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La Seconda Rivoluzione Industriale, la Borghesia e il Proletariato, Appunti di Storia

La seconda fase dell'industrializzazione, caratterizzata dallo sviluppo tecnologico e produttivo tra il 1850 e il 1900. Si analizzano i nuovi settori produttivi, la scoperta dell'elettricità, della chimica e dell'acciaio, il sistema capitalistico, la formazione del movimento operaio e la Seconda Internazionale. Inoltre, si parla del pensiero sociale della Chiesa e dell'enciclica Rerum Novarum. utile per comprendere la storia dell'industrializzazione e del movimento operaio.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 27/01/2022

michellee17
michellee17 🇮🇹

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Scarica La Seconda Rivoluzione Industriale, la Borghesia e il Proletariato e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, LA BORGHESIA E IL PROLETARIATO La seconda fase dell’industrializzazione I caratteri della seconda rivoluzione industriale Tra il 1850 e il 1900 ci fu uno sviluppo tecnologico e produttivo definito ”seconda rivoluzione industriale”. Le nuove potenze industriali divennero: Germania, Stati Uniti. - nuovi settori produttivi - Capitali nelle mani di pochi - Nuovi sistemi finanziari - Scoperta dell’elettricità, chimica e acciaio - Gli operai diventato la parte sociale più importante Tra il 1873 il 1896 ci fu la “Grande depressione”: - AGRICOLTURA: sovrapproduzione agricola a causa del grano che veniva importato a basso costo. - INDUSTRIE: c’è più offerta che domanda, visto che la produzione diventa più variegata e la gente non ne necessita. Diminuzione della produzione => disoccupazione => migrazione Si sviluppa il sistema capitalistico grazie: - persone, capitali e merci che si spostano più facilmente - Legame tra sviluppo industriale e e il consolidamento Stati nazionali (=>imperialismo) Sviluppo diseguale = divario tra paesi industrializzati e non ( Asia, America Latina, Africa, Europa balcanica e orientale) L’età dell’acciaio, della chimica, dell’elettricità e del petrolio Lo sviluppo industriale tra 1870 e 1914 fu contribuito da 3 settori: 1. Siderurgico ( Siemens - acciaio, nuovi usi dei mettalli) 2. Chimico (coloranti chimici, fertilizzanti sintetici, aspirina) 3. Energetico (Edison - reti elettriche, corrente alternata, mezzi di trasporto elettrici, petrolio- lampade a kerosene, benzina) Il nuovo sistema monetario, finanziario e industriale Il gold standard Nei paesi industriali si sviluppò il gold standard - Inghilterra=>monopolio economico e finanziario, grazie al “sistema aureo” o gold standard - sistema di scambio internazionale fino al 1914, grazie alla sua stabilità internazionale: infatti le monete di tutti i paesi dovevano essere convertibili in oro secondo un rapporto di scambio fisso. Permise l’unificazione del commercio a livello internazionale. Le banche e le innovazioni finanziarie Le industrie crescono => necessità di forti investimenti => banche - Banche d’affari (investimento) - prestano denaro x investimenti industriali - Società finanziarie - x tutelare il prestito dei rappresentanti delle banche entravano nell’amministrazione dell’industria (contrasti) - Banche popolari (risparmio) - depositi delle classi medie, prestiti, mutui (=rimborso a rate) - Società per azioni - titoli di proprietà che vengono dati all’acquirente in base al capitale versato e il rendimento è in proporzione (variabile); in caso la società fallisse, il possessore perde gli investimenti - Borsa valori - permette di acquistare o vendere azioni - Titoli di Stato - Titoli emessi dallo Stato per finanziare le proprie esigenze (rendita fissa) - Cartamoneta - riduce l’utilizzo delle monete in oro, argento e rame Il nuovo sistema capitalistico: la concentrazione dei capitali Le seconda rivoluzione industriale affermò un nuovo sistema capitalistico, in cui i grandi capitali erano nelle mani di poche grandi società. Si formarono dei gruppi economici che gestivano una o più imprese => - Trusts (=gruppi economici di fiducia - più sono forti e i prodotti più alti di valore, meno è la concorrenza) - Cartelli (=accordo tra imprese simili, con cui si stabilisce il prezzo, limitando la concorrenza) = monopolio - Oligopoli (=controllo di poche persone di un mercato) - Holdings (=una società principale controlla altre imprese) - ferrovie - Primo aereo (fratelli Wright) - Diminuzione prezzo di trasporto via terra - Primi transatlantici Alimenti: - Conservazione sotto vuoto - Fabbricazione di estratti di carne - Celle frigorifere (transporto oltreoceano) Materiali: Cemento, gomma, profumi, gas tossici La formazione del movimento operaio: Prima e Seconda Internazionale Gli obbiettivi della Prima internazionale (1864-1876) Grazie alla seconda rivoluzione industriale e al capitalismo crebbe il proletariato. I problemi avevano carattere internazionale; gli operai dei vari partiti socialisti (proudhoniani, lassalliani, anarchici, mazziniani) si unirono grazie a Marx nel 1864 (Londra) creando la Prima Internazionale. Obbiettivi: - Emancipazione economica (attraverso lotta di classe) - Conquista del potere politico (attraverso il controllo dei mezzi di produzione) - Creare partiti operai in tutti gli Stati I contrasti della prima internazionale e l’anarchismo Nella Prima Internazionale ci furono molti contrasti a causa dei vari movimenti politici (contro delle idee di Marx). Nel Congresso dell’Aia: - Furono espulsi gli anarchici (dai marxisti) - il consiglio generale dell’internazionale fu spostato a New York - Vennero costituiti i partiti operai nell’Europa (social democratici) Nel 1876 la Prima Internazionale fu sciolta a Filadelfia. La seconda Internazionale (1889-1914) Nel 1889 nacque a Parigi la Seconda Internazionale (stabilita a Bruxelles). Aveva il compito di coordinare e direzionare i movimenti operai nazionali. Il problema era trasformare la società capitalista in socialista. Nella sinistra europea si formarono 3 correnti (Marx): 1. Riformista: “programma minimo” con riforme graduali, per poi arrivare al “riformismo socialista”. 2. Massimalista: “programma massimo” o “rivoluzionario” con la promozione della rivoluzione del proletariato e l’abolizione della borghesia e del capitalismo. 3. Revisionista (Bernstein): revisione teoria marxista; socialismo evoluzionistico grazie a riforme graduali e collaborazione borghesia progressista (no rivoluzione). Nel congresso di Zurigo la Seconda Internazionale si dimostrò pacifista sostenendosi contrari alla guerra europea (“fratelli”). Si sciolse nel 1914 a causa della Prima Guerra Mondiale. Il pensiero sociale della Chiesa: l’enciclica Rerum Novarum Grazie alla crescita del movimento operaio e della secolarizzazione, la Chiesa si schierò per la questione sociale, incrementando la partecipazione dei fedeli alla politica. Pio IX condannò il liberalismo, positivismo, socialismo e ateismo. In Germania il vescovo Keller promuoveva l’intervento dello Stato per la tutela degli operai (diffusa in Austria e Francia) In Italia si formarono società di mutuo soccorso e cooperative religiose. Gli “intransigenti” formarono l’Opera dei Congressi che che era contro il liberalismo, democrazia e socialismo. Leone XIII si accordò con lo Stato e la modernità => Rerum Novarum (1891) - Rappresenta il cattolicesimo sociale - No secolarizzazione - No sfruttamento salariale - SI Tutela diritto di proprietà - SI riduzione ore di lavoro - SI equa retribuzione - SI tutela dello Stato In Francia e Italia si formò una democrazia cristiana che voleva che lo Stato intervenisse nella questione sociale. Alla fine dell’800 in Italia, grazie a Don Romolo Murri, si formarono società operaie e sindacati cattolici. Toniolo creò un pensiero economico all’interno del cattolicesimo sociale.
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