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Costantino e la Visione della Croce: Il Trionfo del Cristianesimo, Appunti di Storia

La vita di Costantino, l'ultimo imperatore romano di Occidente, e la sua conversione al cristianesimo dopo la visione della croce durante la battaglia di Ponte Milvio. Il documento illustra come la visione di Costantino influenzò la politica imperiale, portando all'Editto di Milano e alla tolleranza verso la religione cristiana. Viene inoltre descritta l'importanza simbolica e storica dell'Arco di Costantino a Roma.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 20/04/2022

Matildinacera
Matildinacera 🇮🇹

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Scarica Costantino e la Visione della Croce: Il Trionfo del Cristianesimo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Costantino UN PO’ DI STORIA Il fallimento della tetrarchia portò alla guerra civile. Lo scontro tra i vari pretendenti all’impero iniziò nel 306 e si concluse nel 312 con la battaglia di Ponte Milvio a Roma, in questa battaglia Costantino figlio di Costanzo Cloro sconfisse Massenzio figlio di Massimiano. Costantino divenne Augusto d’Occidente mentre il suo alleato Licinio fu conosciuto come Augusto d’Oriente. L’alleanza tra i due ebbe breve durata e fin dal 314 iniziarono a combattersi. Nel 324 Costantino sconfisse Licinio a Crisopoli e lo fece uccidere poco dopo. Così restò a capo dell’impero un solo uomo. Nel 312 quando si preparava a combattere contro Massenzio presso il Ponte Milvio, Costantino avrebbe avuto una visione. (Ce lo riferisce Eusebio amico e consigliere vescovo di Cesarea che ne accolse le confidenze) Costantino, dunque, vide in cielo una grande croce luminosa sovrastata da una scritta: In hoc signo vinces, cioè «Con questo segno vincerai». Costantino non comprese subito il significato della visione, ma la notte successiva gli apparve Cristo stesso in sogno, invitandolo a decorare insegne e scudi dei suoi soldati con le iniziali del suo nome (Chr, cioè le lettere greche X e P). Il significato della visione a questo punto era chiaro: Costantino comandò ai suoi uomini di collocare sugli stendardi il segno della croce. Così, quando ottenne la vittoria su Massenzio, ne attribuì il merito al Dio dei cristiani. Dopo la vittoria Costantino si avvicinò al Cristianesimo, tuttavia nell'opinione pubblica si era diuso un bisogno di tolleranza nei confronti del cristianesimo, anche perché questa religione si stava diondendo molto velocemente. I due Augusti così fecero un accordo ed emanarono l’Editto di Milano nel 313 con il quale il cristianesimo venne riconosciuto come religione lecita e posto dal punto di vista giuridico sullo stesso piano delle altre religioni presenti nell’impero. Costantino decise dunque di allearsi con i cristiani, che pur essendo ancora una minoranza, erano ben organizzati ed economicamente molto influenti. Scelse persino come precettore del proprio figlio un intellettuale cristiano: Lattanzio. Costantino promosse nuove riforme dell’impero che non si allontanarono molto da quelle di Diocleziano: 1 riformò l’esercito e divise le truppe in truppe stanziate ai confini e truppe centrali scelte 2 sciolse il corpo dei pretoriani e aumentò il numero di Barbari presenti nell’esercito 3 raorzò la burocrazia 4 aumentò le tasse 5 spostò la capitale da Roma a Bisanzio nominandola Costantinopoli (l’attuale Istanbul). I lavori per questa nuova città iniziarono nel 324 e fu inaugurata nel 330 si trovava in una posizione eccezionale facilmente difendibile da cui si potevano sorvegliare il Danubio e le porte dell’Asia, Roma infatti non era più il centro dell’impero. (Dal punto di vista simbolico si poteva dire che Costantino aveva voluto costruire una seconda Roma). Anche se non abbandonò ucialmente il paganesimo, Costantino aermò di essersi convertito al cristianesimo dopo la battaglia di Ponte Milvio. Sta di fatto che, dopo l'editto di Milano, favori sempre più il cristianesimo, con privilegi e donazioni. Il cristianesimo gli appariva ormai la sola "vera religione" e consentì alle comunità cristiane di riprendere il culto negli edifici requisiti durante le varie persecuzioni. Fece costruire splendide basiliche in diverse parti dell'impero; dotò le chiese più importanti di vaste proprietà; istituì la festività della domenica. Il provvedimento forse più significativo è la donazione che Costantino fece nel 314 dove donò a Papa Silvestro il nucleo centrale dei territori della chiesa, il Papa aveva giurisdizione e supremazia sull’imperatore e la sovranità sui Patriarchi orientali. Lorenzo Valla e Nicolò Cusano scoprirono nel 700 che si trattava di un documento falso. Con l'andar del tempo, Costantino si dimostrò sempre meno tollerante nei confronti del paganesimo. Infatti fece demolire alcuni templi per arricchire la nuova capitale e le chiese cristiane; inoltre vietò il culto della sua persona. Costantino si legò alla Chiesa Cristiana e assunse il ruolo di garante dell’unità e dell’ortodossia (ovvero adesione ai principi di una religione. “Ortodosso” indica anche un fedele della Chiesa cristiana d’Oriente definita appunto Ortodossa). Il donatismo (prese il nome da Donato vescovo in Numidia predicava ribellione contro i vescovi che durante le persecuzioni avevano segnato le scritture perché fossero bruciate) e l’arianesimo (prese il nome da Ario prete di Alessandria d’Egitto che voleva conciliare il monoteismo con l’aermazione che Gesù aveva natura divina in quanto figlio di Dio, Cristo non poteva essere considerato Dio) minacciavano l’unità della Chiesa cristiana e furono condannate come eresie dal concilio (adunanza di vescovi) di Nicea nel 325. Questo concilio proclamò un Credo che diceva che Gesù Cristo era della stessa sostanza del Padre e stabilì che la
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