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La seconda guerra mondiale in Europa: l'ascesa e la caduta dell'Asse (1933-1945), Appunti di Storia

Relazioni internazionaliStoria della Seconda Guerra MondialeStoria europea moderna

La sequenza di eventi che hanno portato allo scoppio e alla conclusione della seconda guerra mondiale in Europa, dal ritiro della Germania dalla Società delle Nazioni nel 1933 al collasso dell'Asse nel 1945. Il testo tratta della politica di appacamento, l'annessione di Austria e la conferenza di Stresa, l'invasione dell'Etiopia, la formazione dell'Asse romano e l'isolamento dell'Unione Sovietica, l'invasione della Polonia e la successiva entrata in guerra di Francia e Gran Bretagna, l'espansione dell'Asse in Africa e l'invasione dell'URSS (operazione Barbarossa), e la fine della guerra e la ripristino dell'ordine internazionale.

Cosa imparerai

  • Come l'Italia si è unita all'Asse?
  • Come l'Unione Sovietica è stata isolata durante la seconda guerra mondiale in Europa?
  • Che eventi hanno portato allo scoppio della seconda guerra mondiale in Europa?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 16/11/2022

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Scarica La seconda guerra mondiale in Europa: l'ascesa e la caduta dell'Asse (1933-1945) e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA SECONDA GUERRA MONDIALE Biennio per destabilizzare l’ordine pubblico. 1933: la Germania esce dalla società delle nazioni 1934: a luglio i nazisti austriaci uccidono Dollfuss che si opponeva all’unificazione con la Germania, l’annessione però non riesce perché Mussolini si schiera al Brennero. Teme un rafforzamento troppo importante della Germania. 1935: conferenza di Stresa tra Francia, Gran Bretagna ed Italia per condannare il fatto che la Germania ha reintrodotto la leva militare obbligatoria. Ribadiscono il trattato di Locarno e l’indipendenza dell’Austria. 1933: l’unione sovietica rivede la sua politica estera. Prima aveva rotto ogni legame con le potenze democratiche. Aveva scelto la non collaborazione totale. I progetti di Hitler che prevedono l’invasione dell’URSS la obbligano a trovare delle alleanze e nel 1934 l’URSS entra nella società delle nazioni. Il comintern si apre a tutte le socialdemocrazie. Comunisti e socialdemocratici si uniscono per abbattere i fascisti. L’assetto politico successivo sarà un problema successivo. C’è una collaborazione per incentivare la nascita dei fronti popolari, delle coalizioni: alleanze politiche di partiti di sinistra per combattere il fascismo. Queste coalizioni hanno il compiti devono appoggiare i governi democratici. Non ce la faranno, ma è un tentativo. Nel 1935 l’Italia aggredisce l’Etiopia. Queste alleanze Nel 1936 si afferma un governo di fronte popolare in Spagna ed anche in Francia. La guerra civile spagnola va dal 1936 al 1939, è una guerra tra democrazia e fascismo, è una guerra ideologica (due sistemi opposti di valori). È importante perché scoppia in un momento internazionale difficile ed aggrava molte tensioni. Tra 1923 e 1930 c’è la dittatura di Riveira che si dimette per delle politiche fallimentari e nel 1931 le elezioni sono vinte dal fronte popolare. Il re scappa. Tra il 1931 e il 1936 ci sono molte tensioni per delle politiche progressiste: erosione dei diritti della chiesa, dei grandi proprietari terrieri. Una costituzione avanzata con suffragio universale, separazione stato chiesa e la libertà di culto. In un primo momento nel 1937 Francia e Gran Bretagna rispondono in maniera morbida alle richieste di Hitler e usano la politica dell’APPEASEMENT accontentando la Germania per le cose fattibili,che hanno un fondamento. Hitler voleva i paesi di lingua tedesca. Questa politica è condivisa dall’opinione pubblica francese e inglese, c’è solo una minoranza in Inghilterra chde è contraria guidata da Winston Churchill. Hitler può fare quello che vuole. 1938: L’unione di Austria e Germania sancita da un plebiscito popolare all’unanimità. ANSCHLUSS. C’è anche la questione dei sudeti e la conferenza di Monaco di Baviera. I sudeti sono una regione della Cecoslovacchia, nata da poco, e c’erano 3 milioni di tedeschi. Ci sono proteste, il governo cecoslovacco dà un’autonomia ai sudeti e Hitler vuole annetterli e lancia un ultimatum al governo per cedere i sudeti. La Cecoslovacchia rimane da sola ad affrontare questa situazione e Francia e GB decidono di proclamare una conferenza internazionale per risolvere il problema dei sudeti. I sudeti sono solo il primo passo per conquistare la Cecoslovacchia. Nella conferenza partecipano Hitler, Mussolini, Daladier e Chamberlain. Il governo Cecoslovacco non viene invitato. Mussolini propone di annettere i sudeti dopo un plebiscito. Neanche la Russia era stata inviata e sa di non poter contare sulle potenze occidentali e abbandona l’alleanza con la Francia. LA pace è un’illusione perché Hitler capisce la debolezza dei paesi occidentali e nel marzo 1939 smembra la Cecoslovacchia, la Slovacchia diventa protettorato tedesco. Le potenze liberali non potevano più chiudere gli occhi. Nasce un anti asse: unione tra stati (Olanda, Belgio, Grecia,Romania e Turchia) che temono l’allargamento della Germania e c’è un patto con la Polonia (prossimo obiettivo di Hitler, Danzica). Mentre Hitler invade Mussolini decide di invadere l’Albania che diventa un protettorato italiano. L’Unione Sovietica si isola perché ha capito che le potenze non sono in grado di aiutarla per la paura del contagio comunista, la Polonia ha paura della Germania ed anche della Russia perché ci sono anche lì delle mire. Questo porta l’URSS ad avvicinarsi alla Germania e si arriva ad un patto: patto nel 23 agosto 1939 RIBBENTROPP MOLOTOV. I due ministri degli esteri firmano questo patto: le due potenze rimangono nemiche, ma è un patto di realismo politico. L’URSS prendeva tempo per organizzarsi militarmente, ma aveva anche degli interessi territoriali perché il patto prevedeva, tramite un protocollo segreto, che le due potenze si spartissero la Polonia. La Germania ha la parte occidentale e l’URSS la parte orientale. L’URSS otteneva anche di poter condurre un’espansione parallela per ottenere gli stati baltici. La Germania allo stesso tempo rinviava lo scontro con l’URSS. Il primo settembre del 1939 del 1939 la Germania invade la Polonia e il 3 settembre la Gran Bretagna dichiara guerra alla Germania. La Russia invade la parte orientale della Polonia e delle repubbliche Baltiche. L’Italia ottiene da Hitler una deroga per ottenere un po’ di tempo perché Mussolini non è pronto. La Germania vuole imporre l’egemonia sul mondo, assume dimensioni mondiali che è ancora più ampia ed ha conseguenze più gravi ed è più forte il carattere ideologico (democrazia contro totalitarismi). Sono anche più gravi e tragiche le conseguenze sui civili. La Germania ci mette poco a conquistare la Polonia: guerra lampo attraverso aviazione (bombardamenti) e reparti meccanizzati (carri armati e artiglieria pesante). La Repubblica Polacca viene cancellata dalle cartine politiche. Sul fronte occidentale tutto si blocca, non succede nulla: DROLE DE GUERRE situazione di attesa snervante che fiacca il morale delle truppe e permette alla Germania di organizzarsi. Hitler non attacca sul fronte occidentale, ma apre un fronte nell’Europa del Nord. L’URSS attacca la Finlandia, si impadronisce di Estonia, Lettonia e Lituania nel marzo del 1940. Rimarranno sovietiche fino al 1992. Sempre nella primavera del 40 la Germania per coprirsi dall’attacco inglese e francese attacca la Norvegia. La Norvegia è sotto dominazione tedesca per controllare il mar di Norvegia e si installa la base dei missili sottomarini. Attacca anche la Danimarca, si copre sul fronte che dà sull’Inghilterra. Sono entrambi due stati ricchi di risorse. Il 10 maggio inizia l’attacco alla Francia. La Francia si era dotata di una linea difensiva: linea MAGINOT e corriva lungo il confine con Francia e Germania, ma non con il Belgio. La Germania invade il Belgio e sfonda per entrare in Francia a Sedan. Salgono verso la Manica e chiudono i francesi e gli inglesi in una sacca, li chiudono tra la Manica e l’esercito. Le truppe anglo-francesi sono costretti ad una ritirata e si imbarcano verso l’Inghilterra. I tedeschi entrano a Parigi il 14 giugno. (libro SUITE FRANCESE). Il controllo è preso da Pétain e firma subito l’armistizio con i tedeschi che divide la Francia in una zona di diretta occupazione tedesca ed una zona della Francia libera (repubblica di Vichy) che viene governata da Pétain (alleato dei tedeschi, uno stato satellite). La resistenza francese porta avanti l’alleanza con gli inglesi e la resistenza è guidata da Charles de Gaule. L’Italia vedendo la facilità con cui la Germania sta vincendo, entra in guerra il 10 giugno 1940 dichiarando guerra alla Francia. Si apre anche il fronte meridionale. Le armate italiane dimostrano le loro difficoltà, sono sconfitte sulle Alpi, in Calabria e si apre il fronte africano dove le truppe cercano di attaccare gli inglesi in Egitto, ma vengono sconfitti. Mussolini rifiuta l’aiuto tedesco per portare avanti la guerra parallela. Si aprirà anche il fronte del Pacifico. Estate 1940: la GB è l’unica potenza ancora in guerra (Francia già sconfitta) a cui si aprono due strade: scendere a compromessi da una posizione di debolezza oppure resistere ad oltranza nonostante i sacrifici. Viene scelta la seconda strada, sostenuta da Churchill che guida il governo e spiega agli inglesi il costo di questa guerra che però viene sostenuto dall’opinione pubblica. La Germania per stroncarla inizia l’operazione Leone marino: invadere l’isola con l’aviazione militare (danneggiare infrastrutture e indebolire il morale dei civili). Sono tre mesi di bombardamenti, il popolo si organizza grazie alla Royal Air Force e si diede vita alla prima battaglia totalmente aerea. Hitler nell’ottobre conosce la prima battuta d’arresto. Mentre i tedeschi sono impegnati con la GB, Mussolini invade la Grecia pensando di risolverla in poco tempo, ma in realtà perde. L’attacco è poco curato e i greci rispondono con la guerriglia. Gli italiani dopo un mese si ritirano e si rifugiano in Albania e questo rivela la fragilità delle strutture militari. Sul fronte africano gli inglesi occupano parte della Libia e Mussolini si vede costretto a chiedere aiuto alla Germania. I tedeschi mandano in Libia dei soldati, dei nuovi mezzi tecnologici ed un conflitto senza conseguenze gravi, ma avevano firmato l’accordo di combattere fino alla fine e quindi devono firmare una resa incondizionata: si arrendono senza poter contrattare nulla, senza nessuna condizione. I tedeschi cominciano a fare affluire in Italia delle truppe di occupazione per prevenire la defezione dell’alleato italiano. Gli angloamericani sono in Sicilia e vogliono risalire la penisola per congiungersi con gli alleati francesi. Il 3 settembre l’armistizio di Cassibile prevede l’arresa incondizionata dell’Italia: devono consegnare tutte le armi, cessare la collaborazioni con la Germania, consegnare la flotta e aeronautica e mettere il territorio italiano in mano agli Alleati. L’8 settembre alle 19.45 quando gli alleati sbarcano a Salerno Badoglio annuncia via radio agli italiani l’entrata in vigore dell’armistizio, ma non dà nessuna indicazione ai reparti militari su cosa devono fare e dice solo di reagire ad eventuali attacchi di diversa provenienza. Il re, Badoglio fuggono a Brindisi, sotto il controllo dei militari dell’alleanza con la scusa di garantire la continuità dello stato (chi sono i legittimi detentori del potere? Chi avrebbe potuto contrattare le condizioni d’esistenza dell’Italia). L’esercito sbanda rimasto senza ordini e non si oppongono in maniera organizzata ai tedeschi che uccidono ed imprigionano. I tedeschi il 10 settembre occupano Roma. 650000 soldati sono fatti prigionieri, 180000 si misero al servizio dei tedeschi perché ritenevano tradimento il comportamento dell’Italia. L’eccidio di cefalonia (divisione di Aqui): viene sterminata dai tedeschi la Divisione Aqui. L’Italia è spaccata in due zone: zona centro-settentrionale dove si attestarono i tedeschi lungo la linea difensiva Gustav: taglia l’Italia da Gaeta a Pescara ed invece nell’Italia centro-meridionale gli Alleati avevano il controllo del territorio, in cui il governo italiano e la sua burocrazia esercitavano la loro sovranità. Risorge il fascismo nel nord Italia sotto la protezione degli occupanti nazisti e cercò di ricostruire il regime. È però un fascismo fasullo, Mussolini è nelle mani di Hitler. Mussolini era prigioniero in Abruzzo e viene liberato da un comando tedesco il 12 settembre 1943 e qualche giorno dopo nasce la repubblica sociale italiana (Rsi) con l’esercito repubblichino che riprende la guerra a fianco dei tedeschi: inizia la guerra civile. La Rsi fissò i suoi uffici a Salò: volevano combattere contro i traditori del 25 luglio (processo di Verona: 6 gerarchi fascisti e 5 vengono giustiziati come traditori, tra cui il genero di Mussolini Galeazzo Ciano). I tedeschi erano un esercito di occupazione e non hanno alcun rispetto per gli italiani: razziano, devastano, violentano, rubano. Il compito dell’Rsi era di reprimere il movimento partigiano. I fascisti con i tedeschi erano contro chi non si riconosceva nel fascismo: in comune hanno l’essere italiani. La resistenza nasce all’indomani dell’armistizio: incontro di piccoli nuclei antifascisti che avevano agito in clandestinità e ci si aggiungono i militari sbandati. Agiscono con operazioni di disturbo senza scontro frontale. Fanno dei sabotaggi, colpiscono alle spalle, tagliano i rifornimenti, sono attivi sugli Appennini e ci sono anche dei gruppi che agiscono in città (GAP: gruppi di Azione Patriottica) e attuano una strategia di attentati. Segue una fase organizzata in cui le bande si organizzano in base all’orientamento politico. Le più famose sono le Brigate Garibaldi di orientamento comunista, le brigate di Giustizia e Libertà (liberalismo più giustizia nazionale), le Brigate Matteotti 8socialisti) e le Fiamme Verdi (unione tra attivisti di orientamento cattolico e liberale e militari). Fin da subito, quindi, le vicende della resistenza si intrecciarono strettamente con quelle dei partiti antifascisti riemersi nei «45 giorni» che divisero la caduta del fascismo dall’armistizio. Alcuni partiti protagonisiti di questa fase sono: il Partito d’Azione, la Democrazia Cristiana (nata nel 1942), il Partito Liberale Italiano, Il Partito repubblicano e il Partito Socialista di Unità proletaria. Il 9 settembre 1943 nasce il comitato di liberazione nazionale formato da sei rappresentanti delle formazioni politiche. Il Cln dice di essere il legittimo rappresentante politico dell’Italia, non riconoscono la legittimità del re e di Badoglio. Si presenta come rappresentante politico. In nome del popolo italiano decideranno il futuro politico dell’Italia e la conduzione della guerra, ma non sarà così facile. Un elemento di debolezza è la divisione di partiti di centro destra e centro sinistra. Gli angloamericani ritengono il re e Badoglio legittimi perché hanno firmato la resa incondizionata. Il re e Badoglio non volevano collaborare con i partiti antifascisti e Palmiro Togliatti, in esilio in Russia, leader del partito comunista, ritorna in Italia e sbarca a Napoli e dice di lasciare da parte il futuro istituzionale per prima sconfiggere il nazifascismo. Vuole formare un governo di coalizione nazionale: governare per raggiungere quell’obiettivo. Unirsi per sconfiggere il nazifascismo. Il 24 aprile del 1944 Badoglio forma il primo governo di coalizione nazionale in cui seggono i rappresentanti di tutti i partiti del Cln. Vittorio Emanuele III si impegna a cedere provvisoriamente i poteri a suo figlio Umberto II re di Maggio per decidere se creare una monarchia o una repubblica. Una volta che Roma viene liberata c’è il passaggio di consegna, e una volta finita la guerra Vittorio Emanuele garantisce che ci sarà un referendum per vedere se avere una monarchia o una repubblica. Gli alleati liberano Roma il 4 giugno del 1944, 3 giorni di massacri, Umberto di Savoia assume la luogotenenza del regno, ha governo con Ivano Bonomi. È un socialista, ma pienamente rappresentativo del CLN. È un momento di massima Forza del movimento partigiano e nell’estate del 44, giugno del 44 nasce il corpo volontari della libertà, le bande partigiane si danno un comando militare unificato. Cercano di coordinare le loro imprese militari. Diventa un esercito parallelo. Il comunista Longo (colui che cattura Mussolini in fuga a , Parri. In alcune zone dell’Italia settentrionale nascono le repubbliche partigiane, si crea u modello di autogoverno, sono esperienze brevi, simboliche che effettiva forza,ma testimoniano l’incisività e l’impegno dei partigiani. La zone grigia, c’è chi aderisce e chi collabora, ma c’è una serie di persone che cercano di sopravvivere a condizioni dure. La resistenza Italiana è un fenomeno complesso e tragico, 3 guerre contemporanee, la resistenza è sia GUERRA PATRIOTTICA (guerra che italiani conducono contro un occupante) tutti sono allineati che io sia comunista, liberale o badogliano, ma anche GUERRA CIVILE che hanno idee diverse, ma anche GUERRA DI CLASSE, non tutti gli aderenti alla resistenza provengono dalla stessa classe sociale ed hanno la stessa visione politica di quello che succederà dopo. Non hanno comunanza di intenti per il futuro. Guerra sotto più fronti. Rispetto a diverse vedute politiche, per i comunisti e socialisti la resistenza era il preludio della rivoluzione. La resistenza avrebbe dimostrato le fragilità delle istituzioni liberali, avvio rivoluzione socialista e comunista. Per il periodo d’azione la resistenza doveva fondarsi su ampie autonomie locali e un capitalismo giusto, avrebbe garantito i diritti fondamentali a tutti. La DC era conservatrice, differenze di classe, ognuno al suo posto, salvaguardia ruolo del Papa. Nonostante le differenze, la resistenza rende possibile un’identità comune nazionale. 1944-1945 la fine della guerra Gli Anglo Americani rimangono occupati a lungo in Italia ed è difficile superare la linea Gustav, la superano solo nel 1944. Sul fronte orientale dalla Russia iniziano ad avanzare verso ovest, devono raggiungere Berlino. È un’avanzata lenta, dura due ani, arrivano a Berlino nel 45. 9 maggio del 45 i Russi festeggiano fine guerra. In Italia il 7 maggio. Impegno sovietico in Uuropa orientale aumenta il peso contrattuale al tavolo degli alleati. Nel novembre del 43 Stalin, Roosevelt e Churchill si incontrano a Theiran, e Stalin ottiene che gli alleati aprano un nuovo fronte di guerra in Europa occidentale, lo sbarco in Normandia. I russi ottengono l’ apertura nuovo fronte occidentale per alleggerire il fronte, si progetta lo sbarco in Normandia. È un’operazione difficile, rischiosa, i Tedeschi avevano nominato zona costiera, avevano costruito, minato dei forti su quello che era nominato il vallo atlantico, avevano fortificato la costa della Normandia per realizzare questo piano, assicurare agli alleati , Cherbourg e Le Havre. Attacco congiunti dal cielo e dal mare. Lo sbarco è difficile perché i Tedeschi per evitare che gli inglesi sbarcassero avevano fortificato e minato tutta la zona costiera della Normandia, il vallo atlantico. Sono necessarie molte forze molte forze, gli angloamericani volevano una superiorità schiacciante, era un attacco cielo e terra, comando di Eisenhower. L’operazione overlord scatta all’alba del 6 giugno 1944, con bombardamenti aerei a tappeti, 10 tonnellate di bombe sganciate, la resistenza è di 4 settimane. Fanno sbarcare su territorio francese 1 milione e mezzo di soldati. Alla fine di luglio gli alleati sfondano il fronte nemico e iniziano l’invasione della Francia. Il 25 luglio del 1944 gli anglo Americani ed i militari di Charles de Gaulle sono a Parigi già liberati dai partigiani, sbarcano anche in Provenza e a settembre Francia e Belgio sono quasi completamente liberati. Anche in Italia sfondano la linea Gustav a fine maggio, inizio giugno ed entrano a Roma nel 1944i. I Tedeschi sono alle corde, la resistenza accanita dei tedeschi fan stragi di civili. Momento difficile per resistenza italiana. Con il programma Alexander gli alleati sospendono ogni operazione finché le bande partigiane. Temevano che la resistenza e i movimenti politici che sostenevano la resistenza venissero visti come veri collaboratori dell’Italia e non gli alleati, quindi vantare pretese e cambiamenti nell’assetto internazionale. Temevano che l’Italia potesse vivere una rivoluzione sociale come era successo in Russia. L’Italia potrebbe vivere una rivoluzione di tipo comunista e socialista. Si rifiutano di riconoscere cln come legittimo rappresentante dell’Italia e i partigiani come garanzia hanno solo la garanzia che patere sarebbe stato dato alleati e armi fossero state consegnati. Per evitare rivoluzione. Protocolli di Roma , alleati aiutano, amministrazione del territorio poi passa agli alleati, si impegnano a dare armi. Gli alleati interrompono le sovvenzioni di aiuti Stragi naziste, tra 43 e 45 400 episodi di uccisioni collettive, vittime civili, fenomeno unico per impotenza vittima, si partecipazione di italiani, non erano azioni di guerra, ma Crimini di guerra. Fenomeno stragi anzoste è eccezionale, solo in Italia, si ha per numero delle vittime 15000 sono solo civili. Ci partecipano atri Italiani, c’è la collaborazione e cittadini delle persone uccise. Non nascono in operazioni di guerra, ma son espressamente compiute sulla popolazione inerme per spaventare e vendicarsi. Le fosse arditine di Roma del 44 quando alcuni partigiani alcuni gap uccidono in un attentato fino saltare una bomba mentre sta passando una pattuglia tedesca, muoiono 33 tedeschi, 10 italiani per Ogni tedesco. Civili presi Dalle Carceri e fucilati. Sant’Anna di stazema, 560 persone, bambini, donne e anziani, partigiani sulle montagne, rastrellati , danno fuoco alla chiesa e la bombardano. Marzabotto, Bologna 770 , bombardamenti aereo di boves. Inizia anche la persecuzione degli ebrei, c’erano già leggi razziali nella RSI, campo di fossili vicino a Roma, rastrellati e partono . 6000 Italiani muoiono, nel 44 aperto anche Forno crematorio risora di san sabbia, vicino a Trieste. 44 Germania sconfitta, alleati si stanno consegnando agli alleati, a ottobre Russi e partigiani di Tito in Jugoslavia , librazione di Belgrado da parte dei partigiani di Tito, gli alleati intensificano bombardamenti, Dresda è rasa al suolo, è completamente annientata. Muoiono 500 000 persone. Hitler non vuole arrendersi. Ottobre 1944 alleati si incontrano a Mosca e progettano la divisione del mondo in sfere. La Germania si avvia verso la sconfitta: gli alleati cominciano ad abbandonare la guerra: Romania e Bulgaria e Finlandia ad ottobre i Russi liberano Belgrado e l’offensiva rimane aperta in Francia, Germania e Polonia. Aumentano i bombardamenti sulle grandi città. Hitler non vuole arrendersi e porta avanti una guerra persa. Gli alleati si incontrano e progettano una nuova divisione del mondo, si incontrano a Mosca e si confrontano su cosa potrebbe succedere dopo la guerra. Tutto viene formalizzato nella conferenza di Yalta (in Crimea) nel febbraio 1945 con Churchill, Roosevelt e Stalin. A Yalta decidono che: • la Germania sarebbe stata divisa in 4 zone di occupazione (Usa, Urss, Gran Bretagna e Francia): questo si realizza e poi diventeranno solo due zone • la Germania sarebbe stata denazificata, perseguimento giudiziario dei criminali di guerra (processo di Norimberga) e pagamento dei danni di guerra • i popolo dei paesi liberati avrebbero scelto democraticamente i loro governi (auto dei popoli di Wilson)
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