Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La scuola di Chicago, Schemi e mappe concettuali di Sociologia della Devianza e della Criminalità

Ottimo per la ripetizione, sintesi e concetti basilari da sapere

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 14/04/2024

Gianax
Gianax 🇮🇹

5

(1)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La scuola di Chicago e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Sociologia della Devianza e della Criminalità solo su Docsity! Sociologia giuridica Devianza e criminalità La Scuola di Chicago Le idee chiave ◆ Sviluppo del cambiamento del comportamento umano indotto dall’ambiente fisico e sociale; ◆ Concezione dell’individuo come creatura complessa in grado di adattare stili di vita diversi; ◆ Considerare la comunità come il principale elemento di influenza del comportamento dei singoli; ◆ Considerare la città come l’ambiente umano naturale, «un microcosmo dell’universo umano»; ◆ Sviluppo della sociologia empirica per intraprendere lo studio degli individui e del loro ambiente sociale; ◆ Studio delle persone nella loro singolarità e nella vita aggregata; ◆ Ricorso alle tecniche della storia di vita e lo studio ecologico per lo studio empirico della società. CR la prospettiva teorica, dellla scuola a 1. Contributi metodologici 1. Uso dei dati ufficiali (criminalità, censimenti, sicurezza sociale, situazione abitativa). Questo tipo di informazioni veniva raccolto e analizzato per ogni diversa area della città, evidenziando le zone con alti tassi di criminalità, abbandono scolastico e povertà. Le descrizioni geografiche e statistiche dei fenomeni sociali, ripetute più volte, evidenziarono una stabilità che rivoluzionò la spiegazione delle cause della criminalità: determinate zone rimanevano inclini alla delinquenza malgrado le ripetute modificazioni della loro composizione etnica; 2. Uso delle storie di vita. Questa tecnica consentiva di illustrare il processo sociopsicologico attraverso cui si diveniva criminali o delinquenti. I sociologi si incontravano e vivevano con i soggetti dei loro studi, studiandoli nei loro ambienti naturali. In questo modo tentavano di ricostruire un’ecologia umana, per interpretare le persone a partire da come esse si comportavano naturalmente nel tempo e nello spazio. Per questo la Scuola di Chicago venne definita anche Scuola Ecologica. 2. Teoria ecologica e della disgregazione sociale Approccio organico alla vita delle comunità di Robert Park: la città è simile ad un corpo con differenti organi. Esplorando i mondi sociali della metropoli si giunse alla concezione della città come un insieme di cerchi concentrici distinti, che si irradiavano dal quartiere degli affari. Più ci si allontanava dal centro di queste zone concentriche, minori erano i problemi sociali riscontrati. L’idea di fondo era che la crescita della città, nonché la dislocazione di aree e problemi sociali diversi, non avvengono a caso, ma obbediscono invece a un modello. La concezione della crescita delle città secondo un modello a zone concentriche, dovuta a Burgess, fornì in seguito alla Scuola di Chicago le basi per spiegare la criminalità e la delinquenza. Desumendo i concetti di successione, dominio e invasione dall’ecologia animale e vegetale, la teoria stabilì che vi sono usi dominanti del territorio all’interno di ogni zona. Quando gli usi caratteristici di una zona interna sconfinano in una adiacente zona esterna si verifica un’invasione, e quel territorio diviene meno desiderabile. Col passare del tempo, gli usi invasori del territorio sostituiscono quelli esistenti, finendo per produrre un nuovo ambiente fisico e sociale. In questo modo, la zona interna cresce fino a includere quella adiacente, finendo per provocare un effetto a catena in tutte le altre aree della città. 3. Il conflitto culturale Data la posizione relativista, il conflitto veniva considerato come uno dei principali processi sociali, innescato dalle differenze di valori e culture sussistenti tra i diversi gruppi di individui. La teoria del conflitto culturale sviluppata da Sellin è imperniata sull’idea delle norme di condotta che governano il comportamento. Alla base della condotta di ogni individuo stanno i valori culturali. Il contenuto di queste norme varia da cultura a cultura. I gruppi che detengono il potere politico utilizzano le norme di condotta per imporre la propria definizione di crimine. Se una cultura approva un determinato atto che è contrario alle norme dominanti, ecco spianata la strada verso la criminalità. Sellin distingue tra due principali forme di conflitto culturale: il conflitto primario e il conflitto secondario. CLASSIFICAZIONE DELLA TEORIA Sebbene costituita da punti di vista diversi, la Scuola di Chicago aveva alcuni elementi i comune. L’impianto base era di ispirazione positivista. Una posizione determinista ha contraddistinto tutto il lavoro della scuola. Inoltre fu posta l’enfasi sull’osservazione sistematica e la verificabilità. Difficile è definire la scuola come strutturale o procedurale. L’orientamento dominante sembra essere quello del processo. Tutti gli autori ponevano in evidenza i processi coinvolti nel comportamento, i modi cioè in cui le persone finivano per agire in risposta agli altri. Per la Scuola di Chicago gli individui finiscono per essere devianti poiché membri di gruppi diversi applicano definizioni differenti alla situazione sociale che condividono. I teorici della Scuola erano dei consensualisti. Essi assumevano che il consenso costituisse il punto di partenza di ogni tipo di comportamento umano. La diversità umana è apprezzata purché condivisa dai membri della cultura a cui un individuo appartiene. È’ solo quando un gruppo viene a contatto con un altro che i conflitti possono scoppiare. Infine la Scuola di Chicago ha prodotto soprattutto microteorie (tranne la teoria del conflitto che è macro). La loro attenzione si è soffermata più sul processo in seguito al quale si diventa devianti che sul modo in cui la società influenza il comportamento criminale. Riepilogo Concetti fondamentali: 1. Gli esseri umani sono essere sociali; 2. L’ambiente sociale fornisce definizioni e valori culturali che regolano il comportamento di coloro che ci vivono dentro; 3. L’urbanizzazione ha creato comunità contraddistinte da una pluralità di culture in competizione tra loro; 4. La disgregazione nell’ambito urbano si è riscontrata soprattutto nelle principali istituzioni sociali (famiglia, gruppi, amicali, gruppi sociali, ecc…); 5. Dalla frammentazione dei valori veicolati da queste istituzioni derivano definizioni contrastanti del comportamento conforme, che entrano in conflitto; 6. Il comportamento deviante o criminale si verifica quando qualcuno si comporta secondo definizioni che confliggono con la cultura dominante; 7. Sia la disgregazione che la patologia sociale sono più frequenti nelle aree centrali della città, e diminuiscono via via che ci si allontana da quelle zone; 8. La criminalità e la delinquenza si trasmettono attraverso contatti frequenti con le tradizioni criminali sviluppatesi nel tempo.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved