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La situazione italiana dopo la prima guerra mondiale., Appunti di Storia

L'italia dopo la prima guerra mondiale, la situazione economica, politica e sociale. appunti di classe 5^

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 08/09/2017

michi-polimeni
michi-polimeni 🇮🇹

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Scarica La situazione italiana dopo la prima guerra mondiale. e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA SITUAZIONE DELL’ITALIA La situazione è dura. Quello che deve attraversa l’Italia, è la riconversione industriale il fatto che per quattro anni buona parte delle industrie si era messa a produrre cose utile per la guerra, non riesce a tornare dall’oggi al domani a produrre cose utili per il tempo di pace. Ci vorrà tempo per ritornare a produrre prodotti utili per il momento di pace. Un’altra grande difficoltà è il reinserimento dei reduci di guerra, molti sono stati per quattro anni sulle trincee a morire per la patria, a subire danni psicologici, in condizioni igieniche mai esistenti, a fare cose che non avrebbero mai pensato di fare, hanno assistito a questa orrenda carneficina, non pochi sono i danni psicologici che la guerra a lasciato. In tanti tornano mutilati, si possono anche rivolgere allo stato e ricevere un indennizzo ma lo Stato non può far nulla, i generali chiedono l’elemosina in mezzo alla strada. Dopo caporetto, agli italiani per farli rimanere al fronte, vengono promesse le terre, tornando a casa non solo non gli veniva data la terra, ma tante volte trovano la propria casa abitata da altri! Di terre nuove non se ne vedono, lo stato non è in grado di inserirli nell’ambito lavorativo. I soldati sono distrutti,lo stato non li tutela. Queste sono alcune delle problematiche. Per non parlare della delusione estrema di questa vittoria mutilata, ci era stato promesso non solo le terre irredente, ma anche l’Istria e la Dalmazia. Si afferma un potente nazionalismo, propaganda di gente che vuole lottare per il prestigio del proprio paese, che non si arrende davanti alla vittoria mutilata. Buona parte di questi reduci di guerra che vorrebbero la vittoria della nazione per cui hanno dato la vita, perché comunque sono tornati cambiati. L’odio era rivolto ai cosiddetti “pescicani” coloro che erano rimasti a casa, attraverso qualche escamotage non sono andati al fronte. La situazione è difficile a livello politico, si ha un disastro, si hanno governi che saltano, economicamente ancora peggio. Quindi coloro che hanno un temperamento più forte come Lenin e Stalin, e danno voce a questi malcontenti, come ad esempio l’ottimo d’Annunzio, che nel 1919 prende i suoi uomini va a Fiume e la occupa, e la dichiara italiana, in quanto abitata da buona parte da italiani. Il governo italiano non sa che fare, in quanto non ha un governo, le altre potenze fanno pressione perché l’Italia è andata ad occupare delle terre che non erano state insegnate. Chiaro segnale della debolezza dello stato italiano. Un altro uomo è Benito Mussolini, uomo importantissimo nel movimento del partito socialista, colui che si occupava dell’Avanti, poco prima della guerra, aveva maturato convinzioni di stampo nazionalista, credeva nella grandezza della nazione italiano, in grande contrasto con il socialismo, in quanto si ha una coscienza di classe e il nemico è il mondo borghese, proprio per questo era a favore dell’entrata a favore dell’Italia in guerra, e viene cacciato dal partito socialista. Personaggio carismatico e molto affascinante, dialetticamente efficace. La sua ideologia fascista,viene fuori in questi anni. Sia Mussolini che Hitler, sono convinti di poter compiere una rivoluzione migliore di quella compiuta in Russia, sono estremamente rivoluzionari, arrivano dal massimalismo, colui che è rivoluzionario, hanno in mente di voler fare una rivoluzione ulteriore, il comunismo voleva favorire l’abolizione delle classi sociali, e l’instaurazione di una società senza classi, per Hitler e Mussolini la rivoluzione deve vertere ad affermare la grandezza della nostra nazione, ma sempre rivoluzione è. L’ideologia di Mussolini: è di ricordare la grandezza dell’Italia, così come era l’impero romano. Nel 1919 fonda un movimento “i fasci di combattimento”, fascio: è l’emblema concreto dell’unione fa la forza! È un movimento che viene seguito da molte persone, come i reduci di guerra, grandi industriali che stanno perdendo lavoro, grandi proprietari terrieri che non vanno più avanti, in quanto sono gli anni in cui in questo grande casino, scoppiano ribellioni, occupazioni di fabbriche e di terre,c’è un malcontento e ai vertici del partito socialista si capisce che questa situazione è perfetta per una rivoluzione come in Russia. Gli anni 19-20 passano alla storia come il biennio rosso. Tutti questi personaggi vanno ad influire in questo movimento che si propone per lottare per la grandezza dello stato italiano, all’interno di questi fasci, ad essere attive sono le squadre d’azione, ovvero delle bande di ragazzotti che hanno fatto i soldati che scelgono di vestirsi di nero come gli arditi (reparto particolare dell’esercito che aveva dato il consenso per fare le azioni più pericolose),sono i gruppi più attivi, questi menano le mani, iniziano ad esserci scontri violenti tra la gente, buona parte della popolazione è arrabbiata, celebre è l’uso dell’olio di ircine. Alcuni dei punti del programma, a che cosa guarda questo movimento? 1 • Nazionalizzazione delle fabbriche • Espropriazione di tutti i beni non usati per il bene del paese • Espropriazione di tutti i servizi di pubblica utilità L’obiettivo è la grandezza dello stato italiano, un socialismo il cui scopo è la grandezza dell’Italia. Viene fondato un nuovo partito nel 1919, il Partito Popolare Italiano (PPI), fondato da Don Luigi Sturzo, nasce un partito cattolico, che si candida alle elezioni politiche. Nel 1919 bisogna rieleggere il governo italiano. Queste elezioni sono elezioni che si svolgono in modo nuovo, sono elezioni svolte secondo un sistema proporzionale puro, mentre prima la modalità era un sistema maggioritario uninominale. Sono elezioni che si svolgono a suffragio universale maschile. Si presenta il PPI, il PSI,e i nazionalisti. 40% dei voti ai liberali 30% ai socialisti 20% ai popolari I liberali hanno una certa idea di religione, i popolari sono cattolici, i rappresentati dei cattolici, i socialisti, che prendono le distanze dai governi liberali e dai popolari, ovvero l’opposto dell’ideale socialista. Nessuno ha una maggioranza forte. Sturzo e Turati cercano per più volte di prendere dei contatti,e fare una coalizione, quello che viene recepito al’interno dei partiti, è come una proposta di fare patti con il diavolo, il governo che si viene a costituire vede una collaborazione fragilissima tra liberali e popolari, la coalizione tra socialisti e cattolici salta. Questo rende il governo fragile, crollano, si ricostituiscono governi di questo tipo, senza entrare nel dettaglio, dal 19-20-21, si sussegono governi fragili con liberali e popolari, su ogni cosa c’erano lotte ideologiche, era impossibile. Buona parte della popolazione è in ginocchio, un grande malcontento, grande disoccupazione, vegono organizzati scioperi di piazza, in risposta abbiamo le squadre d’azione, e il governo è fragile, incapace di agire! Anche all’interno del partito socialista, si a sempre più dura la differenza ideologica, abbiamo due ali, i massimalisti e i minimalisti, riformisti e rivoluzionari, di fronte a ciò i massimalisti, hanno bene in mente che questo è il momento ideale per agire e fare in modo che scoppi una rivoluzione anche nel suolo italiano, seguendo il modello della Russia, i grandi leader sono: Togliatti, Gramsci, Bordiga sono convinti ed entusiasti perché è il luogo ideale per iniziare la rivoluzione. I minimalisti, capitanati da Turati, sono dell’idea che occorre tirare su le mani ricostruire e fare collaborazioni anche con i popolari. Proprio a partire dal 19 inizia il biennio rosso con questa espressione si intende: due anni intensissimi di scioperi manifestazioni, occupazioni che si rifanno all’ideologia comunista, sono due anni pesanti,in cui quanto più si fa acuta la protesta socialista, quanto più si fa dura la guerra civile tra questi e le squadre d’azioni. Occupazione di fabbriche, terre e terreni, tiravano dietro a sé, tutta la gente che non aveva più un lavoro, non aveva le terre. Se tu occupi le terre, per far casino, il governo non può prendere una posizione perché i governi sono fragili, continuano a cadere. Si tenta di fare in modo per arginare tutelando il lavoratore. I massimalisti speravano che ci fosse l’inizio della rivoluzione, ma invece il governo arriva a concordare nuovi contratti di lavoro. All’inizio del 21, durante uno dei congressi del partito socialista che si era riunito a Livorno, l’area massimalisti, esce dal partito socialista, e capitanata da Gramsci nasce un nuovo partito, il partito comunista. Durante il biennio rosso, il movimento dei fasci di combattimento, si tramuta in partito, quindi nasce il partito fascista, fino a quel momento era un movimento, diventa un partito per una ragione molto semplice. Mussolini capisce che tutti gli imprenditori e i grandi proprietari terrieri posso aiutarlo ad avere un consenso. Questo porta Mussolini a capire che conviene far fare un salto al suo movimento, conviene organizzarlo in un modo più strutturato, ovvero renderlo un partito, abbandonare una componente più rivoluzionaria, abbandonare l’unico scopo che sia menare le mani in piazza, darsi un ordine per poter entrare a far parte del governo. Molte squadre d’azione dopo questo gesto, si sentono tradite. Il tipo di programma che da al partito fascista abbandona gli ideali socialisti. Il re Vittorio Emanuele, capisce la situazione è complessa e forse conviene ricorrere a un vecchio asso nella manica, Giolitti, incarica Giolitti di formare un governo. Giolitti 2 attraverso la bonifica nelle paludi pontine, zona nel Lazio meridionale, verrà fondata poi la città di Latina, in onore al Duce. E inoltre il bacino del fucino, negli Abruzzi. IL FASCIMO E LA CHIESA Nel 1929 il Papa presente nello stato italiano è Papa Pio XII si ha un compromesso tra Chiesa Cattolica e Stato. Mussolini e il cardinale Gaspari firmano i patti lateranensi, che contengono un trattato e un concordato. Il trattato è internazionale in quanto si regolano i rapporti tra due stati, l’Italia e la città del Vaticano. In questo trattato la Chiesa Cattolica riconosce il Regno di Italia e il Regno di Itala riconosce lo Stato del Vaticano. Il concordato ha lo scopo di regolare i rapporti tra lo Stato e la Chiesa, i punti più importanti sono: • L’insegnamento della religione cattolica anche nella scuola superiore • Il riconoscimento del matrimonio religioso • Viene riconosciuto alla chiesa un indennizzo per tutti gli espropri avvenuti nel periodo del risorgimento italiano (attualmente è 8x1000) • Viene riconosciuta la validità delle opere educative cattoliche (azione cattolica e scout) Attraverso questo Mussolini arriva all’apice del suo potere, si era presentato come l’uomo della provvidenza, si era occupato di portare la Chiesa italiana nello stato, è tutta una scelta politica. Il papa sfrutta la situazione per ottenere dei permessi non da poco per mostrare che la dittatura non andava bene. Mussolini non ha avuto un regime totalitario come quelli avvenuti in Germania, in Russia in Spagna, perché la Chiesa cattolica faceva da freno. LA CRISI DEL ’29 IN ITALIA Il massimo effetto della crisi lo si ha in America e in Germania, l’Italia grazie all’autarchia “si salva”. Per fronteggiare la crisi del 29 Mussolini istituisce due organi: nel 1931 istituisce l’IMI, e nel 1933 istituisce l’IRI. L’IMI è l’istituto mobiliare italiano, viene fondata una banca di Stato, che non ha depositi pubblici. Lo stato deposita la sua ricchezza in questa banca per far si che le aziende in difficoltà vadano lì a chiedere prestiti. L’IRI è l’istituto per la ricostruzione industriale,essa ha due obbiettivi: il finanziamento e l’acquisto delle imprese in difficoltà per ricostruire l’azienda. Con questo ente lo stato acquisterà molte imprese, e si statalizzeranno le imprese, e saranno maggiormente aiutate nella situazione post-crisi,ma comunque permangono delle difficoltà. Mussolini a questo punto si convince che per risollevare il morale dell’italiano. Così 1035-36 si combatte la guerra in Etiopia e l’Italia ne uscirà vincitrice, perciò Mussolini non è solo capo del governo ma bensì è: • Re d’Italia • Re di Etiopia • Re di Albania Questo è il motivo per cui la società delle nazioni che era stata creata nel 1919, andrà contro l’Italia,e ciò fa si che Mussolini inizierà a collaborare con Hitler contro quelle democrazie Plutocratiche. CRISI DEL ‘29 Come escono gli stati uniti d’America dalla prima guerra mondiale? Escono come vincitori, non avevano impiegato molte risorse, erano diventati una potenza industriale, avevano a disposizione grandi capitali, tali da sovvenzionare l’Inghilterra fin dall’inizio del conflitto. Nel momento in cui la Russia esce dal conflitto, se i paesi europei escono in ginocchio, gli Stati uniti, ne escono in una situazione di tranquillità in più come paese vincitore. Il fatto di sovvenzionare i paesi europei, incrementa l’industria e l’economia americana, è stato un input alla crescita economica, loro producevano. Tutte le economie europee sono in ginocchio, accade che si scelga di farsi aiutare economicamente dagli stati uniti d’America, sia chiedendo prestiti,sia acquistando macchinari,sia prodotti dagli stati uniti d’America. Continua a produrre e riceve moneta dai paesi occidentali, tra questi principalmente la Germania, è positivo il fatto che circoli moneta, la moneta americana inizia a valere molto di più, l’economia americana è assolutamente in attivo. Gli americani iniziano a produrre certi oggetti richiestissimi, come le automobili e i frigoriferi, che sono richiesti sia dagli americani sia dal mercato europeo, questi tipi di beni, sono beni di consumo durevoli, e hanno anche un valore consistente. Si viene a verificare, che la richiesta di beni di 5 consumo durevoli è sempre più in aumento, e perciò si produce sempre di più, in questa situazione si verifica un fenomeno nuovo, gli americani iniziano a lanciarsi e acquistano a rate i prodotti, si parla di vendita rateale. Coloro che vendono nel momento in cui accettano questa modalità vuol dire che si fida che l’acquirente possa esaurire nel tempo il suo debito, si tratta di fiducia, allo stesso tempo l’acquirente si fida di poter mantenere questa promesse e di esaurire il suo debito, è un fatto che si diffonde a macchia d’olio. Si diffonde un clima di euforia, tranquillità pace e serenità che non si era mai visto prima. Queste aziende che stanno diventano dei colossi, le aziende si moltiplicano, diventano immense, bisogna anche permettersele. In questo paese inizia a diffondersi il mercato azionario, e questo mercato riguarda tutti, tutti voglio acquistare azioni, tutti. La povera gente si indebita, investono i risparmi di una vita, tutto faceva sperare che il fatto di investire fosse semplicemente l’anticamera del successo. Accade che in questo clima di euforia, nel momento in cui l’azienda esaurisce tutte le sue azioni. Accade che il valore reale si discosta sempre di più dal valore nominale, cioè si viene a creare una bolla speculativa, le banche prestano senza nessuna sicurezza. Quando questo circolo vizioso si bloccherà si bloccherà e succederà un casino. Inizia a rallentare l’economia, l’economia reale rallenta, paradossalmente in questi anni si verificherà un divario sempre più netto tra valore nominale e valore reale, la povera gente acquistava sempre a prezzi più alti, ma di fatto in questi anni le aziende stanno vendendo meno e quindi valgono meno. Quello che sarà un problema sarà un fatto imprevisto, il 1929 Nel 1929, alcuni grandi operatori finanziari, accorgendosi di come andava il mercato per una serie di motivi, iniziano a vedere in modo massiccio le loro azioni, ciò provoca il crollo della borsa di wall-street, crolla il valore delle azioni. Il valore con cui quelle azioni erano state comprate non era realistico. Con il crollo della borsa negli stati uniti d’America abbiamo 12 milioni di disoccupati, che non sanno come pagare i debiti che avevano contratto, di conseguenza le banche chiudono, economia ferma, aumento significativo dei suicidio per le difficoltà economiche, un ciclo infernale. Il presidente degli stati uniti d’America era Hoover, che era liberista, i democratici capitanati da Roosvelt che aveva pensato a una linea alternativa con lo slogan “new deal” noi proponiamo un nuovo corso ovvero l’intervento dello stato nell’economia. La sua proposta passa con dei lavori pubblici, ovvero bisogna assumere persone per fare dei lavori pubblici, come ad esempio la costruzione di una diga nel centro degli stati Uniti d’America sul fiume Tennessee, così inizia a circolare la moneta, perché paga gli operai. È un grosso rischio, stampa della cartamoneta, il rischio è la svalutazione ma legata al meccanismo che la moneta circola e ha un valore d’acquisto iniziano a giovare i soggetti e inizia a prendere un valore reale. Fino al 1939 arrivava a contare ancora molti disoccupati, questa situazione non viene arginata dall’oceano. Per il fatto che c’era un interdipendenza tra l’economia americana e l’Europa chi ne risente maggiormente è la Germania. Quando crolla l’America, la Germania crolla di conseguenza. L’EUROPA DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE La visione è complessa,pesi che ne escono vinti dalla prima guerra mondiale, l’Italia che ne esce con la vittoria mutilata, e paesi che sono assolutamente in ginocchio come la Germania. Gli altri paesi che hanno vinto non se la passano comunque molto bene. Per tutti c’è come grande pianga che la guerra conta 10 milioni di morti, 21 milioni di feriti. A tutti questi problemi si legano i problemi geopolitici del nuovo assetto dell’Europa, cambia fisicamente l’assetto geopolitico. Durante la guerra crollano i quattro grandi imperi che formano dei nuovi stati, in cui convivono nazionalità assolutamente diverse che non hanno mai vissuto insieme esempio è la Cecoslovacchia: comprende i cechi e gli slovacchi che devono convivere insieme diversissimi fra loro, una parte di loro è strettamente tedesca, i cechi,in particolare sulla catena montuoso dei Sudeti, vive la popolazione di razza tedesca che Hitler vorrà subito annettere. Dopo la prima guerra mondiale è nata la Iugoslavia, ci sono una serie di minoranze che assurdo che convivano insieme, abbiamo gli sloveni e i croati che sono tipicamente occidentali perché da sempre legati agli occidentali, i serbi che sono l’opposto, scrivono in cirillico, sono ortodossi in più si ritengono vincitori della guerra e considerano come bottino di guerra gli sloveni e croati. In più i bosniaci, i montenegrini, i macedoni, per non parlare delle minoranze italiane. La Polonia rinasce come stato, ma all’interno dello stato ci sono molti tedeschi. 6 Gli anni del biennio rosso, dappertutto,economia rallentate, vengono rallentate ulteriormente, ma tutto questo si verifica maggiormente in Germania, si vengono a costituire come orientamento ideale quello di Russia. LA GERMANIA DOPO LA GUERRA Negli ultimi mesi di guerra, in un paese che comunque aveva retto molto bene il conflitto,non se la stava passando bene, e doveva vivere con le risorse già presenti nel suo paese. Siamo alla fine di questo conflitto quando su conoscenza di questa ondata rivoluzione russo, in Germania iniziano a scoppiare diversi focolai rivoluzionari, su ispirazione della rivoluzione bolscevica, scioperi manifestazioni, casini, in modo particolare capitanati da Rosa Luxemburg che nello specifico proprio a seguito della rivoluzione russa, si stava staccando dall’ESP, sarà la fondatrice del partito comunista tedesco. In un paese che già sta facendo fatica, perché agli sgoccioli della guerra, perché uno stato tenesse sottocontrollo delle ribellioni. Il 9 novembre il kaiser, Guglielmo II abdica, crolla l’impero tedesco, si costituisce n governo promissorio costituito da membri dell’ESP, che firmano l’armistizio l’11 novembre. Agli occhi di un tedesco medio, Adolf (chiunque), come si può spiegare che la guerra sia stata persa dai tedeschi senza aver mai persona una battaglia? Questi sporchi socialisti comunisti ci hanno pugnalato alle spalle. Non è un caso che tutti coloro che avevano firmato l’armistizio erano ebrei. In questo clima che piano piano si crea a livello istituzionale crolla l’impero, si è costituito un governo provvisorio, occorre arrivare a un governo non provvisorio, si arriverà a costituire finalmente un governo definitivo per la Germania che prende il nome di Repubblica di Weimar, dal gennaio 1919. Repubblica federale, e la costituzione prevede un articolo, il 48, che affermava: che si permetteva al presidente della repubblica in casi eccezionali di sospendere i diritti costituzionali e di intervenire per salvaguardare l’ordine e la salvezza pubblica (il preferito di Hitler, quello che gli ha permesso tutto quello che ha fatto). In questo clima, all’interno di questa repubblica abbiamo i tedeschi che sono profondamente scontenti e stupiti da ciò che era successo, tra di loro infatti si dicono che sono stati pugnalati alle spalle. In modo particolare questo clima di scontento forte non è solo teorico ma è anche concreto con scioperi e tutto. In questo contesto molti cercano di capire come costruire la Germania, molti vengono presi a mazzate, quelli che le mazzate le danno,a altri si trovano intorno a un tavolo e si chiedono cosa facciamo. Esattamente come in Italia i governi che si susseguono nella repubblica di Weimar sono molto fragili, oltre a questo sono governi che escono da collaborazioni assolutamente diverse, i parlamentari provengono da estrazioni assolutamente diverso, parlamentari dall’ESPD, i cattolici, i liberali, i comunisti. A livello economico la Germania stava andando male, a un livello di inflazione molto alto. Nel 1923, il governo si azzarda a chiedere un ritardo nel pagamento dei debiti di guerra ai paesi vincitori, la cosa alla Francia non sembra vera, infatti i francesi si dirigono verso la Germania e occupano militarmente una delle zone più importanti economicamente per la Germania, la zona della RUHR, zona delle miniere tedesche, zona in cui sorge la maggior parte delle aziende tedesche, è il cuore di acciaio e di ferro della Germania industriale. Si blocca la vita economica, l’inflazione che stava sorgendo va alle stelle, è il momento in cui per la prima volta la carta moneta non ha più valore. Non ha valore la moneta e non ci sono beni, un dollaro nel cambio con i marchi vale quattro miliardi di marchi. A questo punto gli americani che dovevano ricevere il pagamento da parte dei paesi vincenti, capiscono che c’è allarme rosso,in quanto la Germania è collassata,ma doveva essere colei che pagava i debiti di guerra a Francia e Inghilterra e così l’Inghilterra e la Francia non pagano agli stati uniti. Nel 1924 gli stati uniti d’America scelgono di aiutare la Germania, con il patto Dawes, prevede che la carta moneta americana prestavano i loro soldi che avevano valore, grazie a questi prestiti, potevano acquistare presso gli stati uniti d’America, oggetti macchinari che funzionavo, inizia a circolare moneta con valore, con cui si può comprare qualcosa, con una azienda che ha degli operai con una paga, così il valore del marco ritorna ad avere un valore, la Germania, inizia lentamente a vivere una vita decente. In questi anni di respiro, ci sono state due decisioni importanti prese dalla repubblica di Weimar, riguardo l’estero. Si sigla nel 1925 gli accordi di Locarno, accordi siglati tra la Germania e la Francia, per la prima volta la Germania riconosce il fatto che ha perso l’Alsazia e la Lorena, e il fatto che alcune zone del territorio tedesco dovevano essere smilitarizzate. È importante perché un conto è subire,si parla di spirito di Locarno. 7 Nell’ottobre del 1935, Mussolini invade l’Etiopia, in modo particolare l’Inghilterra si infuria, che fino a quel momento guardava bene Mussolini, era una persona stimata, poteva fare tutto ma non pestare i piedi in Africa all’Inghilterra, infatti sarà la più cattiva nelle società delle nazioni, infatti verranno imposte delle sanzioni molto pesanti all’Italia le “inique sanzioni”. Nel 1936, la presa di posizione della Società delle Nazioni, che comporta che l’opinione pubblica italiana, Mussolini, vedono la presa di posizione come un tentativo di una grande plutocrazia di ostacolare lo stato Italiano. Ovvero l’Inghilterra e la Francia vengono viste come due paesi che vogliono ostacolare l’Italia. Ecco che inizia una stretta alleanza tra Italia e Germania, dopo il 1936, che porterà a tante cose. Insieme,Italia e Germania, collaborano per aiutare franco in Spagna. Gli inglesi erano molto preoccupati per l’affermazione dell’URSS,da un certo punto di vista si vedeva nella Germania un soggetto che poteva arginare l’URSS, ma allo stesso tempo era un soggetto temibile. Hitler ha fatto tutto ciò che non doveva fare, ha smesso anche i pagamenti di guerra, ha riarmato un esercito, di fronte a queste cose la Germania lancia un segnale molto netto, rifiuto di questa comunità internazionale, Mussolini fino a quel momento non aveva dato nessun problema, si vede sanzionato in modo iniquo dalla società della nazione, questo comporta un avvicinamento tra le due nazioni, Italia e Germania si considerano dei nuovi stati, che si vedono osteggiati dai vecchi paesi, dalle vecchie plutocrazie, che basano tutto il loro prestigio sul denaro. Italia e Germania iniziano a capire che in realtà possono avere interessi comuni, entrambi questi paesi, oltre essere molto giovani, sono anche paesi che hanno bisogno di espandere i propri territori, la Germani verso est, gli italiani volevano territori africani. I due sigleranno la loro alleanza nell’ottobre nel 1936 in quello che passa alla storia come l’asse Roma Berlino , dice di una collaborazione, non di un patto di guerra, l’omaggio di Mussolini a Hitler saranno le leggi razziale, che saranno introdotte dopo questa alleanza. Nel 1938 quindi verranno introdotte le leggi razziali. Anche in Italia si arriverà a delle restrizioni, no ai matrimoni misti, gli ebrei non potevano lavorare negli uffici statali, proprio per salvaguardare la razza italiana. Il fenomeno di repressione, avrà un altro tipo di eco, sarà molto meno significativo, ma per una differenza tra lo stato italiano e lo stato tedesco che era molto rigido. La guerra civile spagnola È una guerra che si combatte dal 1936 al 1939. La spagna ha una storia particolare rispetto agli altri paesi, se Francia, Italia agli inizi dell’800 avevano riconosciuto una costituzione nel proprio paese, una costituzione di stampo liberale. In spagna non è così, per tutto il 1800 abbiamo una monarchia assoluta, senza costituzione, motivi di antichissima data,a causa di Napoleone. Una monarchia che si basava strettamente sull’aristocrazia terriera e sul clero. In spagna ci sono due schieramenti, uno strettamente conservatore, a favore della monarchia, e un altro violentemente rivoluzionario, quanto più non si arriva a dei compromessi, tanto più si inasprisce la lotta. Fino alla crisi del 1929, dove si hanno grandi difficoltà per la Spagna, e il re si trova costretto a introdurre un parlamento. Si svolgono così delle elezioni, in un climi violentissimo, ecco che nel 1933 e nel 1936 si svolgono una serie di giornate elettorali con un climi concitatissimo, tutti coinvolti. Siamo nel febbraio del 1936, ha la meglio lo schieramento rivoluzionario, collaborano di tutto e di più, si uniscono nel fronte popolare spagnolo, da questa vincita scoppia quel risentimento e quell’ira che viene provata, e iniziano a rivendicarsi nei confronti di coloro che non si erano comportati in modo corretto. Passano questi mesi, arriviamo al luglio del 1936, in Marocco, colonia spagnola, troviamo Francisco Franco, che scopre cosa avviene in Spagna. Così Franco prende le sue truppe per attaccare il nuovo governo ecco che Franco arriva in Spagna e inizia la guerra civile tra franchisti e repubblicani. Una guerra tremenda, è interessante notare che questa guerra viene appoggiata da potenze che non sono spagnole. Franco viene appoggiato da Italia e Germania, qui entra in gioco l’alleanza tra le due. L’URSS aiuterà i repubblicani, gli inglesi e i francesi rimangono neutrali. Due grandi intellettuali che si alleeranno con i repubblicani,un certo Orwell, che scrive l’opera omaggio alla Catalogna, in cui racconta quello che vede all’interno del fronte popolare, ovvero che si ha una guerra civile all’interno di questo movimento, una guerra civile dentro la guerra civile. Si arriva alla mani tra coloro che si tenevano comunisti fedeli a Mosca, e gli anarchici, e i socialisti. Franco vince, un 10 bilancio di 500 mila morti, emigrati politici, si allontanerà dalla Spagna anche Maria Zambrano. Franco instaura una dittatura in Spagna. Egli voleva evitare in tutti modi che si affermasse il fronte popolare in Spagna. La Spagna sarà fondamentale per una creazione di una rete di aiuto agli ebrei, perché Franco era contrario alla persecuzione degli ebrei. Nel maggio del 1936 i fronti popolari, vincono le elezioni in Francia, ha la posizione di un terrore che possa scoppiare un conflitto mondiale. E si costruisce così una linea Maginot, è una trincea che doveva dividere la frontiera francese dalla quella tedesca, e la posizione prevalente era di favorire la pace. L’Inghilterra aveva come primo ministro Chamberlain che aveva anche lui un pensiero forte di evitare in tutti i modi un conflitto, l’opinione pubblica come quella francese era tendenzialmente pacifista. Un’ uomo Churchill avrebbe voluto subito fare una guerra contro Hitler. Hitler sfrutta alla grande questa situazione Nel marzo del 1938, la Germania senza dover lottare particolarmente, dichiara di aver annesso l’Austria, si parla di anschluss. L’Italia si dice favorevole, nessuno muove un dito. Nel settembre del 1938 la popolazione dei Sudeti viene annessa, motivo per cui viene convocata una conferenza a Monaco su proposta di Mussolini, se il territorio dei Sudeti doveva passare o meno sotto il Reich. Con Hitler, Chamberlain primo ministro inglese, Hitler,il presidente Francese, in questa conferenza alla fine si arriva all’accordo che poteva andare bene di lasciare i Sudeti a Hitler, a patto che adesso avrebbe smesso. Tutti veramente convinti di aver fatto tutto il possibile per aver mantenuto la pace. Si parla di spirito di Monaco, indica questo atteggiamento accondiscendente che di fatto viene portato avanti dai paesi occidentali nella speranza di congiurare un altro conflitto. Dopo cinque mesi, Hitler e i suoi tedeschi, nel marzo del 1939, arrivano definitivamente ad invadere i Sudeti, territorio che gli aspettava, ma già che c’erano conquistano e occupano militarmente tutta la Moravia. Hitler ha annesso tutta la Cechia. La Slovacchia è formalmente indipendente, ma di fatto concretamente no. L’Inghilterra e la Francia, si sono accorte che non c’è nessun tipo di accordo che tenga e che la Germania vuole fare una guerra, così firmano dei patti con la Polonia, se la Germania attacca la Polonia, Inghilterra e Francia sarebbero intervenute. Nell’aprile del 1939 l’Italia occupa il regno dell’Albania. Nel maggio del 1939, Italia e Germania, siglano il PATTO D’ACCIAIO. Se uno dei due entra in guerra entro in guerra anche io. Nell’agosto del 1939, la Germania e l’URSS siglano un patto fondamentale il patto RIBBENTROP-MOLOTOV è un patto di non aggressione. La Germania aveva intenzione di occupare la Polonia, tutti lo avevano capito, anche Stalin, era ovvio che dal punto di vista di Stalin conveniva a tutti facilitare che avvenisse questa occupazione da amici. Non c’è un accordo ideologico, ma solo di convenienza. La Germania si assicura di poter attaccare la Polonia, senza essere attaccata dall’URSS, dall’altro lato la speranza di Stalin era che la Germania è sempre sua alleata e non la attaccasse subito. Nelle clausole di questo patto, si stabilisce che entrambi avrebbero spartito il territorio della Polonia. È chiaro ciò che sta per accadere, la Germania attaccherà la Polonia, l’URSS attaccherà la Polonia di conseguenza. Il 1 settembre 1939, la Germania attacca la Polonia, scoppia la seconda guerra mondiale, il 3 settembre Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla Germania. LA SECONDA GUERRA MONDIALE Possiamo suddividere il conflitto in due grandi fasi: 1. Prima fase in cui di fatto vince sempre la Germania e gli alleati (Italia e Giappone),. Fase in cui la Germania ha la meglio sempre. Dal 1 settembre del 1939, fino all’estate del 1942. 2. Dall’estate del 1942, fino alla fine del conflitto nel 1945, la situazione si ribalta completamente,infatti la guerra finirà con la perdita della Germania e dei suo alleati. Ciò che aiuterà effettivamente la Germania a risollevarsi dalla crisi del 29, sarà proprio l’opera di riarmo che Hitler inizierà negli anni 30. 1 settembre del 1939 11 La Germania invade la Polonia, l’Italia si dichiara non belligerante, l’idea è che l’Italia, che aveva di fatto partecipato alla guerra civile spagnolo, aveva di fatto portato avanti una campagna militare in Albania. In contemporanea l’URSS invade la Polonia dalla parte opposta. Entrambi i paesi, iniziano ad eliminare la classe pensante e dirigente del potere polacco, viene istituito un corpo nazista per questo, viene stabilito un obbiettivo che era far fuori la classe pensante e dirigente, si sta impedendo che ci sia una classe pensate e dirigente anche tra x anni. I nazisti, arrivando in Polonia, troveranno tante comunità ebraiche, iniziano ad intensificarsi episodi in cui le SS intervengono e nel giro di poche ore, compiono degli eccidi terribili. Sara proprio il venire a contatto con tante comunità ebraiche, che si creeranno i primi campi di sterminio. Dall’altro lato l’URSS, estende il suo controllo sui territori polacchi, e collochiamo un triste e celeberrimo episodio, la foresta di Katyn, in cui durante questo periodo di occupazione dell’armata rossa, verranno uccisi i generali polacchi, e i civili, arrivando a un numero tra i 20-25 mila persona, l’esecuzione avveniva dopo la prelevazione dalle casa, con un colpo di pistola in mezzo alla testa, e buttati in queste fosse. Questo fatto è stato taciuto, solo recentemente è emerso. Questo episodio veniva attribuito ai nazisti. Una volta scoppiato il conflitto a occidente, il fenomeno che si verifica è molto particolare, i francesi e inglesi schierano i loro eserciti, ma per sette mesi non si muove una foglia. Perché? Probabilmente inglesi e francesi speravano ancora di evitare il conflitto. Nel 1940 Nell’aprile del 1940, le Germania attacca la Danimarca e la Norvegia. Si crea la situazione ideale per attaccare in futuro l’Inghilterra. Il 10 maggio del 1940, la Germania inizia ad attaccare la Francia. I carri armati dei tedeschi che hanno prodotto durante il riarmo, ora sono delle bestie, non è più una guerra di logoramento, è una reale guerra di attacco, mezzi cingolati potenti, e l’uso congiunto dell’aviazione che diventa una soggetto principale. La Germania passa per la foresta delle Ardenne ed entra tranquillamente in Francia, nel frattempo arrivano gli inglesi, sbarcano, ma la situazione è sfuggita di mano, la Francia ormai è occupata, buona parte si misero in salvo. Siamo nel nord della Francia, a Dunkerque, che è città portuale sotto un promontorio, dove si sono ritirate le truppe francesi e inglesi, e si affaccia sulla manica, erano pronti per salpare e andare in Inghilterra, i tedeschi sopra il promontori, vedono queste nave pronte per salpare, e i tedeschi non attaccano, gli inglesi sono sotto, e nell’ottica di Hitler, gli inglesi erano razza pura e avevano il compito di gestire il nuovo ordine del mondo. Tra i generali francesi abbiamo De Gaule, che dall’Inghilterra inviterà i francesi a non mollare e non cedere all’attacco nazista. Il 10 giugno del 1940, l’Italia entra in guerra, dichiarando guerra alla Francia. Mussolini, dice esplicitamente che la guerra è vinta dalla Germania. L’idea che procura consenso è quella di sedersi vincitori, al tavolo dei vincitori, senza grandi impegni bellici. Il 14 giugno i tedeschi arrivano a Parigi, ed è interessante perché gli italiani attaccano i francesi, e perdono. Il 22 giugno la Francia esce dal conflitto logorata. Il generale Petain firma l’armistizio con i tedeschi che stabilisce che il territorio francesi si sarebbe dovuto dividere in due zone: una Francia settentrionale che rimane sotto il controllo del Terzo Reich, accerchi la manica. Una Francia centro meridionale con capitale Vichy, guidata da Petain, sarebbe stato uno Stato indipendente, ma non devono rompere alla Germania. La guerra poteva essere finita, se non fosse che nel maggio del 1940,in Inghilterra diventa presidente Churchill, il quale non sarà il responsabile del contrattacco inglese. Churchill era memore di quanto fosse pericolo che si affermasse il predominio di un solo paese. L’obbiettivo di Churchill era annientare la Germania. Luglio agosto e Settembre saranno tre mesi di fuoco, in cui vediamo in atto l’operazione “leone marino” tre mesi in cui l’aviazione tedesca si alzava dall’Europa e andava a bombardare l’Inghilterra e l’aviazione inglese (RAF) cercava di ostacolare l’aviazione tedesca. Tre mesi in cui gli inglesi non mollano e fanno vedere ai tedeschi con chi hanno a che fare. Questo è il primo punto di arresto della Germania. Nel 1940 l’Italia sceglie di portare avanti delle guerre parallele, Mussolini vuole portare a casa degli obbiettivi utili allo stato Italiano. Nell’agosto del 1940, l’Italia attacca dalla Libia, l’Egitto, aveva intenzione di allargare le proprie conquiste, l’Egitto era una colonia inglese. L’Italia verrà fermata, ma gli inglesi 12 interna dei grandi gerarchi fascisti, il fascismo crolla nel luglio del 1943, perché sarà una decisione interna dei grandi capi fascisti, che scelgono di far crollare il fascismo. Nella notte tra il 24-25 luglio 1943, si riunisce il Gran Consiglio del Fascismo, e viene approvato l’ordine del giorno di Dino Grandi,grande squadrista emiliano, uno dei bracci destri di Mussolini, egli propone di privare Mussolini del controllo dell’esercito, quindi fargli abbandonare il comando dell’Italia, fargli dare le dimissioni e arrestarlo. Questo viene approvato, infatti il 25 luglio 1943, Mussolini nel pomeriggio, consegnerà le sue dimissioni e verrà arrestato dai carabinieri. Giorno in cui cade il fascismo! Mussolini viene portato sul Gran Sasso con l’idea che non possa fuggire, e anche per una sua sicurezza, celebre è l’entusiasmo della popolazione il 25 luglio. Occorrerà avere un nuovo capo del governo! Il maresciallo Badoglio, viene nominato capo del governo. Badoglio annuncia che la guerra va avanti, buona parte della popolazione sperava che si uscisse dalla guerra, in contemporanea, porta avanti delle trattative con gli alleati per far uscire in modo favorevole l’Italia dal conflitto. In contemporanea dal Nord, tantissimi soldati nazisti iniziano ad arrivare sul suolo italiano e a occupare il Nord Italia perché volevo essere presenti sul suolo italiano visto che gli alleati stanno risalendo. L’altra motivazione, è che ora che non c’è più Mussolini ed è cambiato il governo, gli italiani cosa fanno? Nessuno garantisce che gli italiani siano fedeli al nazismo, infatti non lo saranno! I tedeschi iniziano ad occupare la nostra penisola, di fatto iniziano ad occupare tutto il nord Italia, centro Italia, fino a Pescara sulla linea Gustav, mentre invece gli alleati riusciranno a liberare i territori italiani fino alla linea Gustav. L’8 settembre 1943, via radio, viene reso pubblico l’armistizio, gli anglo americani non sono più nostri nemici, è finita la guerra, abbiamo firmato l’armistizio, e noi non lotteremo più contro gli americani. L’8 settembre è anche la data del caos più assoluto, il re e il governo lasciano Roma e vanno a Brindisi, nelle terre già liberate dagli anglo americani, vanno al riparo da coloro che sono i nuovi alleati, ma soprattutto gli italiani vengono lasciati allo sbaraglio. Tanti soldati italiani torneranno a casa e getteranno le armi, altri non si fanno andare giù che gli anglo americani sono nostri amici, e poi cosa fare con i migliaia di soldati tedeschi? In tutta la zona occupata dall’esercito tedeschi, inizieranno ad esserci delle rappresaglie, seicento mila soldati italiani furono portati nei campi di concentramento. Molti invece cercheranno di resistere contro i tedeschi, celebre l’episodio che si verifica a Cefalonia, che aveva visto dal 1941, un ingente reparto militare italiano, e la maggior parte verranno uccisi. Molti si allearono con gli alleati nella loro opera di liberazione, l’Italia è un disastro in quel momento. Il 12 settembre dei paracadutisti tedeschi, liberare ranno Mussolini, e scapperà il 23 settembre del 1943 fonderà un nuovo stato, la repubblica sociale italiana, con Salo come capitale, uno stato fascista che però c’è perché tutelato dai nazisti. Dopo il 23 settembre in Italia abbiamo due stati, fino alla linea Gustav abbiamo una repubblica nazi-fascista inve3ece nel sud Italia una monarchia con sede parlamentare a Salerno. Nella prima vediamo i repubblichini combattere con i nazisti per arrestare la corsa degli alleati Dal 25 luglio iniziano a ricostituirsi i partiti, pian piano si ricostituiscono i partiti con diverse ideologie, si viene a costituire il partito d’azione, il partito comunista, la democrazia cristiana, partito repubblichino, partito liberale, partito socialista, partito del lavoro. Ritorna ad esserci una vita politica attiva, questo perché costoro inizieranno a riunirsi prima nelle terre liberate dagli angloamericani, poi Roma quando verrà liberata, si uniranno nel CLN, comitato di liberazione nazionale, ciò che li accomuna che bisogna liberare l’Italia dal nazi fascismo, e anche il fatto che il re e Badoglio non ci vanno giù, di questo re non ne vuole più sentire l’Italia. Mentre invece nella zona occupata nazi-fascismo, si formano gruppi di resistenza, i partigiani, sono una serie di persone di qualsiasi estrazione ideologica, che si mettono insieme secondo il proprio orientamento, con l’idea di fare operazioni di guerriglia, per collo barare e resistere contro l’occupazione nazi fascista. La resistenza la collochiamo nei territori occupati dal nazi fascismo. È una sorta di guerra civile, perché non solo si combatte contro i tedeschi ma anche contro gli italiani. Nell’ottobre del 43 il governo Badoglio, dichiara che l’Italia entra in guerra contro la Germania, il nord e il sud si combattono, sono due stati che si combattono. Nel marzo del 1944, Togliatti ritorna in Italia, dopo l’esilio, arriva a Salerno incontra i membri del CLN e propone una linea politica ( di fatto è Stalin che propone) in modo particolare al suo partito comunista, un cambio radicale di politica, la famosa “svolta di Salerno” propone di smetterla di discutere se fare una 15 repubblica o una monarchi,ma è il momento di iniziare a collaborare con il Re e Badoglio, per accelerare la liberazione dell’Italia, infatti nell’aprile del 44 verrà a costituirsi un partito di unità nazionale, siamo nel giugno del 44 e Roma è liberata, si rompe la linea Gustav, gli alleati arrivano fino a Roma, risalgono tutta la penisola, fino ad arrivare nel novembre del 44 alla linea gotica, un altro punto tra Toscana e Emilia, punto in cui la risalita si blocca, solo il 25 aprile del 1945 gli alleati libereranno Milano, Mussolini lascia l’Italia tre giorni dopo, in fuga verso la Svizzera, vestito da soldato tedesco, verrà riconosciuto dai partigiani, verrà arrestato, ma poi la storia si offusca, la versione ufficiale, venga da lì a poco fucilato. Walter Audisione, alias il colonnello Valerio, il cadavere verrà esposto a Milano alla rabbia della folla, e poi verrà seppellito nei pressi di Forlì nella sua città Natale, proprio in quella zona, in quell’angolo, qualche tempo prima erano stati esposti al pubblico i cadaveri di alcuni partigiani uccisi sotto la repubblica di Salò. Quando si parla di partigiani, non si parla di una cosa sola, un fenomeno molto complesso, quando si parla di resistenza partigiana è giusto tenere in considerazione tutti i fattori che ci sono, non sono solo loro a resistere, anche le donne resistono e ostacolano nella prassi quotidiana, il nazi fascismo, ospitare persone che la rischiavano grosse. C’è la resistenza partigiana, quando parliamo di questo, si apre un putiferio di opzioni, incontriamo grippi di partigiani con differenti ideologie. Ci sono le brigate di Garibaldi, le fiamme verdi quelle cattoliche, le brigate Matteotti che saranno socialiste, dei partigiani autonomi, senza orientamento politico. Accomunati da questa guerriglia spontanea, clandestina contro i nazifascisti, ciascun gruppo si differenza vorranno chi pi chi meno in particolare le brigate Garibaldi, quelle comuniste, perché si aspettano che in Italia scoppi una rivoluzione comunista. L’obbiettivo del comunismo in Italia non potrà esserlo come in Russia a causa della forte presenza dell’USA ma dovrà percorrere strade diverse. Lo stesso Togliatti tornando in Italia dopo essere stato da Stalin dice ai partigiani comunisti che la rivoluzione non potrà essere fatta come in Russia. Dopo la seconda guerra mondiale si sapeva perfettamente che l’USA e l’URSS si volevano distruggere l’uno con l’altro. L’unico accordo che viene fatto è l’accordo di Yalta dove si incontrarono le maggiori potenze F 0 E 0mondiali Europa di Yalta: un territorio in cui gli alleati (USA) e l’URSS cercano di contendersi la propria supremazia tenendo conto che ci sono dei territori in Europa che cadono sotto il territorio dell’area di influenza dell’USA e altri dell’URSS in base al fatto che gli alleati hanno messo le loro mani su alcuni territori (Italia) e l’URSS su alcuni territori con la famosa avanzata dell’armata rossa dopo quella terribile guerra di logoramento tra cui anche la Iugoslavia! Questi due grandi soggetti cercarono di contendersi il controllo sull0Europa e sul mondo. In Germania è problematico perché ci sono due Germania: una orientale dove è arrivata l’armata rossa (nasce la repubblica democratica Tedesca) e una occidentale dove sono arrivati gli alleati (repubblica federale Tedesca). La città di Berlino si trova divisa in due! La parte sotto l’amministrazione sovietica era molto dura come situazione e F 0 E 0i cittadini vanno dall’altra parte per questo nel 1961 sorge il muro di Berlino simbolo della divisione delle due potenze e di tutta la guerra fredda. Nel 1989 per una serie di fatti si è arrivati al crollo del muro di Berlino (simbolico) e nel 1991 crollerà l’URSS e li finirà la guerra fredda. In ITALIA: Alla fine di tutto l’Italia viene considerata come uno stato sconfitto. Perderà tutte la sue colonie; problema del confine con la Iugoslavia, bisogna capire quali sono i confini.L’Italia deve cedere l’Istria alla Iugoslavia. Trieste rimane italiano o va alla Iugoslavia perché confina con essa?!? Tito, partigiano della Iugoslavia, negli ultimi anni di guerra conquista della zone dell’Itali (Foibe). Altro problema è che molti italiani sono Fascisti ma allo stesso tempo c’è un odio profondo e quindi ritorsioni verso ex fascisti. Problema è che cosa fare?? • Problema del valore della lira • Problema delle città bombardare. • Problema della riconversione industriale. Ma il problema principale è che è un paese diviso!!! In questo contesto vengono messi a tema la questione se l’Italia deve rimanere ancora una Monarchia o diventare una Repubblica. Come anche lo Statuto Albertino ha permesso la dittatura! Ci sono tutti questi problemi in un popolo che non è unito! 16 Politicamente: ultimo parlamento era quello del listone, quale primo ministro ci deve essere??? Si decide di istituire un governo provvisorio senza parlamentari del listone ma con gli esponenti del CLN (ovviamente F 0 E 0non c’è più bisogno ma si fa con quelli esponenti che lo avevano formato) democrazia cristiana; partito comunista; il partito di azione; partito liberale; patito socialista; partito di giustizia e di liberta. Con gli esponenti di ognuno si forma il governo provvisorio e come capo del governo Parri giungo del 1945 F 0 E 0(esponente del partito d’azione) il chiodo fisso che hanno è: Epurazione togliere dalle cariche ufficiali, tutti coloro che sono compromessi (riconosciuti i crimini) tutti gli ex fascisti! Il problema è che più della maggioranza di italiani è compromessa. Dal giugno del 1945 abbiamo il governo Parri, egli introduce l’epurazione, che porterà al crollo del governo. E dal dicembre del 1945, si viene a formare un nuovo governo, con primo ministro De Gasperi con Togliatti come ministro della giustizia. De Gasperi è il massimo esponente della Democrazia cristiana, che collabora con Togliatti, dove nessuno cede sulla propria idea, ed introducono l’amnistia, ovvero si pone fine all’epurazione, verrà introdotta nel giugno del 1946, ovvero che si vuole ricostruire l’Italia, si tira una linea su tutti i crimini commessi, sia rispetto ai fascisti, sia ai comunisti, e si ricomincia da capo. Sempre questo governo organizza le elezioni e il referendum del 1946, stiamo parlando delle elezioni per l’assemblea costituente, e del referendum attraverso il quale gli italiani sono chiamati a scegliere la repubblica o la monarchia, entrambe si svolgono il 2 giugno del 1946, si svolgono queste elezioni, a suffragio universale, anche le donne per la prima volta in Italia, in cui si deve votare per l’assemblea costituente. L’assemblea che ne esce è assolutamente eterogenea, troviamo 1\3 della democrazia cristiana, 1\3 sono socialisti e comunisti italiani, la restante parte sono gli altri partiti che ci sono, come repubblicani, il partito d’azione. Con la scelta della repubblica, si è deciso che i Savoia erano esiliati dall’Italia. I lavori per l’assemblea costituente dureranno un anno e mezza, i lavori termineranno nel dicembre del 1947, ed entrerà in vigore esattamente 100 anni dopo lo statuto Albertino, ed entrerà in vigore il 1 gennaio 1948, la costituzione italiana. All’interno di questo anno e mezzo avviene un disastro, nel gennaio del 1947, De Gasperi fa un viaggio, va in America e proprio perche era evidente che l’Italia avesse bisogno di aiuti economici, si stringe un patto con l’America, cioè aderisce al piano Marshall un piano di aiuti economici proposto dagli americani a tutti i paesi europei e non, per i problemi post- guerra. Navi piene di generi alimentari, soldi o macchinari. Questo piano viene proposto anche all’URSS, siamo già in clima di guerra fredda. Gli americani in cambio di questo piano, vogliono che i comunisti presenti nel governo italiano se ne devono andare, non devono esserci. Da lì a poco Togliatti e i suoi dovranno abbandonare il governo. Inizieranno così i famosi governi monocolore, in buona parte governi della democrazia cristiana, con la collaborazione dei liberali, in questo contesto, nel maggio del 1947 i lavori della costituente vanno avanti. Il 1 gennaio 1948, entra in vigore la costituzione e quindi l’assemblea costituente si scoglie, ora che si ha una nuova costituzione è possibile anche procedere alle elezioni politiche in Italia. La data delle prime elezioni politiche dopo la guerra, prime elezioni dell’Italia repubblicana, prime con una nuova costituzione, il 18 aprile del 1948, queste sono le elezioni in cui gli italiani scelgono da che parte stare, alle elezioni si presentano la Democrazia cristiana, e dall’altro i fronti popolari (partito comunista e socialista). Gli italiani devono scegliere da che parte stasera, significa che l’Italia sta scegliendo in quale delle due aree stare rispetto a Stati Uniti d’America e URSS. I mesi che precedono le elezioni sono mesi di fuoco, in cui si assiste a una campagna elettorale di fuoco, si parla di esponenti che bussano porta a porta per fare propaganda, gente che ci crede davvero, molto importante è l’appoggio dato dalla chiesa alla propaganda della democrazia cristiana. Luoghi come gli oratori, gli stessi sacerdoti durante la predica, informavano dell’importanza delle celta di queste elezioni, per ovvi motivi. Queste elezioni erano a suffragio universale, le donne avrebbero votato, e andranno a votare, il mondo cattolico affermerà che l’Italia l’hanno salvata le donne, che andavano a messa ogni giorno, e si saranno esposte a favore della democrazia cristiana. Le elezioni saranno stra vinte dalla democrazia cristiana, che prenderà il 48% de voti, e le sinistre poco più del 30%. De Gasperi sceglierà di formare il governo con altri partiti di centro, come i liberali, i social democratici. Sceglie così perché il paese andava ricostruito, e gli italiani sono riusciti a ricostruirlo. Con la morte nel 17
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