar al Terzo Reich, Guerra Civile spagnola, Appunti di Storia

La Rivoluzione Russa in maniera sintetica (Rivoluzione di Febbraio e di Ottobre, salita al potere di Lenin, salita al potere di Stalin, Nep). Eventi che caratterizzano la Germania tra la Repubblica di Weimar e la nascita del Terzo Reich. Lo scoppio della Guerra Civile Spagnola e la salita al potere di Francisco Franco.

Tipologia: Appunti

2023/2024

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Scarica Rivoluzione Russa, dalla repubblica di Weimar al Terzo Reich, Guerra Civile spagnola e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA RIVOLUZIONE SOVIETICA: La Rivoluzione Russa è importante perchè determina la storia europea a partire dal 1917 fino al 1989. In realtà, la rivoluzione russa ha un ruolo importante anche nel conflitto tra Russia e Ucraina —> infatti, Putin vuole riconquistare l’Ucraina proprio perché questa faceva parte dell’Unione Sovietica. Noi solitamente diciamo che la Rivoluzione Russa è scoppiata nel novembre (ottobre secondo il calendario russo) del 1917. In realtà però, questo non è completamente corretto perché una prima rivoluzione era già scoppiata nel 1905 ma lo zar era riuscito a riportare la situazione sotto controllo. Inoltre, la rivoluzione è divisa in due fasi, la prima delle quali ha avuto luogo nel marzo (febbraio secondo il calendario russo) del 1917. Infatti, nel 1917, nel pieno della Prima guerra mondiale, una RIVOLUZIONE in due fasi scoppia nell'Impero russo:  A febbraio (marzo nel calendario occidentale) la folla si ribella chiedendo di poter partecipare alla gestione dello stato e chiedendo che venisse convocata la duma (=il parlamento) almeno per questioni fiscali e problemi particolarmente gravi. Di conseguenza, il regime zarista diventa una monarchia costituzionale su esempio della monarchia italiana o di quella inglese. Perché le masse si rivoltano? La Rivoluzione di febbraio è causata dalle condizioni di grave POVERTÀ in cui il popolo viveva e dal malcontento dovuto al fatto che molti cittadini, spesso poveri, dovevano lasciare famiglia e lavoro per andare in GUERRA.  A ottobre (novembre nel calendario occidentale) abbiamo la Rivoluzione vera e propria. Sale al potere il PARTITO BOLSCEVICO e nasce l'UNIONE SOVIETICA. N.b. Nel periodo intermedio tra le due rivoluzioni, abbiamo l’uscita della Russia dalla Prima guerra mondiale. Inoltre, l’uscita della Russia dalla guerra causa un profondo cambiamento nel sistema di alleanze, dovuto anche al fatto che sempre nel 1917 entrano in guerra gli Stati Uniti D’America. Questo evento determinò la vittoria della Triplice Intesa. Quale è lo scopo dei rivoluzionari? Coloro che scendono in piazza vorrebbero l’ELIMINAZIONE DELLO ZAR o per lo meno una LIMITAZIONE DEI POTERI DELLO ZAR. N.b. L’eliminazione dello zar avrebbe permesso anche alla Russia di uscire dalla guerra. Infatti, lo zar non voleva l’uscita del paese dalla guerra perché in questo modo la Russia sarebbe stata dichiarata sconfitta. Inoltre, I rivoluzionari richiedono che ogni attività pubblica (sia essa industriale o agricola) non venga più gestita da grandi padroni ma dai cosiddetti SOVIET. I soviet sono dei CONSIGLI AGRICOLI O DI FABBRICA attraverso i quali contadini e gli operai potevano gestire e organizzare il proprio lavoro. I rivoluzionari sono in parte LIBERALI e favorevoli a una monarchia costituzionale e in parte SOCIALISTI, organizzati in soviet. Inoltre, I rivoluzionari sono divisi in MENSCEVICHI (= riformisti) e BOLSCEVICHI (= coloro che vogliono riforme radicali e immediate). I primi governi provvisori del 1917 sono guidati dai liberali e dai socialisti più moderati, e ottengono l'arresto di Nicola II e l'istituzione di una MONARCHIA COSTITUZIONALE. Nel 1917, il bolscevico Lenin, che era stato uno dei leader della rivoluzione, pubblica le “TESI DI APRILE”. Queste tesi di aprile chiedevano:  L’USCITA DALLA GUERRA;  LA RIVOLUZIONE PROLETARIA—> infatti, Lenin era un bolscevico e perciò lui promuoveva l’ideale di una vera e propria rivoluzione. Secondo lui la borghesia doveva essere soppiantata dai proletari.  LA CONSEGNA DEL POTERE AI SOVIET —> n.b. I soviet erano organizzati secondo una struttura che potremmo definire “ad albero”. Infatti, ogni fabbrica aveva un proprio soviet e i rappresentanti dei soviet di una stessa città si riunivano poi in un unico soviet. I rappresentanti di questi soviet si riunivano a loro volta per creare i soviet delle regioni, e I rappresentanti delle regioni si riunivano nuovamente per dare origine alla DUMA. Grazie a questo sistema, la Duma era formata da rappresentanti dei ceti popolari e non della borghesia o dell’aristocrazia.  LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE INDUSTRIE E DELLE TERRE —> questo avrebbe permesso l’ABOLIZIONE DELLA PROPRIETÀ PRIVATA;  IL RIFIUTO DEL PARLAMENTARISMO —> questo significa che i rappresentanti della duma devono limitarsi a ratificare ciò che è già stato deciso ai piani bassi;  LA PROMOZIONE DEL COMUNISMO INTERNAZIONALE —> questo è particolarmente temuto dagli altri stati europei ed è per questo che in diversi stati gli scioperi del periodo del Biennio Rosso vennero bloccati con la violenza. Queste tesi sono chiarissime e vengono pronunciate e rese pubbliche da Lenin nel momento stesso in cui lui torna dall’esilio. Queste tesi erano pubbliche e perciò vengono lette non solo dai russi ma anche dai cittadini di altri stati europei. N.b. Lenin era stato costretto all’esilio dallo zar che lo riteneva un elemento pericoloso. N.b. Questa guerra civile contribuisce ad aggravare le condizioni di POVERTÀ del popolo russo. Per questo, nel 1923 troviamo una Russia che è realmente RIDOTTA ALLA FAME. A causa di questa fortissima povertà molti genitori saranno costretti ad abbandonare i propri figli per strada sperando che questi venissero poi salvati e portati negli orfanotrofi. Tuttavia, gli orfanotrofi erano spesso affollati e perciò anche qui I bambini morivano spesso di fame, freddo o malattie. In nome della "dittatura del proletariato" Lenin inizia la repressione degli oppositori —> nascono in questo modo i GULAG. A questo punto, la repubblica scaturita dalla rivoluzione assume la forma di uno STATO FEDERALE basato sui SOVIET e, a partire dal 1922, questo stato assume il nome di UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE (Urss). N.b. Nonostante noi siamo sempre stati abituati a considerare gli USA e l’URSS l’uno l’opposto dell’altro, è curioso notare che i due stati sono in realtà nati allo stesso modo, ovvero grazie a stati regionali che si sono uniti in un unico stato nazionale. Nel marzo 1919 nasce l'INTERNAZIONALE COMUNISTA (Comintern), che riunisce tutti i partiti comunisti del mondo con l'intento di sostenere il governo sovietico e DIFFONDERE LA RIVOLUZIONE. Il modello sovietico genera paura nei paesi europei soprattutto per le sue politiche di nazionalizzazione forzata. La Nuova politica economica (NEP) varata nel 1921, tuttavia, permette ai contadini e alla piccola industria di accedere al libero mercato; l'industria pesante e il sistema finanziario rimangono invece sotto il totale controllo statale. Inoltre, il nome NEP fa riferimento a dei piani prima biennali e poi quinquennali dai quali lo stesso Mussolini prenderà spunto. N.b. Noi siamo sempre stati abituati a considerare FASCISMO e COMUNISMO come due cose opposte che non hanno assolutamente nulla in comune. In realtà però, entrambi i tipi di dittatura sono caratterizzati da un fortissimo CONTROLLO DELL’ECONOMIA DA PARTE DELLO STATO. Infatti, è sempre lo stato a decidere dove e che cosa costruire ecc. Nonostante tutti gli aspetti negativi portati dalla rivoluzione, Lenin ha avuto il grand merito di aver RIMODERNIZZATO IL PAESE —> prima di Lenin la Russia era un paese povero e prettamente agricolo. Alla morte di Lenin invece, la Russia sarà un paese più ricco e più industrializzato. Con la MORTE DI LENIN nel 1924, si contendono la guida dell'Urss:  TROCKIJ —> sostiene la necessità di esportare la rivoluzione ed è favorevole a una pianificazione economica che aiuti l'industrializzazione del paese;  STALIN —> punta sul rafforzamento del potere in patria e sul "socialismo in un solo paese"; difende inoltre la NEP. Eliminando i suoi avversari, Stalin riesce a imporsi all'interno del Partito comunista fino a stabilire nel 1929 l'incontrastato dominio personale dell'Urss. Resterà al potere fino alla sua morte, avvenuta nel 1953. 1924 —> il governo passa da Lenin a Stalin. Stalin rimarrà al potere per 30 anni (fino al 1953) e la sua è la dittatura più lunga in Europa dopo quella di Franco. La salita al potere di Stalin fa si che quel tentativo di riforme graduali che aveva iniziato a fare Lenin venga abbandonato per attuare una nuova politica economica (NEP) che cambi completamente il volto della Russia. Cosa prevede la NEP?  INDUSTRIALIZZAZIONE FORZATA —> la Russia era uno stato prevalentemente agricolo e perciò Stalin impone la costruzione di grandi industrie nelle maggiori città;  CONTROLLO DELLA PRODUZIONE AGRICOLA —> è lo Stato a decidere ciò che viene prodotto in ambito agricolo. Sostanzialmente, la nep prevede un passaggio della nazione da AGRICOLA ad INDUSTRIALIZZATA in soli 5 anni e questo è reso possibile dalla grande partecipazione dello stato nelle scelte economiche. In realtà però, la nep permette ancora la libera impresa e lascia spazio al commercio privato. Quindi, la nep inizialmente non prevede un controllo dittatoriale sul piano economico. Inizialmente, la nep favorisce la classe sociale dei kulaki (che poi verranno perseguitati in un momento successivo) —> I kulaki sono proprietari terrieri di appezzamenti di media grandezza che riescono ad arricchirsi moltissimo e a diventare dei grandi proprietari terrieri. A questo punto I kulaki cercheranno di ottenere anche un ruolo politico. Questa classe sociale verrà odiata da Stalin. Infatti, Stalin rifiuta la borghesia e rifiuta la possibilità di arricchirsi attraverso la proprietà privata. Quindi, la nep prevede un miglioramento della Russia dal punto di vista economico e prevede anche un miglioramento delle condizioni di vita di alcune classi sociali. Contemporaneamente però, troviamo un CONTROLLO fortissimo nei confronti DELLA SOCIETÀ —> infatti, la nep prevede anche la REPRESSIONE RELIGIOSA. Viene decretato che la Russia deve essere uno stato laico e perciò non è possibile praticare alcuna religione. Di conseguenza, tutte le chiese/conventi vengono requisiti e gli uomini di culto vengono costretti alla laicità. Positiva è la LOTTA ALL’ANALFABETISMO—> Stalin impone l’obbligo di andare a scuola fino alla terza elementare (successivamente sarà fino alla quinta elementare). Inoltre, viene promossa la diffusione della CULTURA e della LETTERATURA —> infatti, lo stato protegge gli intellettuali e in un primo momento Stalin sembra lasciare libertà anche agli intellettuali che non condividono gli ideali marxisti. Quello che sembra essere un momento di miglioramento in realtà comprende anche una fortissima carestia e questa carestia colpisce soprattutto le classi sociali più basse (in particolar modo I contadini). Infatti, in questo periodo molti bambini vengono abbandonati ai lati delle strade da genitori che non potevano permettersi di sostenerli e che speravano che potessero essere accolti in altre famiglie o portati in orfanotrofio. Inoltre, troviamo il passaggio da RUSSIA a URSS (Unione delle repubbliche socialiste sovietiche)—> si stanno quindi ponendo le basi di una nuova Russia. N.b. Stalin elimina tutte le persone con le quali lui aveva governato in precedenza. Infatti, Stalin è un ottimo pubblicitario di sé stesso, è bravissimo a fare discorsi e a modificare il passato e a fare in modo che questo venga dimenticato. In particolare, Stalin vuole mostrare che l’Unione Sovietica è stata creata soltanto da lui e non anche da Lenin e Trotckij. Ad esempio, Lenin e Trotckij vengono anche eliminati da alcune fotografie ufficiali. Stalin cerca anche di eliminare i suoi avversari —> in realtà, Lenin muore a causa di una malattia mentre Trotckij viene mandato al confino e poi ucciso. RIFORME ECONOMICHE DI STALIN: N.b. La rivoluzione sovietica è una grande RIVOLUZIONE ECONOMICA. È vero che questa rivoluzione cambierà profondamente società, ma inizialmente l’obiettivo di Lenin e Stalin è proprio quello di cambiare l’economia. Inoltre, è importante ricordare che Franco, Hitler e Mussolini salgono al potere legalmente mentre Stalin sale al potere attraverso un colpo di stato. Infatti, Stalin sale al potere per mezzo della rivoluzione ma poi elimina Lenin e Trotckij che erano le due persone che avrebbero dovuto collaborare con lui. La prima cosa che Stalin fa è la COLLETTIVIZZAZIONE DELLE TERRE e Stalin attua questa riforma attraverso un decreto —> Stalin emana un decreto dicendo che dal giorno successivo tutte le terre della Russia sarebbero diventate di proprietà statale. In questo modo vengono tolti I terreni agli aristocratici e ai kulaki che erano precedentemente riusciti ad arricchirsi. Stalin vede questa classe sociale come una classe da eliminare poiché I kulaki hanno dimostrato che grazie all’impegno gli uomini possono migliorarela propria condizione economica anche senza l’intervento dello Stato. Invece, Stalin voleva dimostrare che soltanto lo Stato può permettere il miglioramento economico delle persone  IL CULTO DEL CAPO —> Stalin diviene una sorta di Dio in terra  LA PRESENZA DI UNA FORTE PROPAGANDA  LA PRESENZA DI UN GIORNALE UNICO—> come nell’Italia di Mussolini, anche in Russia non vengono riportate notizie riguardanti furti, omicidi ecc.  LA COMPLETA ELIMINAZIONE DEL DISSENSO (spesso attuata attraverso i Gulag) Tra il 36 e il 39 abbiamo il periodo delle GRANDI PURGHE —> si tratta del periodo di eliminazione dei kulaki e degli aristocratici. N.b. Gli aristocratici dopo la morte dello zar non avevano accettato l’eliminazione della propria classe sociale e crearono la cosiddetta ARMATA BIANCA, ovvero un esercito che vorrebbe trasformare la Russia in una democrazia sull’esempio di quella francese e che vorrebbe mantenere la divisione in classi sociali all’interno della società. Questa armata bianca aveva a capo quei capi dell’esercito che Stalin aveva disciolto. Inoltre, l’armata bianca si va a scontrare con l’armata rossa di Stalin ma l’armata rossa vince la battaglia. N.B. in questo periodo i PROCESSI sono PUBBLICI e spesso terminano con condanne a morte. Inoltre, i processi venivano diffusi attraverso articoli di giornale, radio ecc. in modo tale che si creasse un clima di terrore e che nessuno osasse andare contro al regime di Stalin. L’idolo di questo periodo è un ragazzino di 16 anni che denuncia i propri genitori che a cena avevano osato parlare male di Stalin. Grazie alla politica di Stalin, nel 1939 troviamo una Russia economicamente forte. Nel 1939 viene fatto il patto Molotov-Ribbentrop che creerà le basi per la Seconda guerra mondiale. LA GERMANIA: DALLA REPUBBLICA DI WEIMAR AL TERZO REICH In Europa, negli anni dal ‘20 al ‘40 si vanno a formare tre dittature. La prima in ordine di tempo è quella italiana di Mussolini (inizia nel ‘22), poi abbiamo quella di Stalin (che inizia nel ’24, dopo la morte di Lenin) e infine quella di Hitler. In realtà, dal ‘36 in poi buona parte d’Europa ha regimi autoritari sul modello di quello fascista e di quello nazista e in alcuni casi questi governi sono proprio obbligati dai nazi-fascisti. L’ultima e più dura dittatura è quella di Hitler. La dittatura di Hitler affonda le proprie radici nei trattati di pace. Infatti, I trattati di pace erano stati particolarmente pesanti e punitivi nei confronti della Germania —> vennero imposti alla Germania dei forti debiti di guerra, la cessione alla Francia dei territori della Sahr e della Ruhr (territori ricchi) e il non rianimo dell’esercito. Perciò, in questo periodo i tedeschi si sentono particolarmente umiliati e angosciati. Di conseguenza, a partire dagli anni 20 i tedeschi cercano una rivincita che per il momento è più morale che pratica. Cosa avviene in questo periodo? Come conseguenza dei trattati di pace troviamo anche la caduta dell’impero tedesco e la Germania passa da monarchia a repubblica (viene creata la REPUBBLICA DI WEIMAR, dal nome del ministro che ne firmò la fondazione nel 1919). È una REPUBBLICA DEMOCRATICA con la presenza di regioni (land) che poi confluiscono in uno Stato centrale con capitale Berlino dove vi è il parlamento. Questa repubblica prevedeva la presenza di un Presidente della Repubblica con funzione di controllo e la presenza di un Primo Ministro con una grande importanza e che gestisce la politica del paese. È una repubblica in cui sono possibili le votazioni (anche per le donne) e in cui troviamo la divisione dei tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Questa repubblica però, incontra fin da subito delle difficoltà, la prima delle quali è la rivolta del gennaio 1919 che corrisponde un po’ al biennio rosso italiano. Infatti, la parte più povera della popolazione si ribella contro le sanzioni di guerra e la fortissima svalutazione che queste sanzioni di guerra avevano portato all’interno del paese. Questa rivolta viene capeggiata dalla LEGA DI SPARTACO, il cui nome deriva da quello di un gladiatore romano che aveva tentato di creare una rivolta degli schiavi contro Roma. A capo di questa lega vi Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg che diventeranno simboli della rivolta contro un governo oppressivo. SPARTACHISMO —> fenomeno di rivolta contro lo stato da parte delle classi sociali umiliate. Si tratta di un fenomeno che più volte si ripeterà nell’arco del XX secolo. In realtà, questa rivolta si conclude nel sangue e i suoi capi verranno catturati e giustiziati. Ciononostante, questa rivolta diventerà un modello per tutte le rivolte del ‘900. In particolare, Rosa Luxemburg diventa un po’ un simbolo, un’icona e sarà di ispirazione anche per le brigate partigiane italiane. Questa rivolta è molto simile al biennio rosso italiano ma dopo una settimana di sangue, il 15 gennaio del 1919, la rivolta viene domata e un tentativo di rivolta così violenta non tornerà più se non sporadicamente. Perché questa rivolta non ha successo?  La popolazione civile ha paura di una nuova guerra e quindi non si ribella.  Rosa Luxemburg e Liebknecht speravano di poter ottenere l’appoggio dell’esercito. In realtà, l’esercito rimane fedele al potere centrale perché essendo appena uscito dalla Prima guerra mondiale e non se la sente di affrontare nuovi anni di lunga guerra. Quindi, il grande errore di membri della lega di spartaco è stato quello di fare questa rivolta troppo a ridosso della fine della prima guerra mondiale. Quindi, come già anticipato, la rivolta viene sedata e arriviamo così alla nascita della repubblica di Weimar. In realtà, il modello della repubblica di Weimar era stato in parte imposto dalle potenze vincitrici (Francia e Gran Bretagna). Nel 1920 abbiamo un push, ovvero un tentativo di rivolta da parte dei militari che vorrebbero ottenere maggiore potere però, anche questo viene sedato. Tutto questo ci fa capire che in questo periodo la Germania è particolarmente instabile. A ciò si aggiunge il problema di un’ iper-inflazione dovuta al fatto che la Germania, che era sempre stata una potenza industriale, ora si ritrova a non avere più i bacini della Sahr e della Ruhr che sono stati ceduti alla Francia e che erano importanti fonti di materie prime. Quindi, la Germania si trova a dover pagare fortissimi debiti di guerra senza avere i soldi per pagarli e questa situazione è aggravata anche dalla mancanza di materie prime che non permette la ripartenza dell’industria. Troviamo quindi, una fortissima crisi sia economica che sociale. Infatti, troviamo una grave fame nella popolazione tedesca (che porta a molti morti) e peggiora il tenore di vita dei cittadini tedeschi. Nemmeno i finanziamenti dello stato riescono a favorire il miglioramento della situazione che si aggrava man mano sempre di più. Questa situazione si aggrava ulteriormente nel 1923 e tutto ciò starà alla base della vittoria del partito di Hitler. Il partito di Hitler (“partito dei lavoratori tedeschi”) nasce nel 1920, un anno dopo rispetto al partito fascista italiano. Inizialmente, il partito di Hitler si chiamava “partito dei lavoratori tedeschi” mentre poi il suo nome verrà cambiato in “Nazional socialismo.” “Partito dei lavoratori tedeschi” —> questo nome ci fa capire che Hitler attua la stessa politica che aveva attuato in precedenza Mussolini partecipando al partito socialista. Hitler vuole far credere che lui aiuterà in modo particolare i lavoratori anche se questo non avverrà. “Nazional Socialismo” —> il nome del partito mette insieme due parole che in quel momento attiravano molto I tedeschi. Il Socialismo, ovvero l’idea di una politica che viene fatta a favore della società e Nazional, ovvero l’idea di una politica che mette la nazione tedesca al centro e che potrebbe favorire la rinascita di una Germania forte. Quindi, già nel nome è presentata e dichiarata questa doppia faccia del partito, nazionalismo e socialismo. Il partito Nazional Socialista, così come il fascismo, si appoggia sulla ricca borghesia, sui banchieri, notai, medici ecc. Inoltre, questo partito si appoggia anche sull’esercito, sugli ex monarchici e sulle parti alte della popolazione. Il partito Nazional Socialista fingerà di aiutare le classi più basse anche se non lo farà mai concretamente. N.b. L’ascesa del partito Nazional Socialista è stata favorita dal fatto che in quel periodo la sinistra era estremamente divisa. Inoltre, vi è da parte della Prussia (zona più ricca della Germania) la voglia di un regime autoritario che possa imporre alcune regole che possano portare la Germania a risorgere. Nel settembre del 1930 vengono fatte le elezioni e Hitler entra a parlamento con il 18,3% dei voti (non sono tanti ma nemmeno pochi per un partito che era appena nato). Nel marzo del 1932 vengono invece fatte le elezioni presidenziali a cui Hitler si presenta. In realtà, Hitler non ottiene la maggioranza, la quale viene ottenuta da Hindenburg che è un vecchio maresciallo che diventa presidente della Repubblica. N.b. Il presidente della repubblica tedesco non era colui che gestiva la politica ma era colui che aveva il ruolo di scegliere il presidente dl consiglio dei ministri. Questo Hindemberg era molto vecchio, aveva 86 anni e rischiava di non poter restare al potere tutti e 7 gli anni del mandato (infatti, lui muore nel 1934). Inoltre, lui era una persona facilmente condizionabile. Nel 1933, nonostante il partito Nazional Socialista avesse ottenuto soltanto il 18,3% dei voti, era comunque il partito con più voti perché la sinistra si era divisa in tanti piccoli partiti e non era rimasta unita. Perciò, Hitler viene nominato Cancelliere (= Primo ministro). Da questo momento Hitler ha in mano il potere legislativo ed esecutivo del Paese mentre Hidemburg ha soltanto quello di controllo dello stato. 27 febbraio 1933 —> Hitler fa incendiare dalle SA il parlamento di Berlino. Lui in realtà non ammetterà mai la sua azione e dirà che i bolscevichi, che non accettavano il suo potere, avevano incendiato il parlamento per impedirgli di lavorare. In realtà, le prove che sia stato lui ad incendiare il parlamento sono evidenti. Di conseguenza, Hitler crea una LEGISLAZIONE STRAORDINARIA per impedire che questo accada di nuovo. Perciò, il 28 febbraio 1933 nasce la dittatura. N.b. Il fascismo per diventare dittatura ha impiegato quasi 10 anni mentre il nazismo meno di un mese. Cosa prevede questo decreto?  tutti partiti avversari vengono chiusi e dichiarati illegali;  I capi di partito vengono incarcerati e ben presto dichiarati a morte;  Vengono eliminate le libertà di espressione;  I giornali sono controllati dalla censura;  Non ci sono più libertà politiche e civili (no scioperi ecc.). C’è un clima di terrore e annichilimento poiché la popolazione tedesca non riesce a capire cosa sta succedendo. Il 5 marzo vengono indette nuove elezioni. In teoria, sarebbe stato possibile votare soltanto il Partito Nazional Socialista ma in realtà la popolazione ha un ultimo moto d’orgoglio e il Nazional Socialismo ottiene soltanto il 44% dei voti. Però, tutti coloro che si erano candidati e che non facevano parte del partito Nazional Socialista vengono arrestati e quindi non possono effettivamente andare in parlamento. Perciò, il parlamento è composto soltanto da Nazional Socialisti. N.b. Per il fascismo parliamo di dittatura imperfetta e di dittatura che avviene attuata per fasi. Invece, in Germania in pochissimo tempo vengono tolte tutte le libertà. A questo punto, Hitler crea una legge delega che dà realmente inizio alla dittatura. Con questa legge delega Hitler dice che per 4 anni il suo governo ha pieni poteri. Questo significa che nemmeno il presidente della repubblica potrà rifiutarsi di firmare le sue leggi. Il 5 luglio vengono messi ufficialmente al bando tutti I partiti esistenti e si dice che non possono nascere altri partiti. A questo punto rimane soltanto il partito nazista. Questo regime del terrore viene concretizzato dalla nascita di un corpo paramilitare che è la GESTAPO (polizia segreta di Stato)—> ha lo scopo di scovare tutti i dissidenti, di portarli in tribunale, di processarli con procetti farsa e di condannarli a morte. Perciò, la Gestapo la funzione di impedire la nascita di partiti di opposizione. Inoltre, vengono create le SS (reparti di difesa, si tratta di un reparto parallelo all’esercito). Le SS fanno esattamente quello che facevano le squadre milizie fasciste: incutevano terrore, incendiavano le sedi dei vecchi partiti d’opposizione ecc. Parallelamente a questo vengono creati i campi di concentramento (non ancora di sterminio). Nasce anche la Suprema Corte Popolare che è un tribunale speciale che ha lo scopo di processare tutti coloro che possono contrastare l’ideologia del partito Nazional Socialista. N.b. Hitler è facilitato nel copiare Mussolini. Hitler porta alle estreme conseguenze ciò che già aveva fatto Mussolini e lo fa in tempo migliore perché ha già un modello davanti. Inoltre, Hitler porta avanti una campagna di repressione contro la cultura non tedesca che viene copiata dalla campagna contro la cultura non italica di Mussolini. La differenza è che in Italia, la cultura non italiana in qualche modo riesce comunque ad entrare nel paese mentre in Germania la cultura non tedesca non entra. Inoltre, nel 1933 troviamo il ROGO DEI LIBRI: I libri scritti in lingua non tedesca vengono raccolti e bruciati. In realtà, troviamo un tentativo di opposizione da parte dei comunisti più convinti e dei borghesi più moderati. Inoltre, c’è anche un’opposizione interna al partito Nazional Socialista. Infatti, alcune persone si erano iscritte a questo partito per rendere grande la Germania ma non per creare un regime autoritario che poi Hitler aveva creato. LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI (30 giugno 1934): Il 30 giugno 1934 Hitler elimina uno dei suoi più grandi collaboratori (Ernst Röhm) che lo aveva sempre appoggiato cercando però di dissuadere Hitler dai suoi ideali più violenti e estremisti. Röhm era d’accordo con l’idea di Hitler di creare uno stato forte ma si opponeva alle sue idee più radicali. Troviamo la cosiddetta “notte dei lunghi coltelli” dove vengono accoltellati i membri del partito nazional socialista che non erano completamente d’accordo con le idee di Hitler. Siccome Röhm era a capo delle SA, queste vengono sciolte e rimangono soltanto le SS, che sono sicuramente più crudeli rispetto alle SA. N.b. Le SA erano assolutamente partecipi all’ideologia generale del nazismo ma non erano concordi nell’idea che bisognasse per forza agire con la forza eliminando ogni avversario. Agosto 1934 —> nell’agosto del 1934 Hindenburg muore e Hitler decide autonomamente di diventare presidente della repubblica. Quindi, a questo punto Hitler è sia cancelliere che Presidente della Repubblica e nasce proprio in questo momento il Terzo Reich (= terzo impero). Si chiama Terzo Reich perché si rifà a quello di Guglielmo I (creato nel 1870, dopo l’unificazione della Germania) e all’impero di Carlo Magno. Quindi, anche Hitler, come Mussolini, fonda il proprio impero sull’idea di un impero precedente che in questo caso era quello di Carlo Magno. Inoltre, innanzitutto Hitler trasforma questo Stato da stato federale a stato unitario e autoritario. Quindi, non vi sono piu i parlamenti regionali che avrebbero potuto in qualche modo contrastare il potere di Hitler. In questo modo, Hitler diventa DITTATORE ASSOLUTO —> la sua è una dittatura perfetta che è basata sulla propaganda e sul culto della personalità. Questo significa che il volto di Hitler è affisso ovunque e la grandezza delle sue riforme viene pubblicizzata ovunque attraverso manifesti, giornali e cinegiornali (= Mussolini). Inoltre, appena salito al potere, Hitler fa in modo che non vi siano piu possibilità di contrastare il suo potere. Infatti, le elezioni avvengono per mezzo di una lista unica che deve essere per forza votata. Non si poteva andare contro a questa lista perché il voto non era segreto e si votava in presenza delle camice brune che erano pronte a portare nei campi di concentramento tutti gli avversari politici. Quindi, il governo di Hitler è un governo che mette al centro la FORZA. Inoltre, tutto il popolo tedesco vede in Hitler l’INCARNAZIONE DELLA LEGITTIMITÀ. Infatti, la propaganda è talmente martellante da risultare estremamente covincente e perciò tutta la popolazione crede ed è convinta della correttezza e della bontà delle idee politiche di Hitler. Il popolo tedesco è Infine, bisogna sottolineare che in questo periodo sia in italia che in Germania c’era bisogno di sentirsi grandi e di ottenere certezze. Perciò, il popolo sente il bisogno di essere governato da un governo forte che sappia ciò che vuole e che possa riportare la nazione al suo originale splendore. Non è poi da sottovalutare il ruolo della propaganda —> essa era talmente forte e convincente che le immagini che il popolo aveva di Hitler e Mussolini erano distorte e non corrette. Ad esempio, molti tedeschi erano convinti che Hitler fosse alto, biondo e con gli occhi azzurri. La politica del riarmo di Hitler porta la Germania ad allargare il proprio spazio vitale prima in Austria e poi nello spazio dei Sudeti. In realtà, la Germania conquista l’Austria attraverso un referendum. Infatti, il presidente Austriaco consegna l’Austria alla Germania in nome di quella “Grande Germania” di cui si era parlato nel 1870. N.b. Una delle proposte per l’unificazione della Germania prevedeva la creazione di una Grande Germania, formata da Germania + Austria. Quando, nel 1938 in Austria diventa Presidente della Repubblica un uomo filo nazista, viene fatto un referendum in cui il popolo avrebbe dovuto a votare o a favore della Grande Germania o a favore della Piccola Germania. Sia i cittadini che quelli tedeschi votano a favore della Grande Germania e perciò l’Austria viene annessa alla Germania. A questo punto Hitler rivolge il suo sguardo ad est e conquista il territorio del Sudeti (= parte ovest della Cecoslovacchia) e il corridoio di Danzica che serviva alla Polonia per raggiungere i porti del mare del Nord. Tuttavia, la creazione della Grande Germania passa anche attraverso l’ANTISEMITISMO. Infatti, creare una grande Germania significava anche creare una Germania tutta uguale e che non avesse al suo interno differenze razziali. Di conseguenza inizia la lotta contro gli ebrei che era già stata annunciata nel Mein Kampf. Infatti, già nel suo diario Hitler aveva scritto che secondo lui gli ebrei erano una razza inferiore assolutamente da eliminare. Inizialmente, non vi erano ancora vere e proprie persecuzioni contro gli ebrei e non vi erano i campi di sterminio. Nei primi anni si tolgono agli ebrei tedeschi tutte le libertà (es. Viene tolta loro la proprietà privata, la possibilità di insegnare, la possibilità di lavorare in industrie tedesche, la possibilità di studiare ecc.). N.b. La prima cosa che viene tolta agli ebrei tedeschi era la proprietà privata perché gli ebrei tedeschi erano per la maggior parte ricchi. Hitler sottrae le ricchezze agli ebrei tedeschi e le distribuisce ai tedeschi di razza ariana. Inoltre, vi era una regola secondo la quale a chi denuncia un ebreo venivano dati metà dei beni dell’ebreo stesso. Quindi, spesso la delazione veniva fatta per ottenere qualcosa in cambio. Per questo motivo, i primi ebrei che vennero denunciati erano i più ricchi, sono tutti coloro che avevano proprietà private. In Italia, nel 1934, Mussolini aveva chiesto a tutti i rabbini di tutte le comunità ebraiche di consegnare un elenco dei cittadini ebrei presenti in ogni città. Perciò, in Italia vi furono meno delazioni perché quando nel 1938 venne promulgato il Manifesto della razza si sapeva già chi fossero gli ebrei italiani. Perché i rabbini avevano consegnato questi elenchi a Mussolini? Perché in Italia non si era capito cosa stava per capitare, si pensava che si trattasse di un semplice censimento e di un modo per studiare la composizione della popolazione. Queste liste vengono realizzate nel 1934 ma verranno utilizzate soltanto a partire dal 1938 in poi. Perciò, per 4 anni queste liste sembrano non servire a nulla, sembravano un semplice atto censitario. Invece, in Germania si decide di attuare la lotta contro gli ebrei nel 1834 e questa viene subito iniziata. N.b. Gli ebrei non erano soltanto coloro che frequentavano la sinagoga. Erano considerati ebrei tutti i figli o nipoti di una donna ebrea, per essere considerati ebrei bastava avere un ebreo dichiarato nelle prime 2 generazioni. Perciò, spesso erano i vicini di casa a denunciare persone che avevano parenti ebrei entro le prime due generazioni. Leggi di Norimberga (15 settembre 1935) —> attraverso queste leggi troviamo i primi provvedimenti contro gli ebrei e l’obbligo per gli ebrei tedeschi di indossare la STELLA DI DAVID in modo tale che potessero essere sempre riconoscibili (norma che in Italia verrà introdotta soltanto nel 1938). Inoltre, con queste leggi Hitler dice che avrebbe lasciato 6 mesi agli ebrei per lasciare il paese. In realtà, gli ebrei hanno sottovalutato la situazione perché non immaginavano che Hitler avrebbe attuato un piano di sterminio così vasto. Inoltre, l’altro problema deriva dal fatto che dopo le leggi di Norimberga gli ebrei si erano impoveriti e non avevano più i soldi necessari per emigrare. Molti degli ebrei che sono riusciti a fuggire sono andati in Francia, altri in Olanda (Anna Frank), altri ancora in Israele. L’America ha accettato soltanto gli ebrei che erano particolarmente importanti a livello culturale (es. Einstein, Fermi) oppure coloro che avevano una grande capacità economica. Anche la Svizzera chiude le porte ai migranti ebrei (lascia entrare soltanto I più benestanti) mentre la Spagna era in piena guerra civile. Perciò, capiamo che per gli ebrei non era così facile poter lasciare la Germania. Notte dei cristalli (9/10 novembre 1938) —> Si tratta del momento in cui ci si rende conto che la situazione era particolarmente tragica. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre, le SS rompono le vetrine dei negozi appartenenti agli ebrei e i vetri delle sinagoghe. Tutto ciò che ha a che fare con vetro e cristallo di proprietà degli ebrei viene distrutto. Nello stesso anno:  Le organizzazioni ebraiche vengono viste come illegali;  Gli ebrei vengono esclusi dal commercio e dalle professioni; In questo caso, è Hitler che segue Mussolini, poiché Mussolini, con il Manifesto della razza, aveva già fatto ciò in Italia ben 3 mesi prima rispetto ad Hitler. Perciò, non è sempre Mussolini a seguire Hitler, spesso è esattamente il contrario. Sempre con il Manifesto della razza viene impedito ai figli di ebrei italiani di studiare nelle scuole italiane. Quindi, questi dovranno studiare in scuole ebraiche presenti nelle sinagoghe. A questo punto troviamo l’inizio di quello che sarà il genocidio degli ebrei. N.b. Gli ebrei sono sempre rappresentati con una determinata forma fisica (naso adunco e mani che sembrano di acchiappare il denaro altrui). Bisognava far pensare al popolo che gli ebrei dovessero essere eliminati e perciò questi vengono spesso rappresentati come coloro che cercano di impossessarsi del denaro dei tedeschi. Fin dal 1939, gli ebrei tedeschi vengono nei campi di concentramento. Invece, gli ebrei italiani vengono chiusi nei ghetti e devono sottostare ad un coprifuoco serale. N.b. La teoria della razza veniva insegnata anche ai bambini nelle scuole. Infatti, la società era finalizzata all’istruzione dei bambini secondo l’ideologia nazista. A questo punto, Hitler crea dei sistemi di alleanze che porteranno alla Seconda guerra mondiale:  Patto d’acciaio —> viene realizzato tra Hitler e Mussolini e prevedeva che Germania ed Italia sarebbero state obbligate ad entrare in guerra l’una a fianco dell’altra sia per motivi di attacco che per motivi difensivi. Tuttavia, era necessario informare l’altro paese prima di attaccare. Perciò, l’Italia non entra in guerra l’1 settembre 1939 perché Hitler attacca la Polonia senza avvisare Mussolini. Mussolini viene a scoprire l’attacco alla Polonia quando questo era già stato fatto. Perché è stato possibile l’attacco alla Polonia? Grazie al patto Molotov – Ribbentrop (prende il nome da Molotov, ministro sovietico e da Ribbentrop, Ministro della Guerra tedesco). Si tratta di un patto di non aggressione tra Germania e Russia. Tuttavia, questi due paesi si erano accordati segretamente anche sulla spartizione della Polonia.  Asse Berlino - Tokio - Roma L’EUROPA TRA LE DUE GUERRE Nel corso del ‘900, buona parte dell’Europa passa da un regime democratico ad un regime autoritario. In particolare, i paesi dell’est hanno come caratteristica quella di far cadere i regimi democratici e far salire al loro posto dei regimi autoritari. e il diritto di sciopero e nomina un governo fatto soltanto da militari (≠ Mussolini). De Rivera ottiene immediatamente il consenso delle masse popolari che vedono in lui l’uomo in grado di risolvere i problemi interni della Spagna (stessa cosa che era avvenuta in Italia con Mussolini). Quindi, De Riviera instaura un regime dittatoriale ma mantiene la monarchia. Tra il 1931 e il 1933 in Spagna troviamo il “BIENNIO ROSSO” N.B. in Italia era stato tra il 1919 e il 1921, ovvero dopo la Prima Guerra Mondiale. Invece, in Spagna il biennio rosso non si colloca dopo la Prima Guerra Mondiale (alla quale la Spagna non ha partecipato), ma dopo la caduta della borsa di Wall Street, che in Spagna ha portato gravi conseguenze economiche. Questo biennio rosso porta alla caduta del governo di de Riviera e viene proclamata la repubblica. A capo di questo governo sale Manuel Azaña. Azaña crea un governo di sinistra e porta avanti alcune riforme:  Fonda una POLITICA ANTICLERICALE —> la Spagna diventa uno stato laico;  Crea un GOVERNO ANTIMILITARE;  Cerca di mettere in atto una RIFORMA AGRARIA—> questa riforma agraria prevedeva la confisca dei beni della corona e la redistribuzione delle terre al popolo. Si tratta di una riforma vicina all’ideale politico di Stalin;  Crea uno STATO DECENTRATO dando una certa libertà alla regione della Catalogna e alle province basche (regioni piuttosto ricche della Spagna) —> n.b. queste province hanno sempre ricercato la libertà, fin dal lontano 1600. Tuttavia, la chiesa è contro alla riforma anticlericale, alta borghesia e aristocrazia vanno contro alla riforma per la redistribuzione delle terre e le zone più povere della Spagna sono contro alla riforma regionale. Perciò, a questo punto Azaña ha pochissime persone dalla sua parte. 1933-1935 —> “BIENNIO NERO”. A questo punto, la rivoluzione viene fatta dagli estremisti di destra che sono ancora capitanati da De Riviera. Durante questo Biennio nero vi sono numerosi scioperi, tumulti e rivolte e vengono indette nuove elezioni che vengono vinte da Francisco Franco. La vittoria di Francisco Franco porta alla GUERRA CIVILE SPAGNOLA —> n.b. All’interno della Guerra Civile spagnola troviamo episodi particolarmente gloriosi come la resistenza di Madrid (che ricorda un po’ la resistenza che viene fatta da parte dei partigiani italiani). Alla fine, la guerra civile spagnola viene vinta da Francisco Franco. N.b. La guerra civile spagnola è importante perché per la prima volta si schierano da una parte le potenze che si definiscono democratiche e dall’altra parte le forze dittatoriali. In realtà, la guerra civile spagnola non è una guerra soltanto interna alla Spagna, infatti le città spagnole vengono continuamente bombardate da aerei tedeschi. “Per chi suona la campana” (Haminguay) —> Haminguay era uno scrittore americano che era andato in Spagna come combattente a favore delle forze democratiche. Essendo uno scrittore, lui ha documentato gli episodi di questa guerra nel suo libro “per chi suona la campana” e in numerosi articoli di giornale. Quindi, in seguito alle elezioni, Francisco Franco sale al potere ma le forze democratiche di Azaña vogliono cercare di mantenere la repubblica democratica, impedendo l’instaurarsi di un governo autoritario. A questo punto, scoppia la guerra civile ed entrambe le parti chiedono aiuto alle altre potenze europee. Tuttavia, non tutte le potenze europee intervengono allo stesso modo: Francia e Inghilterra inviano soltanto armi alla Spagna mentre Italia e Germania mandano armi pesanti, aerei e anche alcune guarnigioni dell’esercito. Inoltre, dalla Germania e dall’Italia arrivano in Spagna molti ragazzi volontari che lottano a favore delle forze democratiche. Nonostante ciò, le forze democratiche persero perché non avevano una strategia militare adatta, non avevano armi adatte e perché molti giovani che facevano parte dei battaglioni delle forze democratiche non erano in grado di usare le armi che gli venivano date. Infatti, si tratta di ragazzi che non avevano mai imbracciato un fucile e che ora si trovavano a combattere contro eserciti specializzati e formati da professionisti. Infatti, le truppe nazionaliste erano sicuramente più organizzate rispetto a quelle democratiche. N.b. Molti dei ragazzi che si arruolano in maniera volontaria sono degli universitari, ragazzi colti che si rendono conto che questo è l’ultimo momento per riuscire a combattere contro la dittatura. Il bombardamento di Guernica e i bombardamenti di Madrid sono fatti costantemente da cacciabombardieri tedeschi. Infatti, quando Hitler disse a Picasso che il suo quadro era brutto, Picasso gli rispose che era proprio lui l’autore del quadro. La guerra civile spagnola termina nel 1938 con la vittoria delle truppe di Francisco Franco. In realtà, a questa guerra hanno partecipato brigate internazionali, formate da ragazzi provenienti da tutta Europa. Ad esempio, molti ragazzi che facevano parte del partito italiano “Giustizia e libertà” si schierarono dalla parte dei democratici (dal partito Giustizia e libertà partiranno anche molte delle brigate partigiane italiane). La Spagna, una volta terminata la dittatura di Franco, rese onore a queste brigate internazionali. Infatti, in Spagna vi sono molti monumenti ai caduti per celebrare coloro che hanno perso la vita durante la Guerra Civile e che hanno lottato per la libertà della Spagna. Inoltre, è importante ricordare che la guerra civile spagnola è stata una premessa della Seconda Guerra mondiale e anche della resistenza italiana. N.b. Uno dei battaglioni più importanti durante questa guerra è stato il “Battaglione Garibaldi”, anche una delle brigate partigiane più importanti sarà chiamata “Brigata Garibaldi”. Quindi, dopo la guerra civile la Spagna cade sotto la dittatura di Franco che si consolida nel 1939 e rimane in vita fino al 1975. Questa dittatura, contrariamente a quella italiana, esautora il re dal proprio potere. Perciò, i Borbone sono stati privati del loro potere e questo ha fatto in modo che essi venissero visti come vittime della dittatura di Franco ed è per questo motivo che dopo la caduta del governo di Franco venne ristabilita la monarchia dei Borbone.
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