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La Prima e la Seconda Guerra Mondiale: La Germania e l'Italia, Sintesi del corso di Storia

Storia europeaStoria della GermaniaStoria contemporaneaStoria dell'ItaliaStoria della Seconda Guerra Mondiale

La instabilità politica e militare in europa dopo la fine della prima guerra mondiale, con un focus sul ruolo della germania e dell'italia. Viene trattato il fallimento della pace di versailles, l'ascesa di hitler e la politica di espansione tedesca, l'intervento italiano in africa e europa, e la conseguente seconda guerra mondiale. Una panoramica storica dettagliata di questi eventi.

Cosa imparerai

  • Come le potenze alleate hanno reagito alla politica aggressiva della Germania e dell'Italia?
  • Come la pace di Versailles ha influenzato la politica europea dopo la prima guerra mondiale?
  • Come Hitler ha portato la Germania alla guerra?
  • Come l'Italia si è coinvolta nella seconda guerra mondiale?
  • Come la seconda guerra mondiale si è conclusa?

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 16/03/2019

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Scarica La Prima e la Seconda Guerra Mondiale: La Germania e l'Italia e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! Le cause della seconda guerra mondiale: L’instabilità dopo Versailles: • La sistemazione dei confini decisa a Versailles si rivelò inadeguata -> la fragilità di tali assetti si rivelò evidente con l’occupazione della Ruhr ( -> contrapposizione tra Germania e Francia). - Questa tensione si risolse con l’Accordo di Locarno e con il Patto di Briad-Kellog. • La conferenza di Parigi non aveva soddisfatto neanche il Giappone e la Cina. Il giappone come prima potenza asiatica: • Dopo la I guerra mondiale, lo Stato asiatico ottenne lo Shantung e il controllo di alcune isole nell’Oceano Pacifico. - La guerra quindi favorì la crescita dell’economia nipponica, stimolando la produzione dell’industria pesante; tale crescita però venne meno dopo la guerra e con la crisi del ‘29, poiché l’economia del Giappone si reggeva sulle esportazioni. - Per far fronte alla crisi economica vennero conquistati nuovi territori: venne occupata la Manciuria, regione cinese, e nel 1937 il Giappone iniziò l’invasione della Cina settentrionale. • Si affermò quindi un governo autoritario, che portò all’eliminazione del Parlamento. Nazionalismo, comunismo e guerra civile in Cina: • L’imperatore cinese non era in grado di controllare il territorio, infatti nel 1911 l’impero crollò e si proclamò la repubblica -> l’artefice di tale cambiamento fu il capo del partito nazionale del popolo; alla morte di costui scoppiò una guerra fra due movimenti: I. Partito nazionalista moderato; II. Partito comunista cinese. Riarmo della Germania: • Hitler intendeva guidare il suo popolo alla conquista dello spazio vitale e all’imposizione di un nuovo ordine, che avrebbe visto la grande Germania dominare il continente -> secondo egli, la guerra era lo sbocco per tale politica. • Egli violò quindi il trattato di Versailles e riarmò il Paese; riportò le truppe in Renania, che doveva rimanere smilitarizzata, e tentò di annientare l’Austria -> nel 1935 quindi Italia, Francia e Gran Bretagna si riunirono, a Stresa, per discutere delle violazioni della germania. Mussolini da mediatore ad aggressore: • Mussolini approfittò di questo prestigio internazionale per invadere l’Etiopia -> la conseguenza di tale invasione fu l’avvicinamento dell’Italia alla Germania. • Nel ‘36 fu fermato con la Germania un accordo che accomunava la politica estera dei due paesi, l’Asse Roma-Berlino, la base di questo accordo era l’interesse per i Balcani e l’unione nell’antibolscevismo. • L’alleanza, in seguito, venne allargata anche al Giappone -> Asse Roma-Berlino-Tokyo. • Le società delle Nazioni si dimostrò impotente verso la politica dell’Asse: - Gli stati Uniti erano chiusi dell’isolazionismo; - La Gran Bretagna intraprese una politica dell’appeasement, secondo cui la pace andava mantenuta anche a costo di concessioni a Hitler. - L’Unione Sovietica e le forze democratiche di alcuni Paesi occidentali fecero fronte comune: in Europa si costituirono fronti popolari, che raggruppavano le forze antifasciste, con il VII Congresso dell’Internazionale Comunista. La guerra civile in spagna: • La Spagna era estremamente arretrata: - l’economia era basata sul latifondo; - La creazione di una base industriale era limitata ad alcune zone; - I ceti dominanti erano i grandi proprietari terrieri, gli imprenditori e l’alto clero. La chiesa cattolica aveva un grande potere culturale e controllava l’istruzione. • Di fronte a questa crisi sociale il re Alfonso XIII di Borbone preferì eliminare il Parlamento e favorire la dittatura militare di Miguel Primo de Rivera, il cui governo si ispirava al fascismo italiano. • In seguito alle elezioni, con l’affermazione de repubblicani e della sinistra, nacque la Repubblica. • La destra però ebbe la sua rivincita con le elezioni nel 1923, la quale portò alla formazione di un governo autoritario che eliminò tutte le riforme dei repubblicani (biennio nero). Guerra civile: • Anche in Spagna quindi si delineava un regime dittatoriale -> le forze di sinistra, i comunisti, i socialisti e gli anarchici si unirono in un Fronte unico per deviare la strada al fascismo. - Questo fronte vinse le elezioni e si formò un governo liberaldemocratico moderato. - La vittoria delle sinistre scatenò delle insurrezioni popolari contro i proprietari terrieri, il clero e i conservatori. - A questi attacchi la destra rispose con un colpo di stato -> iniziò la guerra civile: contro l’esercizio della repubblica si schierarono le organizzazione filofasciste che si unirono nella Falange nazionalista. • La guerra civile in spagna si configurò come una questione internazionale. • Il governo repubblicano, consapevole della loro inferiorità, chiese aiuto alla Francia e all’Inghilterra -> entrambe negarono il loro appoggio, stipulando un accordo internazionale di non intervento, poiché temevano che si formassero delle tensioni nel paese. - L’Italia e la Germania sottoscrissero il patto, ma intervennero a fianco della Falange nazionalista. • A sostegno dei repubblicani intervenne l’Unione Sovietica -> l’URSS organizzò le Brigate internazionali, ovvero reparti di volontari antifascisti provenienti da tutti i paesi. - Nonostante ciò la debolezza dei repubblicani era evidente; ad accrescere tale debolezza ci furono le divisioni interne alla sinistra. • La Falange nazionalista ottenne la vittoria -> occupò Barcellona e Madrid. La democrazia era finita anche in Spagna; la dittatura di Franco durò fino al 1975. L’inizio della guerra mondiale: La grande Germania: • Con la sua politica imperialista, nel 1938, la Germania si impossessò dell’Austria; proclamò i Sudeti cecoslovacchi, che diventarono tedeschi con l’annessione della Francia e della Gran Bretagna -> ciò accadde quando Hitler garantì l’indipendenza dello Cecoslovacchia, durante la Conferenza di Monaco. - Hitler però non rispettò gli accordi stipulati, e i nazisti completarono la divisione della Cecoslovacchia: la Boemia e la Moravia furono occupate e sottoposte al protettorato tedesco. - La Slovacchia restò formalmente indipendente, ma fu sottoposta al reggimento tedesco. Il patto d’acciaio: • La Germania chiese alla Polonia la città di Danzica e la disponibilità del corridoio polacco (striscia di terra che univa la Polonia alla Danzica). - La Polonia rifiutò la richiesta e si unì con la Francia e la Gran Bretagna, le quali si impegnarono a proteggere l’indipendenza polacca durante la guerra. La fine dell’isolamento degli Stati Uniti: • Negli anni trenta gli Stati Uniti intrapresero una politica di isolamento, ma il presidente Roosevelt nel 1941 decise di abbandonarla. • Venne promulgata la legge di affitti e prestiti, attraverso la quale veniva fornito il materiale bellico ai paesi antifascisti e alla Gran Bretagna. • L’avvicinamento fra la Gran Bretagna e gli USA si concretizzò con la Carta Atlantica -> in questo documento si affermarono i principi di collaborazione tra Stati e l’autodeterminazione dei popoli. • L’attacco del Giappone di Pearl Harbor indusse gli USA ad abbandonare l’isolazionismo. Il dominio nazista in Europa La supremazia della “grande Germania”: • Nel 1942 il dominio della Germania nazista aveva ottenuto la massima espansione. La “nuova Europa” era dominata dalla Germania e i paesi alleati erano sottomessi a essa secondo una gerarchia politica ed economia: - Al vertice c’è la grande Germania che comprendeva Alsazia, Lorena, Boemia e Moravia -> la supremazia doveva spettare alla razza ariana. Gli slavi erano costretti a fornire manodopera e risorse per sostenere l’economia del Reich. Lo sterminio degli ebrei: • Gli slavi erano in una situazione di schiavitù, mentre gli ebrei erano perseguitati e sterminati. • I nazisti crearono i lager -> campi di concentramento e sterminio situati in Germania, Polonia, Austria, Cecoslovacchia. Nomi: Aushwitz, Buchenwald, Mauthausen, Dachau, Treblinka e altri. • In Germania gli ebrei erano sottoposti a discriminazioni e persecuzioni. Nel 1938, dopo la notte dei cristalli, cominciarono le deportazioni. - Nei campi di prigionia gli ebrei dovevano lavorare fino allo sfinimento e morivano di fame, stenti e malattie; quelli che non erano in gradi di lavorare venivano uccisi nelle camere a gas. - Nel 1942 Hitler mise in atto la soluzione finale, ovvero lo sterminio organizzato di tutti gli ebrei d’Europa -> si realizzò l’Olocausto o Shoah, un genocidio. Questo termine fu usato nel 1946 al processo di Norimberga, in cui i capi nazisti vennero condannati a morte. La resistenza al nazismo: • Nei paesi occupati dall’esercito nazista si svilupparono movimenti di opposizione e liberazione. La resistenza al nazismo era diversa a seconda dei paesi: - Francia -> reazione all’occupazione nazista guidata dal generale De Gaulle; - Iugoslavia -> partigiani comunisti di Tito cacciarono i tedeschi; - Germania -> parte dell’esercito si oppose al regime arrivando ad organizzare un attentato a Hitler, il 20 Luglio 1944, ma fallì; - Italia -> la Resistenza si manifestò attraverso contrasti politici -> l’opposizione al Reich si manifestò anche con la collaborazione degli alleati attraverso l’azione di gruppi armati, i quali vollero realizzare una trasformazione politica della società facendone un “laboratorio”. Il collaborazionismo: • Fenomeno opposto alla resistenza. • Quisling fu il capo del governo collaborazionista creato in Norvegia nel ’42. Quisling è usato per indicare il collaborazionismo più servile. Semplici cittadini si schierarono dalla parte dei nazifascisti e le loro attività andavano dalla denuncia dei partigiani o ebrei al fiancheggiamento armato dell’esercito tedesco. 1942 – 43: la svolta La guerra nel Pacifico: L’entrata in guerra dell’USA portò molte sconfitte per gli eserciti del Patto Tripartito. Nel ‘42/’43 l’andamento della sconfitta subì una svolta a vantaggio degli Alleati, gli Anglo-Americani. Il Giappone ottenne successi e arrivò ad occupare territori molto vasti. Gli USA rovesciarono la situazione e portarono vittorie nel Mar dei Coralli (maggio ‘42), Midway (giugno ‘42) e a Guadalcanal (agosto ‘42/ febbraio ‘43). La battaglia di El Alamein: • Nell’Atlantico si manifestò la superiorità degli Alleati. I sommergibili tedeschi attaccavano le navi degli USA che portavano rifornimenti all’UK. • Gli USA riuscirono a difendersi e spezzare l’accerchiamento. Dopo aver vinto nella battaglia dell’Atlantico gli Alleati volsero il loro impegno in Africa. Il generale Rommel aveva condotto un’offensiva entrando nel territorio egiziano. • Il generale inglese Montgomery guidò la controffensiva alleata che culminò nella battaglia di El Alamein nel ’42. Gli Italo-Tedeschi furono sconfitti e dovettero ritirarsi. Nel ’43 tutto il Nord Africa era nelle mani degli Alleati. La battaglia di Stalingrado: • Nel giugno 1942 la Germania lanciò un’offensiva con l’obiettivo di conquistare il Caucaso. Parteciparono molti soldati italiani dell’Armir (Armata Italiana in Russia), inviati da Mussolini per rafforzare il Corpo di Spedizione Italiano in Russia vs Sovietici. • Le forze dell’Asse riportarono successi, ma i Sovietici contrattaccarono e nel luglio del ’42 iniziò la battaglia di Stalingrado -> La città venne assediata. - Hitler ordinò la resistenza ma nel febbraio del ’43 i tedeschi e gli italiani si ritirarono. - A Stalingrado i Tedeschi subirono la più grande sconfitta. Lo sbarco alleato in Italia: • Dopo la vittoria in Africa, gli Anglo-Americani assunsero il controllo del Mediterraneo e si rivolsero all’Italia. - Primo passo -> occupazione di Pantelleria. - Il 10 luglio gli Alleati sbarcarono in Sicilia e il 23 occuparono Palermo impadronendosi dell’isola. - Gli USA vennero accolti come liberatori -> l loro sbarco mise in crisi il fascismo italiano perché la guerra voluta da Mussolini aveva portato alla popolazione sofferenze enormi. - Tra il ‘42/’43 molte città italiane furono soggette a bombardamenti degli Alleati. La protesta scoppiò nel marzo del ’43 attraverso scioperi degli operai a Torino. La caduta del fascismo: • Mussolini fu esautorato dalla monarchia. - Tra il 24 e il 25 luglio del ’43 il duce ottenne la minoranza dal Gran Consiglio del fascismo. - Il re Vittorio Emanuele III esonerò Mussolini dalla carica di Primo Ministro e lo fece arrestare. L’incarico di formare il nuovo governo fu affidato a Badoglio. - L’apparato fascista iniziò a sfaldarsi -> Badoglio prese contatto con gli Alleati e il 3 settembre del ’43 firmò l’armistizio, che fu reso pubblico l’8 settembre. • Iniziò così un periodo travagliato per l’Italia: Il re e Badoglio abbandonarono Roma per trasferirsi a Brindisi sotto la protezione degli Alleati. La Germania reagì occupando l’Italia • Il 9 settembre gli Alleati sbarcarono a Salerno ma la loro avanzata fu fermata dai Tedeschi lungo la linea Gustav, linea difensiva con centro a Cassino. • Il 12 settembre del ’43 i Tedeschi liberarono Mussolini: questo costituì il nuovo Stato fascista sottomesso alla Germania, la Repubblica Sociale Italiana. In Italia iniziò così la lotta di liberazione. 1944 – 45: la vittoria degli Alleati L’avanzata degli Alleati: • Nel 1944 gli eserciti anglo-americani proseguirono l’avanzata: • In Italia -> gli Alleati sfondarono la linea Gustav e liberarono Roma (4 giugno). I Tedeschi si ritirarono verso nord e si attestarono lungo la linea gotica -> L’avanzata degli Alleati si arrestò. • Nell’area del Pacifico, gli USA costrinsero i Giapponesi ad abbandonare i territori occupati. • Sul fronte orientale proseguiva l’avanzata sovietica -> Dopo aver liberato il territorio russo dai nazisti, l’Armata Rossa si spinse verso l’Europa centrale e i Balcani, puntando la Germania. Lo sbarco in Normandia: • Il 1944 per gli Alleati fu l’anno dell’apertura in Europa del secondo fronte (a decisione fu presa nella Conferenza di Teheran, in cui si incontrarono Stalin, Roosvelt e Churchill). • La strategia del secondo fronte era appoggiata da Stalin e Roosvelt, mentre Churchill preferiva rafforzare l’impegno degli Alleati nel Mediterraneo e nei Balcani. • Attuarono uno sbarco in Normandia: operazione Overlord. • Tra il 5 e 6 giugno un esercito di uomini, navi da guerra e aerei invase la Normandia. I Tedeschi aspettavano uno sbarco a Calais e avevano concentrato lì le loro forze, ma riuscirono a resistere. Gli Alleati riuscirono a sfondare le difese tedesche e dilagarono nel Nord della Francia. • Gli Alleati e De Gaulle entravano a Parigi -> metà Francia era completamente liberata. La resa della Germania: • Tra il ’44 e ’45 la Germania fu sottoposta dagli Alleati a continui bombardamenti che distrussero molte città, ma questo non convinsero Hitler alla resa. • Il fürher impose alle forze resistere e ordinò alla Germania la mobilitazione totale, chiamando alle armi i giovanissimi. • Nel ’45 la Germania si trovò presa tra due fuochi: ovest Anglo-Americani ed est Sovietici. A marzo le truppe alleate superarono il Reno ed entrarono in Germania. L’Armata Rossa invase l’ Austria e poi giunse a Vienna. La Conferenza di Potsdam: • Roosvelt si mostrò tollerante nei confronti di Stalin. Il suo successore Truman assunse un atteggiamento più rigido nella Conferenza a Potsdam, Berlino, del ’45. Solo il Giappone era in guerra con gli Alleati. Il disaccordo tra USA e US determinò uno stallo nelle trattative, condotte dall’inglese Churchill e dal Primo Ministro Attlee. • Venne deciso di non procedere allo smembramento della Germania, alla Polonia vennero riconosciuti gli ex territori tedeschi e l’URSS una parte della Prussia orientale e la Polonia orientale. • La solidarietà tra USA e uRSS si stava incrinando. • Inizio dell’esplodere di rivalità internazionali che si sfociarono nella “guerra fredda”. Il sogno di un’Unione Europea: • Sogno -> Europa unita economicamente e politicamente. • All’interno della Resistenza, durante la lotta al nazifascismo, iniziò a farsi strada l’idea di costruire una federazione di Stati europei. Il centro di attività e propaganda si costituì intorno a Francesi e Italiani. • Spinelli aveva aderito al PCI per poi prendere parte alla lotta antifascista. Nel ’39 abbandonerà il comunismo per dedicarsi al federalismo -> si consolidò la concezione federalista: egli scrisse, insieme a Rossi, il Manifesto di Ventotene, che proponeva: - Abolizione degli Stati nazionali e sovrani; - Nuovo fine per la politica: creazione di un solido Stato internazionale; - Creazione di un partito rivoluzionario federalista, che sostituisse i partiti tradizionali. La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945 La situazione dopo l’armistizio: • L’8 settembre 1943 fu annunciato l’armistizio che l’Italia aveva concluso con gli Anglo- Americani, ma nessuno si preoccupò di gestire i comportamenti dei soldati nei confronti dei tedeschi -> furono lasciati senza ordini, disorientati. • I Tedeschi ne catturarono molti altri inviandoli poi in campi di prigionia. Così avvenne a Corfù o a Cefalonia. Qui i Tedeschi ordinarono agli Italiani di arrendersi. Il generale Gandin fece svolgere tra i suoi soldati un referendum dove essi decisero di resistere i Tedeschi. Dopo dieci giorni però si arresero. La vendetta dei Tedeschi fu spietata. Secondo Hitler gli Italiani erano traditori e dovevano essere giustiziati. Gadin venne fucilato e i soldati massacrati. • Alla fine del 1943 la Penisola era divisa in due: Centro-Nord governata dalla Repubblica di Salò, fondata da Mussolini e sostenuta dai Tedeschi; il Sud e parte del Centro era rimasta sotto il Regno d’Italia, appoggiata dagli Alleati. Il Regno d’Italia dichiarò guerra alla Germania il 13 ottobre. Da questa scelta nacque la Resistenza. La formazione delle bande partigiane: Fra settembre e dicembre del ’43 bande partigiane entrarono in azione al Centro e al Nord contro i Tedeschi e i fascisti. Aumentarono con l’arrivo di molti giovani, i renitenti alla leva. Agivano con sabotaggi, azioni di disturbo, attentati a cui i Tedeschi risposero con feroci rappresaglie, come a Boves che il 19 settembre del ’43 i Tedeschi distrussero il Paese. Dal punto di vista sociale le bande erano eterogenee: operai, contadini, studenti, ceti medi, ufficiali e soldati del vecchio esercito italiano. I gruppi si erano formati in modo spontaneo in base alle preferenze politiche: le Brigate Garibaldi, costituite dai comunisti; Brigate Matteotti, costituite dai socialisti; le Brigate del Popolo, costituite dai democristiani; la Giustizia e Libertà si rifacevano al Partito d’azione. Oltre alle bande agirono formazioni dette autonome, che rifiutavano il comando e l’assimilazione dei partiti, erano composti da militari. La costituzione del CLN: Dalla caduta di Mussolini i partiti antifascisti ripresero l’attività e dopo l’armistizio si costituì a Roma il comitato di Liberazione Nazionale (CLN) col compito di coordinare l’azione dei partigiani. Al Nord si costituirono diversi CLN locali denominati CLNAI (CLN dell’Alta Italia). Aderirono al CLN il Partito Comunista e Socialista, quello Liberale, quello d’azione, la Democrazia cristiana e quella del lavoro, tutte accomunate dall’idea antifascista. I comunisti = fascismo doveva essere il primo passo di un processo che si sarebbe dovuto concludere con una rivoluzione sociale e politica. Tra i socialisti c’era chi voleva riforme per ricostruire il Paese e chi poneva l’accento sulla lotta di classe. Gli esponenti del Partito d’azione che quello dei democratici cristiani volevano i primi sostituire al vecchio Stato una struttura fondata sui CNL, i secondi l’organizzazione di uno Stato democratico e partecipazione dei cattolici alla vita politica. La svolta di Salerno: Gli esponenti del CLN erano divisi anche nella questione istituzionale, sulla sorte della monarchia italiana. I comunisti e socialisti sostenevano la presa al potere di Mussolini e l’entrata in guerra. In Italia secondo loro si doveva costituire una repubblica. I cattolici e i liberali sostenevano il mantenimento della monarchia, soluzione preferita dagli Alleati. La situazione si sbloccò nel marzo del ’44, il segretario del PC Togliatti dichiarò a Salerno la necessità di liberare l’Italia dai nazisti. A guerra finita, il popolo avrebbe deciso con un referendum se mantenere la monarchia o instaurare una repubblica. La sua proposta, nota come svolta di Salerno fece raggiungere un compromesso. Re V.E III accettò di affidare i poteri al figlio Umberto che assunse il ruolo di Luogotenente Generale del Regno. Il governo Bonomi: Nel giugno del ’44 Roma venne liberata dagli alleati. Badoglio si dimise e venne affidato a Bonomi l’incarico di formare il governo con in rappresentanti del CLN. Gli obiettivi del suo governo sono: - Defascistizzazione dello Stato - Aiuto ai residenti del Nord - Acquisizione della massima autonomia possibile dall’amministrazione degli Alleati Questo programma non venne pienamente attuato, poiché al governo mancò unità d’azione sia per le pressioni esterne e sia per le divisioni interne. La Repubblica di Salò non poteva contare né sul consenso popolare né sull’appoggio degli industriali. La Repubblica sopravvisse grazie all’appoggio nazista. La leva militare raccolse pochi consensi e molti giovani andarono a ingrossare le file delle formazioni partigiane. La Repubblica di Salò intensificò la persecuzione degli ebrei. Il 30 novembre del ’43 venne ordinato che tutti gli ebrei fossero internati in campi di concentramento nazionali da cui sarebbero stati inviati nei lager in Germania. I successi partigiani del 1944 – 45: Nel ’44 i partigiani aumentarono e le loro azioni divennero incisive. Acquisirono il controllo di diverse zone del Paese. Sull’Appennino modenese, nel maggio, nacque la prima repubblica partigiana di Montefiorino. Nell’Ossola si ricostruirono dei sindacati e le scuole vennero riaperte con programmi nuovi. Città come Firenze furono liberate dagli Anglo-Americani. Continuavano le rappresaglie dei Tedeschi. Tra il 23 e il 24 marzo a Roma i partigiani compirono un attentato uccidendo 32 soldati tedeschi. Il giorno seguente i Tedeschi fucilarono 355 osteggi. Il 30 settembre a Marzabotto molti civili furono uccisi dai Tedeschi. Dopo la liberazione di Roma a opera degli alleati il 4 giugno del ’44, il movimento resistenziale venne militarmente unificato sotto la guida di Parri (P d’azione), Longo (PC) e Cadorna (governo di Roma). Sorse il Corpo di Volontari della Libertà (CVL). La liberazione Nella primavera del ’45 gli Alleati ripresero l’offensiva e aumentarono in qualità e quantità i rifornimenti partigiani. Vennero lanciati armi da combattimento e materiale per sabotaggio. I partigiani ripresero le loro azioni mentre i tedeschi si ritiravano. Era l’attacco finale per la liberazione delle grandi città. Gli Anglo-Americani sfondarono la linea gotica ed entrarono a Bologna. Genova e Milano insorsero e si liberarono il 25 aprile.
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