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Scapigliatura: Un movimento letterario contro la borghesia e la conformità, Appunti di Italiano

Storia della letteratura italianaStoria della cultura italianaMovimenti letterari

La scapigliatura è un movimento letterario della seconda metà dell'800, caratterizzato da una contrapposizione tra borghesia e classe operaia, polemica contro la politica indegna e la letteratura lontana dalla realtà. I rappresentanti di questo movimento, come arrighi, praga, tarchetti e altri, reagivano alla società industriale e alla cultura positivista, esprimendo temi come vita bruciata dal vizio, rifiuto della normalità borghese e drammi quotidiani dell'esistenza emarginata. Gli scapigliati introducono una letteratura aperta e anticonformista, con temi irrazionali e fantastici derivati dal romanticismo europeo.

Cosa imparerai

  • In cosa consisteva la polemica degli scapigliati contro la società e la letteratura?
  • Come influenzò il Romanticismo il movimento letterario scapigliatura?
  • Chi erano i rappresentanti del movimento letterario scapigliatura?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 10/10/2021

valentina-fricano
valentina-fricano 🇮🇹

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Scarica Scapigliatura: Un movimento letterario contro la borghesia e la conformità e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! SCAPIGLIATURA La scapigliatura è un movimento letterario della seconda metà dell’800, che ebbe i suoi centri a Milano e Torino. | suoi rappresentanti furono: Arrighi, Praga, Tarchetti, Pisani, Dossi, Camillo e Arrigo Boito, Camerana e il pittore Cremona. L'ambiente sociale in cui si colloca è quello della nascente società industriale, della frenetica vita cittadina, in cui è presente la contrapposizione tra una borghesia avida di denaro e potere e la nascente classe operaia. In tale contesto l’intellettuale avverte la necessità di allargare il raggio delle sue esperienze ed è altrettanto consapevole d'avere perso il suo tipico ruolo di guida o d'interprete del movimento sociale. | suoi temi e gli atteggiamenti di contestazione tradiscono il disagio di un ceto intellettuale che non si riconosce più nei valori della cultura positivista, fiduciosa nelle conquiste della scienza e del progresso. Per questo il movimento polemizza contro la classe politica, ritenuta indegna moralmente per la corruzione ed infedele ai grandi valori di libertà e giustizia del Risorgimento , ma anche contro la letteratura e l’arte, considerate lontane dalla realtà della vita. TEMI e vita bruciata dal vizio; * rifiuto della normalità borghese; * drammi quotidiani dell’esistenza emarginata dei barboni delle periferie delle nuove metropoli industriali. Non a caso gli atteggiamenti tipici furono: ®e l’antiaccademismo, * laribellione alle convenzioni borghesi; * l’ostentato anticonformismo; ® il gusto della trasgressione e della provocazione. Gli scapigliati sono giovani ribelli e anticonformisti, che hanno come modello l'artista “bohémien", povero e ignoto, che vive alla giornata. Il gusto per la polemica non rimane confinato nella teoria dei libri ma diventa vera e propria esperienza esistenziale, che ostenta atteggiamenti di provocazione e sregolatezza. Tra i bersagli della polemica degli scapigliati c'è il Romanticismo e testimonia il disagio degli intellettuali di fronte alla delusione storica e di fronte al processo di industrializzazione portatore solo di valori economici. Gli scapigliati intuiscono il valore del Naturalismo francese e della sua descrizione oggettiva ed impersonale dei fenomeni individuali e collettivi; per lo stesso motivo riprendono quegli aspetti irrazionali, fantastici, macabri del Romanticismo europeo rimasti esclusi dalla tradizione italiana. Hanno allargato il canone romantico del vero, rappresentando vicende comuni, spesso passionali e torbide descritte con spietato realismo, anche nello stile. In poesia riprendono i temi del francese Baudelaire, da cui derivano il modello esistenziale del “poeta maledetto" e il linguaggio simbolico e provocatorio; riprendono una concezione della poesia fondata non sulla ragione, ma sull’intuizione dei misteriosi legami della realtà. Il linguaggio poetico perde la sua oggettività e razionalità, per diventare allusivo, evocativo di quel mondo enigmatico che suscita in ogni uomo un insieme indistinto di pensieri ed emozioni. La poesia viene quindi considerata come attività creatrice che detesta le regole. Gli intellettuali scapigliati introducono in Italia: * una letteratura non aulica, apertamente anti borghese, di un linguaggio vicinissimo al parlato popolare;
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