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La Russia nell'800: conservatorismo e rivoluzioni, Schemi e mappe concettuali di Storia

La situazione della Russia nell'800, caratterizzata dal conservatorismo e dall'ostilità al cambiamento. Si parla della figura dello zar, delle riforme attuate, delle insurrezioni dei contadini, della dipendenza dal commercio estero e della situazione politica. Si fa riferimento ai populisti, ai marxisti e alla rivoluzione del 1905. Infine, si menziona la concessione del parlamento da parte dello zar Nicola II e le due rivoluzioni del 1917.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2018/2019

In vendita dal 11/10/2022

laviniaizzi01
laviniaizzi01 🇮🇹

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Scarica La Russia nell'800: conservatorismo e rivoluzioni e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! La Russia nell’800 si presenta come il simbolo del conservatorismo quindi con atteggiamento di ostilità nei confronti del cambiamento. La sua espansione crebbe notevolmente ed era la terra di diversi popoli e culture. A capo si trovava lo zar, in questo caso Alessandro II, sostenuto dall’aristocrazia, esercito, Chiesa ortodossa e coloro che si occupavano dello stato ovvero i burocratici. Mentre coloro che si opponevano al regime zarista furono in minoranza ovvero la borghesia e gli imprenditori. Però uno dei problemi maggiori fu quello delle campagne poiché i contadini era sotto schiavitù e ciò che producevano andava nelle mani dei proprietari terrieri. Il loro malcontento terminò in una serie di insurrezioni che vennero represse con la forza e che portarono lo zar ad attuare una politica di riforme, come quella del febbraio 1861 che abolì la servitù della gleba e che consegnava le terre ai contadini che in cambio dovevano pagare un riscatto al proprietario. Ciò però non ebbe un buon risultato poiché molti dei contadini non riuscirono a sostenere il pagamento del riscatto, cosi che crebbe l’insoddisfazione degli stessi e i medi proprietari, detti anche kulaki, riuscirono ad acquistare dai contadini le terre a basso prezzo. L’arretratezza russa non si vide solo nella campagna bensì nel commercio estero poiché la Russia dipendeva dall’Occidente che vedeva come un modello perfetto economico, importava principalmente macchinari e prodotti industriali mentre esportava cibo come cereali ma anche materie prime. La situazione politica era altrettanto complicata poiché la Russia si divideva in coloro che sostenevano il progresso occidentale quindi gli occidentalisti, e gli slavofili che invece sostenevano di sfruttare il non progresso della Russia per non commettere gli stessi errori dei paesi che sono finiti con la rivoluzione e con il capitalismo. Inoltre volevano alfabetizzare i contadini e renderli partecipi della vita politica cosi che presero il nome di populisti e socialrivoluzionari. L’unica nota negativa di questi ultimi fu l’utilizzo del terrorismo per raggiungere i loro obbiettivi, e fu proprio un populista ad assassinare lo zar Alessandro II nel 1881. I populisti videro come oppositori i marxisti poiché questi ultimi sostenevano il sistema capitalista, chiedevano una rivoluzione democratica e allo stesso tempo liberale, sostenevano la classe proletaria e infine vedevano la rivoluzione come unico mezzo di rivolta. Inoltre furono coloro che fondarono il partito operaio socialdemocratico russo che mirava ad una rivoluzione della classe borghese e si divide in bolscevichi capeggiati da Lenin ( contro la proprietà privata)e colui che cambierà il nome del partito in PARTITO COMUNISTA e i menscevichi guidati da Martov, che prendevano come modello la potenza tedesca. Riguardo invece l’ambito militare, la Russia si vide affrontare la rivoluzione del 1905, scaturita da una manifestazione pacifica nei confronti dello zar che si concluse con la morte di un migliaio di persone, cosi prese il nome di domenica di sangue. Ciò portò ad una serie di scioperi e rivolte, (la piu famosa fu quella dell ottobre a San Pietroburgo dove venne creato il primo consiglio dei lavoratori detto SOVIET con a capo Trockij) persino da parte della borghesia la quale formò il partito Democratico Costituzionale formato dai cadetti. A questo punto lo zar Nicola II si vide indebolito rispetto il resto del popolo e decide di concedere un parlamento ovvero la DUMA e promise la libertà. La Russia nel frattempo affronterà altre due rivoluzioni ovvero quella del febbraio 1917 e quella di ottobre. La prima consistette in un insurrezione degli operai di Pietrogrado che chiedevano la distribuzione delle terre e la democrazia.
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