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La rivoluzione scientifica collegata alla filosofia, Appunti di Filosofia

La rivoluzione scientifica collegata alla filosofia

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 23/04/2021

stefacarlotta
stefacarlotta 🇮🇹

5

(2)

28 documenti

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Scarica La rivoluzione scientifica collegata alla filosofia e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA Periodo compreso: - tra 500 e 600 in cui sono dei cambiamenti molto rapidi nel pensiero scientifico e filosofico - tra la pubblicazione dell’opera di Copernico intitolata “Le rivoluzioni degli astri celesti” (1543) e l’opera di Newton “I principi matematici della filosofia morale” (1600). La figura del filosofo naturale viene definita come colui che si occupa della conoscenza e del dominio del mondo naturale (dove noi viviamo) e non si occupa più di questioni astratte ma studia fenomeni concreti. Il filosofo è diverso dal sapiente dei secoli precedenti (ci riferiamo al medioevo). La figura dell’uomo di scienza non è più la figura di chi detiene per se steso, immutabile, calato dall’alto. Il sapere per lui deve essere sottoposto a giudizio tramite il metodo scientifico sperimentale (ipotesi, tesi, confutazione, …). Il filosofo non appartiene più a un ceto elevato malate categorie più diverse, cioè se prima il sapere il sapere era rinchiuso solo nelle università, ora invece p più rinchiuso nei luoghi del sapere tradizionale, ma è alla portata di tutti. Cambia anche la visione del mondo naturale: si passa da un ordine teologico a un ordine casuale. Nel medioevo tutto derivava da un origine divina, ora tutto(= visione mondo naturale) deriva da leggi matematiche. Inoltre la morte assume un ruolo importante. Nel medioevo veniva considerata astratta perché tutto derivava da Dio. Ora viene usata per studiare la natura. La natura è un ordine scientifico e strutturato di relazioni governato da leggi, è un ordine oggettivo, la posso sperimentare e il risultato dell’esperimento deve essere lo stesso per tutti (oggettività, ripetibilità), deve avere le stesse variabili. La natura è anche un ordine casuale, nulla diviene per caso, perché esso è un insieme di fatti collegati da relazioni. Tali fatti sono governati da delle leggi e obbediscono a delle regole uniformi e uguali per tutti. La scienza è un sapere sperimentale perché le ipotesi scientifiche vengono anche spiegate su base empirica (basato su sensazioni), non solo razionalmente (tutto è basato sul ragionamento razionale) La rivoluzione scientifica concepisce la natura come una macchina. Il suo funzionamento è basato su pochi e chiari principi. Essi sono di tipo matematico e geometrico. Ci sono dei cambiamenti anche sul piano pratico, perché viene rivalutato tutto ciò che è il primo lavoro dell’uomo, che dal piano intellettuale si sposta sul piano manuale. Vengono rivalutate le arti meccaniche. Prima venivano viste come lavori che potevano essere svolti solo da servi, un lavoro povero. Ora, viene visto come un lavoro intellettualmente valido. Il lavoro manuale era finalizzato alla scienza. Ci sono stravolgimenti in ogni campo del sapere, innovazioni nella fisica, biologia, chimica… Cambia anche il modo fi fare scienza. Essa si basa su fondamenti noti, non solo sul metodo empirico (osservazione). Il metodo della scienza viene definito= metodo ipotetico deduttivo sperimentale. - ipotetico= basato su ipotesi/basato sulla ragione - deduttivo= basato sulla deduzione, “ io ragiono sulle cose, su un fenomeno, su un avvenimento” - sperimentale= metodo scientifico,basato sulla logica e sulla ragione I centri del sapere si spostano, non sono più chiusi nelle accademie. Vi è uno scambio di idee. Il sapere viene svolto all’esterno dell’accademia, ci sono dei confronti. Grazie allo sviluppo della scienza (viene vista come base fondante) cambia anche lo sviluppo del progresso umano che permette all’uomo di controllare la natura. Perciò l’essere umano si libera dai pregiudizi e condizionamenti che qui venivano imposti dalla chiesa. La rivoluzione scientifica iniziò con Niccolò Copernico (1473-1543), il quale stravolse il sistema geocentrico e pone al centro il sole con quello eliocentrico. Cambiò così la gerarchia tra mondo celeste e mondo terrestre. Ci fu quindi una rivoluzione astronomica dove vennero unite per la prima volta l’astronomia e la matematica. Significa che si afferma il paradigma della precisione (rivoluzione astronomica basata sui calcoli, sulle osservazioni, si è passati dal dogma alla precisione dal modello geocentrico a quello eliocentrico) Copernico è ancora ancorato al periodo del Rinascimento ma è stato il primo ad affermare l’ipotesi eliocentrica. Quest’opera continua con Keplero (fine 500/inizio 600), il quale afferma che l’orbita dei pianeti non è circolare ma ellittica. Questa rivoluzione finirà con Newton che scoprirà la legge di gravitazione universale (uniforma la massa, la velocità e le distanze tra i pianeti). Quest’opera di rivolgimento è iniziata con Galileo. Galileo sulla base del cannocchiale olandese era riuscito ad osservare i corpi celesti, la profondità degli spazi celesti e aveva notato le differenze tra terra e corpi celesti. Tutta la rivoluzione scientifica aveva messo in luce due aspetti del pensiero: - pensiero degli antichi che affermava che il mondo era visto come un tutto finito e ordinato gerarchicamente in cui tutto era retto da un principio di armonia (concezione pitagorica) - pensiero moderno, l’idea dell’Universo è un universo aperto. Non esiste più l’universo come sfera (pitagorici), ma di un universo infinito, in cui tutti gli elementi sono uniti da leggi matematica. Tutta questa nuova era di cambiamenti inizia nel 1553, anno in cui si pubblica “le rivoluzioni dei corpi celesti” di Copernico. Cambiamento figura dell’uomo= superamento dell’antropocentrismo (l’uomo viene visto come un essere disorientato, l’unica base sicura per l’uomo è la matematica). L’uomo può prevedere i fenomeni e viene visto come un essere attivo, dove tutto viene regolato dall’intelletto. L’uomo quindi non basa le sue conoscenze sulla religione ma su nozioni definite e controllabili dall’intelletto. Copernico Uno dei più importanti esponenti della rivoluzione è Copernico il quale afferma di aver lanciato la terra in cielo. Tutte le sue tesi portano all’instaurarsi del modello eliocentrico, che va contro la tesi tolemaica, non pone più la terra al centro dell’universo. Nel modello tolemaico i pianeti erano rinchiusi nel cerchio delle stelle fisse. Questo cerchio viene definito come ottavo cielo in cui tutti pianeti, incluso il sole, giravano in circolo intorno alla terra, la quale era immobile, al centro di tutto. Nel cielo sono presenti le costellazioni e tutti i corpi celesti. Il pianeta principale è il sole che ha un moto da est verso ovest, attraverso le 12 costellazioni dello zodiaco. Nella fisica di copernico la concezione viene ribaltata, cancella tutta la concezione aristotelica che distingueva moto terrestre che era caratterizzato dal divenire e il moto celeste, che era incorruttibile. questa concezione cosmologica trova riferimento nelle sacre scritture, che ponevano al centro dell’Universo la terra. Nel 1543 si rovesciano tutte le convinzioni antiche, Copernico basa la sua teoria su calcoli dei Pitagorici, elabora la teoria eliocentrica in cui al centro di tutto c’è il sole e anche una spiegazione dei moti celesti che risolvono le anomalie osservabili nelle orbite dei pianeti. La terra aveva un moto di rivoluzione intorno al sole e di rotazione intorno al proprio asse Brahe Astronomo e matematico, osservava i copri celesti. Nel 1577 studiò il passaggio di una cometa e afferma che non esistono le sfere concentriche cristalline, che erano presenti nel sistema tolemaico. Screditò queste concezioni ma non aderisce alla concezione copernicana. Per lui esiste un sistema cosmologico misto: mantiene la centralità della terra, la luna come satellite della terra e i pianeti girano intorno al sole. Keplero Riprende tutte quelle osservazioni di Brahe. Tra il 1609 e il 1619 sviluppa le sue 3 leggi fondamentali: - prima= riguardava la forma ellittica delle orbite dei pianeti - seconda= riguarda il movimento dei pianeti attorno al sole - terza= riguarda i rapporti tra la velocità dei pianeti Queste 3 leggi permettono di distruggere la tesi dell’uniformità e circolarità dei corpi celesti. Queste due tesi erano legate alla perfezione del mondo celeste e grazie alle sue 3 leggi Keplero fornisce tutti gli elementi matematici che daranno a Newton la base delle sue scoperte sulla gravitazione universale Bacone Per lui il sapere è potenza cioè che la scienza cessa di essere un sapere disinteressato, contemplativo ma acquista il significato di conoscenza. Essa deve servire per il progresso della specie umana. Bacone è stato inferiore alla figura di Newton, Copernico, Keplero. Le sue caratteristiche principale è di avere definito un metodo contrapposto al metodo che utilizzavano i sostenitori della scolastica e della tradizione umanistica. Nasce a Londra nel 1561, ha una vita agiata. Frequenta gli studi politici che abbandona e che riprenderà successivamente. I suoi studi sono volti a sviluppare un nuovo sapere ma egli voleva ricercare sistematicamente un metodo scientifico che permettesse all’uomo di dominare la natura. La sua opera più importante è il “Nuovo Organo/ Novun Organum”. Il metodo scientifico che egli ricerca è il METODO INDUTTIVO, dal generale al particolare. Permette di migliorare la vita umana, di organizzare il sapere in modo cumulativo e collaborativo (tutti gli studiosi lo possono riprendere e aggiungere elementi a ciò). La rifondazione del sapere permette all’uomo di vivere meglio e deve essere organizzato sistematicamente, non deve essere un qualcosa di occasionale, perché l’esperienza non è fonte di conoscenza. Per rendere “fonte di conoscenza” i dati, essi devono essere raccolti, ordinati, elaborati, reinterpretati tramite il metodo induttivo. Esso unisce il ragionamento all’esperienza stessa. Bacone paragona coloro che utilizzano l’esperienza (empirici) a delle formiche, perché esse accumulano e conservano tutto ciò che trovano. Paragona i razionalisti ai ragni perché essi tessono da soli il loro sapere, mentre paragona a delle api gli scienziati, perché traggono la materia prima dall’esperienza ma la rielaborano attraverso l’utilizzo della ragione modificando l’esperienza e producendo qualcosa di diverso, le teorie scientifiche. Secondo Bacone bisogna eliminare i pregiudizi e non bisogna ragionare soggettivamente, perché ciò porta all’errore. La fonte dell’errore viene chiamata IDOLA (fantasma) ed essi sono ostacoli che non permettono all’uomo di raggiungere la verità. Gli idola sono quattro: • Idola della tribù: fondati sulla natura della famiglia e sono messi in relazione con delle caratteristiche particolari dell’intelletto. Per Bacone l’intelletto è anche influenzato dai sentimenti e dalla volontà. Questi idoli portano l’uomo a ritenere vero tutto ciò che vero non è, che si vorrebbe fosse vero. • Idola della spelonca: dipendono dalla natura particolare del singolo soggetto (educazione, abitudini, interessi) e modificano la ricerca, la influenzano, e quindi essa diventa soggettiva. • Idola del foro: riguardano gli equivoci che genera il linguaggio. Gli uomini danno importanza alle parole, esse possono modificare la natura della scienza, la rendono sofistica perché rigirano i concetti fondamentali tramite il linguaggio. • Idola del teatro: sono i sistemi filosofici precedenti, in cui il mondo non veniva ancora studiato scientificamente, si dava una spiegazione verosimile delle immagini e della realtà senza alcun valore riconoscitivo. Una volta che l’uomo ha cancellato tutti questi pregiudizi bisogna formulare un nuovo metodo scientifico. È errato secondo Bacone il metodo deduttivo (da un concetto particolare a uno generale) perché non ci permette di comprendere le leggi fondanti della natura. Per far si che l’uomo possa influire attivamente sulla natura, possa illuminarla, deve conoscere pe forza le leggi. È una pratica molto laboriosa, molto lunga, che ha bisogno di una proficua ricerca. Questa pratica è il metodo induttivo.
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