La Spagna di Filippo II: il re prudente, Sintesi del corso di Storia Moderna

Scarica La Spagna di Filippo II: il re prudente e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! FILIPPO II Alla morte di Carlo V subentrò al trono di spagna suo figlio, Filippo II. Fin da giovane fu istruito dal padre alle faccende politiche, assegnandogli spesse volte importanti incarichi. Il suo matrimonio con Maria Stuarda gli permise di stringere una forte alleanza con l’inghilterra, utile per fronteggiare la Francia di Enrico II. Importantissima fu la fede religiosa di Filippo, che trovò in Maria anche una compagna a lui simile per timore religioso. Numerosi furono gli interventi sanguinosi sia in spagna che in inghilterra per eliminare gli eretici, nel caso inglese, il ramo protestante anglicano. La morte di Maria sottrasse a Filippo il supporto necessario per combattere i Francesi, e la grave crisi finanziaria non fu d’aiuto. Nel 1559 Filippo si vide costretto a firmare la Pace di Cateau Cambresis, che fu molto vantaggiosa per il sovrano, di cui veniva riconosciuta l’autorità su praticamente tutta l’Italia, fatta eccezione per Venezia. Anche la Francia di Enrico II versava in pessime condizioni, cosa che rese durevole la pace. Importante fu la completa astensione dello zio Ferdinando, che deteneva il titolo di imperatore in Germania in vece di Carlo, cosa che rende palese l’ormai separazione dell’impero dalla corona spagnola. Il governo di Filippo fu ben distinto da quello del padre. Spostò la capitale a Madrid, dove fece costruire il palazzo dell’Escorial, da cui praticamente non si mosse mai. Curiosamente la posizione centrale di Madrid nella penisola iberica non fu d’aiuto. Le informazioni, in particolare quelle provenienti dalle americhe, giungevano o si diffondevano molto lentamente e con grandi difficoltà, cosa che indebolì di molto il potere regio. Il “Re Prudente” non faceva inoltre molto affidamento ai burocrati di corte, che in caso di difficoltà potevano essere utili, ma si affidava ai suoi confessori. Nonostante ciò Filippo riuscì ad acquisire il Portogallo tramite una serie di pretese sulla corona (una delle 4 mogli era portoghese), cosa che conferì a Filippo il dominio anche su tutte le colonie portoghesi, dall’Africa alle Americhe. Nonostante le numerose Bancarotte, l’impero spagnolo poté contare su un elevato flusso di metalli preziosi provenienti dalle colonie. L’apparato amministrativo, lento e macchinoso, fu affidato a mani esperte, quelle dei Corregidores e dei Consigli di Stato. A livello sociale, l’unica forma di unità su cui la spagna poteva contare era la Fede. Durissima fu l’attività dell’Inquisizione Spagnola sotto il regno di Filippo. I Moriscos, musulmani convertiti, furono prima perseguitati, costretti alla fuga sui monti delle Alpujarras, e poi letteralmente deportati. La furia dell’inquisizione si abbattè anche sugli Ebrei convertiti. Chiunque non potesse dimostrare la “Limpieza de Sangre” fu allontanato o giustiziato. Dopo il conflitto con le provincie unite e le tensioni con Inghilterra e Francia, Filippo morì lasciando una Spagna Indebolita dalle crisi finanziarie ed estere, con gravi problemi interni, sociali ed alimentari.