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La scuola di Chicago, Sintesi del corso di Sociologia

LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA AMERICANA

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

Caricato il 08/09/2023

Rask
Rask 🇮🇹

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Scarica La scuola di Chicago e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA AMERICANA: INTRODUZIONE La sociologia è insegnata regolarmente nelle università degli Stati Uniti a partire dall'ultimo decennio del 19 secolo. Il primo dipartimento di studi sociologici venne istituito all'Università di Chicago, fondata nel 1892. Gli autori che più contribuirono al suo sviluppo furono William I. Thomas e Robert E. Park. La scuola di Chicago si interessa ai problemi dell'immigrazione, dei conflitti interetnici, della disgregazione sociale e della devianza. Infatti la società nordamericana fu contrassegnata da mutamenti intensi dovuti ai flussi migratori provenienti dall'Europa, e le differenze di lingua, tradizioni e costumi diedero luogo a forti problemi di integrazione. LA SCUOLA DI CHICAGO L'opera più importante di Thomas è “Il contadino polacco in Europa e in America”, che riguarda le condizioni degli immigrati polacchi a Chicago e che studia il loro comportamento in riferimento alla loro storia, al loro paese di origine e alle motivazioni che stanno dietro alla loro emigrazione. Infatti, utilizza metodi qualitativi nella ricerca sociologica, cioè registra la voce delle persone e i loro modi di attribuire significato a ciò che vivono, perché la loro definizione di una situazione è essenziale per comprendere il loro atteggiamento e la loro condotta; studia infatti la corrispondenza degli immigrati polacchi e la ricostruzione della storia di vita di alcuni di essi. Dopo Thomas la direzione del partimento di sociologia viene assunta da Robert Park, sotto la cui guida nasce una vera e propria scuola, in cui insegnanti e ricercatori interessati ai problemi sociali collaborano condividendo diversi metodi di ricerca, orientati ad un approccio empirico. Il più originale è “l'osservazione partecipante”, cioè l’immersione del ricercatore per un lungo periodo di tempo nella vita del gruppo oggetto dello studio. L'oggetto unificante delle ricerche di questi sociologi è la città e il loro approccio è spesso detto “ecologico”, sia nel senso che il comportamento dei gruppi nello spazio urbano è concepito sulla base di un modello naturalistico, sia nel senso che si presta attenzione ai contesti fisici in cui questo comportamento si manifesta, come la conformazione dello spazio, il numero e la densità degli abitanti, le opportunità di trasporto… Park si interessa al ruolo della stampa quotidiana come istituzionalizzazione del pettegolezzo, come strumento di controllo sociale e come luogo di formazione dell'opinione pubblica. Ritiene il giornale un insieme di frammenti di informazione sulla vita sociale, che si combinano con le esperienze del lettore per andare poi a formare la sua immagine del mondo. LA CITTÀ La nozione chiave per intendere l'essenza della città moderna è quella di mobilità, sia intesa come lo spostamento geografico o sociale, sia sotto il punto di vista dell'apertura e dell'inclinazione al mutamento quando si è esposti a qualcosa di nuovo. Un altro concetto tipico della scuola di Chicago è la distanza sociale, cioè il sentimento dei membri di un gruppo di essere estranei rispetto ai membri di un altro. Da qui nasce la teoria delle “aree naturali”, perché questo sentimento si esprime in distanza territoriale: i gruppi diversi tendono a collocarsi e distribuirsi in aree distinte della città. Secondo Park ogni città moderna si sviluppa secondo uno schema generale; propone un modello di rappresentazione ideale delle tendenze di una città ad espandersi radialmente secondo aree socialmente e funzionalmente differenti. GEORGE H. MEAD Mead fu un filosofo e psicologo sociale che insegnò all'università di Chicago, le cui ricerche riguardano la formazione del sé, che si realizza nell'interazione sociale. Egli utilizza il termine inglese Self, usato per riferirsi a se stessi, e tiene l'aspetto riflessivo del concetto. I due poli del sé sono “io” e “me”, perché per riflettere su di me, io mi sdoppio: sono insieme il soggetto dell'azione riflettere e il suo complemento oggetto, cioè ciò su cui si esercita l'azione del riflettere. I: quartiere commerciale centrale, centro cittadino. II: area di transizione (industriale), occupata da imprese commerciali e da piccole industrie. III: zona residenziale abitata da operai dell'industria. IV: area residenziale, edifici con appartamenti di lusso, o quartieri privilegiati e chiusi con abitazioni monofamiliari.
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