Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Seconda Guerra Mondiale: antefatti e inizio del conflitto, Sbobinature di Storia

Gli antefatti della Seconda Guerra Mondiale, con particolare attenzione alla Guerra Civile Spagnola e all'espansionismo territoriale della Germania. Viene descritto l'inizio del conflitto, con l'invasione della Polonia da parte della Germania e la dichiarazione di guerra da parte di Francia e Gran Bretagna. Viene inoltre descritto l'attacco alla Francia e l'entrata in guerra dell'Italia.

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

In vendita dal 25/02/2023

PasqualeDiSanto
PasqualeDiSanto 🇮🇹

4

(4)

34 documenti

1 / 9

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Seconda Guerra Mondiale: antefatti e inizio del conflitto e più Sbobinature in PDF di Storia solo su Docsity! VERSO UNA NUOVA GUERRA MONDIALE Prima dello scoppio della II guerra mondiale ci furono avvenimenti importanti che preannunciarono questo evento LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA Scoppiò nel 1936 e terminò nel 1939. Questo evento influenzò la politica internazionale In precedenza però c’erano stati degli antefatti. La Spagna ad inizio ‘900 non era più tra i Paesi egemoni d’Europa, anzi presentava numerose falle : - Prevalenza di lavoro agricolo - Arretratezza industriale - forte diseguaglianza economica (il 3% della popolazione possedeva 85% della ricchezza) - Influenza spirituale e materiale della Chiesa cattolica Anche se politicamente la Spagna si presentava come una monarchia costituzionale, nei fatti il Parlamento era sopraffatto dal clientelismo oligarchico dei possidenti, inoltre i liberali minacciati dalla forza dall’esercito non erano riusciti a introdurre idee che potessero modernizzare il Paese. Nel 1923 il generale Miguel Primo de Rivera (simpatizzante di Mussolini) aveva imposto una dittatura , durata fino al 1930. Nel 1931 una crisi politica e economica pone fine alla dittatura di Primo de Rivera ma soprattutto alla monarchia e nasce la repubblica. Il primo governo della neonata repubblica spagnola era guidato dalla sinistra moderata che non riuscì a realizzare una riforma accettata da tutti, così le elezioni del 1933 videro la vittoria della destra (Falange espanola), ispirata ai Fasci di combattimento italiano. Iniziarono nel paese ribellioni da parte dei lavoratori che lottavano per rivendicare i loro diritti. Ci fu una durissima repressione con centinaia di morti e arrestati. Nelle elezioni del 1935 salì nuovamente la sinistra che non riuscì però ad ottenere un equilibrio con le altre forze politiche così nella primavera del 1936 scoppia la guerra civile. Emergerà la figura del generale Francisco Franco , il quale con un colpo di stato instaurò una dittatura. Gli oppositori insorsero e questo diede vita ad una guerra civile che vide due schieramenti: il Fronte popolare sostenuto da USA e Paesi europei antifascisti e i militari (nacionales) guidati da Franco e appoggiato da Italia e Germania. Quest’ultima in aiuto al generale spagnolo usò l’aviazione (luftwaffe) per bombardare la popolazione di Guernica una piccola cittadina basca (Pablo Picasso ricorderà questo evento drammaticocon l’opera Guernica). La guerra civile durò fino al 1939, con la sconfitta della repubblica e la vittoria dei nazionalisti . Francisco Franco instaurò un regime autoritario filofascista ,questo finirà solo nel 1975 con la morte del generale Franco. Le annessioni della Germania Contemporaneamente alla vicenda spagnola, la Germania iniziò il suo espansionismo territoriale attraverso l’annessione (anschluss) delle terre “tedesche”: Saar, Renania, Austria. Francia e Gran Bretagna ignorarono i fatti,confidando nel fatto che una politica di concessioni (appeasement),potesse soddisfare le mire espansionistiche della Germania. L’apice di questa strategia si raggiunse con la conferenza di Monaco ,alla quale parteciparono Germania,Italia,Francia e Gran Bretagna. La decisione più importante fu quella di cedere il Sudeti (regione cecoslovacca) al fine di evitare una nuova guerra,a patto che Hitler terminasse la sua espansione. 5 mesi dopo Hitler invase la Cecoslovacchia, annullando quanto discusso a Monaco. Hitler si sta preparando alla guerra ma per realizzare ciò ha bisogno di alleati : ● Nel 1936 Germania e Italia firmarono il Patto d’Acciaio ( le due nazioni si impegnavano a darsi reciproco appoggio in caso di guerra) e il patto “Anticomintern” (in funzione antisovietica). ● Nel 1940 il Patto d’Acciaio si sarebbe esteso al Giappone. ● Nell’agosto 1939 il ministro degli esteri tedesco Joachim von Ribbentrop e quello russo, Vjaceslav Molotov, sottoscrissero un patto per cui, per 10 anni, le due potenze si impegnavano a non combattersi,inoltre prevedeva la spartizione della Polonia e l’occupazione dei Baltici e della Finlandia. LA SECONDA GUERRA MONDIALE Il 1° settembre 1939 Hitler invade la Polonia: l’esercito nazista utilizza la tattica della guerra-lampo sostenuto dal simultaneo attacco delle armate sovietiche,grazie al patto Molotov-Ribbentrop. La reazione della anglo-francese fu immediata, in quanto dichiararono guerra alla Germania in modo immediato.Tuttavia in seguito a questa dichiarazione di guerra seguirono solo piccoli scontri al fronte franco-tedesco, infatti le potenze europee speravano sull’efficacia dell’accordo di Monaco. Tra l’ottobre del 1939 e l’aprile del 1940 la guerra attraversò una fase di stallo,che i francesi chiamarono “strana guerra”,fino a quando Hitler non invase la Danimarca e la Norvegia nell’aprile del ‘40. L’attacco alla Francia e l’entrata in guerra dell’Italia Il 10 maggio 1940 la Germania sferrò un massiccio attacco alla Francia,infrangendo la netraulità del Belgio ( invadendo anche Olanda e Lussemburgo ). L’attacco piegò le forze francesi e britanniche, tant’è che tra il 27 maggio e il 3 giugno ci fu un’enorme evacuazione navale verso le coste britanniche,chiamata “operazione Dynamo” .Tra i fuggitivi si trova anche un generale, Charles De Gaulle,che iniziò a organizzare la Resistenza all’occupazione nazista. I tedeschi entrarono così a Parigi il 14 giugno 1940,dove viene creato un governo collaborazionista (detto di Vichy) con a capo Philippe Pétain. comandate da Montgomery,che diedero poi inizio alla controffensiva anche grazie all’aiuto degli americani che sabrcarono in Algeria e Marocco. Il 1943 segnò una netta inversione di tendenza a favore degli Alleati. Nella prima parte del 1943 gli anglo-americani ottennero il totale controllo della costa settentrionale africana,ciò consentiva agli alleati di puntare poi l’anello debole degli avversari : l’Italia. Tra il 9 e il 10 luglio gli Alleati sbarcarono in Sicilia e da lì cominciarono la risalita verso la penisola. Tuttavia restarono bloccati a lungo sulla “linea Gustav” ( linea di fortificazione creata dai tedeschi che divideva in due l’Italia).Dopo aver raggirato la linea ed esser sbarcati ad Anzio,liberando poi Roma, l’avanzamento Alleato si fermò sull’ultimo fronte creato dai tedeschi,la linea Gotica stabilita tra Pisa e Rimini. Sul fronte orientale ,dopo la disfatta di Stalingrado , i tedeschi cominciarono ad arretrare e per la fine del 1944 i sovietici riconquistarono tutti i territori persi. A sud i russi occuparono la Romania e Bucarest. In Grecia l’insurrezione partigiana scacciò i tedeschi ,così come in Iugoslavia la resistenza comunista guidata da Broz,nella battaglia di Tito,liberò Belgrado. Sul fronte occidentale invece,gli Alleati concentrarono tutti i loro sforzi nell’ ”operazione Overlord” . Nel D-Day,il 6 giugno 1944,le forze anglo-americane sbarcarono in Normandia , una regione della costa settentrionale francese. Si trattò di una delle più grandi operazioni militari della guerra che permise agli Alleati di liberare Parigi il 26 agosto. A fine aprile 1945 la morsa alleata si chiuse definitivamente sulla Germania. Il 2 maggio i soldati dell’Armata Rossa completarono la controffensiva nata due anni prima a Stalingrado,piantando la bandiera rossa sulla cupola del Reichstag. Pochi giorni dopo furono raggiunti dagli anglo-americani. Il 30 aprile Hitler e la sua cerchia ristretta,rinchiusi in un bunker al centro di Berlino si tolsero la vita pur di non cadere nelle mani dei sovietici. Mentre sul fronte orientale la resistenza giapponese impegnava ancora gli americani. Per porre rapidamente fine alla guerra il presidente Truman (Roosevelt morì il 12 aprile ‘45) decise di sganciare due ordigni nucleari sul Giappone : 6 agosto su Hiroshima e 9 agosto Nagasaki. Il 15 agosto il Giappone annunciò la resa che venne firmata il 2 settembre. La resistenza italiana Il regime fascista al collasso Lo sbarco delle forze americane in Sicilia ( operazione Husky 9-10 luglio 1943 ) segnò l’inizio di un processo di disgregazione politica e militare che portò alla fine del regime fascista ( l’assenza di opposizione militare evidenziò il fatto che il regime fascista non fosse più un grado di sostenere sforzi militari ; oltre al fatto che il territorio fu preparato dalla mafia locale). Fu così che il Gran consiglio del Fascismo elaborò l’ipotesi della fuoriuscita mussoliniana, chiedendo al re Vittorio Emanuele III di assumere il potere politico. Fra i principali ispiratori dell’iniziativa vi fu Dino Grandi, personaggio politico che Mussolini allontanò dall’Italia riservandogli la carica di ministro degli Esteri e poi ambasciatore in Gran Bretagna. Anche Ciano (genero di Mussolini) ,appoggiò l’idea di Grandi,convincendo molti indecisi ad abbandonare Mussolini. Fu così che il 24 luglio del ‘43 i membri del Gran consiglio votarono a favore della mozione Grandi e Mussolini, con il fine di evitare una riorganizzazione, fu condotto a Campo Imperatore. Fu poi nominato alla guida del governo il maresciallo Pietro Badoglio, che avviò le trattative segrete con gli alleati che portarono alla firma dell’armistizio di Cassibile,siglato il 3 settembre e reso pubblico l’8 settembre. Le conseguenze per gli italiani furono drammatiche : Hitler ordinò di intimare ai soldati Italiani la resa alle armi e la consegna senza resistenza ; coloro che si rifiutarono ( come avvenne a Cefalonia ) furono passati per le armi. La parte della penisola rimasta sotto il controllo tedesco venne occupata militarmente dalla Wermacht e tutti gli italiani vennero considerati traditori. Il re,insieme ai collaboratori,abbandonarono Roma alla volta di Brindisi,laddove gli americani avevano già liberato il territorio, lasciando i sudditi,militari e cittadini in balia della morsa tedesca. La repubblica sociale italiana e l’inizio della resistenza Il 12 settembre su ordine diretto di Hitler,Mussolini venne prelevato dall’esercito tedesco e condotto a Monaco di Baviera,dove discusse con Hitler delle sorti dell’italia dopo l’armistizio. Il 23 settembre nacque la Repubblica sociale italiana (Rsi), nota anche come la repubblica di Salò. Si trattava di uno “stato fantoccio” , subordinato allo stato tedesco per essere sfruttato dal punto di vista strategico. Dopo l’8 settembre si moltiplicarono le bande partigiane,formate da giovani e antifascisti. Operando a sostegno dell’esercito, esse si occuparono inizialmente di azioni di guerriglia e sabotaggio ; furono soprattutto protagonisti dei Gruppi armati patriottici (Gap) , ovvero piccoli gruppi partigiani che assalivano truppe tedesche e complici fascisti. Un contributo essenziale alla lotta partigiana venne dagli scioperi organizzati nel marzo-aprile 1944 nei maggiori stabilimenti industriali del Nord. Migliaia di operai entrarono in sciopero, chiedendo la fine della guerra e migliori salariali. Gli scioperi furono un atto d’insoburdinazione di massa e la prova che unendosi e lottando si poteva riconquistare la libertà. La nascita del Cln e la liberazione di Roma Il 9 settembre 1943, l’antifascismo italiano costituì il Comitato di liberazione nazionale (Cln). Il Cln era formato con criterio paritetico da tutti i partiti antifascisti: il Partito comunista,Partito socialista,la Democrazia cristiana e il Partito liberale. Di fronte alla crisi dello stato e della monarchia, il Cln si propose di rappresentare un’alternativa democratica,sostenendo lo sforzo militare degli Alleati. La situazione di Roma,abbandonata dai Savoia e occupata dall’esercito tedesco l’11 settembre, trasformandosi in “città aperta” ( status di una città abbandonata al nemico senza combattere per evitarne la distruzione ) testimoniava efficacemente lo sbandamento politico del paese. Nel Natale del ‘43 in un incontro tenutosi a Cartagine, il primo ministro inglese Churchill e il presidente americano Roosevelt pianificarono l’operazione Shingle : lo sbarco degli Alleati sulla costa laziale,con l’obiettivo di raggirare la Linea Gustav e impedire ai tedeschi di rifornire le proprie armate al fronte. Lo sbarco avvenne il 22 gennaio. Nel mese di febbraio i nazisti impegnarono duramente gli alleati,che regirono concentrandosi su Cassino,dove i tedeschi avevano occupato l’abbazia di Montecassino,liberata solo dopo intensi bombardamenti. A Roma nel mentre iniziavano i primi atti di resistenza, il più noto fu l’attentato di via Rasella,dove persero la vita 32 militanti dell’SS. Le conseguenze furono spietate,con la fucilazione di 335 italiani presso le Fosse Ardeatine. Solo il 4 giugno Roma fu completamente liberata. Il comitato di liberazione nazionale Alta Italia Una questione che il Cln dovette affrontare nei mesi successivi alla sua formazione fu quello del suo radicamento territoriale,diviso tra un Sud in via di liberazione da parte degli Alleati e un Centro-Nord ancora occupato dai nazisti. Fu per questo che il 31 gennaio 1944,la direzione politica e militare della Resistenza nelle regioni del nord,venne affidata al Cln di Milano,ribattezzato Comitato di liberazione Nazionale Alta Italia ( ClnAI) . La svolta di Salerno Il segretario del Partito comunista Togliatti, in un’assemblea tenutasi a Salerno , dichiarò che i comunisti intendevano rinunciare alla pregiudiziale repubblicana e antimonarchica,rimandando a dopo la vittoria e a un referendum popolare la soluzione del problema istituzionale, ribadendo inoltre che i comunisti intendevano battersi al fianco delle altre forze democratiche,entrando in un governo provvisorio che leggittimasse la Resistenza agli occhi Alleati. Il 26 dicembre il presidente del consiglio Bonomi riconobbe la figura del ClnAI, e proprio quest’ultimo,guidò l’insurrezione generale che portò,il 25 aprile,alla liberazione del paese. Questi eventi furono una svolta per la collaborazione tra partigiani e Alleati,in quanto,prima del riconoscimento del Cln da parte di Bonomi, gli Alleati furono sempre molto restii dal condividere informazioni con essi,tuttavia,da allora in poi le forze partigiane furono sempre supportate dalle forze Alleate. Il 28 aprile,Benito Mussolini e la sua amante Claretta Petacci,vennero fucilati e i loro corpi furono epsposti in piazzale Loreto,a Milano. Il dopoguerra Capitalismo versus comunismo Durante le conferenze di Yalta (febbraio ‘45) e Potsdam (luglio ‘45) , il leader sovietico Stalin,il primo ministro inglese Churchill e il presidente americano,prima Roosevelt poi Truman (Roosevelt morirà prima della fine della guerra) , tracciarono le linee guida del nuovo ordine mondiale. Per quanto riguarda l’Europa, decisero di dividerla in due zone di influenza: una zona occidentale,controllata da USA e Gran Bretagna, e una zona orientale,controllata dall’Urss. Le potenze inoltre si accordarono per una politica di non intervento all’interno di queste zone: ciascuno avrebbe considerato le eventuali tensioni politiche scoppiate in un paese del blocco avverso come questioni interne della potenza di riferimento.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved