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la rivoluzione scientifica-filosofia, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

tutti i filosofi che fecero parte della rivoluzione scientifica-copernico,cartesio,galilei,brahe,keplero

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2017/2018

Caricato il 21/01/2018

Beeatrixx
Beeatrixx 🇮🇹

4.3

(16)

25 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica la rivoluzione scientifica-filosofia e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA La rivoluzione scientifica ebbe come maggiori esponenti Copernico, Keplero, Galileo e Tycho e si realizzò tra il 500’ e il 600’. E’ una nuova corrente matematico-filosofica che rappresenta un elemento di frattura per quanto riguarda la visione dell’Universo. Universo aristotelico-tolemaico (geocentrismo) Universo copernicano (eliocentrismo) sfere di etere con al centro la Terra - al centro dell’universo non c’è la la sfera più esterna è quella delle stelle fisse terra ma il sole invenzione degli epicicli - cosmo rivoluzionario e giustificava la Bibbia conservatore Quindi si abbandonano i canoni aristotelico-tolemaici e vengono introdotti quelli copernicani. COPERNICO Copernico nasce in Polonia, studia a Cracovia ma frequenta anche le università di Bologna, Padova e Ferrara. E’ proprio in Italia che viene influenzato dal pitagorismo e dal platonismo matematico infatti è grazie a queste due correnti che nasce la sua nuova visione dell’Universo. Il problema sorge quando, prima di pubblicare il suo capolavoro “sulle rivoluzioni delle orbite celesti” del 1543, lo scienziato dell’epoca Osiander scrive un’introduzione all’opera copernicana nella quale afferma che la teoria di Copernico è solo un modello matematico e non fisico. Il modello copernicano però in realtà è più fisico che matematico, ma soprattutto risulta rivoluzionario perché per la prima volta viene posto al centro dell’Universo il sole e non la terra. Egli semplifica il modello aristotelico-tolemaico utilizzando la circonferenza ovvero che i movimenti delle orbite sono sempre delle circonferenze. Arriva a questa deduzione riprendendo la teoria pitagorica (per i pitagorici la circonferenza era perfetta essendo il luogo geometrico dove tutti i punti sono equidistanti dal centro). Come noi sappiamo però le orbite in realtà non sono circolari, dunque il cosmo copernicano è anche conservatore (il suo cosmo però è anche limitato dalla sfera delle stelle fisse quindi è conservatore anche per questo motivo. Allo stesso modo però il suo cosmo è anche rivoluzionario. Questo è dimostrabile attraverso la metafora del puzzle di Kuhn. Egli ritiene che esistano due tipi di scienza: quella normale che utilizza un linguaggio scientifico preciso e che quindi non riesce a rappresentare la realtà appena questa si modifica, e la scienza rivoluzionaria che invece entra in gioco quando il linguaggio della scienza normale non funziona più e quindi si viene a crearne uno nuovo. Quindi la scienza rivoluzionaria crea un nuovo paradigma che mette insieme tutti i pezzi del rompicapo (metafora del puzzle). ————-> IL COSMO COPERNICANO E’ SIA CONSERVATORE CHE RIVOLUZIONARIO. TYCHO BAHE Nasce in Danimarca ma si rifugia in Boemia perché viene condannato per aver legato al freddo un servo. E’ di origini aristocratiche e si costruisce autonomamente un osservatorio dove ricava le Tavole di Tycho: sono molto precise nonostante si fondano su osservazioni ad occhio nudo e si basano sul movimento degli astri. Il suo modello universale è molto particolare: egli pensa che al centro dell’Universo ci sia la terra (geocentrismo) con la Luna che le gira attorno e che vi sia un altro sistema, costituito dal Sole e dai pianeti, che girano intorno al Sole e alla Luna. KEPLERO E’ un pitagorico e platonico e studia sulle tavole di Tycho. Nella sua opera “Astronomia Nova” enuncia le prime due leggi: ORBITA ELLITTICA: il Sole è in uno dei due fuochi RAGGIO VETTORE: spazza aree uguali in tempi uguali ——> se il Sole è vicino l’arco è maggiore e quindi più veloce, se è lontano l’arco è minore e quindi più lento Nella sua opera “Armoniches Mundi” enuncia la terza legge: 3) il rapporto tra il cubo della distanza e il quadrato dei tempi è costante —-> legge pitagorica Ciò che manca a Keplero è il concetto di gravità e quindi di accelerazione legata alla forza (F=ma). Il suo problema è che non sa definire la forza che lega i pianeti ma è fortunato perché proprio in quel secolo un certo Gilbert pubblica nel 1600 il “De Magnetae” dove dimostra appunto che la Terra è un magnete. Questo è molto importante perché ha fatto comprende a tutti che la Terra è costituita da un campo magnetico e quindi da ciò Keplero arriva alla conclusione che la forza può essere legata al fatto che la Terra sia un magnete. Da qui la forza iniziò ad essere spiegata con il rapporto azione-distanza (oggi usiamo il concetto di campo) cioè la forza è un’azione a distanza come lo è la magia. GALILEO GALILEI Premessa: la laicizzazione della cultura, che avviene durante il Rinascimento, fa diventare come sommi maestri i filosofi e gli scienziati e non più solo gli ecclesiastici e i nobili (come Galileo). Così finisce il monopolio della cultura e dell’insegnamento ecclesiastico —-> la cultura diventa laica. Galileo Galilei nasce e studia a Padova dove diventa insegnante all’università. Durante i suoi insegnamenti gli arriva il cannocchiale dagli olandesi. Affascinato da questo strumento decine di apportare delle modifiche: prima cosa cambia le lenti e poi va a Venezia in un “ufficio brevetti” dove lo fa brevettare. Riesce anche ad aprire una fabbrica di cannocchiali —-> non era solo un grande matematico e fisico ma anche un artigiano che lavorava molto bene gli elementi.
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