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La Spagna di Filippo II, Dispense di Storia Moderna

Viene descritta in breve le vicende riguardanti la Spagna sotto il dominio di FilippoII

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 21/02/2019

LorenzoSchiavon
LorenzoSchiavon 🇮🇹

4.4

(20)

48 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Spagna di Filippo II e più Dispense in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 154 LA SPAGNA DI FILIPPO Il E IL SECOLO D'ORO SPAGNOLO cl 1556, il figlio di Carlo V eredita la metà occidentale dell'immenso impero paterno. Quest'uomo schivo, lavoratore tore accanito e attento ai dettagli. burocrate casalingo e catto- lico fervente, signore dei domini spagnoli nel mezzo secolo dell'apice della potenza castigliana, nutre grandi ambizioni ed ha — a quanto pare — anche i mezzi per realizzarle: il suo impero è centraliz- zato ma la rete burocratica lo rende flessibile; le sommosse religiose hanno risparmiato la Spagna e dopo la rivolta subito repressa dei camu- neros, il regno si è pacificato; le sue truppe — i temibili tercios — sono ritenute le migliori del mondo: infine, il flusso di argento che proviene dall'America sembra ancora inesauribile. Nella prima metà del suo regno, Filippo si batte nel Mediterraneo contro l'Islam. Una volta stornata a Lepanto la minaccia turca, inter viene nell'Atlantico contro i protestanti. L'annessione del Portogallo Occidente dalla minaccla del Turchi Un castelto interiore di Teresa d'Avila. 1577 1556: Filippo Il re di Spagna. 1556-1559: guerra contro la Francia. 1557: Inizi della costruzione dell'Escurial; bancarotta. 1559: trattato di Cateau-Cambrésis. 1568: san Giovanni della Croce fonda l'ordine dei Carmelitani scalzi; morte misteriosa di don Carlos, figlio di Filippo. 1568-1571: vittoria di Lepanto sulla flotta ottomana. 1575: bancarotta. 1577: santa Teresa d'Avila, Castello interiore. 1579: EI Greco, Yrinità. 1560: annessione del Portogallo. El Greco, Adorazione dei Magi. 1581: gii siati gererali dell'Aia proclamano decaduto Filippo. 1584: alianza con i Guisa e la Lega santa. Alessandro Farnese conquista Gand. Completamento dell'Escurial Cervantes. Numanzia. 1586: Entierro del conde d'Orghaz. 1587: Sir Francis Drake saccheggia Cadice. fino a! tramonto della navigazione a vela. con il suo impero coloniale, nel 1580, segna l'apogeo della sua potenza. È! l'epoca del «grande progetto» di Filippo, che sogna di dominare un Occidente cattolico, da cui verrebbe bandita per sempre l'eresia. potenza della Spagna è imponente e la sua civiltà raggiunge vertici ele- vatissimi — pensiamo all'umanesimo cristiano di un l'rancisco de Vito- ria, al neotomismo di Sudrez e di Molina, alla spiritualità mistica di Teresa di Avila e di Giovanni della Croce, ma anche al Don Chisciotte e all'Amadigi di Gaule; ben pochi rendono conto che è invece un colosse dai piedi d'argilla (salvo forse quell'ambasciatore veneziano che tralleggia la miseria del popolo spagnolo, o un Jean Bodin che descrive la dipendenza del regno dai prodotti finiti francesi). La Spagna di Filippo II, in effetti, è un paese non del tutta unificato, povero, che produce ben poco e deve importare quasi tutto, compreso il suo grano — e il cui commercio è nelle mani cli mercanti stranieri. La sua potenza politica e militare è artificiosa perché è mantenuta dall'afflusso di lingotti dall'America. La Reconquista ha lasciato agli spagnoli una mentalità da Ridalgos sprezzanti del commercio e del lavoro manuale, una serie di strutture sociali arcaiche e immobili, una fede ardente e tota- litaria. Il fallimento finale del «grande progetto» di Filippo era iscritto nell'economia e nella demografia del suo paese; il bilancio della sua guerra europea è disastroso: non solo non riesce ad impadronirsi della Francia e dell'Inghilterra, ma perde anche i ricchi «paesi bassi» — il controllo politico di quelli settentrionali, economico, di tutti. Dopo la pace di Vervins e la morte del re, la situazione precipita. L'espulsione dei nroriscos (musulmani formalmente convertiti al cattoli- cesimo), le grandi epidemie doi primi ammi c della metà del secolo, l'emi- grazione decimano la popolazione e completano la rovina economica. Ne risente il ruolo internazionale della Spagna. Sotto sovrani mediocri e ministri ambiziosi (Lerma, poi Olivares) la Spagna conduce guerre stor tunate contro l'Olanda e la Irancia, deve riconoscere l'indipendenza de jure della prima e cedere parti del proprio territorio alla seconda (il Rossi- glione, l'Artois, la Franca Contea). Incapace di rivedere la sua politica, Ta Spagna resta ai margini dello sviluppo curopeo c la sua potenza impe- riale non riesco a trovare sbocco nel capitalismo. Se Braudel, dopo Civiltà e imperi all'epoca di Filippo II, avesse scritto una storia del Mediterraneo nel secolo XVII, non avrebbe certo pensato di citare nel titolo il nome di Filippo III, di Filippo IV e ancor meno di Carlo Il Della decadenza non soffrono comunque l'arte e la letteratura; il teatro di Lope de Vega e di Calderén de la Barca, la pittura di FI Greco, di Muril- lo e di Velazquez ne rappresentano altrettante illustri testimonianze. Entlerro del conde d'Orghaz di El Greco. 1588 1588; naufragio dell'invincibile Armata. Moiina, Concordia liberi arbitri cum gratiae doni. 1598: Molina, De iustilia et iuro. 1595: guerra contro la Francia. 1596: una flotta inglese distrugge Cadice. Bancarota. 1597: Francisco Sudrez, Disputationes metaphysicae. 1598: pace di Vervins. Morte di Filippo I Filippo Ill lascia la direzione degli affari al conte di Lerma. Lope ce Vaga, L'Arcadia, La Dragontea. 1605-1616: Cervantes, Don Chisciotte. 1608: apogeo cei traffici ra Siviglia e l'America. 1609-1614: espulsione dei moriscos. 1612; Francisco Suarez, De fegibus. 1613: Cervantes, Novelle esemplari. 1618: Velazquez, Vecchia figgitrive. 1621: Filippo IV re ci Spagna. Olivares inaugura un'ambiziosa politica estera. 1628: riprende la guerra con le Province Unite. Zurbarn, San Serapione. 1631; Calderén, La vita è sogno.
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