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La seconda metà del 600 in Europa, Appunti di Storia

Il periodo storico della seconda metà del 600 in Europa, caratterizzato da guerre interne e di espansione degli stati. In particolare, si analizzano le vicende della Francia di Luigi XIV e dell'Inghilterra degli Stuart. Vengono descritti gli ostacoli che gli Stuart dovettero affrontare, la guerra civile che ne seguì e la dittatura di Cromwell. Inoltre, si analizza il regno di Luigi XIV, la sua politica interna ed estera, la sua dittatura e la sua grandissima opera, la reggia di Versailles.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 03/10/2023

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Scarica La seconda metà del 600 in Europa e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA SECONDA METÀ DEL 600 La seconda metà del 600 fu caratterizzata da guerre interne dovute al malcontento generale in vari stati coinvolti nella guerra dei 30, e che avevano subito un indebolimento fiscale dovuto alle eccessive spese belliche (spese per la guerra). La prima rivolta importante scoppia in Inghilterra contro la dinastia degli Stuart, i quali volevano imporre un dominio assoluto. Gli Stuart si trovano a fronteggiare diversi ostacoli: il primo religioso, si era infatti diffuso in Inghilterra un movimento chiamato puritanesimo che rispettava in maniera rigorosa la dottrina calvinista, e stabiliva che fosse la stessa comunità religiosa a scegliere i propri pastori e quindi a autogestirsi. Questo avrebbe ridimensionato il potere degli Stuart. Un altro ostacolo era rappresentato dal parlamento il quale prevedeva il rispetto di alcuni diritti fondamentali come il fatto che i cittadini non potessero essere processati senza una reale motivazione, e in oltre voleva il controllo sulle imposte fiscali introdotte dal re. Altro ostacolo era imposto dai ceti commercianti i quali non tolleravano l’intromissione della corona nei loro affari, dall’altro lato esigevano che la monarchia approvasse dei provvedimenti al loro favore soprattutto per quanto riguardava il commercio con le colonie. Il re Carlo I non accettò nessuna di queste restrizioni, e nel 1642 scoppia un conflitto durato 7 anni. Con il re si schierò la chiesa anglicana e parte della nobiltà, con il parlamento il popolo. Vinse esercito del parlamento guidato dal rivoluzionario Cromwell, e nel 1649 Carlo I venne condannato a morte. Il parlamento ebbe difficoltà a governare poiché troppo diviso e così affido il compito a Cromwell che divenne il Lord protettore. Il suo governo si trasformò in una vera e propria dittatura, nel 1660 due anni dopo la sua morte in Inghilterra ritornò la monarchia. In Francia c’è Luigi XIV che sale al potere ai soli 5 anni che viene affiancato da Mazarino. Luigi a causa della traumatica esperienza delle fronde, deve lasciare Parigi per un po’ e questo lo segnerà profondamente. Nel frattempo Mazarino offre educazione politica. Dopo la pace dei Pirenei del 1659, Luigi sposa Maria Teresa che era la figlia del re di Spagna Filippo IV (Unione Francia Spagna, e insieme fecero ingresso trionfale a Parigi). Nel 1661 Luigi prende pieno potere, suo regno dura 54 anni, in quell’anno muore Mazarino e sceglie di non avere più un primo ministro profondamente convinto che il potere derivasse dalla volontà divina e si fece chiamare Re Sole. Luigi decide di assumere tutto potere nelle sue mani, per fare questo si pone come obiettivo quello di ridimensionare il potere aristocrazia, parlamento e chiesa. Si servi di funzionari a lui fedeli (intendenti), tolse al parlamento il diritto di dimostranti (possibilità di opporsi alle sue decisioni), e fece vivere aristocratici nel lusso della sua corta senza potere politico. Creo inoltre un consiglio supremo di stato che comprendeva se stesso e tre ministri, ministro finanze, interni e degli affari segreti. Affidò politica fiscale ad un suo collaboratore colbert il quale si interessò di controllare accuratamente il bilancio delle entrare e delle uscite di punire evasori fiscali di ridurre corruzione e eliminare determinati privilegi. Dal punto di vista commerciale Colbert diede vita a una politica che privilegiava e difendeva la produzione interna a discapito dei prodotti che venivano importati, attuò agevolazioni per i prodotti interni, mentre per quelli esterni mise dei dazi molto elevati (protezionismo). Inoltre migliorò sistema stradale, fluviale (creò canale mezzogiorno che collegava il Mediterraneo all’Atlantico) e creò anche due compagnie per i commerci con le colonie (compagnia dell’India occidentale e orientale). Ottenne buoni risultati ma non eguagliabili a Inghilterra e Olanda. Altri provvedimenti: stabilizzazione esercito, numero soldati aumenta, e vennero fornite divise e armi ai soldati. Questo fu una procedura innovativa sé si considerava che le milizie erano mercenari. Egli esercitò anche forte politica culturale con lo scopo di avere consensi da parte del popolo e di censurare l’opposizione. Fu grandissimo mecenate, ospita tanti artisti a corte che dovevano parlare bene di lui. La sua più grande opera: reggia di Versailles. Reggia copiata da altri paesi. Dal punto di vista religioso Luigi entra in contrasto con papa Innocenzo XI poiché nel 1682 Luigi presentò un documento chiamato dichiarazione dei 4 articoli con il quale proclamava indipendenza della chiesa francese da reso obbligatorio. Alla fine del regno la Prussia aveva un’organizzazione e un esercito producente e ben funzionante. LE GUERRE IN EUROPA Il periodo che va dal 1667 al 1763 è un periodo caratterizzato da frequenti guerre in Europa. Non si tratta più di guerre di religione ma di guerre di espansione, quindi gli stati cercano di ampliare i loro possedimenti a discapito degli altri stati. Luigi XIV, ad esempio, aveva l’obiettivo di estendere le supremazia francese e per questa ragione affronta due guerre: una viene chiamata “guerra di devoluzione” (1667-1668), con lo scopo di ottenere i Paesi Bassi spagnoli egli si basa infatti sul principio di devoluzione secondo cui la corona dei Paesi Bassi sarebbe dovuta andare a sua moglie, in quanto figlia del primo matrimonio di Filippo IV di Spagna. La seconda guerra la combatte invece contro l’Olanda, dove però gli olandesi trovano un espediente per allontanare il suo esercito, ovvero rompere le dighe e allargare il territorio. Dopo queste guerre Luigi XIV incamera nuovi possedimenti e il tutto viene poi sancito da una tregua firmata a Ratisbona nel 1684 in cui vennero confermati i nuovi possedimenti alla Francia. Tuttavia alcuni stati europei come l’Olanda, la Svezia, la Spagna, la Prussia, i Savoia e l’Inghilterra creano una lega antifrancese e Luigi XIV si trova quindi in una posizione di isolamento ed è costretto a firmare un accordo. Cerca pero di ritornare alla carica quando in Spagna si estingue la dinastia degli Amburgo, con la morte di re Carlo II. Il potere viene offerto a Filippo d’Angiò che era nipote di Luigi XIV e che prende il nome di Filippo V. Luigi XIV vorrebbe quindi prendere nuovamente il controllo delle Spagna, quindi scoppia la “guerra di successione spagnola” che duro fino al 1713 dove si forma un’altra lega antifrancese e che si concluse con due trattati di pace: la pace di Utrecht (1713) e l’altra pace di Rastad l’anno successivo, a seguito delle quali si decise che Filippo V mantenesse la corona spagnola e che la Spagna invece d cedesse i suoi possedimenti in Italia all’Austria. In Italia la situazione era la seguente: la Lombardia e il gran ducato di toscana erano andati agli austriaci; il regno di Napoli va a Carlo di Borbone, figlio di Filippo V; mentre i Savoia prendono il Piemonte, la Sardegna e il titolo di re. Lo zar della Russia, Pietro il grande, si fissa come obbiettivo quello di ottenere uno sbocco sul mar baltico e per questo si scontrerà con la Svezia che aveva lo stesso obbiettivo. Il re di Svezia Carlo XII entrò quindi in guerra con lo zar di Russia, una guerra che durò dal 1700 al 1721 e terminò con la sconfitta della Svezia, la morte di Carlo durante le operazioni di guerra e la Russia che ottenne il controllo del Mar baltico. Altro stato emergente è la Prussia, che da piccolo stato era diventato uno stato temuto. Il potere era nelle mani di Federico II detto “il grande”, che come il padre puntò tutto sull’esercito, rendendolo un esercito di professionisti sottoposti a un rigido addestramento militare. La Prussia entra in conflitto con l’Austria per la conquista di una regione chiamata “Slesia ”, ricca di giacimenti minerari. La guerra terminò nel 1748, quando la Russia ebbe la meglio e con la pace di Aquisgrana si decise che la corona dell’impero andasse a Francesco di Lorena, marito della figlia di Carlo VI d’Asburgo. Inoltre Federico il grande decise di spartire la Polonia in tre parti, tra Russia, Austria e Prussia. L’Austria però, voleva riprendersi la Slesia e scoppio un ulteriore conflitto, chiamato guerra dei 7 anni, e si combatte su due fronti differenti: uno in Europa tra Austria e Prussia, ma alla fine termina con un nulla di fatto, l’altra parte si svolge per il primato delle colonie, quindi oltremare, e questa guerra ha come protagonisti Inghilterra e Francia. Ha la meglio l’Inghilterra che ottiene dalla Francia il Canada, l’Ohio, le pianure del Mississippi e ottiene dalla Spagna, alleata con la Francia, la Florida. La Francia invece dovette abbandonare le proprie basi commerciali in India.
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