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La Spagna di Filippo II, Dispense di Storia

La Spagna di Filippo II: appunti

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 16/10/2023

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Scarica La Spagna di Filippo II e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! FILIPPO II- ELISABETTA I- LE GUERRE DI RELIGIONE L’epoca di FILIPPO II e il “SIGLO DE ORO” Nel gennaio del 1556 Filippo II divenne re di Spagna, prima potenza europea indiscussa, e inaugurò il secolo d’oro, un periodo d'oro, dal punto di vista politico, culturale e artistico, che va dai primi decenni del Cinquecento ai primi decenni del Seicento. I suoi possedimenti si estendevano al ducato di Milano, all’Italia meridionale, alla Sicilia e alla Sardegna, alla Franca contea ai Paesi Bassi e ai possedimenti americani cui si aggiungevano le isole Filippine. E’ stato un personaggio molto diverso dal padre, di cui non aveva ereditato il carisma: Carlo V viaggiava moltissimo, rispettava le autonomie e parlava diverse lingue. Filippo II rimase quasi per tutta la vita a Madrid – che grazie a lui divenne una grande capitale – combatté tutta la vita le autonomie e non ebbe la cultura del padre; era introverso, cupo, diffidente e dispotico. A pochi chilometri dalla città costruì l’ESCORIAL, un palazzo-monastero che fungeva da residenza, da luogo di preghiera e luogo di sepoltura, era una sorta di città proibita e isolata dal resto della Spagna. La capitale e il palazzo come residenza stabile del sovrano sono i primi due elementi di un suo importante progetto: la monarchia assoluta. 1) Politica interna Il regno spagnolo era talmente vasto che Filippo II non sapeva nulla di ciò che realmente accadeva nelle altre parti dei suoi domini e per questo, suo malgrado, era costretto a delegare gran parte del potere a tantissimi dipendenti pubblici sparsi per il mondo. Le questioni importanti, però, erano discusse dai Consigli di Stato – una sorta di ministeri – anche se alla fine decideva soltanto lui. Le direttive centrale, però, molto spesso venivano disattese per via della diffusissima corruzione. Il problema era che questo enorme apparato burocratico, sparso in Europa e in Sud America, era molto costoso e quindi Filippo II era costretto a vendere le cariche pubbliche – insieme agli annessi titoli nobiliari – per pagare i numerosissimi dipendenti. Infatti, così come accadeva già nel resto d'Europa, per diventare nobile, si poteva acquistare il titolo nobiliare e di conseguenza ci si comportava da nobile e non si lavorava. Questo modello, corrotto e superato, fu trapiantato anche in America. 2) Politica Economica Dal 1560 in poi in Spagna arrivò una grandissima quantità di oro e d'argento dal Sudamerica, grazie alla quale la nobiltà spagnola riuscì a vivere al di sopra delle proprie possibilità economiche. Visto che c'erano tanti metalli preziosi, gli spagnoli vivevano nell'ozio, non lavoravano e compravano tutto dai mercanti europei. Alla lunga, questo atteggiamento si rivelò molto dannoso e la struttura produttiva spagnola si indebolì enormemente. Nel giro di alcuni decenni, infatti, i mercanti olandesi e inglesi si arricchirono in maniera considerevole e la Spagna si indebitò a tal punto che Filippo II fu costretto per ben tre volte a dichiarare il fallimento. Con l'aumento dei prezzi, l'aumento della popolazione e la diminuzione dell'oro americano, la situazione spagnola precipitò e nella seconda metà del Seicento la corona di Spagna entrò in una crisi dalla quale non uscì più. 3) Politica religiosa Filippo II era profondamente convinto che Dio lo avesse fatto diventare re per proteggere il cattolicesimo dai suoi nemici e per questo motivo si comportò con estrema durezza con tutti coloro i quali si allontanavano dall'ortodossia cattolica, perseguitandoli con ogni mezzo e servendosi anche del potere della terribile Inquisizione. La durezza nei confronti dei nemici del cattolicesimo, gli fece perdere anche parte dell'appoggio di chi in un primo momento stava con la Spagna. In maniera forte e ossessiva, perseguitò i conversos. (ebrei convertiti al cattolicesimo), i moriscos, (musulmani convertiti al cattolicesimo), i luterani e persino i cattolici non perfettamente aderenti alle dottrine di Roma, perché considerati nemici della nazione spagnola. Come se non bastasse, tutte le nazioni che appoggiavano questi “senza Dio”, erano nemici della Spagna, come ad esempio, l'Olanda, l'Inghilterra e la Francia. 4) Politica Estera La sconfitta spagnola apre la via al dominio marittimo dell’Inghilterra. Elisabetta fu una grande regina, riportò la pace religiosa ripristinando la Chiesa anglicana e soprattutto favorì una straordinaria espansione economica. Durante il suo regno ebbe inizio lo sviluppo industriale dell’Inghilterra e le attività commerciali conobbero una crescita straordinaria. Elisabetta, infatti, favorì lo sviluppo della flotta e concesse ai mercanti inglesi di controllare in esclusiva a tutti i commerci. I provvedimenti della regina condussero l'Inghilterra alla conquista dei mari . tra il 1577 e il 1580 Francis Drake, il pirata che fu tra gli artefici della grandezza della potenza marittima inglese, compì la seconda circumnavigazione del globo. Nel 1584 Walter Raleigh fondò la prima colonia inglese nell’America settentrionale: la Virginia. Fu grazie alle iniziative di questo periodo che nel 700 l'Inghilterra divenne la prima potenza commerciale del mondo. durante il Regno di Elisabetta d’Inghilterra conobbe un grande sviluppo culturale. Massimo interprete ne fu William Shakespeare autore di poesie e soprattutto di drammi teatrali. d) Contemporaneamente alla rivolta dei Paesi Bassi e allo scontro con l'Inghilterra, si verificarono le guerre di religione in Francia e anche in questo caso, usando la religione, Filippo II cercò di indebolire il suo più acerrimo nemico. Dopo il rifiuto di Elisabetta, Filippo II si sposò con Elisabetta di Valois, figlia di Enrico II, re di Francia. In Francia i calvinisti, che erano chiamati ugonotti ed erano guidati dalla famiglia dei Borbone, lottarono a lungo contro i cattolici, guidati dai Guisa. I cattolici erano in maggioranza e avevano il loro centro a Parigi, mentre gli ugonotti erano forti nelle regioni atlantiche, dove era sorta una nuova borghesia. Scoppiarono una serie di guerre di religione che si risolsero parzialmente a favore degli ugonotti. Nel 1572, in seguito al matrimonio fra Enrico di Borbone e Margherita, figlia di Caterina de’ Medici, scoppiò il malcontento dei cattolici, che il 24 agosto, nella notte di san Bartolomeo, decisero di sterminare gli ugonotti. La lotta fra cattolici e ugonotti culminò in quella che fu definita la «guerra dei tre Enrichi» e vi si inserì anche Filippo II che appoggiò il fronte cattolico e cercò di mettere sul trono sua figlia, nata dal matrimonio con Elisabetta di Valois. Prevalse Enrico di Borbone, che si convertì al cattolicesimo e prese il nome di Enrico IV. Nel 1598 emanò l’editto di Nantes, con cui garantì agli ugonotti la libertà di culto, tranne che a Parigi, e lasciò loro alcune roccheforti, la più famosa è La Rochelle. Anche in questo caso Filippo II fu sconfitto. GUERRE DI RELIGIONE in FRANCIA sale su—» Lctrono —» (ERRO) il fratello strategia vincente Da Indica come erede Enrico il Borbone condannando purché a morte sale sul trono v |-——+»( Muore Enrico ITI Lil cognato » di Enrico il Borbone (Enrico Iv ) con il nome di | 1598 Editto di Nantes
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